insomma , in estrema sintesi il pensiero, molto cognetti style è che la montagna non va vissuta dalle masse, ma solo da pochi intellettuali (che per lo più manco ci vanno, perché sfido a credere che Messner venga al plan per la natura incontaminata. il museo l'ha aperto li proprio perché certo di fare numeri importanti grazie alle orde di visitatori)
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fate pure, ma per me la montagna va vissuta, e va vissuta per le cose che piacciono. se alle persone piace la musica leggera, evviva la musica leggera in montagna
Solo in Italia si riesce a produrre una polemica del genere. Il giornalismo ormai è stucchevole (nel senso reale del termine, che NON è "lascia di stucco"). E' molto facile: prendi un personaggio famoso che ha un'idea / un'uscita - poi prendine un altro che si contrappone ad essa, e tira su il polverone. Avrai kg di inchiostro, tonnellate di click, e tutti guadagnano: i personaggi coinvolti in visibilità, i giornali in pubblicità.
In Vallese abbiamo il Caprice festival che da piccolo concerto di nicchia si è trasformato in una settimana di eventi e concerti sparsi in tutto il comprensorio, con Dj set fino a 2200 metri e concerti in paese. Ha portato un enorme quantità di gente in un momento totalmente morto della stagione, i biglietti sono cari come il fuoco, i turisti sono felici, gli albergatori e i ristoratori pure, i turisti sono mediamente corretti e nessuno si è mai sognato di far polemica su un evento che rende felici tutti.
Se evitassimo contrapposizioni imbecilli e soprattutto polemiche sterili, al contempo possibilmente guardando oltre al nostro naso e facendo benchmarking su cose che funzionano altrove, e ricopiandole o migliorandole, non saremmo tutti un pò meno arrabbiati e un pò più felici?
In quanti di noi, sono disposti, turisticamente parlando, a rinunciare alle comodità di una vacanza tradizioniale "moderna" per passare ad una vacanza più spartana, senza internet, wi.fi, cell, social, centri benessere, saune, ecc. ecc..
sicuramente l'ambiente gradirebbe , ma purtropo, oggi economicamente e culturalmente mi sembra impossibile invertire la rotta, io stesso faccio fatica, forse un riequilibrio sull'offerte, sarebbe più sensato Proporre una manifestazione che difficilmente trova una connessione con la montagna, mi trova in sintonia con Messner