Celiachia, pranzi senza glutine nelle Dolomiti

boss!!

Well-known member
Ciao a tutti.
Da qualche anno mi han riscontrato questa ROGNA con la R la O la G la N la A maiuscola.
Lascio stare le sofferenza nel vedere e sentir certi profumi per me ora vietati , vi volevo chieder se conoscete qualche baita /ristorante/ qualsiasi punto di ristoro dove han le accortezze che servono per noi celiaci.
 
È una cosa noiosissima (soprattutto molto difficile da gestire in caso di viaggio, e tanto più in paesi poco sviluppati), ma oramai è un'epidemia. Ne conosco parecchi diagnosticati.

Purtroppo per quanto riguarda la domanda, non so rispondere.
 
Io ho il tuo stesso problema. Ti consiglio di scaricare l’applicazione ‘mangiare sg’ (spero di non violare il regolamento a scriverla), per ogni paese ti indica i locali che preparano sg e nei commenti hai i pareri degli altri celiaci che hanno provato il determinato locale.
Io ho controllato l’app e visto che andrò tra pochi giorni a Corvara, ti posso consigliare rifugio col alt, ristorante Fornella, utia crep de munt. Non ci sono stato personalmente, ma nei commenti ne parlano bene. Sull’app trovi consigli per tutti gli altri paesi.
 
grazie mille non conoscevo l app.

Io settimana prossima sono a Pozza di Fassa .. toccata e fuga purtroppo.
Ho vaghi ricordi di un cartello "cucina senza glutine" al rifugio Sass Becè.
 
È una cosa noiosissima (soprattutto molto difficile da gestire in caso di viaggio, e tanto più in paesi poco sviluppati), ma oramai è un'epidemia. Ne conosco parecchi diagnosticati.

Purtroppo per quanto riguarda la domanda, non so rispondere.
Grazie lo stesso Edo.
Giusta l osservazione della noia nel caso di viaggio, soprattutto legati alla lingua.

Anche in zone metropolitane come Graz e a Monaco di Baviera ho avuto difficolta .
 

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@boss!! Per esperienza (sorella e nipote celiache) buonissima cucina gluten free da Baita Checco al Ciampedie (Vigo di Fassa sempre comune di Sen Jan, lo stesso di Pozza, menù limitato rispetto a quello intero, però hanno le accortezze e il cestino di panificati per celiaci). Qualcosa fanno anche al rifugio La Tambra al passo Campolongo (ci sono stato con mia nipote e le hanno fatto, pur non avendola in menù, ma solo chiedendo, una pasta senza glutine, cuocendola a parte, ovviamente), che potrebbe esserti utile facendo il giro del Sellaronda. Alla base del Buffaure (pozza di fassa) percorrendo la pista di rientro, all'altezza del ristorante Soldanella, c'è il campeggio/villaggio VIDOR, dove fanno pizzeria e hanno anche pizze senza glutine. Si tratta di fare 10 metri al di fuori della pista (e credo che abbiano in menù anche altre cose sg!!). In piazza a Vigo di Fassa, il ristorante "EL TOBIA' " ha il menù senza glutine!!
 
@boss!! Per esperienza (sorella e nipote celiache) buonissima cucina gluten free da Baita Checco al Ciampedie (Vigo di Fassa sempre comune di Sen Jan, lo stesso di Pozza, menù limitato rispetto a quello intero, però hanno le accortezze e il cestino di panificati per celiaci). Qualcosa fanno anche al rifugio La Tambra al passo Campolongo (ci sono stato con mia nipote e le hanno fatto, pur non avendola in menù, ma solo chiedendo, una pasta senza glutine, cuocendola a parte, ovviamente), che potrebbe esserti utile facendo il giro del Sellaronda. Alla base del Buffaure (pozza di fassa) percorrendo la pista di rientro, all'altezza del ristorante Soldanella, c'è il campeggio/villaggio VIDOR, dove fanno pizzeria e hanno anche pizze senza glutine. Si tratta di fare 10 metri al di fuori della pista (e credo che abbiano in menù anche altre cose sg!!). In piazza a Vigo di Fassa, il ristorante "EL TOBIA' " ha il menù senza glutine!!
Grazie grazie grazie grazie veramente!!!

Nel Latemar so che c'è il rifugio OBERHOLZ con prezzi alti.
Ho chiesto in altri ma mi han detto di non aver pietanze ( le hanno ma non vogliono problemi e li capisco perfettamente) .
Alla fine ho mangiato al PLATZ . Si trova a valle proprio sopra a dove si fa lo skipass di Obereggen. Non certificato ma hanno le accortezze per noi.
 
Ultima modifica:
Grazie lo stesso Edo.
Giusta l osservazione della noia nel caso di viaggio, soprattutto legati alla lingua.

Anche in zone metropolitane come Graz e a Monaco di Baviera ho avuto difficolta .
Io ringrazio te ma in realtà ho dato una risposta molto frettolosa e non credo di meritare alcuna particolare considerazione.

Posso aggiungere solo che ritengo la celiachia un disturbo fastidiosissimo e che mi auguro di non dover combattere in futuro (a mia sorella è stata diagnosticata quando aveva più di 35 anni, quindi non mi stupisco anche di un' insorgenza ancora più tardiva), soprattutto perché a me piace viaggiare e sarebbe un handicap enorme in luoghi nei quali non sanno nemmeno di cosa si tratta (e comunque anche nei paesi sviluppati il gluten free è ancora ben lontano dal potere aspirare ad una qualità di vita ordinaria, basta pensare al fatto che entrando in un McDonald's non si saprebbe cosa poter mangiare), al tempo stesso però ritengo che ci siano malanni molto peggiori ed altrettanto comuni come ad esempio il diabete, che oltre a fastidi quotidiani non indifferenti (ed un'alimentazione segnata come capita con la celiachia) può provocare con moltissima probabilità gravi problemi di salute nella vecchiaia. Una celiachia tenuta sotto controllo invece sembrerebbe abbastanza escludere ciò.
 
Io ringrazio te ma in realtà ho dato una risposta molto frettolosa e non credo di meritare alcuna particolare considerazione.

Posso aggiungere solo che ritengo la celiachia un disturbo fastidiosissimo e che mi auguro di non dover combattere in futuro (a mia sorella è stata diagnosticata quando aveva più di 35 anni, quindi non mi stupisco anche di un' insorgenza ancora più tardiva), soprattutto perché a me piace viaggiare e sarebbe un handicap enorme in luoghi nei quali non sanno nemmeno di cosa si tratta (e comunque anche nei paesi sviluppati il gluten free è ancora ben lontano dal potere aspirare ad una qualità di vita ordinaria, basta pensare al fatto che entrando in un McDonald's non si saprebbe cosa poter mangiare), al tempo stesso però ritengo che ci siano malanni molto peggiori ed altrettanto comuni come ad esempio il diabete, che oltre a fastidi quotidiani non indifferenti (ed un'alimentazione segnata come capita con la celiachia) può provocare con moltissima probabilità gravi problemi di salute nella vecchiaia. Una celiachia tenuta sotto controllo invece sembrerebbe abbastanza escludere ciò.
Edo, piccola divagazione perché non voglio far vittimismo ma ... c'ho pure quello. Tipo 1.
Scoperto tutto insieme a 30 anni passati.
Dicono siano malanni legati anche all inquinamento delle mie zone (risiedo in Veneto in piena zona rossa PFAS) ma non sono uno statistico , quindi riporto solo quanto sentito dire.
Scoprirlo dopo i 30 anni è stato sicuramente un vantaggio dato che fino a 30 anni mi son nutrito senza problema alcuno di qualsiasi tipo di alimento.
Nello stesso tempo uno svantaggio perché far a meno a 30 anni di certe pietanze, è stata veramente dura .
Immagino sia cosi anche per tua sorella .
Comunque, grazie per questo scambio di opinioni , con una persona come te che gira il mondo in lungo e largo , valgono il doppio.

Ho mandato mail / chiamato vari rifugi e posso aggiungere che il RIFUGIO PADON mi ha confermato la possibilità di piatti senza glutine , basta informare il personale e saranno preparate a parte.
 
Ma che vittimismo, anche se non ti conosco mi dispiace veramente. Non ritratto ciò che ho scritto perché non sono ipocrita; mi auguro sinceramente che possa essere migliore di come lo immagino e più gestibile come cure e speranza di vita (ma soprattutto qualità, per quanto mi riguarda) rispetto al passato.
 
Avevo una zia che è morta precocemente (al terzo infarto; ne aveva già scampati due), ma soprattutto con una salute molto compromessa a causa del diabete giovanile (da quando era bambina), ma si tratta di una persona nata nel 1940.

Forse il mio sospetto da bicchiere mezzo vuoto (mi auguro che sia parzialmente irrazionale) verso questo brutto malanno (comparato al quale il Covid, per una persona giovane, mi fa sinceramente ridere) è anche un po' viziato da questo fatto.

Ad un certo punto, forse la privazione di cibo, se questa riesce a rendere gestibile la qualità e la speranza di vita, passa in secondo piano. Ma non vorrei rischiare scrivere cose che possano mancare di sensibilità riguardo a chi queste cose le vive in prima persona (e comunque non posso considerarmi ancora del tutto fuori da questo rischio di diagnosi dal momento che ho notizia sempre più spesso di diagnosi parecchio tardive).
 
Dicono siano malanni legati anche all inquinamento delle mie zone (risiedo in Veneto in piena zona rossa PFAS)
Purtroppo non non riesco a farmi un'idea solo lontanamente attendibile a riguardo.

Non metto in dubbio che l'inquinamento faccia male, ma allora tra chi fuma (e non si parla di una percentuale irrisoria della popolazione) e viene quotidianamente a contatto molto ravvicinato con decine di sostanze tossiche ed irritanti, dovrebbe esserci un'epidemia di diabete e altre malattie non correlate a questa cattiva abitudine, che non mi pare la realtà.

Ho anche un conoscente al quale è stato diagnosticato come scrivevo a trentuno anni. Il medico di base mi aveva detto che potrebbe trattarsi di un virus; purtroppo temo che la genetica e il fattore C giochino un ruolo importantissimo riguardo alla salute personale (non che fumare, bere alcol, ingozzarsi di cibo spazzatura, non faccia malissimo per l'amor del cielo).
 
Comunque, grazie per questo scambio di opinioni , con una persona come te che gira il mondo in lungo e largo , valgono il doppio.
Davvero ti ringrazio io a te ma davvero non mi sembra di avere scritto niente di meritevole di particolare attenzione o lode.

Mi dispiace sinceramente come già ho scritto e seppure non ti conosca, che tu abbia questi due bruttissimi fastidi. Tra l'altro diagnosticati da adulto e nello stesso momento. Psicologicamente suppongo che sia molto difficile (e mi auguro di sbagliarmi a riguardo del diabete, per te ma non di meno per la mia inquietudine).
 
I PFAS possono provocare alterazioni a livello del fegato, della tiroide, del sistema immunitario.
Effettivamente ho dimenticato alcune sfaccettature come il fatto dei pfas ,che sono inquinanti secondari rispetto a ben altri della mia zona. O meglio, la mia zona è lo sbocco del distretto conciario piu grande d Europa (Chiampo- Arzignano).

Non ti preoccupare non hai urtato nulla, sono perfettamente a conoscenza di quanto la vita cali di 10 anni in media con queste patologie.

Comunque, per motivi di lavoro e non in zone come Graz , Munchen ecc mi son posto questa domanda: come è possibile sia così difficile reperire qualcosa gluten frei ?
La Risposta probabilmente è nella bassa percentuale rispetto l'Italia dei celiaci , circa un quarto o un quinto rispetto l 'Italia.
 
Non ti preoccupare non hai urtato nulla, sono perfettamente a conoscenza di quanto la vita cali di 10 anni in media con queste patologie.
Se ti può consolare (è molto triste farlo; non lo scrivo per questo motivo. Tra l'altro con me la schadenfreude non funziona affatto se poprio non si tratta di una persona che detesto perché mi ha fatto direttamente o indirettamente dei torti) io ho una malattia rara all'apparato scheletrico, che potrebbe non incidere sulla speranza di vita ma se sono particolarmente sfigato potrebbe portarmi alla morte anche tra un mese, più altri disturbi legati alla sfera psichica non trascurabili (tra i quali la depressione). Se avessi la tua diagnosi oltre a questo, non so come reagirei. Con elevata probabilità, molto male. Ti auguro veramente che il diabete possa essere sempre più gestibile in futuro (perlomeno e comprensibilmente, a differenza delle malattie rare è studiato quotidianamente).
Che tu sappia una celiachia tenuta sotto controllo abbassa la speranza di vita?
A riguardo degli inquinanti presenti nella tua zona, ho sentito parlare ma non conosco assolutamente nulla di preciso.
 
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