Povero Everest

Il problema di base degli escrementi è che in condizioni normali, si decompongono perdendo la carica batterica, mentre a quelle temperature e altitudini pare rimangano in uno stato di semicongelamento che non permette di smaltirle, di norma sono depositate in un bacino sotto al CB ma col tempo si accumulano e basta... c'era qualche anno fa un progetto per creare un impianto di decomposizione riscaldato che permetta di far fare alle feci un processo simili a quello che avviene nelle nostre fosse settiche, così da separare anche la parte liquida e creare biogas che potrebbe essere riutilizzato per produrre energia o cucinare.
 
Posto che disseminare di merda e cadaveri una montagna non sia il massimo, andiamoci cauti con il catastrofismo.

1-relativizziamo il fenomeno: parliamo di un paio di migliaia di persone che stanno su qualche settimana/mese al massimo
2-la carica batterica di origine fecale è prettamente enterica, per lo più non sopravvive molto (sicuramente non si riproduce) in ambiente esterno, tanto meno a basse temperature. La roba che finisce in acqua sarà per lo più sanificata e finirà enormemente diluita.

Con mandrie di bestiame allo stato semibrado che imperversano per quelle valli, che si abbeverano in quei fiumi (e si sa che quando bevono fanno anche altro nell'acqua), con villaggi che non hanno reti fognarie e presentano situazioni sanitarie precarie nello stoccaggio delle derrate alimentari, ecco, direi che le bombe batteriologiche sono ben altre...

Anch'io avevo sentito parlare di un impianto di compostaggio e digestione anaerobica, ma credo non se ne sia più fatta nulla
 
Posto che disseminare di merda e cadaveri una montagna non sia il massimo, andiamoci cauti con il catastrofismo.

1-relativizziamo il fenomeno: parliamo di un paio di migliaia di persone che stanno su qualche settimana/mese al massimo
2-la carica batterica di origine fecale è prettamente enterica, per lo più non sopravvive molto (sicuramente non si riproduce) in ambiente esterno, tanto meno a basse temperature. La roba che finisce in acqua sarà per lo più sanificata e finirà enormemente diluita.

Con mandrie di bestiame allo stato semibrado che imperversano per quelle valli, che si abbeverano in quei fiumi (e si sa che quando bevono fanno anche altro nell'acqua), con villaggi che non hanno reti fognarie e presentano situazioni sanitarie precarie nello stoccaggio delle derrate alimentari, ecco, direi che le bombe batteriologiche sono ben altre...

Anch'io avevo sentito parlare di un impianto di compostaggio e digestione anaerobica, ma credo non se ne sia più fatta nulla


Beh, meglio così allora :D
Unico appunto, parliamo di migliaia di persone moltiplicate per enne decenni.
 
Posto che disseminare di merda e cadaveri una montagna non sia il massimo, andiamoci cauti con il catastrofismo.

1-relativizziamo il fenomeno: parliamo di un paio di migliaia di persone che stanno su qualche settimana/mese al massimo
2-la carica batterica di origine fecale è prettamente enterica, per lo più non sopravvive molto (sicuramente non si riproduce) in ambiente esterno, tanto meno a basse temperature. La roba che finisce in acqua sarà per lo più sanificata e finirà enormemente diluita.

Con mandrie di bestiame allo stato semibrado che imperversano per quelle valli, che si abbeverano in quei fiumi (e si sa che quando bevono fanno anche altro nell'acqua), con villaggi che non hanno reti fognarie e presentano situazioni sanitarie precarie nello stoccaggio delle derrate alimentari, ecco, direi che le bombe batteriologiche sono ben altre...

Anch'io avevo sentito parlare di un impianto di compostaggio e digestione anaerobica, ma credo non se ne sia più fatta nulla

Si stimano 13 tonnellate a stagione perchè oltre agli alpinisti, fino al CB ci arriva una moltitudine di trekker... moltiplicale per tutti gli anni, e considera che è vero che non si riproducono, ma nemmeno degradano a causa di temperature (la zona non è sottozero per pochissimi mesi l'anno) e ossigeno rarefatto. E poi ci sono i "depositi" a C1-C2-C3-C4 perennemente congelati
https://www.vice.com/en_us/article/a3namk/the-man-trying-to-fix-mount-everests-towering-poop-problem
E pare, che il batterio che preoccupi di più sia l'Escherichia Coli, del quale hanno già trovato tracce nelle falde anche in altre montagne famose e frequentate, come ad esempio il Denali
 
Non voglio ne posso mettere in dubbio che sia stato rilevato l'E. Coli nelle falde, ma consideriamo che i più grandi eliminatori di tale batterio sono i ruminanti! Per quello facevo riferimento alle mandrie.

L'E. Coli è un enterobatterio e vive alla nostra temperatura corporea (anche qualcosa in più ed è contento), col freddo non si degraderà, ma sicuramente muore. Inoltre basta la semplice pastorizzazione per ucciderlo, e spero che chi pesca acqua da bere da corpi idrici superficiali abbia l'accortezza di bollirla!
 

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Non voglio ne posso mettere in dubbio che sia stato rilevato l'E. Coli nelle falde, ma consideriamo che i più grandi eliminatori di tale batterio sono i ruminanti! Per quello facevo riferimento alle mandrie.

L'E. Coli è un enterobatterio e vive alla nostra temperatura corporea (anche qualcosa in più ed è contento), col freddo non si degraderà, ma sicuramente muore. Inoltre basta la semplice pastorizzazione per ucciderlo, e spero che chi pesca acqua da bere da corpi idrici superficiali abbia l'accortezza di bollirla!


Deduco tu sia preparato in materia batteriologica, e la cosa mi fa piacere perchè almeno abbiamo una parte tecnica che ci può spiegare.

Sul secondo punto però ti devo dire che fra "quello che un buon medico / scienziato si auspica venga fatto" e la realtà dei fatti , spesso ci passano fiumi (in questo caso direi fiumi un filo zozzi).

Tant'è che in quelle zone, ma non solo, la diarrea più o meno forte, te la becchi 100% (per esperienza persona di 20 anni di viaggi in zone limitrofe)
 
Ritornando sul tema originario, stamattina ho letto questo interessante articolo:
https://www.montagna.tv/141574/la-montagna-non-e-un-giardino-di-proprieta-di-pochi-eletti/

e in particolare sono d'accordo con l'ultima parte:
"Guardiamo cosa succede non solo sull’Everest, ma anche sul Monte Bianco, dove funziona tutto allo stesso modo: code, prenotazioni, vigili del traffico, regolamenti ecc. sulla via normale, mentre sulle altre cime è il deserto.
Mi chiedevo in questi giorni come mai anche gli alpinisti top dell’era attuale non riescano a ripetere le grandi vie delle pareti dell’Everest o ad aprire vie nuove. Per salire l’Everest anche loro devono quasi sempre partecipare a una spedizione commerciale e fare la coda come i “turisti” tanto criticati. Tutto questo di certo non ci piace e preferiremmo vedere un altro approccio alla montagna, ma anche se si ridurranno i numeri dei permessi lo stile turistico del sovraffollamento delle vie normali rimarrà, come rimane il bollino rosso sulle strade nei week end, con un numero elevato di incidenti anche mortali, come crescente è il numero di persone che frequentano le crociere sulle grandi navi nonostante i ripetuti incidenti. Salire una montagna nuova rimane un alpinismo di ricerca che potremmo chiamare “nobile”, come pure la salita senza ossigeno sempre più rara al giorno d’oggi, ma non possiamo escludere altri modi di vedere le cose che non ci piacciono e che risultano sempre più frequenti. La montagna non è e non può essere considerata solo un giardino di proprietà di pochi eletti.
Rimane assolutamente necessario garantire in ogni modo il rispetto di un ambiente fragile e su questo siamo tanto ignoranti anche nelle piccole spedizioni"

Si ricollega ad una serie di polemiche, dai soloni in stile messner ai giornalai che hanno sciacallato come loro solito sui morti delle scorse settimane...
E ribadisco, è inutile stare qua a criticare chi fa coda sull'everest, così come è inutile criticare chi fa coda all'apple store, o in tangenziale... perchè è la nostra società che ha legittimato i trend, le mode, ed è la gente, volontariamente, a seguire queste mode e mettersi in determinate situazioni... Ecco perchè a mio parere chi va a scalare l'everest si assume i suoi rischi, compresi quelli di morire su un cornicione di mal di montagna mentre è in coda...

Penso inoltre che ormai l'alpinismo di alto livello sia scoprire nuove vie, o salire in invernale... li di code ancora non ne trovi, ma abbiamo già visto che anche in quel caso, tornare a casa non è scontato.
 
Due notizie:
QUELLA BUONA: https://staging-cache.nationalgeographic.org/earth-pulse/everest/widget/16/
Quest'estate, mentre facevano coda, alcuni ricercatori hanno posizionato tre stazioni meteo sulla via di salita all'everest, di cui la più alta sul balcone a 8400m, che è ora la stazione meteo più alta al mondo...
E i dati sono consultabili live da tutto il mondo tramite il widget linkato sopra.

QUELLA PESSIMA:
http://www.mountainblog.it/redazion...-disseminati-sull8000-anche-questa-primavera/
invece di migliorare, la situazione immondizia peggiora...
 
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