Io mi impongo di sciare, se non si scia un numero decente di giorni anno si diventa delle grandissime pippe, i
Perfetto. Nel 2021 ricomincerò da grado pippa, visto che quest anno DUBITO fortemente causa meteo e lavoro che riuscirò a fare UNA sola giornata di sci (è già Febbraio: ZERO sciare e al contempo ZERO preparazione per eventuali scialpinistiche primaverili che causa attuale deserto vedo molto improbabili).
Fine OT, torniamo a noi...
Dato vari like qua e là su diversi post e mi sembra di aver letto qualcuno che stigmatizzava i maestri che non sanno uscire dal tracciato: confermo che è pieno di gente che per una sorta di timore, fuori dal velluto tracciato della pista va in "panico tecnico" ma spesso son gli stessi che smettono di sciare quando la neve è mossa o ancor peggio pappa. Forse han paura le prime di volte di sembrare tecnicamente imperfetti, non so.
PERO' nessun ha detto del contrario: quelli che son nati fuori e non han mai o quasi messo piede dentro. Come non mi piacciono "i maestri che non sanno sciare fuori", non capisco quelli che "la pista è caos, non è montagna". Personalmente rispondo, sia fuori che dentro, con un solo termine: DIVERTIMENTO. Se devo far subentrare una sorta di ETICA o ancor peggio di AGONISMO nello sci, allora mi do immediatamente alle bocce (dove ci si diverte sicuro).
Concludo aggiungendo che, per percorso personale e guardando in giro chi preferisco come sciatore, anni di pista, anni di bordopista e cazzeggio, anni di fuori e skialp, siano la migliore combinazione. Ci sono sicuramente le eccezioni che confermano la regola però e ne conosco un paio.