San Vito di Cadore: infrastrutture, novità, nuovi impianti, lavori, etc.

Il Cadore ha montagne e bellezze paesaggistiche che non sono seconde (quasi) a nessuno.
Ma non le sanno valorizzare e rendere fruibili, anche perchè - questo è oggettivo - la morfologia del territorio non aiuta.

Non è adatto a ciaspolatori (quote basse e temperature più elevate delle valli altoatesine), non è adatto ai mtbikers (pendii e percorsi il più delle volte davvero ostici), non è adatto nemmeno ai trekker (pochi punti di appoggio e rifugi, dissesto idrogeologico diffuso).

Difficile creare un'offerta turistica davvero alternativa a quella tradizionale.

Continuo a pensare che resort sciistici rappresentino invece un'opportunitÃ* perchè, oltre ovviamente ad offrire opportunitÃ* allo sciatore e all'indotto:
- costringe a combattere il dissesto idrogeologico
- favorisce la creazione/potenziamento di punti di ristoro in quota (senza i quali il turismo estivo non decolla, perchè i duri e puri non fanno i numeri)
- permette l'avvicinamento via impianti ai trekker più pigri o semplicemente a quelli che avendo in programma giri lunghi hanno necessitÃ*/voglia di abbreviare i tempi ed i tragitti
- crea posti di lavoro

Anche qui il discorso forse è più incentrato sulla Val Boite, che presenta dislivelli notevoli. Gli altri posti che ho indicato a titolo di esempio nel messaggio precedente presentano molti posti favorevoli per mtb e trekking, nonchè molti validi rifugi d'appoggio.

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Ok, io mi riferisco proprio alla valle del Boite di cui San Vito fa parte e che di fatto sta diventando, ma secondo me è sempre stato, il "dormitorio" di Cortina, che per tutti gli evidenti motivi riportati da botto (che io condivido in pieno) non può competere come offerta turistica con le vallate vicine

San Vito, che oltretutto è un paese molto bello, e Borca dovrebbero effettivamente vendersi in sinergia con Cortina; ne guadagnerebbe anche Cortina, per togliersi quella patina di posto esclusivamente elitario, fuori dal budget economico della maggior parte degli italiani (anche benestanti), che l'ha fatta perdere molto appeal negli ultimi anni.
 
Il Cadore ha montagne e bellezze paesaggistiche che non sono seconde (quasi) a nessuno.
Ma non le sanno valorizzare e rendere fruibili, anche perchè - questo è oggettivo - la morfologia del territorio non aiuta.

Non è adatto a ciaspolatori (quote basse e temperature più elevate delle valli altoatesine), non è adatto ai mtbikers (pendii e percorsi il più delle volte davvero ostici), non è adatto nemmeno ai trekker (pochi punti di appoggio e rifugi, dissesto idrogeologico diffuso).

Difficile creare un'offerta turistica davvero alternativa a quella tradizionale.

Continuo a pensare che resort sciistici rappresentino invece un'opportunità perchè, oltre ovviamente ad offrire opportunità allo sciatore e all'indotto:
- costringe a combattere il dissesto idrogeologico
- favorisce la creazione/potenziamento di punti di ristoro in quota (senza i quali il turismo estivo non decolla, perchè i duri e puri non fanno i numeri)
- permette l'avvicinamento via impianti ai trekker più pigri o semplicemente a quelli che avendo in programma giri lunghi hanno necessità/voglia di abbreviare i tempi ed i tragitti
- crea posti di lavoro

Condivido in pieno tutto quello che dici (io ho girato tanto le montagne del Cadore e 1500 m di dislivello non mi hanno mai spaventato, ma fare 1500 m partendo da 800 mslm da un gusto diverso che farli partendo da 1500 mslm), la morfologia e l'ambiente sono quelli che sono e non invogliano alle attività che hai citato, è non è questione di frequentatori cazzuti o meno... anche il più cazzuto se con la stessa fatica arriva in un posto più gratificante è ovvio che sceglie quello...
Quello che non condivido è il voler dare nuova linfa ad una valle costruendo un nuovo ski resort dal nulla con costi mastodontici, e con tutte le incognite del caso, in un posto dove a poki km c'è già il top. Credo che con investimenti decisamente minori e meno rischiosi si potrebbe migliorare quello che già c'è... fare diventare la valle un "dormitorio" di Cortina con i controc...ioni (mi vengono in mente centri benessere, piscine....)
Poi se penso al tempo che ci mettono a Cortina per fare 1 impianto (nuova cabinovia col Drusciè) ti immagini le tempistiche per costruire dal nulla sei impianti e 4 rifugi? Forse lo vedrebbero completato i nostri pronipoti
 
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