Sciare in crostone

Su pendenze lievi vai in conduzione sciando come sulle uova e fai curve veloci a raggio largo, sul ripido salti.
La crosta comunque, come detto, si può in parte evitare con la ricerca dell‘itinerario giusto

Cioè itinerari esposti a nord?oppure come fai a scegliere l'itinerario adatto?quelli a sud bene o male sono da evitare?o bisogna cogliere al volo quando ha appena nevicato?io difatti pensavo,visto che in settimana aveva nevicato,di trovare neve morbida ma così non è stato...anzi
 
Ciao,ieri sono stato a cima Bocche in val travignolo, l'ho fatta da sud sono partito dalla stradina verso le 10 e sceso verso le 15,ho sentito subito che la neve non era il max,presentava una Cristina leggera nella parte bassa,arrivato in vette e sceso tranquillo fino ai 2400 circa,poi sono iniziati i problemi,un crostone di 5 cm che si rompeva a volte(spesso),e io che cadevo...4 cadute e bestemmie varie,vedevo anche altri che cadevano,ma mi è passata la voglia di fare skialp,tutta sta fatica tra strada salita ecc w poi sto risultati,ok non sono un supersciatore,ma non me la cavo male in altre condizioni, volevo chiedere...ma capita anche a voi o sono l'unico brocco incapace!!!

con la crosta non ci sono storie.. a meno di non essere Hirscher (ma forse nemmeno lui) sulla crosta non si scia. Sulla crosta si scende e si sopravvive fino a valle.. punto e basta!
Se trovi il crostone stro...o da 5cm come dici te, che si spacca all'improvviso oltre a non sciare è anche parecchio pericolo.. conosco gente che ci ha rimesso il legamento del ginocchio! e non skialper di primo pelo.. gente brava e capace!

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Cioè itinerari esposti a nord?oppure come fai a scegliere l'itinerario adatto?quelli a sud bene o male sono da evitare?o bisogna cogliere al volo quando ha appena nevicato?io difatti pensavo,visto che in settimana aveva nevicato,di trovare neve morbida ma così non è stato...anzi

la scelta dell'itinerario giusto viene dettata solo ed unicamente dall'esperienza.. o eventualmente dal passaparola! (occhio a fare un attimo di filtro in merito ai vari post o "relazioni" che trovi quasi nell'immediato online.. mi riferisco a OverTheTop oppure i vari gruppo di scialpinisti su FB)

stabilita la meta dovresti cercare di raccogliere le maggiori info possibili:
- temperature e meteo (ovviamente)
- vento della giornata e dei giorni precedenti (sia direzione che intensità)
- esposizione salita/discesa e la scelta dell'esposizione migliore in base al periodo o al momento..
- se nel giorno precedente o al max un paio di giorni prima qualcuno è già salito e come l'ha trovata ecc..

una serie di informazioni e valutazioni che solo con l'esperienza e perchè no, anche qualche corso ti puoi fare!
 
con la crosta non ci sono storie.. a meno di non essere Hirscher (ma forse nemmeno lui) sulla crosta non si scia. Sulla crosta si scende e si sopravvive fino a valle.. punto e basta!
Se trovi il crostone stro...o da 5cm come dici te, che si spacca all'improvviso oltre a non sciare è anche parecchio pericolo.. conosco gente che ci ha rimesso il legamento del ginocchio! e non skialper di primo pelo.. gente brava e capace!

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la scelta dell'itinerario giusto viene dettata solo ed unicamente dall'esperienza.. o eventualmente dal passaparola! (occhio a fare un attimo di filtro in merito ai vari post o "relazioni" che trovi quasi nell'immediato online.. mi riferisco a OverTheTop oppure i vari gruppo di scialpinisti su FB)

stabilita la meta dovresti cercare di raccogliere le maggiori info possibili:
- temperature e meteo (ovviamente)
- vento della giornata e dei giorni precedenti (sia direzione che intensità)
- esposizione salita/discesa e la scelta dell'esposizione migliore in base al periodo o al momento..
- se nel giorno precedente o al max un paio di giorni prima qualcuno è già salito e come l'ha trovata ecc..

una serie di informazioni e valutazioni che solo con l'esperienza e perchè no, anche qualche corso ti puoi fare!
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Difatti il mio pensiero era quello di non farmi male,prendendo velocità e scendendo con curve larghe qualcosa si riusciva a fare,ma appena mi sembrava di andare troppo veloce provavo a curvare per mettermi di traverso e rallentare e li cadevo....e poi gambe stracotte.. pazzesco,e si che sono allenato,quasi a fine gita non riuscivo neanche più a frenare a spazzaneve,cima Bocche l'avevo fatta lo scorso anno ed era stata una gita bellissima, facile...ma così è na faticata e basta!
 
Cioè itinerari esposti a nord?oppure come fai a scegliere l'itinerario adatto?quelli a sud bene o male sono da evitare?o bisogna cogliere al volo quando ha appena nevicato?io difatti pensavo,visto che in settimana aveva nevicato,di trovare neve morbida ma così non è stato...anzi

Temperatura, precipitazioni, esposizione, intensità e direzione del vento sono le cose da tenere in considerazione. Poi gli itinerari più belli sono spesso i più lunghi e complessi con esposizioni diverse, qui la qualità della neve passa in secondo piano, visto che si sa già che si troverà di tutto per via del dislivello e delle variabili
 
Di default, se la crosta è veramente bastarda, la curva ideale è quella che le guide chiamano curva di sicurezza i.e. la vecchia virata e attuale L2. L'anno scorso ahimè mi son fatto 80% della valle dei vitelli (stelvio) così.
Mi vengono in mente altre due situazioni gestite diversamente. La prima era facendo freeride, quindi avevo scarpone tosto e sci altrettanto tosto, cosi la soluzione è stata andare a balla e funziona fino a che non ci sono cambi improvvisi e imprevedibili di consistenza.
L'altro caso era su pendio abbastanza ripido(circa 40) con sci da skialp e in questa situazione la curva saltata consigliata da molti l'ho trovata appropriata.
Non è facile codificare una corretta tecnica in quanto la crosta rende quasi completamente imprevedibile il comportamento dello sci.
 

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Chiaramente l'attrezzatura aiuta...i set leggeri soffrono molto di più di quelli pesanti e tonici...anche lo shape dello ski può aiutare in certi casi...i full rocker, specie se larghi tendono a scivolarci sopra meglio senza spaccarla....altresì quelli stretti e con molto camber tendono a sfondare di più ed incastrarsi...se poi non hanno sufficente nerbo, sopratutto in punta, per romperla come fosse una nave rompighiacci aiuto...

GPasca dice bene, quando c'e' crosta conviene cercare il ripido, perchè la pendenza e la gravità aiutano di parecchio a saltare la curva. Di gran lunga la tecnica più efficace perchè liberi entrambi gli ski. E con gli ski giusti riesci anche a divertirti...io ho un ricordo bellissimo di una traccia che ho lasciato sulla crosta con i Corvus, peccato che non ho foto...di fatto sfondavo nella curva e sfruttavo il rimbalzo per cambiare in aria
...era fatta circa così

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VA anche ricordato però che la crosta sul ripido può essere molto pericolosa quindi bisogna valutare bene il pendio e le potenziali conseguenze....anche perchè sotto la crosta c'e' spesso lo zucchero che non sta assieme.

Su pendenze medio basse invece, con gli ski che si incastrano in due binari....si può provare a condurre, ma in genere gli archi sono troppo ampi...in campo libero con ampi spazi ok, ma nello stretto?
l'unica cosa da fare per iniziare curve strette è uscire lo ski dal binario
.Un modo è la virata di sicurezza...ovvero sollevare e aprire la coda dello ski esterno e poi riallineare l'interno una volta cambiata la direzione.

Io però preferisco dare subito peso ed angolo allo ski che diventerà esterno, alleggerendo di parecchio(di fatto sollevandolo) quello interno. Iniziata quindi la curva, si riporta giù l'interno, anche energicamente nel caso in cui la crosta è dura da rompere. Ci vuole comunque uno ski con una buona struttura in punta, altrimenti si deforma troppo e da reazioni imprevedibili(mura, sbatte, rompe, sale).

Ci vuole comunque calma e sangue freddo e bisogna resettarsi mentalmente...gli sciatori lavorano attivamente per cercare vincolo...nella crosta invece è tutto il contrario... il vincolo è forte e và ridotto. La calma ed il sangue freddo sono altresì necessari in quanto bisogna saper aspettare lo ski e dare il giusto tempo con il resto del corpo..

sono muovimenti piuttosto "innaturali" in quanto non si usano normalmente....vanno allenati...quindi il suggerimento è di farlo ogni volta che risulta comodo....magari non facendosì 500km per skiare la crosta....ma quella volta che siete già li, invece che andare subito al bar...due o tre giri nel crostone sono sempre didattici.
 
In casi di pendenza insufficiente per la curva saltata, esiste pure la curva da sci di fondo, dove non esistono né lamine né sciancrature ma semplicemente si alterna il peso dall'esterno all'interno cambiando di volta in volta la direzione dello sci. Se l'obiettivo è divertirsi, funziona solo in compagnia, quando il tutto diventa una sorta di "giochi senza frontiere" HIHIHI.
 
Io che sto imparando a mettere gli sci fuori dalle piste, ho uno dei peggiori ricordi legato appunto alla crosta che non ti sostiene. Sul Canalone di Madesimo ai primi di dicembre, dopo aver superato indenne la parte iniziale di gobbe e cumuli, dove la neve è sempre duretta, mi sono trovato nel tratto più ripido, ma solitamente agevole anche con sci da pista. E invece sulla neve spianata e crostata dal vento non sono riuscito a scendere, con gli sci che affondavano e non si muovevano. Ho passato più tempo a cercare di rialzarmi che a scendere. A metà ho avuto i crampi, e per fortuna che c'era il mio socio che con una bottiglia da 3/4 di litro di coca cola mi ha rimesso in piedi. Quando sono arrivato al Larici ho cacciato un rutto che neanche Fantozzi azzurro di sci...
Quella volta ho pensato seriamente di smettere di sciare per sempre.
 
Io che sto imparando a mettere gli sci fuori dalle piste, ho uno dei peggiori ricordi legato appunto alla crosta che non ti sostiene. Sul Canalone di Madesimo ai primi di dicembre, dopo aver superato indenne la parte iniziale di gobbe e cumuli, dove la neve è sempre duretta, mi sono trovato nel tratto più ripido, ma solitamente agevole anche con sci da pista. E invece sulla neve spianata e crostata dal vento non sono riuscito a scendere, con gli sci che affondavano e non si muovevano. Ho passato più tempo a cercare di rialzarmi che a scendere. A metà ho avuto i crampi, e per fortuna che c'era il mio socio che con una bottiglia da 3/4 di litro di coca cola mi ha rimesso in piedi. Quando sono arrivato al Larici ho cacciato un rutto che neanche Fantozzi azzurro di sci...
Quella volta ho pensato seriamente di smettere di sciare per sempre.

Ogni sciatore che ha affrontato la crosta ha ricordi simili.
Pensa quando hai qualche ora di salita, agli inizi, con attrezzatura da metallo pesante... e forma zero, una volta sono arrivato giù che letteralmente non ricordavo nulla della discesa.

Poi alla prima polverina passa tutto... magia!
 
Premetto che non sono uno skialper e non voglio diventarlo nel berve.La mia esperienza con la crosta è abbastanza positiva diciamo che gli sci da freeride 102 che ho io aiutano e non poco ,per lo skialper che ha scarponi non proprio da discesa e sci che non sono il massimo per scendere (cosa per cui non piace lo skialp) immagino le bestemmie.Diciamo che in freeride si sfonda e si fa cortoraggio ,il peso dello sci e la forza impressa con lo scarpone rompono quasi tutto ( se trovi 10 cm allora sciaci sopra).
Quindi il consiglio è se sai che trovi crosta prendi sci da freeride e li pelli,ma penso che ora non se ne parli fino a pasqua:D.
 
Mi avete fatto tornare in mente un giorno incredibile, una supposta al cui confronto Rocco Siffredi è un bambino di 2 anni HIHIHI. 1. maggio 2009, Andermatt Gemsstock, prima cabina piena, gente che sbava come un mastino davanti a una bistecca, gli sci più stretti sono i miei (confesso, sono andato molto per gradi :shock:) e poi Line 130, Pontoon, Kuro, Stöckli DP Pro da poco meno di 2 metri, cose inenarrabili. Pendio vergine, intonso. Pronti partenza via... CROSTA IMMONDA. Ho visto cose che voi umani... HIHIHIHIHIHI. E ovviamente il sottoscritto con gli stecchini e le curve strette ha patito molto meno degli altri.
 
Mi avete fatto tornare in mente un giorno incredibile, una supposta al cui confronto Rocco Siffredi è un bambino di 2 anni HIHIHI. 1. maggio 2009, Andermatt Gemsstock, prima cabina piena, gente che sbava come un mastino davanti a una bistecca, gli sci più stretti sono i miei (confesso, sono andato molto per gradi :shock:) e poi Line 130, Pontoon, Kuro, Stöckli DP Pro da poco meno di 2 metri, cose inenarrabili. Pendio vergine, intonso. Pronti partenza via... CROSTA IMMONDA. Ho visto cose che voi umani... HIHIHIHIHIHI. E ovviamente il sottoscritto con gli stecchini e le curve strette ha patito molto meno degli altri.

Lo sci non fa lo sciatore.

Aiuta ma se non ne hai non ne hai.

E tu saresti venuto giù anche con gli scarponi di cuoio e le doghe di una botte.
 
A mio parere l'unico modo per riuscire a tornare a casa (sani) anche se poco contenti , quando trovi la crosta veramente bastarda e il passo di giro o passo di papera, credo che si la curva di sicurezza.Ricordo di aver visto su you tube dei video ma non riesco a trovarli,quelli che ho trovato ora in rete si riferiscono al passo di giro ma in salita.Anche se devo ammettere che ora come ora mi accontenterei anche della crosta
 
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