SOLONEVE
Well-known member
Ciao a tutti
Anche quest'anno sono riuscito a ritagliarmi uno spazio tutto mio per godermi qualche giorno di sci sulle nostre amate montagne Alpine. Con gran meraviglia ho approfittato della bontà del mio titolare che mi ha concesso due giorni di ferie prenatalizie e quindi mi sono organizzato, una settimana prima della partenza, il mio piccolo "grande" tour sulle montagne del Trentino (con una piccola divagazione fuori regione).
Ho scelto il luogo dove avrei trovato più neve in assoluto (a parte l'Ovest Alpino) e mi sono fidato delle previsioni che indicavano bel tempo per il periodo prescelto da me. Dovevo partire il 21 per l'ora di pranzo ma le previsioni erano pessime ed avrei viaggiato in condizioni disagiate. Decido così di partire alle cinque del mattino della domenica 22 con la speranza di potermi fare un pomeridiano da qualche parte.
Ma la prima parte del viaggio non è stata semplice: tempo pessimo, vento forte, bufere di pioggia, strade che sembravano fiumi, e fino a Bologna senza speranze di poter farmi una sciata. Poi, appena dopo Modena, imboccata l'autostrada del Brennero, il cielo comincia ad aprirsi. Alle porte di Rovereto si manifesta la certezza di poter sciare, sopra di me si intravedono le montagne cariche di neve freschissima, e nulla mi potrà fermare, nemmeno le code provocate da un incidente che hanno bloccato l'autostrada prima di Trento. Conoscendo la zona decido di uscire a Rovereto Nord e la scelta è stata azzeccata: autostrada ancora bloccata ed io che imbocco la salita che mi porterà sulle piste.
Ah... già, ...dimenticavo: non Vi ho ancora detto quale scelta ho fatto per la mia sciata pomeridiana. Ho puntato su una località che ho sempre intravisto dall'autostrada del Brennero e che mi ha sempre incuriosito, ma che ho sempre lasciato in disparte. Stavolta ho deciso di andarci e per la mia prima volta da quando scio ho messo piede sul Monte Bondone, la montagna sopra la città di Trento.
La strada che porta alle piste è molto panoramica ma è tutta curve, senza rettilinei e sembra non finire mai: d'altronde questa è una strada che ha fatto la storia anche per un altro grande evento, il giro d'Italia di ciclismo, dove su queste strade si sono svolte epiche tappe, tra cui la mitica tappa dove, nei primi giorni di Giugno di qualche anno fa... molti anni fa, esattamente l'otto giugno 1956, l'arrivo si concluse sotto una copiosa nevicata che rese celebre l'impresa di Charly Gaul.
Avendo già studiato la location del Monte Bondone, sapevo che avrei avuto difficoltà nel trovare un parcheggio vicino agli impianti, ma con un po' di fortuna ho trovato un posto nel parcheggio posto un centinaio di metri prima del traguardo di Vason. Parcheggio invaso anche da tanta neve fresca ma, grazie alle ruote termiche, non ho avuto difficoltà a districarmi sulle lastre di ghiaccio.
Cambio veloce e sci in spalla mi avvio verso la biglietteria. Faccio un tre ore al costo di 33 euro (è iniziata l'alta stagione) e mi dirigo verso la partenza della seggiovia Palon, una non veloce triposto che porta direttamente al punto più alto del comprensorio.
Da quel momento in poi io entro in estasi totale. Sono tre ore di sci eccezionali, in un contesto veramente speciale ed in condizioni di innevamento spettacolare, grazie anche alla copiosa nevicata mattutina che ha reso l'atmosfera magica e sublime.
Ovviamente con la neve fresca le piste che troverò non sono al livello del primo mattino dopo la battitura, ma io sono lì per sciare senza pensieri e per godermi i panorami e gli spettacoli che la natura offre, alla scoperta di una nuova località che per me si è rivelata una vera sorpresa, un gioiellino a pochi passi dall'autostrada. Certo ho avuto la fortuna di trovare tanta neve, temperature perfette ed il sole, anche se velato a tratti. Unico neo è non aver potuto sciare sulla pista più famosa del Monte Bondone, la Gran Pista, perché purtroppo era ancora chiusa in quanto nella parte più a valle aveva piovuto e non c'erano le condizioni minime di sicurezza per aprirla (poca neve e fondo inconsistente). Ma tutto il resto era aperto ed agibile e, malgrado tutto, sfruttando le tre seggiovie aperte, 750 metri di dislivello li ho potuti fare ugualmente.
Il Monte Bondone è una località molto apprezzata dai principianti e dai bambini, infatti la seggiovia più affollata era quella centrale, la Montesel, che però, essendo ad agganciamento automatico ed a 6 posti, riusciva a far evitare code. Per ultima, la seggiovia 3-Tre, una lenta biposto, permetteva di poter usufruire di alcune piste tecniche tra i boschi del Bondone, in zona Vaneze.
Bene, ora concludo la mia prima parte di questo tour, e non Vi anticipo nulla della mia prossima tappa. A fine giornata ripongo soddisfatto gli sci in macchina e riparto, con molta tristezza ma felice di avere conosciuto una nuova località sciistica, verso la mia prossima meta, dove farò base fissa fino al 26 dicembre.
Ed ora spazio alle foto del Monte Bondone, la montagna di Trento
Sulla seggiovia Palon
Sulla parte alta del comprensorio, la pista Panoramica, con vista verso Sud
La pista Canaloni con vista verso Vason, centro nevralgico del comprensorio del Monte Bondone
Sulla seggiovia Montesel con lo snowpark in preparazione
La parte più affollata del comprensorio, tra il Montesel e Vason
Una spettacolare veduta dalle piste verso la Val D'Adige
Panorama verso la Gran Pista
Segni della recente nevicata...
Fuoripista spettacolari sul Bondone
Tutto trifolato in breve tempo!!!
Prosegue...
Anche quest'anno sono riuscito a ritagliarmi uno spazio tutto mio per godermi qualche giorno di sci sulle nostre amate montagne Alpine. Con gran meraviglia ho approfittato della bontà del mio titolare che mi ha concesso due giorni di ferie prenatalizie e quindi mi sono organizzato, una settimana prima della partenza, il mio piccolo "grande" tour sulle montagne del Trentino (con una piccola divagazione fuori regione).
Ho scelto il luogo dove avrei trovato più neve in assoluto (a parte l'Ovest Alpino) e mi sono fidato delle previsioni che indicavano bel tempo per il periodo prescelto da me. Dovevo partire il 21 per l'ora di pranzo ma le previsioni erano pessime ed avrei viaggiato in condizioni disagiate. Decido così di partire alle cinque del mattino della domenica 22 con la speranza di potermi fare un pomeridiano da qualche parte.
Ma la prima parte del viaggio non è stata semplice: tempo pessimo, vento forte, bufere di pioggia, strade che sembravano fiumi, e fino a Bologna senza speranze di poter farmi una sciata. Poi, appena dopo Modena, imboccata l'autostrada del Brennero, il cielo comincia ad aprirsi. Alle porte di Rovereto si manifesta la certezza di poter sciare, sopra di me si intravedono le montagne cariche di neve freschissima, e nulla mi potrà fermare, nemmeno le code provocate da un incidente che hanno bloccato l'autostrada prima di Trento. Conoscendo la zona decido di uscire a Rovereto Nord e la scelta è stata azzeccata: autostrada ancora bloccata ed io che imbocco la salita che mi porterà sulle piste.
Ah... già, ...dimenticavo: non Vi ho ancora detto quale scelta ho fatto per la mia sciata pomeridiana. Ho puntato su una località che ho sempre intravisto dall'autostrada del Brennero e che mi ha sempre incuriosito, ma che ho sempre lasciato in disparte. Stavolta ho deciso di andarci e per la mia prima volta da quando scio ho messo piede sul Monte Bondone, la montagna sopra la città di Trento.
La strada che porta alle piste è molto panoramica ma è tutta curve, senza rettilinei e sembra non finire mai: d'altronde questa è una strada che ha fatto la storia anche per un altro grande evento, il giro d'Italia di ciclismo, dove su queste strade si sono svolte epiche tappe, tra cui la mitica tappa dove, nei primi giorni di Giugno di qualche anno fa... molti anni fa, esattamente l'otto giugno 1956, l'arrivo si concluse sotto una copiosa nevicata che rese celebre l'impresa di Charly Gaul.
Avendo già studiato la location del Monte Bondone, sapevo che avrei avuto difficoltà nel trovare un parcheggio vicino agli impianti, ma con un po' di fortuna ho trovato un posto nel parcheggio posto un centinaio di metri prima del traguardo di Vason. Parcheggio invaso anche da tanta neve fresca ma, grazie alle ruote termiche, non ho avuto difficoltà a districarmi sulle lastre di ghiaccio.
Cambio veloce e sci in spalla mi avvio verso la biglietteria. Faccio un tre ore al costo di 33 euro (è iniziata l'alta stagione) e mi dirigo verso la partenza della seggiovia Palon, una non veloce triposto che porta direttamente al punto più alto del comprensorio.
Da quel momento in poi io entro in estasi totale. Sono tre ore di sci eccezionali, in un contesto veramente speciale ed in condizioni di innevamento spettacolare, grazie anche alla copiosa nevicata mattutina che ha reso l'atmosfera magica e sublime.
Ovviamente con la neve fresca le piste che troverò non sono al livello del primo mattino dopo la battitura, ma io sono lì per sciare senza pensieri e per godermi i panorami e gli spettacoli che la natura offre, alla scoperta di una nuova località che per me si è rivelata una vera sorpresa, un gioiellino a pochi passi dall'autostrada. Certo ho avuto la fortuna di trovare tanta neve, temperature perfette ed il sole, anche se velato a tratti. Unico neo è non aver potuto sciare sulla pista più famosa del Monte Bondone, la Gran Pista, perché purtroppo era ancora chiusa in quanto nella parte più a valle aveva piovuto e non c'erano le condizioni minime di sicurezza per aprirla (poca neve e fondo inconsistente). Ma tutto il resto era aperto ed agibile e, malgrado tutto, sfruttando le tre seggiovie aperte, 750 metri di dislivello li ho potuti fare ugualmente.
Il Monte Bondone è una località molto apprezzata dai principianti e dai bambini, infatti la seggiovia più affollata era quella centrale, la Montesel, che però, essendo ad agganciamento automatico ed a 6 posti, riusciva a far evitare code. Per ultima, la seggiovia 3-Tre, una lenta biposto, permetteva di poter usufruire di alcune piste tecniche tra i boschi del Bondone, in zona Vaneze.
Bene, ora concludo la mia prima parte di questo tour, e non Vi anticipo nulla della mia prossima tappa. A fine giornata ripongo soddisfatto gli sci in macchina e riparto, con molta tristezza ma felice di avere conosciuto una nuova località sciistica, verso la mia prossima meta, dove farò base fissa fino al 26 dicembre.
Ed ora spazio alle foto del Monte Bondone, la montagna di Trento
Sulla seggiovia Palon
Sulla parte alta del comprensorio, la pista Panoramica, con vista verso Sud
La pista Canaloni con vista verso Vason, centro nevralgico del comprensorio del Monte Bondone
Sulla seggiovia Montesel con lo snowpark in preparazione
La parte più affollata del comprensorio, tra il Montesel e Vason
Una spettacolare veduta dalle piste verso la Val D'Adige
Panorama verso la Gran Pista
Segni della recente nevicata...
Fuoripista spettacolari sul Bondone
Tutto trifolato in breve tempo!!!
Prosegue...