Nuova via ferrata "Les Cordes" sul Gardenaccia a La Villa

la ferrata è inutile perchè ama le vecchie ferrate con 4 ore di avvicinamento, ma a molti piace, un'alternativa ai parchi avventura...

Unica nota positiva è che la parte iniziale sembra scoraggiare i neofiti assoluti, insomma almeno il principio che la parte più difficile è alla partenza l'hanno rispettato.

è pensato bene l'inizio con difficoltà B e C, B è il limiti per i principianti, C non è per tutti, quindi uno che non ha mai provato e cerca info su internet si scoraggia facile
 
I rifugi fanno a gara per avere una ferrata...

Purtroppo concordo..
vie ferrate senza senso se non quello di attirare turisti!

beate le "vere" ferrate dove potevi sudarti una vetta e portarti a casa delle belle giornate in montagna!
Vedasi: Mesules, Piazzetta, Costantini sulla Moiazza, Alleghesi sul Civetta - Sass Rigais ecc..
Che non per forza dovevano essere estreme, ma almeno passavi una bella giornata in montagna e ti portavi a casa una cima!
 
la ferrata è inutile perchè ama le vecchie ferrate con 4 ore di avvicinamento, ma a molti piace, un'alternativa ai parchi avventura...

io non sono affatto contrario a questo tipo di percorsi, soprattutto se vengono realizzati su pareti e falesie senza alcun interesse alpinistico... anzi, ogni tanto mi diverto a farne qualcuno... ad esempio, la sci club 18 secondo me è una ferrata molto bella, nel suo genere...

però se vedo cavi e fittoni piantati sul prato o sul sentiero mi cascano un po' le gonadi...
 
Anch'io amo ed ho percorso le ferrate storiche e sono indigeste queste (questa in particolare è proprio una magnete per sfruttare seggiovia e rifugio).

Ma non voglio essere troppo talebano, altrimenti diventa come la diatriba tra mtbike e e-mtbike. Non è così dissimile.

In fondo anche una ferrata come quella di Col dei Bos o anche la Pertini rientrano un po' in queste categorie eppure non sono male.

Insomma se non ci piacciono, non le facciamo, ma non è che la montagna deve essere sempre e comunque per duri e puri.
 
Rimango dell'opinione che la sostenibilità ambientale dovrebbe guidare la logica di chi sviluppa aree turistiche, oggigiorno, in qualunque parte del mondo.

Il suolo non è infinito, non si può far passare il messaggio che ambienti simili siano destinati alla frequentazione di massa, ad un mondo prêt-à-porter, dove tutti si possono arrogare il diritto di avere tutto subito, i loro giochini i loro tic quotidiani.

Queste cose servono solo alla razza homo appariscens (non lontano cugino dell'homo videns) che vive per mostrarsi, di mordi e fuggi, di quick e fast.
Dietro persone del genere, non c'è formazione, non c'è informazione, non c'è educazione, per un intelligente abituato alla montagna che in un giorno di noia fuori stagione decide di salire, ci saranno 50 "wannabe" al giorno in alta stagione che intaseranno tale percorso a suon di selfie e di scariche di pietre sui malcapitati sottostanti.

Che messaggio passa? Che in nome della frequentazione di una valle (cd. dio denaro), tutto si può piegare come un cavo d'acciaio steso e fittonato per 150m?


Siamo sicuri che l'ambiente in cui è stata montata sia in grado di sostenere limpidamente questo artefatto?

Non sono un duro e puro, ben vengano certe idee e certe attività (i fondovalle antropizzati, falesie attrezzate lontane da ambienti selvaggi), ma la frequenza e il criterio con cui si procede con realizzazioni del genere, anche in ambiente montano per di più per mano di chi dovrebbe aver nel proprio statuto il rispetto dell'ambiente, prima ancora della frequentazione dei luoghi,

mi fa rabbrividire.
 

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Ragionandoci a mente fredda, ma lo sai che ti dico?
Ma lasciali ad intasarsi su quella cagata la, cosí magari stan fuori dai coioni dalla Tridentina
 
Non mollo Blitz

1 educato in più a questo mondo vale concettualmente di più di 1 in meno su quella ferrata.
 
Unica nota positiva è che la parte iniziale sembra scoraggiare i neofiti assoluti, insomma almeno il principio che la parte più difficile è alla partenza l'hanno rispettato.

Ecco, posso subito smentire questa mia speranza.
Super pompata pubblicizzata e segnalata, è stata presa d'assalto da cani e porci.
Fatta ieri e davanti a me avevo un bimbo di 5 anni che piangeva mentre veniva tirato su a forza, più altre amenità varie.
Percorso non banale, tecnicamente anche divertente, ma innaturale.
In vari punti hanno fatto incavi nella roccia per creare appigli che altrimenti non c'erano, dunque ... Boh

La sensazione è che la iper esposizione mediatica abbia fatto sottovalutare il percorso ad alcuni. Certo, alla partenza c'è un cartello con tutto lo sviluppo ed i tratti A B o C, ma che ne sa la gente di cosa è C?

Consiglio di farla nel pomeriggio, se non siete i primi della mattina.

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Strepitosi però gli alpeggi che si guadagnano col sentiero 1a(?) che porta all'elevazione che nella mia carta porta il nome di Somamunt, bastionata sulla media Badia. Posto incantevole.
Pesa invece la discesa a Badia, sentiero a tratti impegnativo e malamente attrezzato, da fare solo se avete i quadricipiti femorali ben allenati

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Io mi chiedo come si possa esser così c*glioni da portare un bimbo di 5 anni in ferrata... no davvero, non me ne capacito :evil:
 
Io mi chiedo come si possa esser così c*glioni da portare un bimbo di 5 anni in ferrata... no davvero, non me ne capacito :evil:

Non è un problema di età, ma di tipo di ferrata.
Le 1° ferrate che si fanno in zona sono il Sassongher, o il Cir o, a Cortina, Averau e Cascate di Fanes.
A 5 anni quelle faceva mio figlio.

Ma alla stessa età figli di amici facevano con noi anche Punta Fiames, ma solo dopo aver fatto le ferrate per bambini l'anno prima.

Insomma, per bambini e per adulti le cose vanno fatte per gradi. Questa è una ferrata non banale
 
Chi porta un bimbo di 5 anni in ferrata deve peró assicurarlo con una corda. Il kit da ferrata con quel peso NON dissipa nulla. Gli spezzi la schiena.
 
in zona friuli ho visto ben pochi bambini in ferrata, in slovenia invece ce ne sono diversi (sempre assicurati con corda), ma anche in giro per i sentieri ne hanno molti
le mamme invece di portarli nei parchetti, li portano per monti, già in tenera età

è solo un fatto di cultura nazionale
 
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