Sul finire delle ferie qualcosa andava fatto, il casino dei giorni festivi, le scaldate (e altro dovuto a sto periodo pandemico...) mi avevano fatto aspettare (ma sostanzialmente l'avevo già previsto prima di Natale) gli ultimi giorni e dopo aver anche trovato una stanza molto più ad est un amico mi da la disponibilità della loro casa dalle parti di Bormio (che loro intanto son quarantenati...), la seconda volta che me lo ripete...accetto.
Il venerdì arrivo a Bormio, salendo direttamente al 2000, a metà mattina e complice un "inghippo" con lo skipass comprato online e caricato su una loro vecchia(2013) skidata inizio a sciare abbastanza tardi, ma fa niente mi è sempre capitato di iniziare anche verso mezzogiorno, l'importante è sciare.
Non sto a spiegare la località visto che è abbastanza conosciuta ai più, giro sostanzialmente con le tre seggiovie veloci, Cimino , Valbella e 3000, la neve è molto meglio di quel che mi aspettavo, non eccelsa ma non male, ci sono in giro sassolini in alcuni punti , qualche tratto un poco spelato (Praimon e Bimbi al sole in basso) ma niente di problematico, qualche tratto chiuso, tra cui il muro di S.Pietro, quindi sceso al Ciuck evito di scendere fino in paese, non possono mancare anche un paio di giri su Nevada ovest e Rocca est
C'è in giro un bel pò di gente ma niente file, poi dall'ora di pranzo molta meno, soprattutto dopo le 14 quando si annuvola e inizia a farsi sentire di più il freddo.
Tratto chiuso con preparazione per discesa libera (da fine anno)
Il giorno dopo Livigno, da Arnoga in poi nevischia, con conseguente traffico molto a rilento (anche se in strada c'è pochissima neve...), a Trepalle è piuttosto brutto (e freddo), un poco titubante (avrei comunque sciato, erano alcuni anni che non ci venivo) aspetto ma nel giro di mezz'ora si apre e quindi via ( qui carico online lo skipass su un'altra skidata VdA-MRSki d'antan, 2009 se ricordo bene, e fila tutto liscio, mah...), prima discesa con il sole, neve veramente bella, anche qui meglio delle aspettative, ma poi si ricopre e continuerà per tutto il giorno ad alternarsi bello e brutto (con vento freddo) a ritmo di mezz'ora alla volta.
Rimango tutto il giorno sul lato del Mottolino, la neve è bella ovunque, anche scendendo in paese (dove solo al pomeriggio uscirà un poco di fondo duro), gente proprio poca, il pomeriggio, dopo aver girato abbondantemente un pò tutto, dopo mangiato ho fatto un'ora abbondante sul "nuovo" skilift Planon (che a molti sembrerà inutile),credo una decina di giri , alternando due discese sulla pista (ottima, dopo tutto questo tempo, per riprendere confidenza con le curve "carvate") e due sul lato opposto, non battuto (ma sarà una pista?), con un "trifolato" ma abbastanza morbido.
Terzo giorno, domenica, meteo sempre non tanto bello, decido di tornare, dopo credo oltre dieci anni, nel più piccolo e soprattutto più museale comprensorio di Isolaccia-Oga, fra l'altro molto vicino a dove dormivo, aspettando giusto un poco per capire se evolveva al meglio ( o almeno con l'alternanza del giorno prima) ma intanto sono lì, quindi tanto vale andare.
Parto da Le Motte, salendo con la (lenta) quadriposto noto che è aperta una sola pista (dei Cervi mi pare) mentre le altre due sono in preparazione, vista la quota (si parte da 1400) non c'è neve naturale e anche se la pista aperta è tutta innevata la neve è, diciamo, piuttosto dura.
Proseguiamo con la solita "giostra" seggiovia-tratto di pista-seggiovia-tratto di pista -seggiovia fino ad arrivare al'alpe San Colombano dove, ancora prima di sbarcare dalla, diciamo , attempata MEB fa gli onori di casa un bel vento gelido da nord, che rimarrà più o meno intenso per tutta la giornata, in lontananza si notano, tra le nuvole, i due skilift chiusi (diciamo pure dismessi) che permettevano di salire al Dosso le Pone;
ultimo skilift e siamo in cima al Monte Masucco
Dalla cima si scende verso Isolaccia e qui arriva la sorpresa che vale la giornata, le tre piste fino a Pian della Motta (quelle servite da ancora e skilift) hanno una neve veramente bella, oltretutto due non le ricordavo così larghe,
fra l'altro solamente nella zona del rifugio, dove arriva la cabinovia, sull'ancora Palancana e nella pista accanto c'è in giro qualcuno, nel resto del comprensorio pensavo di essere da solo
Scendendo verso Isolaccia la pista rimane ancora bella nella prima parte dove è anche più larga poi man mano la neve si fa più dura (tranne dove stavano sparando) fina ad arrivare alla cabinovia dove c'è neve solo in pista
Qualche foto dalla cima del Masucco, dove continua a tirare un bel vento
L'ultima discesa verso Le Motte, bella pista, discreta la neve, almeno fino ad una certa quota, e nessuno in giro (a dire il vero due o tre persone la ho incrociate)
E' tutto,
un ringraziamento agli amici che mi han prestato la casa
e
Ciao Susy
Il venerdì arrivo a Bormio, salendo direttamente al 2000, a metà mattina e complice un "inghippo" con lo skipass comprato online e caricato su una loro vecchia(2013) skidata inizio a sciare abbastanza tardi, ma fa niente mi è sempre capitato di iniziare anche verso mezzogiorno, l'importante è sciare.
Non sto a spiegare la località visto che è abbastanza conosciuta ai più, giro sostanzialmente con le tre seggiovie veloci, Cimino , Valbella e 3000, la neve è molto meglio di quel che mi aspettavo, non eccelsa ma non male, ci sono in giro sassolini in alcuni punti , qualche tratto un poco spelato (Praimon e Bimbi al sole in basso) ma niente di problematico, qualche tratto chiuso, tra cui il muro di S.Pietro, quindi sceso al Ciuck evito di scendere fino in paese, non possono mancare anche un paio di giri su Nevada ovest e Rocca est

C'è in giro un bel pò di gente ma niente file, poi dall'ora di pranzo molta meno, soprattutto dopo le 14 quando si annuvola e inizia a farsi sentire di più il freddo.
Tratto chiuso con preparazione per discesa libera (da fine anno)
Il giorno dopo Livigno, da Arnoga in poi nevischia, con conseguente traffico molto a rilento (anche se in strada c'è pochissima neve...), a Trepalle è piuttosto brutto (e freddo), un poco titubante (avrei comunque sciato, erano alcuni anni che non ci venivo) aspetto ma nel giro di mezz'ora si apre e quindi via ( qui carico online lo skipass su un'altra skidata VdA-MRSki d'antan, 2009 se ricordo bene, e fila tutto liscio, mah...), prima discesa con il sole, neve veramente bella, anche qui meglio delle aspettative, ma poi si ricopre e continuerà per tutto il giorno ad alternarsi bello e brutto (con vento freddo) a ritmo di mezz'ora alla volta.
Rimango tutto il giorno sul lato del Mottolino, la neve è bella ovunque, anche scendendo in paese (dove solo al pomeriggio uscirà un poco di fondo duro), gente proprio poca, il pomeriggio, dopo aver girato abbondantemente un pò tutto, dopo mangiato ho fatto un'ora abbondante sul "nuovo" skilift Planon (che a molti sembrerà inutile),credo una decina di giri , alternando due discese sulla pista (ottima, dopo tutto questo tempo, per riprendere confidenza con le curve "carvate") e due sul lato opposto, non battuto (ma sarà una pista?), con un "trifolato" ma abbastanza morbido.
Terzo giorno, domenica, meteo sempre non tanto bello, decido di tornare, dopo credo oltre dieci anni, nel più piccolo e soprattutto più museale comprensorio di Isolaccia-Oga, fra l'altro molto vicino a dove dormivo, aspettando giusto un poco per capire se evolveva al meglio ( o almeno con l'alternanza del giorno prima) ma intanto sono lì, quindi tanto vale andare.
Parto da Le Motte, salendo con la (lenta) quadriposto noto che è aperta una sola pista (dei Cervi mi pare) mentre le altre due sono in preparazione, vista la quota (si parte da 1400) non c'è neve naturale e anche se la pista aperta è tutta innevata la neve è, diciamo, piuttosto dura.
Proseguiamo con la solita "giostra" seggiovia-tratto di pista-seggiovia-tratto di pista -seggiovia fino ad arrivare al'alpe San Colombano dove, ancora prima di sbarcare dalla, diciamo , attempata MEB fa gli onori di casa un bel vento gelido da nord, che rimarrà più o meno intenso per tutta la giornata, in lontananza si notano, tra le nuvole, i due skilift chiusi (diciamo pure dismessi) che permettevano di salire al Dosso le Pone;
ultimo skilift e siamo in cima al Monte Masucco
Dalla cima si scende verso Isolaccia e qui arriva la sorpresa che vale la giornata, le tre piste fino a Pian della Motta (quelle servite da ancora e skilift) hanno una neve veramente bella, oltretutto due non le ricordavo così larghe,
fra l'altro solamente nella zona del rifugio, dove arriva la cabinovia, sull'ancora Palancana e nella pista accanto c'è in giro qualcuno, nel resto del comprensorio pensavo di essere da solo

Scendendo verso Isolaccia la pista rimane ancora bella nella prima parte dove è anche più larga poi man mano la neve si fa più dura (tranne dove stavano sparando) fina ad arrivare alla cabinovia dove c'è neve solo in pista
Qualche foto dalla cima del Masucco, dove continua a tirare un bel vento
L'ultima discesa verso Le Motte, bella pista, discreta la neve, almeno fino ad una certa quota, e nessuno in giro (a dire il vero due o tre persone la ho incrociate)
E' tutto,
un ringraziamento agli amici che mi han prestato la casa
e
Ciao Susy