mauropd
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Domenica 21 Agosto 2022 con una bellissima giornata di sole decidiamo di effettuare una escursione da me sempre progettata, ma mai fatta per intero.
Partiamo con gli impianti da Auronzo di Cadore e saliamo con le due seggiovie fino al Col Agudo (1573 mt.).
Da lì iniziamo con le meraviglie!!
Il panorama che si apre è quello della foto qui sotto: da Sinistra Tre Cime, Cadini, Croda dei Toni, Crode di Ligonto!!
E andrebbe ancora oltre, ma non ci stava nella foto normale!!!
Scesi dalla seggiovia si scende un pochino fino al prato sottostante e da lì si imbocca, costeggiando gli abeti, un sentiero che si stacca sulla sinistra, con indicazione Pian Dei Buoi. Esiste sia un cartello di legno che quelli dei percorsi da ciaspolatori che ci accompagneranno in questa prima parte del sentiero.
Qui sono con i miei tre amici Andrea Dario e Andrea, che mi hanno seguito in questa avventura!
Dall'ombroso sentiero, dapprima di latifoglie frammiste a conifere e poi, via via, sempre più di abeti e larici si intravedono meravigliosi scorci sia verso le Marmarole, sia verso le crode delle Cime che dividono la Val d'Ansiei (quella di Auronzo) da Padola, sia verso le Dolomiti d'Oltrepiave e le montagne friulane tra cui il Peralba da cui nasce il Piave! In foto scorcio sulle Marmarole che si iniziano a intravvedere.
Si passa dalla Croda del Grazioso (1679), al Col Burgioli (1769, ma il sentiero sta sotto la cima), dirigendosi verso il Pian dei Buoi,
Ad un certo punto si arriva al Tabià Forzela Bassa (1632) dove esiste un bivio: noi abbiamo proseguito tenendo la sinistra (in pratica dritto) andando verso il Col Dei Buoi. Si vedono in questa zona i (pochi, confrontati ad altre vallate) effetti di Vaia e i lavori per sistemare).
Risaliamo verso il Col dei Buoi su strada cementata (forse per far passare i mezzi pesanti per recuperare il legname), arrivando alla cima di esso a 1802 Mt.
E da li si apre la vista sul Pian Dei Buoi, vera valletta incantata sospesa sopra Lozzo
Su facile sterrata, si arriva, pur con finale sforzo, al rifugio Baion (1828 mt.), molto rinomato per la buona cucina (consigliabile prenotare!!)
Dopo pranzo (grigliata mista, buona, con salasso sui funghi di contorno, 7,5 euro per un piattino), siamo partiti alla volta di forcella Baion. Arriva adesso la parte più difficile del percorso, ma anche la più Dolomitica e soddisfacente dal punto di vista dell'ambiente, montano e severo.
Vista sugli Spalti di Toro ,sui Monfalconi e sul Becco di Duranno (tutte Dolomiti d'Oltrepiave) dalla salita verso la forcella Baion
Ecco la mia foto ricordo in forcella!!! Sono serioso, ma ero abbastanza cotto ahaha. Alla fine avevamo già fatto circa 1100 mt di dislivello positivo.
Impressionanti stratificazioni della roccia Dolomitica, nei pressi di Forcella Baion. Sono le pendici del Monte Ciastelin (Marmarole)
La forcella è nota per ospitare un gruppo di circa 30 Stambecchi ( che vidi nel 2018, ma che non ho visto questa volta, mannaggia!)
Arrivati in forcella, ci si affaccia...e chi si rivede?? Sbadabam ( un pensiero al povero Blitz) le nostre amiche TRE CIME che dal lato Sud sono meno riconoscibili, forse, ma di sicuro sono sempre bellissime!!
La stessa vista ma un po' più allargata! si vedono tutte le Dolomiti di Auronzo, dalla Croda dei Toni, alle cime di Giralba, alle crode di Ligonto! Spettacolare!
Da qui inizia il difficile!!! Scendere la forcella dal lato della Val Da Rin è anche più difficile che risalirla.
Ghiaie instabili, rocce fisse, pezzi di "sentierino" franati, ci rendono la vita dura.
Scusate per la qualità di queste foto ma sono "frame" da alcuni minivideo girati da un mio amico.
Si vede comunque l'estrema difficoltà della discesa, tra sassi che rotolano e mancanza completa di punti saldi nel terreno.
Più facile in salita (come la feci nel 2018), la forcella Baion.
Qui si è verso la fine della discesa più impervia e il sentiero "riappare"
Alla fine della ripida discesa della forcella rientriamo in un sentiero "normale" e troviamo il posto indicato come "Pausa de Baion"...credo fosse il sito in cui si staccava il sentierino di deviazione verso il vecchio Bivacco Fanton smantellato ( niente a che vedere col nuovo che è in cima alla Forcella Froppa!)
Uno degli ultimi tratti di sentiero si snoda su una grava secca da cui girandoci possiamo "ammirare" la forcella appena fatta!
Complimenti a noi.
Da lì con un ultimo pezzo in sentiero largo (non la definirei sterrata... anche se dalle carte sembra e qualche mezzo cingolato era pure passato), si arriva in mezz'ora scarsa al Bar Ristorante Primula, dove avevamo lasciato la seconda macchina, e dove ci scoliamo una meritata birrozza!!
Che dire??Tostissima giornata con 19 km quasi di percorso e 1100 mt di dislivello!!
Enorme soddisfazione!!
4
Partiamo con gli impianti da Auronzo di Cadore e saliamo con le due seggiovie fino al Col Agudo (1573 mt.).
Da lì iniziamo con le meraviglie!!
Il panorama che si apre è quello della foto qui sotto: da Sinistra Tre Cime, Cadini, Croda dei Toni, Crode di Ligonto!!
E andrebbe ancora oltre, ma non ci stava nella foto normale!!!
Scesi dalla seggiovia si scende un pochino fino al prato sottostante e da lì si imbocca, costeggiando gli abeti, un sentiero che si stacca sulla sinistra, con indicazione Pian Dei Buoi. Esiste sia un cartello di legno che quelli dei percorsi da ciaspolatori che ci accompagneranno in questa prima parte del sentiero.
Qui sono con i miei tre amici Andrea Dario e Andrea, che mi hanno seguito in questa avventura!
Dall'ombroso sentiero, dapprima di latifoglie frammiste a conifere e poi, via via, sempre più di abeti e larici si intravedono meravigliosi scorci sia verso le Marmarole, sia verso le crode delle Cime che dividono la Val d'Ansiei (quella di Auronzo) da Padola, sia verso le Dolomiti d'Oltrepiave e le montagne friulane tra cui il Peralba da cui nasce il Piave! In foto scorcio sulle Marmarole che si iniziano a intravvedere.
Si passa dalla Croda del Grazioso (1679), al Col Burgioli (1769, ma il sentiero sta sotto la cima), dirigendosi verso il Pian dei Buoi,
Ad un certo punto si arriva al Tabià Forzela Bassa (1632) dove esiste un bivio: noi abbiamo proseguito tenendo la sinistra (in pratica dritto) andando verso il Col Dei Buoi. Si vedono in questa zona i (pochi, confrontati ad altre vallate) effetti di Vaia e i lavori per sistemare).
Risaliamo verso il Col dei Buoi su strada cementata (forse per far passare i mezzi pesanti per recuperare il legname), arrivando alla cima di esso a 1802 Mt.
E da li si apre la vista sul Pian Dei Buoi, vera valletta incantata sospesa sopra Lozzo
Su facile sterrata, si arriva, pur con finale sforzo, al rifugio Baion (1828 mt.), molto rinomato per la buona cucina (consigliabile prenotare!!)
Dopo pranzo (grigliata mista, buona, con salasso sui funghi di contorno, 7,5 euro per un piattino), siamo partiti alla volta di forcella Baion. Arriva adesso la parte più difficile del percorso, ma anche la più Dolomitica e soddisfacente dal punto di vista dell'ambiente, montano e severo.
Vista sugli Spalti di Toro ,sui Monfalconi e sul Becco di Duranno (tutte Dolomiti d'Oltrepiave) dalla salita verso la forcella Baion
Ecco la mia foto ricordo in forcella!!! Sono serioso, ma ero abbastanza cotto ahaha. Alla fine avevamo già fatto circa 1100 mt di dislivello positivo.
Impressionanti stratificazioni della roccia Dolomitica, nei pressi di Forcella Baion. Sono le pendici del Monte Ciastelin (Marmarole)
La forcella è nota per ospitare un gruppo di circa 30 Stambecchi ( che vidi nel 2018, ma che non ho visto questa volta, mannaggia!)
Arrivati in forcella, ci si affaccia...e chi si rivede?? Sbadabam ( un pensiero al povero Blitz) le nostre amiche TRE CIME che dal lato Sud sono meno riconoscibili, forse, ma di sicuro sono sempre bellissime!!
La stessa vista ma un po' più allargata! si vedono tutte le Dolomiti di Auronzo, dalla Croda dei Toni, alle cime di Giralba, alle crode di Ligonto! Spettacolare!
Da qui inizia il difficile!!! Scendere la forcella dal lato della Val Da Rin è anche più difficile che risalirla.
Ghiaie instabili, rocce fisse, pezzi di "sentierino" franati, ci rendono la vita dura.
Scusate per la qualità di queste foto ma sono "frame" da alcuni minivideo girati da un mio amico.
Si vede comunque l'estrema difficoltà della discesa, tra sassi che rotolano e mancanza completa di punti saldi nel terreno.
Più facile in salita (come la feci nel 2018), la forcella Baion.
Qui si è verso la fine della discesa più impervia e il sentiero "riappare"
Alla fine della ripida discesa della forcella rientriamo in un sentiero "normale" e troviamo il posto indicato come "Pausa de Baion"...credo fosse il sito in cui si staccava il sentierino di deviazione verso il vecchio Bivacco Fanton smantellato ( niente a che vedere col nuovo che è in cima alla Forcella Froppa!)
Uno degli ultimi tratti di sentiero si snoda su una grava secca da cui girandoci possiamo "ammirare" la forcella appena fatta!
Complimenti a noi.
Da lì con un ultimo pezzo in sentiero largo (non la definirei sterrata... anche se dalle carte sembra e qualche mezzo cingolato era pure passato), si arriva in mezz'ora scarsa al Bar Ristorante Primula, dove avevamo lasciato la seconda macchina, e dove ci scoliamo una meritata birrozza!!
Che dire??Tostissima giornata con 19 km quasi di percorso e 1100 mt di dislivello!!
Enorme soddisfazione!!
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