Jagar
Active member
Non possiamo lasciarli soli un attimo che questi ragazzi si perdono in un bicchier d'acqua.
Eh sì, dopo il trionfo agli Europei l'Italia è andata incontro ad una sempre più preoccupante involuzione di gioco, e quelli che prima erano soltanto leggeri scricchiolii sono ora diventate crepe strutturali.
La difesa ormai non può più fare affidamento sull'esperienza di Chiellini, vittima dei continui infortuni di fine carriera, e il suo "gemello" Bonucci sembra privo del suo punto di riferimento;
a centrocampo Jorginho mi ricorda Fantozzi quando in veste di amuleto portafortuna accompagna il duca conte Semenzara al casinò di Montecarlo: fino alla finale degli Europei sembrava avviato alla conquista del pallone d'oro e ad un ufficio con poltrona in pelle umana, scrivania in mogano e piante di ficus, poi la sfortunata serie di rigori sbagliati e di prestazioni non brillanti lo hanno fanno cadere pesantemente in disgrazia;
l'attacco soffre la perenne mancanza di un centravanti degno di questo nome, e le mezze segh... ehm... mezze punte a disposizione fraseggiano inutilmente al limite dell'area incapaci di saltare l'uomo e di tirare da fuori.
E ora, sull'orlo del baratro della seconda esclusione consecutiva da un mondiale, ci aggappiamo agli insidiosi spareggi continentali: tre mini-gironi da quattro squadre - due teste di serie e due non - con semifinali e finale in gara secca.
Sorteggi il 26 novembre, si giocherà a fine marzo: Mancini ha quattro mesi di tempo per provare a mettere qualche pezza qua e là, ma basterà o servirà un intervento dall'alto?
Insomma, ragazzi: c'è di nuovo bisogno di noi
Eh sì, dopo il trionfo agli Europei l'Italia è andata incontro ad una sempre più preoccupante involuzione di gioco, e quelli che prima erano soltanto leggeri scricchiolii sono ora diventate crepe strutturali.
La difesa ormai non può più fare affidamento sull'esperienza di Chiellini, vittima dei continui infortuni di fine carriera, e il suo "gemello" Bonucci sembra privo del suo punto di riferimento;
a centrocampo Jorginho mi ricorda Fantozzi quando in veste di amuleto portafortuna accompagna il duca conte Semenzara al casinò di Montecarlo: fino alla finale degli Europei sembrava avviato alla conquista del pallone d'oro e ad un ufficio con poltrona in pelle umana, scrivania in mogano e piante di ficus, poi la sfortunata serie di rigori sbagliati e di prestazioni non brillanti lo hanno fanno cadere pesantemente in disgrazia;
l'attacco soffre la perenne mancanza di un centravanti degno di questo nome, e le mezze segh... ehm... mezze punte a disposizione fraseggiano inutilmente al limite dell'area incapaci di saltare l'uomo e di tirare da fuori.
E ora, sull'orlo del baratro della seconda esclusione consecutiva da un mondiale, ci aggappiamo agli insidiosi spareggi continentali: tre mini-gironi da quattro squadre - due teste di serie e due non - con semifinali e finale in gara secca.
Sorteggi il 26 novembre, si giocherà a fine marzo: Mancini ha quattro mesi di tempo per provare a mettere qualche pezza qua e là, ma basterà o servirà un intervento dall'alto?
Insomma, ragazzi: c'è di nuovo bisogno di noi