Edo
???
Aprendo la finestra al mattino, pur essendo la giornata prevista soleggiata, mi accoglie purtroppo un cielo plumbeo e poco invitante. Non avendo pianificato dove andare a sciare, con tutta calma faccio colazione e mi preparo e poi guardo una mappa per capire il da farsi.
Alla fine, escludendo località grandi e più costose, che non avrebbero meritato senza una giornata pienamente soleggiata, decido di mettermi alla guida per raggiungere questo luogo che non avevo mai sentito nominare prima che poco tempo addietro un eccellente utente del forum me lo suggerisse:
Dopo un'ora e poco più di viaggio arrivo e parcheggio vicino al primo impianto che incontro lungo la strada. Ci sono quattro macchine ed una tranquillità assoluta; il cielo purtroppo non si è aperto per nulla ma è diventato ancora più coperto che al mattino presto (presto più o meno), ma per non sprecare la giornata decido di sciare lo stesso perché non avrei altrimenti saputo come fare arrivare la sera senza annoiarmi, anche se a me sciare in questa condizione e con una scarsissima visibilità in pista (sì che non c'è la nebbia, ma quando gli ostacoli non si vedono perché si percepisce tutto uniforme e bianco è a parer mio anche abbastanza pericoloso) non piace.
Una seggiovia triposto, della quale non conosco il nome così come non lo indicherò per gli altri impianti fotografati sicché non sono indicati con chiarezza sulla skimap, è il primo impianto che mi porta in altitudine:
Successivamente una seggiovia a sei posti mi porta al Piz Mundaun, che sebbene sia il meno elevato dei quattro rilievi sui quali arrivano gli impianti in altitudine di questa skiarea, le dà metà del nome sicché questo comprensorio sciistico è spesso indicato graficamente appunto come Obersaxen-Mundaun:
Per scendere come prima pista c'è subito una pista nera, la numero 21:
Decido subito di andare a fare un giro nella parte più esterna e defilata della skiarea, alla quale si accede tramite uno skilift:
Qua si trova una pista blu che porta alla partenza di un altro skilift che permette di risalire allo stesso punto. Avevo letto essere una pista molto panoramica ma purtroppo con questa situazione atmosferica tutto è appiattito e reso un uguale; andrebbe probabilmente testata in un'altra situazione. La pista rossa che scende alla sinistra (salendo) dello skilift che sembra un po' più ripida di questa invece è chiusa:
Risalita con lo skilift:
E nuovamente con la seggiovia fino al Piz Mundaun:
Gli impianti, tranne due seggiovie, si sviluppano tutti sullo stesso lato della montagna; le piste sarebbero anche belle ed abbastanza lunghe, ma purtroppo come dicevo la visibilità è quella che è e non mi permette di apprezzarle appieno:
Scendendo ancora più in basso si raggiunge la località di Misanenga, che sarebbe un altro accesso alle piste, dove parte una seggiovia anch'essa dall'aspetto di costruzione molto recente:
La seggiovia a sei posti Untermatt-Stein è forse l'impianto più recente del comprensorio e permette di raggiungere la seconda delle quattro cime succitate di questa skiarea:
Anche dalla cima di questa seggiovia si può scendere con una pista abbastanza ripida, e decido di proseguire compiendo circa novecento metri di dislivello verso la terza partenza in basso, in località Meierhof:
Fortunatamente le piste sono servite da seggiovie veloci:
Un'altra pista nera da questo punto mi permette di arrivare alla seggiovia che porta in vetta alla skiarea, pista un po' poco innevata ma tutto sommato piacevole:
La seggiovia a sei posti che porta al Piz Sezner serve tre o quattro piste di varie difficoltà che ripeto un po' di volte:
Prima di percorrere la pista blu 47 che permette di raggiungere l'altro versante della skiarea e di completare il giro. La pista è piuttosto piatta ma scende per oltre mille metri dalla cima del Piz Sezner a 2310 metri fino al villaggio di Vella situato ad un'altitudine di 1244 metri:
La pista a destra non battuta invece condurrebbe in un luogo dove per ritornare agli impianti bisogna prendere lo skibus; non ho tempo e voglia per provarla e quindi continuo dritto lungo l'itinerario principale:
Villaggio dal quale si risale con una serie di due seggiovie automatiche quadriposto alla quarta vetta della skiarea, denominata Hitzeggen:
Prima di rientrare alla macchina, percorro ancora la pista rossa che ritorna alla partenza della seconda seggiovia:
Una volta risalito, prima di terminare il pomeriggio di sci percorro ancora qualche volta le piste, o nuovamente come preferisco fare qualora fosse possibile, le varianti di esse, percorse in precedenza fino all'orario di chiusura degli impianti:
Una bandiera che non ho ben capito come mai si trovi in questo luogo.....
Rientro al parcheggio:
Ed a Chur:
Dove mi tratterrò per l'ultima notte e dove faccio una passeggiatina serale prima di rientrare in camera e dopo essere passato al supermercato (motivo per il quale è calata la notte così improvvisamente):
Fine della giornata e della fotocronaca.
Conclusione: una skiarea poco nota e con delle belle piste servite da ottimi impianti; purtroppo il giudizio, soprattutto a livello paesaggistico devo sospenderlo perché la nuvolosità non mi ha fatto apprezzare magari al meglio l'ambiente circostante, ma valuterei senza problemi la possibilità di ritornarci in futuro.
:skiciao:
Alla fine, escludendo località grandi e più costose, che non avrebbero meritato senza una giornata pienamente soleggiata, decido di mettermi alla guida per raggiungere questo luogo che non avevo mai sentito nominare prima che poco tempo addietro un eccellente utente del forum me lo suggerisse:
Dopo un'ora e poco più di viaggio arrivo e parcheggio vicino al primo impianto che incontro lungo la strada. Ci sono quattro macchine ed una tranquillità assoluta; il cielo purtroppo non si è aperto per nulla ma è diventato ancora più coperto che al mattino presto (presto più o meno), ma per non sprecare la giornata decido di sciare lo stesso perché non avrei altrimenti saputo come fare arrivare la sera senza annoiarmi, anche se a me sciare in questa condizione e con una scarsissima visibilità in pista (sì che non c'è la nebbia, ma quando gli ostacoli non si vedono perché si percepisce tutto uniforme e bianco è a parer mio anche abbastanza pericoloso) non piace.
Una seggiovia triposto, della quale non conosco il nome così come non lo indicherò per gli altri impianti fotografati sicché non sono indicati con chiarezza sulla skimap, è il primo impianto che mi porta in altitudine:
Successivamente una seggiovia a sei posti mi porta al Piz Mundaun, che sebbene sia il meno elevato dei quattro rilievi sui quali arrivano gli impianti in altitudine di questa skiarea, le dà metà del nome sicché questo comprensorio sciistico è spesso indicato graficamente appunto come Obersaxen-Mundaun:
Per scendere come prima pista c'è subito una pista nera, la numero 21:
Decido subito di andare a fare un giro nella parte più esterna e defilata della skiarea, alla quale si accede tramite uno skilift:
Qua si trova una pista blu che porta alla partenza di un altro skilift che permette di risalire allo stesso punto. Avevo letto essere una pista molto panoramica ma purtroppo con questa situazione atmosferica tutto è appiattito e reso un uguale; andrebbe probabilmente testata in un'altra situazione. La pista rossa che scende alla sinistra (salendo) dello skilift che sembra un po' più ripida di questa invece è chiusa:
Risalita con lo skilift:
E nuovamente con la seggiovia fino al Piz Mundaun:
Gli impianti, tranne due seggiovie, si sviluppano tutti sullo stesso lato della montagna; le piste sarebbero anche belle ed abbastanza lunghe, ma purtroppo come dicevo la visibilità è quella che è e non mi permette di apprezzarle appieno:
Scendendo ancora più in basso si raggiunge la località di Misanenga, che sarebbe un altro accesso alle piste, dove parte una seggiovia anch'essa dall'aspetto di costruzione molto recente:
La seggiovia a sei posti Untermatt-Stein è forse l'impianto più recente del comprensorio e permette di raggiungere la seconda delle quattro cime succitate di questa skiarea:
Anche dalla cima di questa seggiovia si può scendere con una pista abbastanza ripida, e decido di proseguire compiendo circa novecento metri di dislivello verso la terza partenza in basso, in località Meierhof:
Fortunatamente le piste sono servite da seggiovie veloci:
Un'altra pista nera da questo punto mi permette di arrivare alla seggiovia che porta in vetta alla skiarea, pista un po' poco innevata ma tutto sommato piacevole:
La seggiovia a sei posti che porta al Piz Sezner serve tre o quattro piste di varie difficoltà che ripeto un po' di volte:
Prima di percorrere la pista blu 47 che permette di raggiungere l'altro versante della skiarea e di completare il giro. La pista è piuttosto piatta ma scende per oltre mille metri dalla cima del Piz Sezner a 2310 metri fino al villaggio di Vella situato ad un'altitudine di 1244 metri:
La pista a destra non battuta invece condurrebbe in un luogo dove per ritornare agli impianti bisogna prendere lo skibus; non ho tempo e voglia per provarla e quindi continuo dritto lungo l'itinerario principale:
Villaggio dal quale si risale con una serie di due seggiovie automatiche quadriposto alla quarta vetta della skiarea, denominata Hitzeggen:
Prima di rientrare alla macchina, percorro ancora la pista rossa che ritorna alla partenza della seconda seggiovia:
Una volta risalito, prima di terminare il pomeriggio di sci percorro ancora qualche volta le piste, o nuovamente come preferisco fare qualora fosse possibile, le varianti di esse, percorse in precedenza fino all'orario di chiusura degli impianti:
Una bandiera che non ho ben capito come mai si trovi in questo luogo.....
Rientro al parcheggio:
Ed a Chur:
Dove mi tratterrò per l'ultima notte e dove faccio una passeggiatina serale prima di rientrare in camera e dopo essere passato al supermercato (motivo per il quale è calata la notte così improvvisamente):
Fine della giornata e della fotocronaca.
Conclusione: una skiarea poco nota e con delle belle piste servite da ottimi impianti; purtroppo il giudizio, soprattutto a livello paesaggistico devo sospenderlo perché la nuvolosità non mi ha fatto apprezzare magari al meglio l'ambiente circostante, ma valuterei senza problemi la possibilità di ritornarci in futuro.
:skiciao: