Acquisto scarponi usati

Tre anni per un turista, magari anche avanzato, mi sembrano veramente troppo pochi. Ipotizzando un 30 uscite/anni, praticamente uno scarpone si dovrebbe esaurire con meno di 100 sciate? No, dai, mi sembra troppo poco. Anni fa ho lavorato nel settore con un noto marchio svizzero oggi non più esistente. E c'era gente che si teneva un famoso modello particolare di quel marchio per anni e anni chiedendo parti di ricambio per riparare e sostituire...

Concordo comunque che dopo un tot di anni le plastiche non reggono... ma andrei un po' oltre i 3 anni imho

Scusa la divagazione , ma il famoso marchio che faceva del proprio " linguettone particolare " nero e giallo / verde / fucsia un oggetto di culto quasi , è proprio sparito del tutto ?
Nessuno lo ha rilevato ?
Mi sono accorto che manca da molto , ma credevo fosse " ibernato " in attesa di ricomparire magari come prodotto di nicchia .......forse abbinato ai suoi connazionali sci famosi:shock:
 
Con esattezza non mi ricordo,ma penso li abbia pagati intorno ai 240€. modello 2017 rosso/nero.
L'anno scorso gli ho venduto i miei Nordica Cruise che erano misura 280 con last 104, mi ha chiesto se ero interessato ad un cambio alla pari con i suoi, ma volevo un flex maggiore e sono iniziati i miei guai .....a distanza di un anno mi ha detto se sono interessato ........chiede €.100,00

3-4 anni, usati pochissimo, e li hai pure provati, io li investirei questi 100 euro
 
...non credo che produrre un Rissignol Master M17 alla Rossignol costi 1500 euro al paio, pur comprendendo la numerose spese di produzione e quelle correlate...1500 euro hanno margine secondo me IMHO
Sicuramente, infatti la Rossignol non li vende al negoziante a 1500 euro.
Ma conunque le aziende sono sicuro che ci guadagnino, sanno fare i loro conti.
i negozi spesso molto meno, sono certo che la differenza tra costo di acquisto e di vendita reale e’ molto sotto una corretta redditivita’ , considerando tutte le spese, tasse e ci dovrebbero anche guadagnare qualcosa.
D’altronde a parte chi e’ forte on line o negozi top che girano migliaia di paia, gli altri stanno sempre piu’ sparendo dal territorio.
Io sono in Veneto,non a Siracusa ed eccetto Sportler e Decathlon nel mio raggio di 50 km ci sono 2 negozi non di piu’.
Poi non voglio tirarla tanto lunga, ma e’ cosi...
Meglio per noi utenti finali.
 
Sicuramente, infatti la Rossignol non li vende al negoziante a 1500 euro.
Ma conunque le aziende sono sicuro che ci guadagnino, sanno fare i loro conti.
i negozi spesso molto meno, sono certo che la differenza tra costo di acquisto e di vendita reale e’ molto sotto una corretta redditivita’ , considerando tutte le spese, tasse e ci dovrebbero anche guadagnare qualcosa.
D’altronde a parte chi e’ forte on line o negozi top che girano migliaia di paia, gli altri stanno sempre piu’ sparendo dal territorio.
Io sono in Veneto,non a Siracusa ed eccetto Sportler e Decathlon nel mio raggio di 50 km ci sono 2 negozi non di piu’.
Poi non voglio tirarla tanto lunga, ma e’ cosi...
Meglio per noi utenti finali.
Allora diciamo che i negozianti che sono affiliati a marche acquistano a circa il 60/65% in meno rispetto al prezzo di vendita,ma anche in generale l'attrezzatura tecnica da sci segue questo sistema circa,tranne per i contratti atleti in cui il negoziante non guadagna.
 
Scusa la divagazione , ma il famoso marchio che faceva del proprio " linguettone particolare " nero e giallo / verde / fucsia un oggetto di culto quasi , è proprio sparito del tutto ?
Nessuno lo ha rilevato ?
Mi sono accorto che manca da molto , ma credevo fosse " ibernato " in attesa di ricomparire magari come prodotto di nicchia .......forse abbinato ai suoi connazionali sci famosi:shock:

Si è lui... Ti parlo di un 25 anni fa circa... c'erano atleti di livello altissimo che usavano quegli scarponi anche per fare snowboard e li tenevano come fosse una reliquia.
Non so bene dove sia finito il marchio... poi ho cambiato lavoro e non ho più seguito... devo averne ancora qualche paio da qualche parte in soffitta
 

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Si è lui... Ti parlo di un 25 anni fa circa... c'erano atleti di livello altissimo che usavano quegli scarponi anche per fare snowboard e li tenevano come fosse una reliquia.
Non so bene dove sia finito il marchio... poi ho cambiato lavoro e non ho più seguito... devo averne ancora qualche paio da qualche parte in soffitta

L' atleta più rappresentativo che li usava è stato il discesista svizzero Franz Heinzer , 1 mondiale , 4 coppette di specialità e 17 vittorie nelle discipline veloci , quindi non l'ultimo arrivato.
Il prodotto era valido dunque pur essendo innovativo , peccato non abbia avuto un seguito fino ai giorni nostri
 
Allora diciamo che i negozianti che sono affiliati a marche acquistano a circa il 60/65% in meno rispetto al prezzo di vendita,ma anche in generale l'attrezzatura tecnica da sci segue questo sistema circa,tranne per i contratti atleti in cui il negoziante non guadagna.

Ho avuto un negozio di sci per dieci anni (negozio storico tuttora esistente) ed ero il responsabile settore sportivo. Nell'attrezzatura compri a 100 più iva, vendi a 180 iva compresa fino a Natale, poi vendi a 120 iva compresa ergo fai la patta. L'ultimo anno che ho acquistato, il 2002, litigammo con Salomon perchè Giacomelli uscì con gli sci di punta a un prezzo minore del nostro di acquisto, ed eravamo in settembre.
Nell'attrezzatura c'è uno sputt....namento incredibile del materiale, e chi lo vende o ha numeri atomici (Bimbo a Bologna) oppure tiene gli sci per sperare di vendere una giacca.

...non credo che produrre un Rissignol Master M17 alla Rossignol costi 1500 euro al paio, pur comprendendo la numerose spese di produzione e quelle correlate...1500 euro hanno margine secondo me IMHO

Per rispondere anche a Gian Maria, sono pronto a giocare a 1/10 al costo di produzione degli sci (poi ci sono i costi di sviluppo e pubblicità da considerare): se il Rossignol master 17 ha un prezzo al pubblico 1500, il prezzo di acquisto negozio non è inferiore a 800-850 euro (più iva), prezzo di costo puro non supera i 100 euro, probabilmente meno. Ho un amico manager che ha lavorato in varie ditte e mi racconta che il rapporto al produttore è sempre 1/10, spesso più alto.
 
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