Perchè voglia di ripido?

Fabio

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Staff Forum
Perchè ci sono persone che preferiscono il ripido in cui si scende con la tensione a mille, si rischia serio, ogni curva è una pena, non ti godi il panorama, etc etc piuttosto che un pratone mediamente pendente, sicuro, con pochi alberi, pieno dimucchi di neve da saltare, non tracciato, che ti aspetta ed è li solo per te...

Questa "voglia di ripido" è data dal piacere della tensione sostenuta per tanto tempo che si prova quando si fa ripido o c'è dell'altro? :think:

La voglia di ripido arriva con il progredire delle proprie capacità o è una cosa che dipende dal carattere di una persona?
 
penso dipenda dalla persona, c'è chi sceglie una bici freeride pedalabile e chi si butta sul downhill....
 
Non c'è il rischio che questa voglia di ripido sia "messa nella testa" di una persona caratterialmente senza voglia di ripido dal fatto di poterla (si spera sempre) raccontarla al bar?

Ho fatto il Marinello e sono figo. Questa persona magari l'ha fatto non perchè qualche "vocina" dentro di lui voleva a tutti i costi farglielo fare ma perchè lo può raccontare al bar.

Può esistere questo rischio? Non vorrei mai che la gente "si caricasse" guardando dei siti internet e poi si spataccasse.
 
1)La voglia di ripido arriva con il progredire delle proprie capacità
2)dipende dalla persona
3)questa "voglia di ripido" è data dal piacere della tensione sostenuta per tanto tempo che si prova quando si fa ripido... detta anche adrenalina prima e soddisfazione dopo... :wink:
4)Per raccontarla al bar? spero di no... e poi a quelli del bar che cosa gliene frega? certo passar di là con gli amici e dire "vedi, io quel canalone l' ho sciato!" può dare comunque un po' di soddisfazione... :wink:

Penso siano tutte constatazioni corrette... non si può generalizzare e poi c' è ripido e ripido... alcuni pericolosissimi in cui è vietato cadere e altri meno...(dipende sopratutto da ciò che c'è sotto)...P.s. Io per ora non mi sono mai spinto oltre i 38°-40° ma i miei compagni di uscita vanno tranquillamente sul 45°-55°.... :wink:
 
Non posso tacere:
per quanto mi riguarda la "mia voglia di ripido" è un qualcosa difficile da spiegare ed a cui non ho ancora mai tentato di dare risposta.

Forse perchè è terribilmente riduttivo considerare solo la discesa ripida, il bello è l'intersa ascesa/discesa in ambienti che d'inverno sono davvero fantastici

Forse perchè è aggiunge allo ski-alp maggiori difficoltà tecniche rendendo questa pratica davvero complessa ed affascinante

Forse perchè rappresenta il mio modo di cercare il limite, come lo è per il pilota la ricerca della traiettoria perfetta

mah....forse non lo so e non lo voglio neanche sapere....
 

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........beh ognuno avrà il suo ripido ....per le sue capacità per la personale voglia di avventura...........ovviamente non posso, non so, è avrei pure paura ad andare con s.saudan...rip!!!
:ad:
 
Adrenalina...

l'adrenalina che ti corre lungo la schiena mentre tiri una curva tra le rocce, con lo sci che sta li li per mollarti...
l'adrenalina che ti sale nelle mani quando fai un drop di 3 metri con la biga e senti quel senso di vuoto...
l'adrenalina che ti percorre il basso ventre quando sei li, in cima, e stai valutando se ciò che stai per affrontare è fattibile o meno...

A me, il ripido, è sempre piaciuto per questo...
Poi, godo anche su un bel pendio dove tirare le mie curve in santa pace...

Il panorama... lo guardo prima, o dopo, quando ho finito la traccia e sto li a gongolarmi riguardando le mie linee... :wink:
 
X Kowalski: si ha una sua società di Heliski in India.

X il discorso ripido: secondo me ci sono persone il cui cervello richiede dosi superiori di adrenalina e persone che invece no se sentono la nevessità.
Fra coloro che ne sentono la necessità ci sono ovviamente gli sciatori estremi, i downhiller, coloro che fanno motocross, paracadutismo, etc.

Ovvio c'è poi anche una componente autocelebrativa ma di norma non è quello che fa scattare la molla di andare a fare la tal discesa.

Tutto il resto che è stato detto a mio giudizio è giusto ma è comunque sempre riconducibile all'esigenza di adrenalina del nostro cervello.

Ovvio che comunque è anche un gradino che qualcuno si pone successivamente a una ricerca di tecnica che lo porta in quella direzione successivamente ad aver affinato la sua tecnica scistica. Anche se ci sono stati sciatori estremi non proprio "canonici" nel senso che l ostile non era il loro forte, uno fra tutto J.M. Boiven.
 
...il ripido non è solo oggettivo, è mentale...ognuno ha la sua definizione personale di ripido...credo che ognuno viva il suo ripido...e che questo viverlo ogni volta muti in funzione di ciò che si aspetta da il vivere quell'esperienza..
 
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