Edo
???
Bene, buonasera.
Visto che mi è stato richiesto da un paio di utenti di caricare qualche fotografia - nonostante negli ultimi tempi siano scarseggiate per ovvie ragioni le uscite in montagna e non abbia assolutamente voglia il più delle volte di armeggiare al computer - "recensirò" la prima sciata della stagione in quel di Anzère, ridente località vallesana situata a poca distanza dalla ben più nota Crans Montana, dalla quale si vedono reciprocamente le piste da sci, e volendo ipotizzo che un collegamento tra le due località non sia affatto difficile tecnicamente da realizzare.
Non starò a descrivere la skiarea per filo e per segno perché non ne ho onestamente voglia e si possono trovare online tranquillamente tutte le informazioni, quindi questa fotocronaca, diversamente da altre, avrà poche parole scritte in rapporto alle fotografie.
Quindi iniziamo subito dalle classiche foto di rito di avvicinamento alla località. Partendo la mattina da Torino non si riesce ad arrivare molto presto alla località in questione, ma essendo essa stessa di dimensioni ridotte, senza fare tante pause la si può esplorare anche con un pomeridiano.
Una volta raggiunta Briga ci vuole ancora un po' di tempo soprattutto perché l'autostrada in tanti posti non c'è ancora (ed onestamente mi chiedo il motivo, trattandosi fondamentalmente di un fondovalle) ma non c'è nemmeno una di quelle strade statali senza attraversamenti di centri urbani che oltralpe chiamano "semiautostrade". Tuttavia, una volta entrati finalmente in autostrada si può ammirare un curioso edificio in stile brutalista, e ciò rappresenta una piccola ed inaspettata divagazione per chi è interessato alla materia:
La strada che sale dal fondovalle:
Tuttavia, ipotizzando dove potesse trovarsi un parcheggio gratuito, ho deciso di non recarmi nel centro del paese, dove temevo tra l'altro di non trovare nemmeno posto vista l'ora alla quale sarei arrivato ed il periodo di vacanze scolastiche ed il conseguente affollamento delle piste, ma di parcheggiare nel lato più ad est della skiarea, dove avevo notato su Google Earth che esiste appunto un parcheggio presso la partenza della seggiovia. La strada che porta lì è lunga quasi dieci chilometri e molto stretta, ma fortunatamente una volta giunto a destinazione riesco a trovare subito posto per parcheggiare non lontano dalla partenza della seggiovia.
Sullo sfondo, le piste di Crans Montana:
Purtoppo, una volta arrivato noto che non c'è la cassa degli skipass (o perlomeno io non l'ho trovata) e, piuttosto contrariato, non mi resta che tentare di fare lo skipass online. Per fortuna che avevo attivato l'"opzione Svizzera" di Tim la mattina stessa che prevede un po' di traffico dati da utilizzare in questo paese - altrimenti la cosa sarebbe stata impossibile in partenza - ma devo sperare che la procedura vada a buon fine, altrimenti dal momento che sono già vestito e che l'altra partenza degli impianti è piuttosto lontana, la sciata sarebbe saltata. Riesco a comprarlo ma poi una volta che sono al tornello non si apre e solo dopo che ho bloccato un po' la coda un signore mi dice che "capita sempre così" e che bisogna andare a farsi "attivare" la carta dall'addetto alla seggiovia, il quale non me l'attiva affatto ma piuttosto mi consegna una keycard Skidata nuova in luogo di quella che avevo caricato, dandomi il "privilegio" tra l'altro di ottenere una carta senza pagare la cauzione.
In ogni caso una volta arrivato lì la coda inizialmente fa un po' paura vista la lunghezza, dettata anche dalle norme di distanziamento, e qualche dubbio sul piacevole svolgimento del pomeriggio sciistico al sottoscritto è venuto. Fortunatamente i timori si sono rivelati infondati perché nella totalità degli altri impianti l'attesa si rivelerà minima o nulla:
In ogni caso come si può vedere, una non proprio recente e lunga - ma abbastanza curiosa - seggiovia con intermedia porta in altitudine dalla località chiamata "les Rousses" compiendo un dislivello diretto di ben 800 metri, il che non è male e nemmeno molto comune per una seggiovia:
Una volta in altitudine scendo subito verso le piste che vanno in direzione ovest verso l'opposto del comprensorio:
Curioso è il fatto che, perlomeno secondo la mia esperienza, questa località è tra le poche se non l'unica che ho visitato a non utilizzare la cartellonistica standard di colore rosso che caratterizza le indicazioni sulle piste in terra elvetica:
La cima della telecabina che parte dal centro del paese e l'area sottostante:
Questo è invece il téléski, seppure non alla francese, de la Combe:
E questo dovrebbe essere l'ex téléski Tsalan, probabilmente dismesso dal momento che è presente in quella zona una seggiovia automatica all'apparenza molto recente:
In ogni caso io continuo fino alla partenza di una delle altre seggiovie in altitudine, la quadriposto che sulla skimap riporta il nome di "Grillesse-Conches":
E con essa risalgo più o meno da dove la pista si era biforcata:
Adesso con una pista che porta apparentemente di nuovo alla partenza della seggiovia, e poi con una stradina panoramica ma lungo la quale sono presenti parecchi tratti nei quali bisogna racchettare, raggiungo direttamente per gravità (più o meno, vedasi comma precente) la partenza della telecabina nel centro abitato principale:
E naturalmente con essa risalgo in altitudine, anche in questo caso percorrendo circa ottocento metri di dislivello con un solo impianto:
Adesso, anche se dovrei ritornare nell'angolo opposto della skiarea, dal momento che la seggiovia di collegamento chiude presto, alle 15 e 45, non posso lasciare questa skiarea senza aver provato la pista nera più conosciuta e che scende in paese seguendo il percorso della telecabina, la pista Masques:
Una volta risalito velocemente - due scatti presi dal secondo tronco dell'impianto:
Mi accingo a ritornare, percorrendo però ancora le piste che mi portano all'impianto del quale mi sfugge il nome perché non è ancora presente nella cartina che ho trovato su internet e che sto consultando.
In cima alla skiarea ci sarebbero anche due corte piste blu servite dalla sciovia dal curioso nome di Turin:
Purtroppo però, dal momento che me la sono presa con tutta calma e temo di non arrivare in tempo per rientrare (il che sarebbe un grande problema perché non credo che esista uno skibus che collega il centro del paese al parcheggio nel quale ho lasciato la macchina) piuttosto che quella pistina scendo come ho scritto pocanzi alla seggiovia dal nome ignoto, e con essa risalgo più o meno allo stesso luogo:
Purtroppo, percorrendo la bella pista che scende parallela allo skilift precedentemente immortalato:
Per raggiungere la seggiovia di collegamento denominata Duez-le Bate è necessario percorrere qualche centinaio di metri in salita, cosa che richiede un qual certo sforzo ed un qual certo ammontare di tempo allo sciatore non proprio in forma o un po' avanti con l'età. Non mi capacito molto della mancanza di un tapis roulant; la possibilità per raggiungere la partenza per gravità sarebbe stata quella di scendere di nuovo fino alla seggiovia "Grillesse-Conches" e risalire con essa, ma tra la neve sfatta per via dell'esposizione delle temperature e risalire, ciò avrebbe richiesto troppo tempo e ci sarebbe stato il rischio di arrivare alla seggiovia dopo il suo orario di chiusura:
In ogni caso, una volta riguadagnata la prima vetta della mattinata (in realtà era già pomeriggio) una lunga pista rossa riporta al parcheggio, pista della quale ho solamente una forografia che immortala la parte superiore perché l'ho percorsa senza fermarmi sperando di arrivare in tempo per poterla riprendere per l'ultima volta poco prima dell'orario di chiusura, speranza che si è rivelata vana perché l'orario di chiusura, benché se non erro era indicato sulla skimap alle 16 e 15, in realtà sul tabellone alla partenza era indicato alle 16 come tutti gli altri impianti (tranne la seggiovia di collegamento), e per questo motivo almeno una parte di questa skiarea resterà ignota al pubblico e la si potrà solamente immaginare guardando la skimap o leggendo una cronaca senza foto di missouri:
Rientro alla macchina ed ultime fotografie della giornata:
Le ultime delle quali sono dedicate in particolar modo a Marcolski:
Conclusione: una skiarea di dimensioni modeste ma a mio avviso con piste piacevoli e sufficiente volendo per sciare anche per l'intera giornata senza annoiarsi. L'esposizione e la vista sul fondovalle è la stessa che si può avere dalla vicina e più nota, nonché oggetto delle ultime fotografie, Crans Montana. Naturalmente il comprensorio è di dimensioni più ridotte e non si raggiungono i tremila metri di quota, ma non si raggiunge ovviamente nemmeno la stessa tariffa per acquistare lo skipass per accedere agli impianti e probabilmente per alloggiarci.
Grazie per l'attenzione, per il momento è tutto.
Visto che mi è stato richiesto da un paio di utenti di caricare qualche fotografia - nonostante negli ultimi tempi siano scarseggiate per ovvie ragioni le uscite in montagna e non abbia assolutamente voglia il più delle volte di armeggiare al computer - "recensirò" la prima sciata della stagione in quel di Anzère, ridente località vallesana situata a poca distanza dalla ben più nota Crans Montana, dalla quale si vedono reciprocamente le piste da sci, e volendo ipotizzo che un collegamento tra le due località non sia affatto difficile tecnicamente da realizzare.
Non starò a descrivere la skiarea per filo e per segno perché non ne ho onestamente voglia e si possono trovare online tranquillamente tutte le informazioni, quindi questa fotocronaca, diversamente da altre, avrà poche parole scritte in rapporto alle fotografie.
Quindi iniziamo subito dalle classiche foto di rito di avvicinamento alla località. Partendo la mattina da Torino non si riesce ad arrivare molto presto alla località in questione, ma essendo essa stessa di dimensioni ridotte, senza fare tante pause la si può esplorare anche con un pomeridiano.
Una volta raggiunta Briga ci vuole ancora un po' di tempo soprattutto perché l'autostrada in tanti posti non c'è ancora (ed onestamente mi chiedo il motivo, trattandosi fondamentalmente di un fondovalle) ma non c'è nemmeno una di quelle strade statali senza attraversamenti di centri urbani che oltralpe chiamano "semiautostrade". Tuttavia, una volta entrati finalmente in autostrada si può ammirare un curioso edificio in stile brutalista, e ciò rappresenta una piccola ed inaspettata divagazione per chi è interessato alla materia:
La strada che sale dal fondovalle:
Tuttavia, ipotizzando dove potesse trovarsi un parcheggio gratuito, ho deciso di non recarmi nel centro del paese, dove temevo tra l'altro di non trovare nemmeno posto vista l'ora alla quale sarei arrivato ed il periodo di vacanze scolastiche ed il conseguente affollamento delle piste, ma di parcheggiare nel lato più ad est della skiarea, dove avevo notato su Google Earth che esiste appunto un parcheggio presso la partenza della seggiovia. La strada che porta lì è lunga quasi dieci chilometri e molto stretta, ma fortunatamente una volta giunto a destinazione riesco a trovare subito posto per parcheggiare non lontano dalla partenza della seggiovia.
Sullo sfondo, le piste di Crans Montana:
Purtoppo, una volta arrivato noto che non c'è la cassa degli skipass (o perlomeno io non l'ho trovata) e, piuttosto contrariato, non mi resta che tentare di fare lo skipass online. Per fortuna che avevo attivato l'"opzione Svizzera" di Tim la mattina stessa che prevede un po' di traffico dati da utilizzare in questo paese - altrimenti la cosa sarebbe stata impossibile in partenza - ma devo sperare che la procedura vada a buon fine, altrimenti dal momento che sono già vestito e che l'altra partenza degli impianti è piuttosto lontana, la sciata sarebbe saltata. Riesco a comprarlo ma poi una volta che sono al tornello non si apre e solo dopo che ho bloccato un po' la coda un signore mi dice che "capita sempre così" e che bisogna andare a farsi "attivare" la carta dall'addetto alla seggiovia, il quale non me l'attiva affatto ma piuttosto mi consegna una keycard Skidata nuova in luogo di quella che avevo caricato, dandomi il "privilegio" tra l'altro di ottenere una carta senza pagare la cauzione.
In ogni caso una volta arrivato lì la coda inizialmente fa un po' paura vista la lunghezza, dettata anche dalle norme di distanziamento, e qualche dubbio sul piacevole svolgimento del pomeriggio sciistico al sottoscritto è venuto. Fortunatamente i timori si sono rivelati infondati perché nella totalità degli altri impianti l'attesa si rivelerà minima o nulla:
In ogni caso come si può vedere, una non proprio recente e lunga - ma abbastanza curiosa - seggiovia con intermedia porta in altitudine dalla località chiamata "les Rousses" compiendo un dislivello diretto di ben 800 metri, il che non è male e nemmeno molto comune per una seggiovia:
Una volta in altitudine scendo subito verso le piste che vanno in direzione ovest verso l'opposto del comprensorio:
Curioso è il fatto che, perlomeno secondo la mia esperienza, questa località è tra le poche se non l'unica che ho visitato a non utilizzare la cartellonistica standard di colore rosso che caratterizza le indicazioni sulle piste in terra elvetica:
La cima della telecabina che parte dal centro del paese e l'area sottostante:
Questo è invece il téléski, seppure non alla francese, de la Combe:
E questo dovrebbe essere l'ex téléski Tsalan, probabilmente dismesso dal momento che è presente in quella zona una seggiovia automatica all'apparenza molto recente:
In ogni caso io continuo fino alla partenza di una delle altre seggiovie in altitudine, la quadriposto che sulla skimap riporta il nome di "Grillesse-Conches":
E con essa risalgo più o meno da dove la pista si era biforcata:
Adesso con una pista che porta apparentemente di nuovo alla partenza della seggiovia, e poi con una stradina panoramica ma lungo la quale sono presenti parecchi tratti nei quali bisogna racchettare, raggiungo direttamente per gravità (più o meno, vedasi comma precente) la partenza della telecabina nel centro abitato principale:
E naturalmente con essa risalgo in altitudine, anche in questo caso percorrendo circa ottocento metri di dislivello con un solo impianto:
Adesso, anche se dovrei ritornare nell'angolo opposto della skiarea, dal momento che la seggiovia di collegamento chiude presto, alle 15 e 45, non posso lasciare questa skiarea senza aver provato la pista nera più conosciuta e che scende in paese seguendo il percorso della telecabina, la pista Masques:
Una volta risalito velocemente - due scatti presi dal secondo tronco dell'impianto:
Mi accingo a ritornare, percorrendo però ancora le piste che mi portano all'impianto del quale mi sfugge il nome perché non è ancora presente nella cartina che ho trovato su internet e che sto consultando.
In cima alla skiarea ci sarebbero anche due corte piste blu servite dalla sciovia dal curioso nome di Turin:
Purtroppo però, dal momento che me la sono presa con tutta calma e temo di non arrivare in tempo per rientrare (il che sarebbe un grande problema perché non credo che esista uno skibus che collega il centro del paese al parcheggio nel quale ho lasciato la macchina) piuttosto che quella pistina scendo come ho scritto pocanzi alla seggiovia dal nome ignoto, e con essa risalgo più o meno allo stesso luogo:
Purtroppo, percorrendo la bella pista che scende parallela allo skilift precedentemente immortalato:
Per raggiungere la seggiovia di collegamento denominata Duez-le Bate è necessario percorrere qualche centinaio di metri in salita, cosa che richiede un qual certo sforzo ed un qual certo ammontare di tempo allo sciatore non proprio in forma o un po' avanti con l'età. Non mi capacito molto della mancanza di un tapis roulant; la possibilità per raggiungere la partenza per gravità sarebbe stata quella di scendere di nuovo fino alla seggiovia "Grillesse-Conches" e risalire con essa, ma tra la neve sfatta per via dell'esposizione delle temperature e risalire, ciò avrebbe richiesto troppo tempo e ci sarebbe stato il rischio di arrivare alla seggiovia dopo il suo orario di chiusura:
In ogni caso, una volta riguadagnata la prima vetta della mattinata (in realtà era già pomeriggio) una lunga pista rossa riporta al parcheggio, pista della quale ho solamente una forografia che immortala la parte superiore perché l'ho percorsa senza fermarmi sperando di arrivare in tempo per poterla riprendere per l'ultima volta poco prima dell'orario di chiusura, speranza che si è rivelata vana perché l'orario di chiusura, benché se non erro era indicato sulla skimap alle 16 e 15, in realtà sul tabellone alla partenza era indicato alle 16 come tutti gli altri impianti (tranne la seggiovia di collegamento), e per questo motivo almeno una parte di questa skiarea resterà ignota al pubblico e la si potrà solamente immaginare guardando la skimap o leggendo una cronaca senza foto di missouri:
Rientro alla macchina ed ultime fotografie della giornata:
Le ultime delle quali sono dedicate in particolar modo a Marcolski:
Conclusione: una skiarea di dimensioni modeste ma a mio avviso con piste piacevoli e sufficiente volendo per sciare anche per l'intera giornata senza annoiarsi. L'esposizione e la vista sul fondovalle è la stessa che si può avere dalla vicina e più nota, nonché oggetto delle ultime fotografie, Crans Montana. Naturalmente il comprensorio è di dimensioni più ridotte e non si raggiungono i tremila metri di quota, ma non si raggiunge ovviamente nemmeno la stessa tariffa per acquistare lo skipass per accedere agli impianti e probabilmente per alloggiarci.
Grazie per l'attenzione, per il momento è tutto.