Funivia da Trento città per le piste del Monte Bondone?

Benissimo, e bellissimo, ma:
- come fai a scollinare l'impianto verso le viotte se arrivi in cima?
- se parte dall'autostazione non credo possano fare una cosa diversa dalla funivia perchè avresti piloni altissimi sulla destr'adige;
- servono, ad occhio, 2 intermedie (una sardagna ed una vanezze?);

senza contare poi che le funivie non hanno grandi portate. va bene, puoi fare come a solda con 3 cambi di vettura (stazione-prima intermedia-seconda intermedia-terza intermedia (in cima al palon?) per scendere alle viotte).

boh, vedo molti punti contrastanti e soprattutto una valangata di soldi che dovrà mettere il pubblico.

sicuramente sarebbe un gran bell'impianto, ma son personalmente scettico.

Ma perché non sei 'poetico' .....la porti dal prato delle Albere alla 'terrazza delle stelle' la tua ggallinaccia preferita e la strusci fino a notte fonda sotto le stelle......HIHIHI
 
effettivamente con le tempistiche di viaggio ci potrebbe essere un più che discreto struscio pure in vettura facendo tutto il tragitto:TTTT:TTTT

poi con l'alta quota come funziona?
 
Il progetto sembra concretizzarsi.
I detrattori hanno dubbi sul biglietto che sarebbe di 17€

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Le opinioni di Ivo Cestari

Stessa situazione anche in nella val di Fiemme, per quanto riguarda la promozione turistica,

bacino di innevamento artificiale sempre in funzione della cosiddetta “stazione sciistica” ormai abbandonata dai cittadini rispetto a qualche decennio fa, in funzione di un turismo proveniente dall’est europeo drogato da continui interventi di promozione turistica.



https://www.ildolomiti.it/blog/lou-...HOhIyybF9pPlgq4awOsdqz3JV5KvIob3ElIBZB5Xo-EXg
 

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L'articolo mi pare cmq un po' troppo da toni forti da opposizione..allora i montanari tornino a piantar patate, allevare capre e far fieno.vedremo quanto sopravviveranno.contenti loro..
 
L'articolo mi pare cmq un po' troppo da toni forti da opposizione..allora i montanari tornino a piantar patate, allevare capre e far fieno.vedremo quanto sopravviveranno.contenti loro..


da noi c'erano due industrie davano lavoro a 3.000,00 persone, ora questo lavoro è sparito, in tanti hanno aperto agriturismi e vivono di un turismo enogastronomico, o legato al turismo in bicicletta o culturale visto che siamo tra le provincie di Mantova, Verona e Brescia, lavorono anche tanti piccoli artigiani che con le industrie erano spariti. Anche nell'immobiliare il mercato si è ripreso per l'acquisto di seconde case. Persone che cercano tranquillità, lontano dal turismo caotico e disordinato.
si può offrire un offerta turistica anche diversa, Non poi permetterti di puntare esclusivamente sullo sci visti i cambiamento climatici in atto

anche piantar patate e allevar capre, e far fieno serve acqua sole e temperature adeguate

se trovi troppo estremista l'articolo, pensa a quanto sono estremi la Tempesta di Vaia, l'alluvione a Dimaro, Moena, l'ultima in Val San Nicolò, la scarsita di fenomeni nevosi durante l'inverno, le temperature sulle alpi e in pianura nel giugno e luglio
 
Ultima modifica:
Non voglio assolutamente minimizzare i danni della tempesta vaia,che purtroppo ha fatto anche vittime. Ma trovo estremo,questo sì, definire turismo drogato la promozione e il marketing.come fa la gente ad andare in un posto se non lo conosce? E per farlo conoscere serve il marketing e azioni mirate sui mercati dove si può arrivare.e per il Trentino,che piaccia o no, il mercato dove attualmente si può penetrare è soprattutto l'est europa (oltre all'Italia).Perché i tedeschi eccezion fatta per la zona del garda, si fermano in alto adige dove certo non bisogna insegnare a fare turismo,anche se vorrei vedere pure loro quanto andrebbero lontano senza gli impianti e le strutture per lo sci.
 
Non voglio assolutamente minimizzare i danni della tempesta vaia,che purtroppo ha fatto anche vittime. Ma trovo estremo,questo sì, definire turismo drogato la promozione e il marketing.come fa la gente ad andare in un posto se non lo conosce? E per farlo conoscere serve il marketing e azioni mirate sui mercati dove si può arrivare.e per il Trentino,che piaccia o no, il mercato dove attualmente si può penetrare è soprattutto l'est europa (oltre all'Italia).Perché i tedeschi eccezion fatta per la zona del garda, si fermano in alto adige dove certo non bisogna insegnare a fare turismo,anche se vorrei vedere pure loro quanto andrebbero lontano senza gli impianti e le strutture per lo sci.

Vi sono zone in Alto Adige ed anche in Trentino che fanno turismo senza impianti : Val Martello, Valle di Anterselva, Val Casies, Val di Rabbi o dove vi sono micro comprensori Val Sarentino, Val d’Ultimo...Non esiste solo lo sci, diciamo che lo sci è, attualmente, la via più facile ma gli sciatori sono in diminuzione ed il clima diverso faranno sì che certe zone che hanno investito solo in quel versante prenderanno in futuro una scoppola e noi ne pagheremo a livello ambientale le conseguenze.
 
Infatti.non dico che lo sci sia l'unica strada percorribile,però al momento (e credo ancora per un bel po' finché le alternative non saranno efficaci) resterà quella trainante.a chi sostiene il contrario.. beh auguri🙂
 
Infatti.non dico che lo sci sia l'unica strada percorribile,però al momento (e credo ancora per un bel po' finché le alternative non saranno efficaci) resterà quella trainante.a chi sostiene il contrario.. beh auguri🙂

****/turismo/news/stagione-2018-201...A8d7meGlBt0C5QXFmd_oKLgiEhvF72-K0R1TpI30c36Jg

La chiusura dell'articolo, mi sembra un po' forzata, non sono convinto che quelle zone sono in controtendenza rispetto ad altre zone, l'apertura dell' articolo alla prima lettura va in senso opposto

Da tener presente che si è riaperto, dopo la pausa dovuta agli attentati, il mercato turistico nei paesi di Egitto, Tunisia, Mar Rosso, già sul Lago di Garda si registra un calo di turisti, immagino la prossima stagione invernale se non nevica.

Gli italiani vanno a sciare se c'è neve, se l'ambiente rispecchia il periodo e c'è una giornata di sole, altrimenti stanno a casa, non partono per sciare, partono per passare un giornata diversa e per sciare. L'appassionato continuerà a sciare anche con le righe bianche in mezzo al prati marroni, almeno fossero verdi sarebbe più accettabile estiticamente, ma per quanto ? uno o due tre stagione al massimo, ma se il trend diventa questo, cambia sport, oppure, sarà costretto a pellegrinare in cerca di neve, ma in quanti se lo posso permettere ? Girare tutte le alpi e appennini, in cerca di neve ad un certo punto logora. Il mercato della case in affitto per tutta la stagione invernale non è di poco conto, in termini di vendita di stagionali e di moneta circolante nelle valli. Preferisco stare poche ore al volante, e avere la certezza di occupare più tempo possibile per sciare.
 
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A mio avviso la funivia Trento Bondone è una idea ancora più valida che in passato a patto di non considerarla principalmente in funzione dello sci. Con i cambiamenti climatici parte della città di Trento si potrebbe trasferire in Bondone. Le seconde case abbandonate di Vaneze con un collegamento efficiente come quello del Renon a Bolzano diventerebbero appetibili come prime case. Metterei la strada a pedaggio e terrei bassi i prezzi della funivia. Io sarei sempre su. Li a 1200 posso sperare tra 30 anni di vivere il clima della mia infanzia a fondovalle.
 
A mio avviso la funivia Trento Bondone è una idea ancora più valida che in passato a patto di non considerarla principalmente in funzione dello sci. Con i cambiamenti climatici parte della città di Trento si potrebbe trasferire in Bondone. Le seconde case abbandonate di Vaneze con un collegamento efficiente come quello del .

Ma non diventerebbe un paese dormitorio ? perchè comunque la maggior parte delle attività per problemi logistici e spazio sono in fondo valle
un po' quello che sta succedendo nei centri storici italiani,

quindi intendi sbancare la montagna per far spazio a industrie, ipermercati, e altro ?


Mi sembra un po' paradossale promuovere una campagna a favore degli esercenti di impianti a fune, postando la fotografia del Lago di Garda visto dal parco del Monte Baldo- La VERA fortuna di questo ambiente è dovuta, proprio alle dismissioni degli impianti obsoleti. Premetto che non sono contrario agli impianti a fune, anzi, possono costituire il mezzo di trasporto più ecologico su cui puntare, per raggiungere i passi alpini senza l'utilizzo di mezzi privati o per svolgere l'attività sciistica in località già attrezzate ma in crisi, o per l'ammodernamento della stazioni sciistica . Semprechè, ci siano nevicate naturali e non si ecceda con la neve programmata o bacini artificiali a grande impatto ambientale per produrla . Non mi trovo in accordo con la costruzioni di nuovi impianti in zone già dismesse che hanno trovato un loro nuovo equilibrio, o che le possibilità di rilancio siano poco credibili, dovuto anche per effetto del cambiamento climatico, o in zone non ancora sfruttate e incontaminate

https://www.sciaremag.it/montagnaon...k8JIl30prs8GXLCQkYNo8KC4S_kqmSdxlft2r2yK9B_x4
 
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