Dal Bello 130 Vs Lange Rs

Anche a me avevano misurato solo la lunghezza. Non so neanche come sia l apparecchio per misurare il last, basta vedere la larghezza?
normalmente hanno delle pedane dove metti il piede e ti misurano larghezza e lunghezza . i più attrezzati hanno lo scanner e i top hanno lo scanner 3D che ti misura tutto.
 
X Roberto:

Come avevo già scritto, mi hanno detto che posso tranquillamente indossare uno scarpone con last 97.
Non hanno aggiunto altro e mi hanno fatto provare uno scarpone con last 97 (il lange).
 
normalmente hanno delle pedane dove metti il piede e ti misurano larghezza e lunghezza . i più attrezzati hanno lo scanner e i top hanno lo scanner 3D che ti misura tutto.
Infatti mi hanno anche consigliato una soletta ( sempre della Lange) x "riempire" il "buco" sotto la pianta del piede
 

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Lukeud, se il lange ti sta già comodo e devi mettere il plantarino per avere maggiore sensazione di piede fasciato vuol dire che può essere già un pelo largo o comunque destinato a diventarlo dopo poche sciate.
Il dalbello magari ha una scarpetta un po' più imbottita del lange ed ecco che senti formicolare ora, prima che si formi sul tuo piede, poi casomai diventa perfetto.
Il last non è una misura essenziale se prendi uno scarpone da chi sa anche farci le modifiche, è una delle misure. Ma lasciamo perdere questo discorso, si creano sempre casini ed incomprensioni su questo argomento.
Spero li abbia misurati con delle calze sottili…...
 
Infatti mi hanno anche consigliato una soletta ( sempre della Lange) x "riempire" il "buco" sotto la pianta del piede
Anche su questo argomento bisognerebbe aprire un dibattito serio. Quel "buco" non è altro che l'arco plantare. Certo se hai i piedi piatti potrebbe ( ipotesi) avere un significato , ma in un piede normale con una cavità fisiologica, riempire quel buco impedisce al piede di spalmarsi dal mignolo all'alluce, mettendo così in moto una catena cinetica corretta perché l'arco viene sostenuto dalla soletta. Sto naturalmente parlando di solette correttive ad arco rigido ( c'è ne sono anche con strato di carbonio).La soletta deve essere di materiale morbido..... ricordiamocelo e valutiamole al tatto prima di acquistarle.
 
Anche su questo argomento bisognerebbe aprire un dibattito serio. Quel "buco" non è altro che l'arco plantare. Certo se hai i piedi piatti potrebbe ( ipotesi) avere un significato , ma in un piede normale con una cavità fisiologica, riempire quel buco impedisce al piede di spalmarsi dal mignolo all'alluce, mettendo così in moto una catena cinetica corretta perché l'arco viene sostenuto dalla soletta. Sto naturalmente parlando di solette correttive ad arco rigido ( c'è ne sono anche con strato di carbonio).La soletta deve essere di materiale morbido..... ricordiamocelo e valutiamole al tatto prima di acquistarle.
Non vorrei portare troppo OT, però questo dibattito serio mi intriga. Anche perchè in un podcast di Tom Gellie , mi ricordo si parlava rapidamente di come spesso il mondo solette (orthotics) sia un po esagerato. Se ricordo bene l'argomentazione era che il corpo ha bisogno di tempo per correggere certi automatismi, quindi le solette non sono magiche che appena si mettono risolvono tutto.
Quindi anche tu dici che se l'arco naturale è fatto in un certo modo è meglio non cercare di correggerlo? O il contrario?
(le mie uniche esperienze dirette sono state varie prove di scambio di solette tra vari scarponi col solo scopo di variare il volume interno)
 
Non vorrei portare troppo OT, però questo dibattito serio mi intriga. Anche perchè in un podcast di Tom Gellie , mi ricordo si parlava rapidamente di come spesso il mondo solette (orthotics) sia un po esagerato. Se ricordo bene l'argomentazione era che il corpo ha bisogno di tempo per correggere certi automatismi, quindi le solette non sono magiche che appena si mettono risolvono tutto.
Quindi anche tu dici che se l'arco naturale è fatto in un certo modo è meglio non cercare di correggerlo? O il contrario?
(le mie uniche esperienze dirette sono state varie prove di scambio di solette tra vari scarponi col solo scopo di variare il volume interno)
Più che altro non inibire al piede la possibilità di usare l'arco come una leva in sostanza per " augmentare " la pressione del piede con un allungamento dell'arco plantare, e generare quell'effetto di contro elica tanto caro alla Jam ( contro rotazione del piede ).
Quindi in sostanza il piede deve poter lavorare dentro lo scarpone, da qui la solita questione della delicatezza della preparazione dello scafo.
Per capirci , se consideriamo , perché in effetti è così , il curvare come uno salire e scendere da una cunetta virtuale( immaginaria ) e ovvio che la prima parte di curva , il primo terzo fino ad un attimo prima della massima pendenza , è la parte in discesa. Qui il problema ( per i livelli 6 almeno) è mantenere un contatto efficace con la neve dove le forze sono minime e la sensazione comune è quella di una certa leggerezza...ma allo stesso tempo lo sci deve essere ingaggiato e iniziare a lavorare con una pressione che non può che essere creata dallo sciatore , che però se spinge con la gamba rischia di allontanare troppo il baricentro dai piedi , ma se usa il piede , idealmente cercando di evitare che le punte cadano verso valle ,con la famosa controrotazione , dove la pronazione è
permessa anche dal lavoro dell'arco plantare che si distende, lo sci anche se di poco trova una resistenza ( risposta del terreno) e quindi un vincolo efficace da subito, ( Vedi Berlinghieri long turns video YouTube) e si deforma.
Insomma un po' prolisso ma per dire come un plantare non corretto possa
compromettere di molto i risultati....nel dubbio meglio senza .
 
Non fate confusione tra solette o sottopiedi anatomici e plantari. Sono due cose completamente diverse.
Le solette non servono per correggere problemi di postura, i plantari si.
Le prime non sono dispositivi medici, i secondo si.
Le prime (anche se stanno cambiando le normative) non necessitano del podologo e dell'ortopedico, i secondi si.
Per fare il plantare non è sufficiente fare un calco del piede o uno scan, ma si deve usare anche un macchinario particolare che analizzi gli appoggi sia in maniera statica che dinamica.
Il sottopiede, invece, quello che va a sostituire il sottopiede di serie fornito con lo scarpone, serve solo a dare un appoggio migliore del piede dentro lo scafo e migliorare la trasmissione degli impulsi. Non solo, ma un alloggiamento migliore permette anche di avere maggiore e migliore sensibilità.
Siamo quindi al solito, il lavoro deve essere fatto da uno che ci capisce e non da chi si improvvisa.
 
Giustissimo...io mi riferivo comunque ai plantari... Quelli costruiti dopo tutta la procedura , statica e dinamica , con i sensori , le telecamere, l'elaborazione al computer ...quelle da 300 euro minimo... con il tecnico ortopedico ecc.ecc.ecc......
 
Lukeud, se il lange ti sta già comodo e devi mettere il plantarino per avere maggiore sensazione di piede fasciato vuol dire che può essere già un pelo largo o comunque destinato a diventarlo dopo poche sciate.
Il dalbello magari ha una scarpetta un po' più imbottita del lange ed ecco che senti formicolare ora, prima che si formi sul tuo piede, poi casomai diventa perfetto.
Il last non è una misura essenziale se prendi uno scarpone da chi sa anche farci le modifiche, è una delle misure. Ma lasciamo perdere questo discorso, si creano sempre casini ed incomprensioni su questo argomento.
Spero li abbia misurati con delle calze sottili…...


Concordo con te. Infatti prenderò il dal bello
(Si avevo calze sottili)


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Grazie a tutti x le risposte, tutte molto interessanti
 
Anche su questo argomento bisognerebbe aprire un dibattito serio. Quel "buco" non è altro che l'arco plantare. Certo se hai i piedi piatti potrebbe ( ipotesi) avere un significato , ma in un piede normale con una cavità fisiologica, riempire quel buco impedisce al piede di spalmarsi dal mignolo all'alluce, mettendo così in moto una catena cinetica corretta perché l'arco viene sostenuto dalla soletta. Sto naturalmente parlando di solette correttive ad arco rigido ( c'è ne sono anche con strato di carbonio).La soletta deve essere di materiale morbido..... ricordiamocelo e valutiamole al tatto prima di acquistarle.

troppo morbida però non va bene, perchè si può comprimere troppo facilmente e così si impacchetta e diventa dura in un attimo:TTTT

dovreste provare ad essere sovrappeso:CICCIO


Non vorrei portare troppo OT, però questo dibattito serio mi intriga. Anche perchè in un podcast di Tom Gellie , mi ricordo si parlava rapidamente di come spesso il mondo solette (orthotics) sia un po esagerato. Se ricordo bene l'argomentazione era che il corpo ha bisogno di tempo per correggere certi automatismi, quindi le solette non sono magiche che appena si mettono risolvono tutto.
Quindi anche tu dici che se l'arco naturale è fatto in un certo modo è meglio non cercare di correggerlo? O il contrario?
(le mie uniche esperienze dirette sono state varie prove di scambio di solette tra vari scarponi col solo scopo di variare il volume interno)

come dice fausto, riempire quel buco può creare problemi
oltre al fatto che il piede non lavora, potresti trovarti nella situazione come se stessi di continuo con un sasso o uno che ti preme un dito sotto al piede, conseguentemente quest'ultimo ti si irrigidisce, e ciao...


una cosa buona è camminare a piedi scalzi e farci un po' di esercizi di rafforzamento-allungamento
 
Sono interessato se volete approfondire l'argomento soletta visto che ho una lassità generalizzata dei legamenti, sono stato operato piedi da piccolo e rimango un super pronatore. Come conseguenza di questi problemi ho la parte anteriore esterna e le dita esterne a volte doloranti a causa del "collasso del piede". Ho provato a sciare con delle solette che mi erano state fatte da un centro ortopedico ma con scarsi risultati perché troppo dure.
 
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