Anche se confinati in zone ristrette si cerca di sfruttare al meglio i giorni di ferie...
Stamattina la destinazione è la meta montana classica di casa degli Iseani, la Balota Del Coren, raggiungibile con numerosi sentieri.
Metto qualche indicazione nel caso in cui, se mai qualcuno si trovasse in zona in futuro, possa trarne spunto.
L' idea è di salire da uno dei sentieri più diretti, il 244.
Primo pezzo su mulattiera (La Maestra dei Cà) e deviazione sul 244 ma all'incrocio con il Senterù via sbarrata da alberi caduti che si sono trascinati anche vari rovi; il passaggio sarebbe problematico, vista la scoscesa vallettina adiacente al sentiero e dato che la zona è soggetta a caduta di piante anche in condizioni normali, realizzo che facilmente ne troverò molti altri proseguendo su quell' itinerario.
Decido quindi per un cambio percorso, proseguendo sul Senterù che taglia tutto il fianco della montagna con un sali-scendi per spostarmi a prendere, in cima alla strada del Forèst, il sentiero che costituisce la "via normale" nota ai più (il sentiero 290) .
Purtroppo anche sul Senterù le piante cadute sono parecchie e devo ingegnarmi facendo piccole deviazioni sul ripido fianco del monte vicino al sentiero, reso scivoloso da fango e neve, passando in mezzo, sopra, sotto piante e rovi con mosse tipo Catherine Z-Jones in Entrapment (
https://youtu.be/KX2_LCUkhDs) ...solo che lei è sexy e sinuosa, io paio un cinghialetto impacciato...alla fine però guadagno la fine del Senterù, rimanendo qualche volta impigliato nei rovi ma cavandomela solamente con un un po' di sporcizia addosso.
Da qui in poi fortunatamente la situazione migliora e quindi salgo, su sentiero più ripido (290) ma abbastanza spedito alla meta.
Il panorama oggi ripaga ampiamente la faticata.
Composizioni della natura
La meta visibile dalle Culme
Sguardo verso la pianura
Le Culme, sullo sfondo visibile il Montorfano, ultimo baluardo tra le colline della Franciacorta e la pianura
Sulla destra la meta (croce), al centro le Torbiere del Sebino e il basso lago
L' arrivo alla meta
L' alto lago, al centro Monte Isola e davanti all'isola il piccolo promontorio di Montecolo e tutto a destra, resa scura dal fitto bosco nonostante l' innevamento, la Puta De l'Ort (meta di ieri)
Monte Isola, davanti si intravede la piccola Isola di San Paolo (anni fa sono state collegate dalll'installazione artistica del Floating Piers), poco più a destra il promontorio di Montecolo e sullo sfondo al centro, ben innevato, il Gölem (Monte Guglielmo)
In discesa piccola deviazione alla Madonna del Corno
La Franciacorta, sullo sfondo il Montorfano
La Croce di Provaglio, prossima meta prima della discesa finale
La Franciacorta
La Madonna del Corno
Franciacorta, una piccola parte delle Torbiere del Sebino, sullo sfondo a sinistra il Montorfano e a destra il Monte Alto
La Madonna del Corno vista dalla Croce di Provaglio
Provaglio d'Iseo, poco oltre la collina del Monte di Fantecolo e sullo sfondo, poco visibile nella foschia, Brescia