Ebbene si, sono qui a proporvi una versione sconosciuta di Chamois qui sul forum: siete abituati a vederla nei report miei, di Marco o Wester sulle piste o nei bellissimi fuoripista. Oggi sono qui a narrarvi una cosa diversa: un anello di 12 km e 500 m di dislivello positivo, fattibile da tutti con ciaspole o pelli, con angoli completamente intonsi di polvere, lontano da impianti e completamente immersi nella natura.
Subito arrivato in paese trovo una sorpresa non indifferente: la neve è decisamente più abbondante del previsto, mi aspettavo poco meno di un metro e invece siamo già sui 130-140 cm!
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[/FONT]Il giro comincia direttamente in paese, si seguono le indicazioni per il colle di Nana e si punta verso le ultime frazioni sul fondo del vallone, verso Crepin:
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[/FONT]Da Crepin si calzano le ciaspole e rimane solo una esile traccia, si lasciano alle spalle le ultime case e si sale, in direzione dell'Alpe Foresus a quota 2091 m:[FONT="]
[/FONT]Eccola sulla destra:
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[/FONT]Una volta arrivati alla cima del Vallone si trovano diverse tracce, due che tornano indietro portano al Lago Lod e all'intermedio:
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[/FONT]La nostra invece punta verso il bosco, in piena ombra. Ecco l'Alpe Foresus:
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[/FONT]Fortunatamente qualcuno prima di noi è passato, altrimenti si doveva tracciare 70-80 cm di neve farinosa. Qui il manto supera agilmente i 150 cm
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[/FONT]Usciti dal bosco lo scenario si fa magico, la traccia segue il sentiero estivo verso il colle Champlong, punto più alto dell'escursione a poco meno di 2400 m
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[/FONT]Sbuca LUI. Da notare i pendii completamente intonsi!
[FONT="]
[/FONT]Magia
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[/FONT]Saliamo ancora ed è davvero spettacolo puro: alle spalle il pendio di Chamois con gli impianti. Li è tutto tracciato, qui c'è solo la nostra traccia in un mare di polvere
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[/FONT]Colle Champlong:
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[/FONT]Ombre magiche sulla neve:
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[/FONT]Superato il colle segue un breve tratto in piano, impossibile non voltarsi a godere di tanta bellezza.
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[/FONT]Verso i laghetti compare il Tantanè, vetta di 2720 m che domina il vallone. Notare la poca neve:
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[/FONT]Ora con una leggera discesa ci si avvicina ai laghetti, ormai a due passi:
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[/FONT]Mio fratello segue questo strepitoso pendio tracciato. Siamo soli:
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[/FONT]Paretoni sul primo lago. Sono 3 in tutto, completamente ghiacciati
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[/FONT]Siamo nel punto più alto a 2385 m, qui non mi ero reso conto dell'altezza della neve a causa dell'assenza di punti di riferimento, ma un alpeggio mi fa capire che ci sono ben due metri al suolo.
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[/FONT]La neve arriva al balcone!
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[/FONT]Da qui parte anche la traccia che sale al Col Pillonet a 2700 m, colle che da sulla Val d'Ayas e che costituisce una famosa salita in zona. Riprendiamo la traccia e scendiamo:
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[/FONT]La mole del Tantanè, attenzione perchè sul versante il pericolo valanghe è elevato:
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[/FONT]Verso i 2250 m ricomincia il bosco:
[FONT="]
[/FONT]Da qui con alcuni curvoni ci apprestiamo a raggiungere il col Pilaz, passando attraverso magnifici boschi di larici e panettoni di neve impressionanti:
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[/FONT]Le ombre si allungano:
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[/FONT]Questo è forse il punto con più neve, siamo sotto i 2200 m e l'altezza è impressionante, forse anche superiore ai 2 metri:
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[/FONT]Nella discesa troviamo un altro alpeggio e si, quella in basso è una fontana:
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[/FONT]Ultimi pendii prima del colle:
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[/FONT]Eccoci al col Pilaz, qui la traccia è battuta da un gatto, quindi ampia e portante. In estate c'è un bel laghetto ed una area picnic con fontane e tavoli:
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[/FONT]Riprendiamo la discesa, ora andiamo ad intercettare la strada che collega Chamois e La Magdeleine. In alternativa al colle è presente un'altra traccia sulla sinistra che porta direttamente a La Magdeleine, dove finisce la strada che sale da Antey. Il giro è quindi fattibile da entrambe le località.
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[/FONT]Alpeggio a quota 2000 m, lo spessore è ancora notevole:
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[/FONT]Incrociata la strada, anch'essa battuta dal gatto, ci dirigiamo verso destra verso Chamois. Questo percorso è molto frequentato e offre splendide viste su Chamois
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[/FONT]Il mulino restaurato alle porte del paese. Ci togliamo le ciaspole, siamo quasi alla fine:
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[/FONT]Splendida vista su Chamois:
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[/FONT]Suggestive case con una discreta quantità di neve, al pari dell'inverno 2018:
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[/FONT]Grazie a tutti dell'attenzione, il giro ha richiesto 5 ore andando tranquilli, le ciaspole le abbiamo affittate in paese al noleggio vicino al Bar Funivia. In alternativa è comunque fattibile con le pelli.
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Subito arrivato in paese trovo una sorpresa non indifferente: la neve è decisamente più abbondante del previsto, mi aspettavo poco meno di un metro e invece siamo già sui 130-140 cm!
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[/FONT]Il giro comincia direttamente in paese, si seguono le indicazioni per il colle di Nana e si punta verso le ultime frazioni sul fondo del vallone, verso Crepin:
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[/FONT]Da Crepin si calzano le ciaspole e rimane solo una esile traccia, si lasciano alle spalle le ultime case e si sale, in direzione dell'Alpe Foresus a quota 2091 m:[FONT="]
[/FONT]Eccola sulla destra:
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[/FONT]Una volta arrivati alla cima del Vallone si trovano diverse tracce, due che tornano indietro portano al Lago Lod e all'intermedio:
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[/FONT]La nostra invece punta verso il bosco, in piena ombra. Ecco l'Alpe Foresus:
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[/FONT]Fortunatamente qualcuno prima di noi è passato, altrimenti si doveva tracciare 70-80 cm di neve farinosa. Qui il manto supera agilmente i 150 cm
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[/FONT]Usciti dal bosco lo scenario si fa magico, la traccia segue il sentiero estivo verso il colle Champlong, punto più alto dell'escursione a poco meno di 2400 m
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[/FONT]Sbuca LUI. Da notare i pendii completamente intonsi!
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[/FONT]Saliamo ancora ed è davvero spettacolo puro: alle spalle il pendio di Chamois con gli impianti. Li è tutto tracciato, qui c'è solo la nostra traccia in un mare di polvere
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[/FONT]Colle Champlong:
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[/FONT]Ombre magiche sulla neve:
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[/FONT]Superato il colle segue un breve tratto in piano, impossibile non voltarsi a godere di tanta bellezza.
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[/FONT]Verso i laghetti compare il Tantanè, vetta di 2720 m che domina il vallone. Notare la poca neve:
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[/FONT]Ora con una leggera discesa ci si avvicina ai laghetti, ormai a due passi:
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[/FONT]Mio fratello segue questo strepitoso pendio tracciato. Siamo soli:
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[/FONT]Paretoni sul primo lago. Sono 3 in tutto, completamente ghiacciati
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[/FONT]Siamo nel punto più alto a 2385 m, qui non mi ero reso conto dell'altezza della neve a causa dell'assenza di punti di riferimento, ma un alpeggio mi fa capire che ci sono ben due metri al suolo.
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[/FONT]La neve arriva al balcone!
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[/FONT]Da qui parte anche la traccia che sale al Col Pillonet a 2700 m, colle che da sulla Val d'Ayas e che costituisce una famosa salita in zona. Riprendiamo la traccia e scendiamo:
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[/FONT]La mole del Tantanè, attenzione perchè sul versante il pericolo valanghe è elevato:
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[/FONT]Verso i 2250 m ricomincia il bosco:
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[/FONT]Da qui con alcuni curvoni ci apprestiamo a raggiungere il col Pilaz, passando attraverso magnifici boschi di larici e panettoni di neve impressionanti:
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[/FONT]Le ombre si allungano:
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[/FONT]Questo è forse il punto con più neve, siamo sotto i 2200 m e l'altezza è impressionante, forse anche superiore ai 2 metri:
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[/FONT]Nella discesa troviamo un altro alpeggio e si, quella in basso è una fontana:
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[/FONT]Ultimi pendii prima del colle:
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[/FONT]Eccoci al col Pilaz, qui la traccia è battuta da un gatto, quindi ampia e portante. In estate c'è un bel laghetto ed una area picnic con fontane e tavoli:
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[/FONT]Riprendiamo la discesa, ora andiamo ad intercettare la strada che collega Chamois e La Magdeleine. In alternativa al colle è presente un'altra traccia sulla sinistra che porta direttamente a La Magdeleine, dove finisce la strada che sale da Antey. Il giro è quindi fattibile da entrambe le località.
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[/FONT]Alpeggio a quota 2000 m, lo spessore è ancora notevole:
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[/FONT]Incrociata la strada, anch'essa battuta dal gatto, ci dirigiamo verso destra verso Chamois. Questo percorso è molto frequentato e offre splendide viste su Chamois
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[/FONT]Il mulino restaurato alle porte del paese. Ci togliamo le ciaspole, siamo quasi alla fine:
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[/FONT]Splendida vista su Chamois:
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[/FONT]Suggestive case con una discreta quantità di neve, al pari dell'inverno 2018:
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[/FONT]Grazie a tutti dell'attenzione, il giro ha richiesto 5 ore andando tranquilli, le ciaspole le abbiamo affittate in paese al noleggio vicino al Bar Funivia. In alternativa è comunque fattibile con le pelli.
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