Ieri sciata coi miei vecchi ibridi Pinnacle 95, purtroppo perlopiù in pista perché la poca fresca arrivata faceva subito toccare il duro sotto:
È stata l'occasione per ragionare sui vecchi sci, perché in pista ultimamente mi sono trovato in difficoltà a farli girare come vorrei, forse a causa delle poche precipitazioni ho usato troppo gli sci da pista e non sono più abituato a questi più cicciotti.
Ad esempio l'early rise della spatola non mi fa impazzire, lo sbananamento comincia a circa metà tra puntale e punta dello sci, togliendo molta superficie di contatto in pista. Serve davvero per andar bene in fuoripista, o ci si può accontentare di un buon rocker che parta a una quindicina di cm dalla punta dello sci?
Per ovviare in parte ai problemi dell'early rise il pinnacle presenta anche un accentuato tapering sulla spatola in modo da far toccare in pista il terreno nonostante l'early rise (quando uscirono ricordavano alla lontana i salomon BBR). A sua volta però il tapering mi dava l'impressione di rompere le scatole in fuoripista se c'è brutta neve, perché appena si inclina lo sci la spatola tende a incagliarsi nella nevaccia.
Che dite con uno sci dalle forme più regolari perderò troppo sulle sensazioni in powder?
Mi par di capire che ci sono sci 90-100 pensati per il fuoripista che sciacchiano in pista, e sci da pista allargati, che sciacchiano fuoripista. È la solita domanda delle domande, quale sarà il giusto compromesso? Quale sara lo sci ibrido definitivo?