Mi collego ai discorsi letti sul caso "Pista Piccolino, Plan de Corones, Val Badia"....
Credo sinceramente che costruire nuove piste non voglia dire proprio totalmente deturpare il paesaggio circostante....forse sono gli impianti, specie se altamente stratosferici, grandi, imponenti, che possono rovinare tutto. Credo che per collegare la pista Piccolino a Pedraces ci vogliano si o no due seggiovie...è vero che Pedraces è uno dei paesini più godibili della Val Badia, però secondo me non è proprio un male effettuare un collegamento. Cosa diciamo di Cortina, invece? Una volta per salire sui monti circostanti dovevi impegnarti in sentieri, ora si è persa la gioia della fatica e c'è solo l'imbarazzo della scelta per gli impianti. Il versante Tofane è tutto un impianto, come sta diventando anche , d'altro canto, la conca di Corvara. Credo che, nonostante gli impianti, le gioie della montagna, quello che suscita l'assitere a un tramonto, vedere il tuo cane che sguazza estasiato in un laghetto di montagna, ritrovarsi tutti intorno a una stube a sorseggiare una buona birra, oppure semplicmente alzare gli occhi al cielo e chiedersi il perchè di tanta meraviglia....ecco, QUESTO è ciò che rende la montagna l'unica e l'indimenticabile fonte di poesia... E' pur vero che qualche impianto potrebbe essere evitato (per questo hanno tolto la seggiovia Carpazza ad Arabba, forse lo stesso faranno con la Portados, per questo anche tengono spesso chiusa la seggiovia che da Passo Fedaia sale a Sass del Mul -Marmolada- oppure qualche skilift sul Pralongià, o ancora... ). Qui bisogna appellarsi al buon senso, comunque, degli amministratori locali e del consorzio Dolomiti Superski. Le Dolomiti ormai sono piene di impianti, e quelli che verranno creati in futuro risponderanno, credo io, a un criterio di snellimento delle code (e per questo vedi lo smantellamento di tre skilift in serie e la costruzione di una seggiovia), facilitazione nei collegamenti (funicolare Val Gardena, Sellaronda...), tenendo comunque conto del luogo in cui vanno a inserirsi, del contesto, e degli errori che solo una attenta valutazione potrebbe evitare.
Credo sinceramente che costruire nuove piste non voglia dire proprio totalmente deturpare il paesaggio circostante....forse sono gli impianti, specie se altamente stratosferici, grandi, imponenti, che possono rovinare tutto. Credo che per collegare la pista Piccolino a Pedraces ci vogliano si o no due seggiovie...è vero che Pedraces è uno dei paesini più godibili della Val Badia, però secondo me non è proprio un male effettuare un collegamento. Cosa diciamo di Cortina, invece? Una volta per salire sui monti circostanti dovevi impegnarti in sentieri, ora si è persa la gioia della fatica e c'è solo l'imbarazzo della scelta per gli impianti. Il versante Tofane è tutto un impianto, come sta diventando anche , d'altro canto, la conca di Corvara. Credo che, nonostante gli impianti, le gioie della montagna, quello che suscita l'assitere a un tramonto, vedere il tuo cane che sguazza estasiato in un laghetto di montagna, ritrovarsi tutti intorno a una stube a sorseggiare una buona birra, oppure semplicmente alzare gli occhi al cielo e chiedersi il perchè di tanta meraviglia....ecco, QUESTO è ciò che rende la montagna l'unica e l'indimenticabile fonte di poesia... E' pur vero che qualche impianto potrebbe essere evitato (per questo hanno tolto la seggiovia Carpazza ad Arabba, forse lo stesso faranno con la Portados, per questo anche tengono spesso chiusa la seggiovia che da Passo Fedaia sale a Sass del Mul -Marmolada- oppure qualche skilift sul Pralongià, o ancora... ). Qui bisogna appellarsi al buon senso, comunque, degli amministratori locali e del consorzio Dolomiti Superski. Le Dolomiti ormai sono piene di impianti, e quelli che verranno creati in futuro risponderanno, credo io, a un criterio di snellimento delle code (e per questo vedi lo smantellamento di tre skilift in serie e la costruzione di una seggiovia), facilitazione nei collegamenti (funicolare Val Gardena, Sellaronda...), tenendo comunque conto del luogo in cui vanno a inserirsi, del contesto, e degli errori che solo una attenta valutazione potrebbe evitare.