Piste nere e piste rosse

E' vero, la classificazione delle piste in Italia è ottimale per far comprendere allo sciatore il grado di difficoltà. La classificazione in Francia ed Austria, invece è tutt'altra cosa ed un principiante o , comunque uno poco esperto, in queste nazioni si potrebbe trovare in difficoltà anche sulle "azzurre" (i coloriso gli stessi, peròHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI)

diciamo che non devo ragionare che ci sono gli stessi colori, perché la scala francese è a 4 colori e banalizzando un principiante può scalare di uno:

verde francese = blu italiana
blu francese = rossa italiana

non è proprio così, ma non sbagli di molto.

tornando a bomba, il limite dei colori è soprattutto di discriminare le piste sulla soglia del divertimento. mi spiego: credo che ognuno abbia delle soglie personali di difficoltà che corrispondono a una sciata rilassata se si è lontani dalla soglia, una sciata impegnativa ma ancora stimolante quando ci si avvicina, ma poi se la si supera diventa solo una sfida non divertente o addirittura pericolosa

se la tua soglia è al confine di un colore, ecco che la skimap ti aiuta, altrimenti se non conosci il comprensorio sono dolori...

in Italia ad esempio io ce l'ho a metà delle nere per cui posso trovare un divertimento estremo in nere come la KN banchetta di Sestriere che citavo prima che è sostanzialmente una nera "facile", mentre il muro del Motta lo faccio, ma è troppo ripido per potermi divertire davvero (a parte che il suo skilift con la tavola ti strappa letteralmente le palle)

quindi alla fine per me la classificazione nera risulta fondamentalmente inutile, non mi aiuta a capire dove non andare

in Francia invece, dove le nere sono mediamente più difficili avendo i 4 colori, so che di norma le nere sono oltre il mio divertimento e posso saltarle a priori. poi nei comprensori che conosco, so quali sono le nere facili e quelle le faccio con gusto, ma il richio è sempre di entrare in una nera e trovarsi in seria difficoltà

ad esempio una volta con mio figlio abbiamo imboccato la tabuc a serre chevalier, che non conoscevamo, e quando siamo arrivati al muro e ce lo siamo trovati ghiacciato, non so ancora oggi come sia riuscito a restare in piedi...

lo stesso vale per i principianti che come dicevi tu in Francia possono incontrare delle blu diverti per loro oppure delle blu da incubo

io ho risolto studiandomi i compresori con fatmap, dove almeno hai esattamente idea della pendenza e larghezza. certamente non sai le condizioni medie della neve, ma almeno sai a che pendenze vai incontro

poi certe piste sono facilmente ispezionabili, perché visibili prima. es. la bellecombe5 di les deux alpes te la guardi dalla seggiovia e capisci subito che è una nera per chi ha tanto tanto manico, ma se la valutassi da quel poco che vedi alla sua partenza diresti che è fattibile e poi ti caghi addosso

per cui, per chi non ha voglia di sbattersi con fatmap, una soluzione potrebbe essere quella di mettere in skimap e magari anche all'imbocco della pista, una indicazione della pendenza

so che in alcune piste avviene, ma è molto raro e giusto per le nere toste. se mi dici pista nera, non vuol dire nulla. pista per sciatori esperti è già qualcosa di più, ma se mi dici pista con pendenza 80% ecco che capisco subito a cosa vado incontro

ma anche per un principiante è fondamentale perché la rossa da 39% non è la a rossa da 26%
 
Sarebbe utile dotare tutte le piste una volta classificate, (per me 4 tipi sono meglio di 3 e 5 meglio di 4) di un cartello che indichi com'è lo stato della pista all'inizio degli impianti che servono quelle piste. Porto un esempio del 2018\2019. Nera Rocca (mi sembra si chiami così) al Mottolino Livigno. Di suo non è estremamente impegnativa ma lo scorso anno nella seconda parte era barrata e mossa.
Io da una pista così scendo comunque, magari con poco stile ma scendo e in fondo rifiato, ma anche un 5 livello si sarebbe trovato in grossisime difficoltà a scapito della sicurezza di tutti quelli in pista ( uno è caduto mi ha centrato, risultato 13 punti esterni e 5 interni su una gamba). Quella persona come altre pari a lui li non ci dovevano stare e sulla seggiovia di rientro si palesavano le difficoltà con metà della gente a terra e buona parte di quelli in piedi a prestare soccorso.
 
Credo che una qualsiasi pista rossa con un muretto nero debba per forza essere catalogata Nera, altrimenti ci troveremmo milioni di Besughi che chiedono i danni perché su una rossa hanno trovato un muretto nero senza saperlo. :TTTT

Ciao

si potrebbe risolvere chiamando le piste col loro vero colore, ma, al momento dell'acquisto dello skipass o del giornaliero, anche online, disporre il rilascio di apposita mappa piste in cui si richiede al cliente di sottoscrivere la ricezione di detta mappa, a quel punto gli occhi (e la responsabilità) nel prendere una pista o un'altra sarebbero i suoi
 
diciamo che non devo ragionare che ci sono gli stessi colori, perché la scala francese è a 4 colori e banalizzando un principiante può scalare di uno:

verde francese = blu italiana
blu francese = rossa italiana

non è proprio così, ma non sbagli di molto.

tornando a bomba, il limite dei colori è soprattutto di discriminare le piste sulla soglia del divertimento. mi spiego: credo che ognuno abbia delle soglie personali di difficoltà che corrispondono a una sciata rilassata se si è lontani dalla soglia, una sciata impegnativa ma ancora stimolante quando ci si avvicina, ma poi se la si supera diventa solo una sfida non divertente o addirittura pericolosa

se la tua soglia è al confine di un colore, ecco che la skimap ti aiuta, altrimenti se non conosci il comprensorio sono dolori...

in Italia ad esempio io ce l'ho a metà delle nere per cui posso trovare un divertimento estremo in nere come la KN banchetta di Sestriere che citavo prima che è sostanzialmente una nera "facile", mentre il muro del Motta lo faccio, ma è troppo ripido per potermi divertire davvero (a parte che il suo skilift con la tavola ti strappa letteralmente le palle)

quindi alla fine per me la classificazione nera risulta fondamentalmente inutile, non mi aiuta a capire dove non andare

in Francia invece, dove le nere sono mediamente più difficili avendo i 4 colori, so che di norma le nere sono oltre il mio divertimento e posso saltarle a priori. poi nei comprensori che conosco, so quali sono le nere facili e quelle le faccio con gusto, ma il richio è sempre di entrare in una nera e trovarsi in seria difficoltà

ad esempio una volta con mio figlio abbiamo imboccato la tabuc a serre chevalier, che non conoscevamo, e quando siamo arrivati al muro e ce lo siamo trovati ghiacciato, non so ancora oggi come sia riuscito a restare in piedi...

lo stesso vale per i principianti che come dicevi tu in Francia possono incontrare delle blu diverti per loro oppure delle blu da incubo

io ho risolto studiandomi i compresori con fatmap, dove almeno hai esattamente idea della pendenza e larghezza. certamente non sai le condizioni medie della neve, ma almeno sai a che pendenze vai incontro

poi certe piste sono facilmente ispezionabili, perché visibili prima. es. la bellecombe5 di les deux alpes te la guardi dalla seggiovia e capisci subito che è una nera per chi ha tanto tanto manico, ma se la valutassi da quel poco che vedi alla sua partenza diresti che è fattibile e poi ti caghi addosso

per cui, per chi non ha voglia di sbattersi con fatmap, una soluzione potrebbe essere quella di mettere in skimap e magari anche all'imbocco della pista, una indicazione della pendenza

so che in alcune piste avviene, ma è molto raro e giusto per le nere toste. se mi dici pista nera, non vuol dire nulla. pista per sciatori esperti è già qualcosa di più, ma se mi dici pista con pendenza 80% ecco che capisco subito a cosa vado incontro

ma anche per un principiante è fondamentale perché la rossa da 39% non è la a rossa da 26%

Però anche la sola pendenza massima non è una indicazione esaustiva...un muretto di 15 metri al 80% seguito da un lungo tratto piatto è meno difficile di 100 metri di muro al 70% dopo il quale la pista rimane comunque abbastanza ripida.
Inoltre ci sono anche le condizioni del momento: un muro al 65% ghiacciato è peggio di uno al 80% con neve buona.
A quel punto servirebbero descrizioni talmente dettagliate da dover fare non una skimap ma una guida da 20 pagine e ovunque cartelli con le condizioni del momento (in realtà un cartello di fondo ghiacciato su una nera mi è capitato di vederlo ma si trattava veramente di condizioni eccezionali di marmo puro...penso sia stata l'unica volta in cui, da trent'anni a questa parte, io che pur non essendo uno sciatore eccelso bene o male scendo da qualsiasi pista, ho pensato non a godermi la sciata ma solo ad arrivare in fondo senza sfasciarmi...)
Secondo me deve valere sempre il concetto che con qualche indicazione base (colori delle piste) una persona deve essere in grado di autodeterminarsi...per andare su una nera (qualsiasi nera) bisogna saper scendere con totale margine di sicurezza (aggiungerei addirittura nonchalance...) da qualsiasi rossa...nel dubbio non si scende e si rimanda.
 
Ultima modifica:
le condizioni della neve sono determinanti oltre una certa pendenza, più della pendenza stessa ovviamente, concordo però più che il cartello pista ghiacciata quando lo è davvero non credo si possa fare di più

sulle pendenze, giusto quello che dici, ma siccome le nere partono dal 40% che uno sciatore un po' sgaggio fa a occhi chiusi, l'esempio che fai tu di muro 80% o tratto 70% diventa una invariante... mettimi la % che ti pare più descrittiva e quella certamente mi fa capire di che pasta è la pista

nel mio caso, indifferentemente dalle due percentuali, la pista la evito con quella pendenza
 
Fino agli anni '60 e '70 anche la classificazione italiana prevedeva 4 livelli. Essi si basavano su criteri di conformazione naturale del terreno, giacché, all'epoca, quasi tutte le piste erano su terreno naturale e non sbancato. Anche le strettoie erano lungi dall'essere bandite.

278227-classificazione-piste.jpeg
 
Anche io ricordavo i 4 livelli in Italia ed ho sempre pensato che la riduzione a tre avesse tolto qualche certezza a chi davvero deve sapere che piste affrontare in quanto dalle capacità limitate
 
Poche informazioni ma chiare (pista adatta a gente esperta, pista adatta ai principianti, fondo se ghiacchiato), coscienza dei propri mezzi per sciare in sicurezza per se stessi e gli altri. Lo sci è/dovrebbe essere una disciplina per gente responsabile perché ogni imprudenza mette a rischio gli altri. Proprio come in auto e moto.
Se scrivi troppo la gente non legge, esattamente come i magistrati italiani.
 
concordo, quello che dici è sacrosanto, ma limitare l'indicazione a principiante vs esperto è troppo a maglia larga secondo me

non so se riportare la % di pendenza possa dare valore al turista ISTAT, io che sono malato me le guardo su FATMAP ma non è che devo guardarmi tutto il comprensorio, mi studio giusto che posso o meno fare le poche piste nere nei posti nuovi dove vado...

se sei un turista che va in crisi sulle rosse pendenti e ti diverti sulle rosse medio facili, allora di sicuro non passi le ore su FATMAP, ma qualche simboletto in skimap potrebbe aiutare

tanto per fare un esempio, skimap vialattea, come vedete c'è solo il colore rosso in pratica nel lato italiano. le blu, salvo poche eccezioni, sono stradette inutili o di collegamento.

discorso diverso invece sul lato francese

ViaLattea.jpg
 
secondo me i tre colori possono andare (verde solo per i campiscuola al limite) però indicherei le pendenze soprattutto per le nere più ripide
inoltre sarebbe utile nelle piste difficile mettere cartelli luminosi che al variare delle condizioni lo segnalino tipo Pista con gobbe o fondo ghiacciato/ molto ghiacciato. sono d'accordo che molto spesso sono le condizioni delle piste a fare la differenza.
 
Sarò un pato-linguista ma ancora non ho la certezza nella denominazione: le facili sono blu o azzurre?
Sì, lo so, non è la prima volta che lo chiedo e ancora non ho la risposta ufficiale.
 
Una classificazione come quella francese è’ troppo vaga e soggettiva e lascia troppo spazio di giudizio, per esempio da parte di un giudice, nel caso qualcuno che si facesse male decidesse di portare in tribunale il gestore delle piste.
 
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