Edo
???
Per l'ultimo pomeriggio di sci prima di rincasare scelgo nuovamente una località che non avevo mai tenuto in considerazione fino a quest'anno di forzosa frequentazione dell'elvetica confederazione. Località che si è rivelata a posteriori per me di alto livello, della grandezza giusta per non annoiarsi, sufficientemente alta per garantire un'ottima qualità della neve, con piste larghe e perfettamente battute e per completare il quadretto con il giusto mix tra impianti moderni e tradizionali, che oltre il Monte Ceneri significano sciovie ad ancora, che sono apprezzate come avrò sicuramente già scritto dall'autore del post:
Le previsioni meteorologiche per la giornata non erano eccezionali e la sera sarebbe arrivato un fronte di maltempo che sarebbe perdurato per almeno due giorni, ma fortunatamente come mostreranno le fotografie durante la sciata il sole si è fatto vedere più delle nuvole e la nebbia o il nevischio fortunatamente non sono arrivati in anticipo:
Dopo essermi svegliato con tutta calma ed aver fatto colazione, parto per la località situata a circa un'ora di macchina dal paesino nel quale alle 10 e 30 avevo prenotato il Covid test per il rientro in Italia; clinica situata ad un paio di chilometri dal bed and breakfast dove alloggiavo (peccato per il costo esagerato di 80 CHF per il servizio, ma non avevo altra scelta e tra l'altro ho fatto non poca fatica a trovare un luogo per farlo nella zona del capoluogo cantonale):
Parcheggio (a pagamento) nei pressi dell'impianto ed acquisto lo skipass dalle 12, o forse era un quattro ore, che in ogni caso coincideva con la chiusura, a mio avviso sempre troppo precoce in questa parte della catena alpina, degli impianti.
Una telecabina di recente costruzione permette di salire in altitudine:
Telecabina che è seguita da un impianto gemello, ma costruito qualche anno prima, che porta subito in altitudine in centro al comprensorio:
A destra un pistone che scende a fianco della seconda sezione delle cabinovie e che sarà la pista che percorrerò per ultima:
Riguardando le foto non ho ben capito perché non abbia messo gli sci esternamente nell'apposito (e sacrosanto) alloggiamento , ma fortunatamente nessuno mi ha redarguito per questo mio sconsiderato comportamento (seriamente parlando, non ne ho mai capito la mancanza che fa sì che la risalita, oltre ad essere ben più scomoda per colpa di tante paia di sci da gestire e da cercare di tenere il equilibrio per non darli in testa agli altri passeggeri, sia accompagnata da una pessima visuale sicché i vetri rimangono solitamente subito tutti rigati dopo la prima stagione di esercizio):
Ultimo tratto della seconda telecabina:
Un terzo impianto veloce subito dopo la telecabina permette di raggiungere quota 2600 metri: con la giusta condizione (nel tratto in basso la pista aveva una neve improponibile con questa temperatura) si può percorrere un buon dislivello diretto per poi risalire velocemente in quota:
Come prima pista io mi dirigo nella parte più a destra dello skimap, dove c'è una sciovia ad ancora e due belle piste di media lunghezza:
Risalita con la sciovia ad ancora con curva e con l'ingegnoso sistema per fare deviare la linea:
La sciovia è anche affiancata dalla pista immortalata nelle prossime foto:
Risalito in vetta, è il momento di provare il pistone che passa affianco e poi sotto la seggiovia:
Risalita con la seggiovia:
E ripetizione della pista che riporta alla partenza di essa, con una breve variante nella parte iniziale:
Una volta risalito nuovamente in vetta:
Mi sposto nell'altra parte della skiarea, dove ci sono due sciovie ad ancora doppie e consecutive, che servono una manciata di piste una più bella dell'altra, deserte e con una neve bellissima. Descriverle verbalmente sarebbe meno efficace che con le fotografie, e quindi lascio spazio ad esse:
Caratteristica la sabbia del deserto che ha colorato anche qua di rosa/arancione la neve:
Ancora qualche immagine di queste belle piste:
Oltre alle piste belle secondo me qua è piacevole anche il panorama con quel gruppo di rocce sullo sfondo, ed è un po' quello che non ho trovato ad esempio ad Arosa. Scrivevo nell'altra discussione che il livello dei panorami è mediamente di elevata qualità ed una località che in Svizzera può passare in secondo piano sotto questo aspetto altrove questo particolare magari non verrebbe nemmeno notato:
Un ultimo giro in questa zona:
Per poi rientrare verso gli altri impianti con una stradina che attraversa tranquillissimi gruppi di case:
Scarpinando per qualche metro in salita, in questo posto parte una sciovia ad ancora che permette di risalire e rientrare verso la telecabina senza dover scendere fino in paese, e volendo serve anche una pista rossa:
Io decido di percorrere la pista rossa che ritorna alla partenza dello skilift:
Da dove ci si innesta sulla continuazione della stradina panoramica percorsa in precedenza:
Se anche in questo luogo si trova un simile cartello, qualcosa vorrà pur dire sull'amore per i parcheggi a pagamento in queste lande.....
La stradina continua come scrivevo pocanzi e ritorna giù in paese:
Ma mi resta ancora un po' di tempo per sciare e quindi risalgo una volta fino alla cima della seggiovia per poi ridiscendere con tutta calma e terminare questa terza uscita della stagione in terra rossocrociata alla scoperta di località per me inedite:
Anche gli addetti agli impianti fanno un po' di fatica a scendere con una neve che più che da inizio marzo è da inizio maggio:
Curiose queste sedute che sono tradizione sulle spiagge situate ad un migliaio di chilometri circa più a nord ma non di certo in mezzo alle Alpi:
Rientro in paese e fine della giornata sciistica:
Omaggio a Marcolski:
Ed invece alla più tradizionale architettura del luogo:
Non si percepisce bene in foto ma a qualche metro e proprio in centro della carreggiata si trova la più profonda buca nel manto stradale dell'intera nazione, celermente testata dal mio nuovo autoveicolo color salmone al fine di provvedere ad adeguata analisi e a successiva recensione da condividere presso apposita sezione in merito:
Con quest'ultima serie di fotografie inizia il rientro in Italia e termina anche questa fotocronaca:
Grazie dell'attenzione!
:skiciao:
Le previsioni meteorologiche per la giornata non erano eccezionali e la sera sarebbe arrivato un fronte di maltempo che sarebbe perdurato per almeno due giorni, ma fortunatamente come mostreranno le fotografie durante la sciata il sole si è fatto vedere più delle nuvole e la nebbia o il nevischio fortunatamente non sono arrivati in anticipo:
Dopo essermi svegliato con tutta calma ed aver fatto colazione, parto per la località situata a circa un'ora di macchina dal paesino nel quale alle 10 e 30 avevo prenotato il Covid test per il rientro in Italia; clinica situata ad un paio di chilometri dal bed and breakfast dove alloggiavo (peccato per il costo esagerato di 80 CHF per il servizio, ma non avevo altra scelta e tra l'altro ho fatto non poca fatica a trovare un luogo per farlo nella zona del capoluogo cantonale):
Parcheggio (a pagamento) nei pressi dell'impianto ed acquisto lo skipass dalle 12, o forse era un quattro ore, che in ogni caso coincideva con la chiusura, a mio avviso sempre troppo precoce in questa parte della catena alpina, degli impianti.
Una telecabina di recente costruzione permette di salire in altitudine:
Telecabina che è seguita da un impianto gemello, ma costruito qualche anno prima, che porta subito in altitudine in centro al comprensorio:
A destra un pistone che scende a fianco della seconda sezione delle cabinovie e che sarà la pista che percorrerò per ultima:
Riguardando le foto non ho ben capito perché non abbia messo gli sci esternamente nell'apposito (e sacrosanto) alloggiamento , ma fortunatamente nessuno mi ha redarguito per questo mio sconsiderato comportamento (seriamente parlando, non ne ho mai capito la mancanza che fa sì che la risalita, oltre ad essere ben più scomoda per colpa di tante paia di sci da gestire e da cercare di tenere il equilibrio per non darli in testa agli altri passeggeri, sia accompagnata da una pessima visuale sicché i vetri rimangono solitamente subito tutti rigati dopo la prima stagione di esercizio):
Ultimo tratto della seconda telecabina:
Un terzo impianto veloce subito dopo la telecabina permette di raggiungere quota 2600 metri: con la giusta condizione (nel tratto in basso la pista aveva una neve improponibile con questa temperatura) si può percorrere un buon dislivello diretto per poi risalire velocemente in quota:
Come prima pista io mi dirigo nella parte più a destra dello skimap, dove c'è una sciovia ad ancora e due belle piste di media lunghezza:
Risalita con la sciovia ad ancora con curva e con l'ingegnoso sistema per fare deviare la linea:
La sciovia è anche affiancata dalla pista immortalata nelle prossime foto:
Risalito in vetta, è il momento di provare il pistone che passa affianco e poi sotto la seggiovia:
Risalita con la seggiovia:
E ripetizione della pista che riporta alla partenza di essa, con una breve variante nella parte iniziale:
Una volta risalito nuovamente in vetta:
Mi sposto nell'altra parte della skiarea, dove ci sono due sciovie ad ancora doppie e consecutive, che servono una manciata di piste una più bella dell'altra, deserte e con una neve bellissima. Descriverle verbalmente sarebbe meno efficace che con le fotografie, e quindi lascio spazio ad esse:
Caratteristica la sabbia del deserto che ha colorato anche qua di rosa/arancione la neve:
Ancora qualche immagine di queste belle piste:
Oltre alle piste belle secondo me qua è piacevole anche il panorama con quel gruppo di rocce sullo sfondo, ed è un po' quello che non ho trovato ad esempio ad Arosa. Scrivevo nell'altra discussione che il livello dei panorami è mediamente di elevata qualità ed una località che in Svizzera può passare in secondo piano sotto questo aspetto altrove questo particolare magari non verrebbe nemmeno notato:
Un ultimo giro in questa zona:
Per poi rientrare verso gli altri impianti con una stradina che attraversa tranquillissimi gruppi di case:
Scarpinando per qualche metro in salita, in questo posto parte una sciovia ad ancora che permette di risalire e rientrare verso la telecabina senza dover scendere fino in paese, e volendo serve anche una pista rossa:
Io decido di percorrere la pista rossa che ritorna alla partenza dello skilift:
Da dove ci si innesta sulla continuazione della stradina panoramica percorsa in precedenza:
Se anche in questo luogo si trova un simile cartello, qualcosa vorrà pur dire sull'amore per i parcheggi a pagamento in queste lande.....
La stradina continua come scrivevo pocanzi e ritorna giù in paese:
Ma mi resta ancora un po' di tempo per sciare e quindi risalgo una volta fino alla cima della seggiovia per poi ridiscendere con tutta calma e terminare questa terza uscita della stagione in terra rossocrociata alla scoperta di località per me inedite:
Anche gli addetti agli impianti fanno un po' di fatica a scendere con una neve che più che da inizio marzo è da inizio maggio:
Curiose queste sedute che sono tradizione sulle spiagge situate ad un migliaio di chilometri circa più a nord ma non di certo in mezzo alle Alpi:
Rientro in paese e fine della giornata sciistica:
Omaggio a Marcolski:
Ed invece alla più tradizionale architettura del luogo:
Non si percepisce bene in foto ma a qualche metro e proprio in centro della carreggiata si trova la più profonda buca nel manto stradale dell'intera nazione, celermente testata dal mio nuovo autoveicolo color salmone al fine di provvedere ad adeguata analisi e a successiva recensione da condividere presso apposita sezione in merito:
Con quest'ultima serie di fotografie inizia il rientro in Italia e termina anche questa fotocronaca:
Grazie dell'attenzione!
:skiciao:
Ultima modifica: