Io vado sempre al rifugio, scalini o no.
Se lo tirassi fuori al gelo, la mia autostima ne verrebbe compromessa.
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sembrano banalità quando invece sono il fulcro della civile convivenza visto che avete invaso le montagne al pari delle locuste:
- per la pipì si utilizzano i servizi igienici, in emergenza occorre comunque evitare il parcheggio ed il bordo pista (detta così può funzionare?)
-il fazzoletto va tenuto o gettato negli appositi cestini, idem per le carte di caramella
-per il fumo, l'onda lunga della crociata di Sala arriverà anche in montagna, per cui vi costringeremo a fumare in macchina con il giornale sui vetri.
La neve gialla mi procura più fastidio di un furto in casa, come vi comportate con questi disgraziati se presi sul fatto?
Non ho mai avuto questo privilegio, se dovesse succedere, io una racchetta nei reni gliela infilo.
Scusate ma io in un bagno pubblico non ci vado neanche a morire... Quando va bene i bagni sono sì puliti ma stretti, spesso senza chiusura, quasi sempre con la finestra direttamente sulle piste: a me piace proprio fermarmi a bordo pista, trovare l'albero giusto o la vista giusta, mi concentro e godo per un minuto senza far male a nessuno. Poi copro la neve con altra neve e vado via, sicuro e arcisicuro di non aver fatto nulla di male.
Mi piacerebbe conoscere questi perfettini con ditino puntato, sempre precisi a casa degli altri, e vedere se la loro cacca profuma di viole o puzza come la mia. A parte il fatto che per infilarmi una racchetta nei reni devi venirmi vicino, e sai mai che oltre alla racchetta nei reni mi dai due occhiate sulle nocche: perchè non è che gli altri hanno sempre la pazienza di sopportare le vostre intemerate politically correct senza colpo ferire..
a quel punto l' unica soluzione sarebbe il pannolone, già me le vedo le varie Norrona, Patagonia, Rab etc. etc. proporre dei favolosi pannoloni in goretex ed H2NOal netto dell'ironia che pure ci sta e non se la prenda Luigi XV, le disabitudini segnalate afferiscono il minimo sindacale del vivere civile. Il richiamo a regole basilari è imbarazzante per chi è costretto a farlo.
In questo disgraziato paese, in cui ricordiamo è necessario aggiungere sempre un aggettivo oppure un avverbio del tipo "severamente" accanto ad un divieto, qualche deficiente che oggi occupa posti di potere non mancherà di andare in tv ad annunziare una nuova proposta di legge, autoproclamandosi anche primo firmatario.
"Faremo una legge contro chi fa pipì sulla neve a bordo pista, con arresto fino a tre mesi e multe da cinquemila e ventimila euro, a seconda del rivolo giallo rinvenuto. Ai prefetti sarà delegato il compito di misurare. Qualora tale severa misura non dovesse bastare licenzieremo il provvedimento del microchip così potremo rintracciare il trasgressore per l'arresto differito".
Per rilevare l'efficienza di tali demenzialità, basterebbe vedere i risultati ottenuti dal Comune di Napoli con l'introduzione del microchip per i cani: zero assoluto.
Magari basterebbe studiare una poesia in meno a scuola ed insegnare l'educazione civica.
il Furio di turno pure da fastidio; come sempre un poco di buona creanza ed un poco di equilibrio dovrebbero regolare la questione.