pierr
Well-known member
Ciao,
come promesso a qualche skifoso posto qui le foto di una mia sciata nel piccolo ma molto carino comprensorio di Zuoz, il quarto per importanza in Alta Engadina (gli altri tre sono Corviglia, Corvatsch e Diavolezza/Lagalb):
Cartina:
Il comprensorio è composto sostanzialmente da due impianti principali (seggiovie automatiche Pizzet e Albanas) e due impianti lenti di collegamento (seggiovia lenta Chastlatsch che serve il parcheggio gratuito e una breve pista, e lo skilift Survih che serve come accesso dal centro del paese e un campo scuola).
Le 5 piste indipendenti servite dalle due seggiovie veloci sono tutte piuttosto tecniche, consiglierei senz'altro il comprensorio a uno sciatore provetto, ma non a gruppi con semi-principianti. Per i principianti assoluti c'è comunque un tappeto a fianco dello skilift.
Per il fuoripista la zona è ottima se c'è visibilità (è tutto fuori dai boschi, e quei pochi boschi sono vietati allo sci), con enormi pendii sicuri tra una pista e l'altra (tranne la zona centrale di cui dirò dopo), e una neve che nonostante l'esposizione sud si conserva sciabile per diversi giorni grazie al termometro costantemente sotto zero nei mesi invernali. I pendii ai due lati del comprensorio sono infine il paradiso dello scialpinismo, con maree di tracce su pendii non raggiungibili direttamente con impianti. Se qualcuno volesse fare una vacanza scialpinistica, Zuoz è altamente consigliabile. Consigliabile tra tutte le Alpi intendo!
Il comprensorio è totalmente esposto a sud, ideale per giornate limpide ma fredde e quando negli altri comprensori dell'Engadina c'è il pienone. Molti da tutta l'Engadina hanno fatto la mia pensata di fuggire dal relativo casino degli altri comprensori, il parcheggio si è riempito in poche ore. Ho trovato qualche coda di qualche minuto sui due principali impianti, su cui credo si sia risparmiato qualche soldo sul numero di seggiole, in quanto la portata oraria sembra essere un po' più bassa rispetto agli impianti simili da altre parti (le code sono piccole ma sembrano durare molto). D'altronde il 29 Dicembre è giorno di altissima stagione, nella settimana di punta di tutto l'inverno. Sulle piste comunque, la sensazione di sciare tra poca gente e in totale libertà è molto piacevole, e il livello tecnico di tutti gli sciatori è molto alto permettendo di sciare in totale relax.
Forse la cosa in assoluto più piacevole del comprensorio è la sensazione di rilassatezza di tutti gli avventori, non ci sono sciatori che devono sfruttare al massimo la salata vacanza, ma solo local e turisti che scelgono Zuoz apposta per una vacanza rilassante. In diversi momenti della giornata ho avuto quella piacevolissima e romantica sensazione di "tornare bambino", perchè c'è un che di antico nell'atmosfera del comprensorio, e non mi riferisco agli impianti.
E ora le foto:
il fondovalle è ancora nell'ombra a temperature gelide, ma la lenta seggiovia dal parcheggio mi porta dove la vita è possibile. La seggiovia Pizzet e le due piste che serve. In realtà la parte più tecnica della nera (la pista di destra) non è visibile qui, è un muro che punta al vallone al centro del comprensorio e poi rientra con uno stradino al pendio qui visibile.
vista verso l'Alta Engadina e il gruppo del Bernina. Dal più vicino al più lontano si distinguono Madulain, Chamues, e in fondo la zona bassa di Samedan con l'aeroporto
Dalla nera del Pizzet, le montagne di Zuoz dal lato opposto della valle, esposte a nord. Si intravede una vecchia pista in disuso, una volta esisteva un impianto. Oggi anche qui si pratica scialpinismo, e si può salire su comode mulattiere. In basso il paese di Zuoz.
ho un problema allo scarpone, ho perso una vite e la ritrovo miracolosamente nel parcheggio, per cui riesco a ripartire:
vista verso la zona Albanas:
L'unico vero e proprio rifugio sulle piste, il Pizzet:
a Ovest del comprensorio, i pendii scialpinistici di discesa sotto il Piz Belvair. Le salite sono fatte più in là anche in questo caso su pendii più comodi:
dalla pista rossa del Pizzet, vista verso la parte terminale dell'Alta Engadina (paesi di Zuoz e S-Chanf)
due scialpinisti in difficoltà mi spaventano e rimango a guardarli, uno rimane bloccato nel vallone diversi minuti in un pendio non proprio tranquillo (erano anche i giorni delle valanghe sulle piste):
Finalmente ripartono:
mi sposto verso la zona Albanas, con vista su Zuoz:
seggiovia Albanas. Sulla destra (est) i pendii stratracciati esclusivamente da scialpinisti, sopra S-Chanf
gli stessi pendii scialpinistici visti da monte:
il muro della pista 9 nera:
La zona baby vicino al paese:
La pista blu 7 e il bar Buera in cui mi fermerò a chiusura di sciata:
Altra immagine su Zuoz. In fondo la bella piramide del Piz d'Esan, che si trova nell'unico parco nazionale svizzero, che si chiama appunto 'Parco Nazionale Svizzero':
Infiniti pendii bordopista:
Qualcuno ha idea di cosa possano essere quei tagli stretti e lineari nel bosco a destra della vecchia pista?
Il vallone Buera che separa le due principali zone sciistiche è vietato al fuoripista (anche se parecchie tracce ci sono) in quanto è a rischio valanga. Sicuramente dopo importanti nevicate viene bonificato prima di aprire le piste:
Casette da sogno qua e là vicino alle piste:
Birretta finale al Bar Buera, con un atmosfera molto allegra e un gran bel panorama:
Con l'auto passo per il bel centro del paese, che ripeto essere il più bello dell'Alta Engadina. In Bassa Engadina ci sono peraltro paesi ancora più belli (tra tutti il più bello è Guarda, ma anche Sent, Ftan, Ardez e Lavin sono molto belli):
Ciò che rende famoso Zuoz nel mondo, il Lyceum Alpinum frequentato dai rampolli della più facoltosa alta borghesia europea, al costo di circa 3 stipendi annui da operaio italiano.
Infine il paese visto da sotto, in modo da inquadrare anche le sue piste:
Alla prossima
come promesso a qualche skifoso posto qui le foto di una mia sciata nel piccolo ma molto carino comprensorio di Zuoz, il quarto per importanza in Alta Engadina (gli altri tre sono Corviglia, Corvatsch e Diavolezza/Lagalb):
Cartina:
Il comprensorio è composto sostanzialmente da due impianti principali (seggiovie automatiche Pizzet e Albanas) e due impianti lenti di collegamento (seggiovia lenta Chastlatsch che serve il parcheggio gratuito e una breve pista, e lo skilift Survih che serve come accesso dal centro del paese e un campo scuola).
Le 5 piste indipendenti servite dalle due seggiovie veloci sono tutte piuttosto tecniche, consiglierei senz'altro il comprensorio a uno sciatore provetto, ma non a gruppi con semi-principianti. Per i principianti assoluti c'è comunque un tappeto a fianco dello skilift.
Per il fuoripista la zona è ottima se c'è visibilità (è tutto fuori dai boschi, e quei pochi boschi sono vietati allo sci), con enormi pendii sicuri tra una pista e l'altra (tranne la zona centrale di cui dirò dopo), e una neve che nonostante l'esposizione sud si conserva sciabile per diversi giorni grazie al termometro costantemente sotto zero nei mesi invernali. I pendii ai due lati del comprensorio sono infine il paradiso dello scialpinismo, con maree di tracce su pendii non raggiungibili direttamente con impianti. Se qualcuno volesse fare una vacanza scialpinistica, Zuoz è altamente consigliabile. Consigliabile tra tutte le Alpi intendo!
Il comprensorio è totalmente esposto a sud, ideale per giornate limpide ma fredde e quando negli altri comprensori dell'Engadina c'è il pienone. Molti da tutta l'Engadina hanno fatto la mia pensata di fuggire dal relativo casino degli altri comprensori, il parcheggio si è riempito in poche ore. Ho trovato qualche coda di qualche minuto sui due principali impianti, su cui credo si sia risparmiato qualche soldo sul numero di seggiole, in quanto la portata oraria sembra essere un po' più bassa rispetto agli impianti simili da altre parti (le code sono piccole ma sembrano durare molto). D'altronde il 29 Dicembre è giorno di altissima stagione, nella settimana di punta di tutto l'inverno. Sulle piste comunque, la sensazione di sciare tra poca gente e in totale libertà è molto piacevole, e il livello tecnico di tutti gli sciatori è molto alto permettendo di sciare in totale relax.
Forse la cosa in assoluto più piacevole del comprensorio è la sensazione di rilassatezza di tutti gli avventori, non ci sono sciatori che devono sfruttare al massimo la salata vacanza, ma solo local e turisti che scelgono Zuoz apposta per una vacanza rilassante. In diversi momenti della giornata ho avuto quella piacevolissima e romantica sensazione di "tornare bambino", perchè c'è un che di antico nell'atmosfera del comprensorio, e non mi riferisco agli impianti.
E ora le foto:
il fondovalle è ancora nell'ombra a temperature gelide, ma la lenta seggiovia dal parcheggio mi porta dove la vita è possibile. La seggiovia Pizzet e le due piste che serve. In realtà la parte più tecnica della nera (la pista di destra) non è visibile qui, è un muro che punta al vallone al centro del comprensorio e poi rientra con uno stradino al pendio qui visibile.
vista verso l'Alta Engadina e il gruppo del Bernina. Dal più vicino al più lontano si distinguono Madulain, Chamues, e in fondo la zona bassa di Samedan con l'aeroporto
Dalla nera del Pizzet, le montagne di Zuoz dal lato opposto della valle, esposte a nord. Si intravede una vecchia pista in disuso, una volta esisteva un impianto. Oggi anche qui si pratica scialpinismo, e si può salire su comode mulattiere. In basso il paese di Zuoz.
ho un problema allo scarpone, ho perso una vite e la ritrovo miracolosamente nel parcheggio, per cui riesco a ripartire:
vista verso la zona Albanas:
L'unico vero e proprio rifugio sulle piste, il Pizzet:
a Ovest del comprensorio, i pendii scialpinistici di discesa sotto il Piz Belvair. Le salite sono fatte più in là anche in questo caso su pendii più comodi:
dalla pista rossa del Pizzet, vista verso la parte terminale dell'Alta Engadina (paesi di Zuoz e S-Chanf)
due scialpinisti in difficoltà mi spaventano e rimango a guardarli, uno rimane bloccato nel vallone diversi minuti in un pendio non proprio tranquillo (erano anche i giorni delle valanghe sulle piste):
Finalmente ripartono:
mi sposto verso la zona Albanas, con vista su Zuoz:
seggiovia Albanas. Sulla destra (est) i pendii stratracciati esclusivamente da scialpinisti, sopra S-Chanf
gli stessi pendii scialpinistici visti da monte:
il muro della pista 9 nera:
La zona baby vicino al paese:
La pista blu 7 e il bar Buera in cui mi fermerò a chiusura di sciata:
Altra immagine su Zuoz. In fondo la bella piramide del Piz d'Esan, che si trova nell'unico parco nazionale svizzero, che si chiama appunto 'Parco Nazionale Svizzero':
Infiniti pendii bordopista:
Qualcuno ha idea di cosa possano essere quei tagli stretti e lineari nel bosco a destra della vecchia pista?
Il vallone Buera che separa le due principali zone sciistiche è vietato al fuoripista (anche se parecchie tracce ci sono) in quanto è a rischio valanga. Sicuramente dopo importanti nevicate viene bonificato prima di aprire le piste:
Casette da sogno qua e là vicino alle piste:
Birretta finale al Bar Buera, con un atmosfera molto allegra e un gran bel panorama:
Con l'auto passo per il bel centro del paese, che ripeto essere il più bello dell'Alta Engadina. In Bassa Engadina ci sono peraltro paesi ancora più belli (tra tutti il più bello è Guarda, ma anche Sent, Ftan, Ardez e Lavin sono molto belli):
Ciò che rende famoso Zuoz nel mondo, il Lyceum Alpinum frequentato dai rampolli della più facoltosa alta borghesia europea, al costo di circa 3 stipendi annui da operaio italiano.
Infine il paese visto da sotto, in modo da inquadrare anche le sue piste:
Alla prossima
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