Piccola località del Monregalese, provincia di Cuneo, sulle prime alture delle Alpi Liguri provenendo dalle Langhe, molto vicina al più conosciuto Mondolé ski, frazione del paese
di Roburent, composta sostanzialmente, direi, da seconde case cresciute dagli anni settanta in avanti;
due seggiovie e cinque skilift servono, un cicinin sovrastimati, 35 chilometri di piste (meno della metà a occhio), tra 1000 e 1600 metri di altitudine,
divise in due zone collegate, il monte Alpet e il monte Colmè, completa il quadro un campo scuola con skilift e illuminazione, in centro al paese.
Mi capita non di rado di andare in piccoli posti dove sicuramente la modernità non è il pregio principale, ma mai come questa volta mi ero sentito catapultato indietro negli anni
di qualche decennio, probabilmente complice anche l'ambiente prealpino/appenninico ma ad un certo punto mi è tornato in mente il Pian del Tivano, seppur più piccolo (per chi lo conosce).
L'idea di andare in questa zona mi era venuta dopo una nevicata di quasi mezzo metro (almeno così sembrava) avvenuta un paio di giorni prima,
con l'intenzione di ritornare il giorno successivo anche al Mondolé dopo tre anni dall'altra volta,
purtroppo, soprattutto per il fatto che prima non vi era fondo, la quantità di neve sarà appena sufficiente per avere le piste innevate (anche in parte ad Artesina il giorno dopo...).
L'accesso alle piste può avvenire da tre punti, che vado a vedere visto che è ormai mezzogiorno, il primo seggiovia Colmè più vicina al centro del paese, dalla frazione Cardini poco più avanti
o dalla seggiovia Monte Alpet a qualche chilometro di distanza, scelto per una maggiore diponibilità di parcheggio.
Iniziamo con qualche foto del viaggio di avvicinamento attraverso le langhe imbiancate,
Barolo , Novello e le montagne intorno all'altipiano cuneese
Il borgo alto di Mondovì con dietro le "sue" montagne
Il Monte Moro e le piste di Frabosa viste entrando a San Giacomo
Partenza dalla seggiovia Monte Alpet, biposto da 600 metri di dislivello e quasi due chilometri (un buon quarto d'ora),
la pista che scende qui non è battuta avvisano alla cassa, ma è percorribile (scritto anche sul sito, è un motivo che mi ha invogliato),
si può fare skipass per una delle due zone o per tutto (18 o 24 giornaliero, 15 o 18 il pomeridiano),
skipass su supporto...adesivo con fil di ferro
Garessio 2000 in lontananza
Dalla cima con il Monviso sullo sfondo
"Pistone" non battuto ma vista l'ora ormai è piuttosto tracciato e pure un bel pò pesante visto che non fa per niente freddo,
anche battuta deve essere una bella pista.
La frazione Cardini, palazzine come tutto il resto del paese
Finale in prossimità del parcheggio
Dalla cima si può scendere sull'altro lato costeggiando lo skilift Pianea
Oltrepassato si continua a scendere, la piste non sono battute tutte e non lo sono in tutta la larghezza in alcuni tratti,
inoltre in alcuni punti la neve non basta e i gatti han tirato qualche "raspata", d'altronde senza alcun fondo i 30-40 cm scarsi caduti non possono fare miracoli.
Qui si arriva allo "snodo" del comprensorio, con giustamente una baita e il relativo parcheggio sci in mezzo, a sinistra si prosegue per la zona Colmé da cui si torna dalla strada al centro,
mentre a destra si rimane da questa parte andando allo skilift Alpet.
Sciovia Alpet dai caratteristici pali a traliccio e risalita battuta...dagli sci
All'arrivo si attraversa la pista per prendere lo skilift Pianea che porta quasi in cima
Non si arriva sulla cima, si può raggiungere solo con lo skilift Cronista, che serve una pista larga e facile
Da questa zona si passa all'altra con questa strada, molto pianeggiante e battuta anch'essa con gli sci,
che gira intorno al Bric Colmè
Si arriva quindi nella zona servita dai due skilift Sapel, più recente e Pineta, con qualche anno in più sulle spalle,
dove ci sono alcune piste corte e poco pendenti
Due dei vari gatti non proprio giovanissimi , in tutto ne ho visti sei o sette
Questa zona dall'alto con il paese in secondo piano, unico punto in cui sono presenti alcuni cannoni,
ma comunque non mancano delle belle strisciate marroni, per fortuna tranquillamente aggirabili
Ultimo impianto una seggiovia biposto di recente costruzione che serve le piste del Bric Colmè,
corte e con solo solo 220 metri di dislivello ma belle pendenti
Pista Liset,sull'altro lato della seggiovia
Si ritorna nell'altro settore dalla cima del Bric Colmè con una stradina da cui si vedono le piste dello skilift Pianea
La seconda pista lungo il Pianea
Poco oltre muretto non battuto
E la variante "Zig-Zag" che permette di tagliare la parte alta delle piste lungo la seggiovia Monte Alpet
Ultimi sguardi dalla cima prima di concludere con l'ultima discesa verso il parcheggio
Due foto del paese al rientro
:skiciao:
di Roburent, composta sostanzialmente, direi, da seconde case cresciute dagli anni settanta in avanti;
due seggiovie e cinque skilift servono, un cicinin sovrastimati, 35 chilometri di piste (meno della metà a occhio), tra 1000 e 1600 metri di altitudine,
divise in due zone collegate, il monte Alpet e il monte Colmè, completa il quadro un campo scuola con skilift e illuminazione, in centro al paese.
Mi capita non di rado di andare in piccoli posti dove sicuramente la modernità non è il pregio principale, ma mai come questa volta mi ero sentito catapultato indietro negli anni
di qualche decennio, probabilmente complice anche l'ambiente prealpino/appenninico ma ad un certo punto mi è tornato in mente il Pian del Tivano, seppur più piccolo (per chi lo conosce).
L'idea di andare in questa zona mi era venuta dopo una nevicata di quasi mezzo metro (almeno così sembrava) avvenuta un paio di giorni prima,
con l'intenzione di ritornare il giorno successivo anche al Mondolé dopo tre anni dall'altra volta,
purtroppo, soprattutto per il fatto che prima non vi era fondo, la quantità di neve sarà appena sufficiente per avere le piste innevate (anche in parte ad Artesina il giorno dopo...).
L'accesso alle piste può avvenire da tre punti, che vado a vedere visto che è ormai mezzogiorno, il primo seggiovia Colmè più vicina al centro del paese, dalla frazione Cardini poco più avanti
o dalla seggiovia Monte Alpet a qualche chilometro di distanza, scelto per una maggiore diponibilità di parcheggio.
Iniziamo con qualche foto del viaggio di avvicinamento attraverso le langhe imbiancate,
Barolo , Novello e le montagne intorno all'altipiano cuneese
Il borgo alto di Mondovì con dietro le "sue" montagne
Il Monte Moro e le piste di Frabosa viste entrando a San Giacomo
Partenza dalla seggiovia Monte Alpet, biposto da 600 metri di dislivello e quasi due chilometri (un buon quarto d'ora),
la pista che scende qui non è battuta avvisano alla cassa, ma è percorribile (scritto anche sul sito, è un motivo che mi ha invogliato),
si può fare skipass per una delle due zone o per tutto (18 o 24 giornaliero, 15 o 18 il pomeridiano),
skipass su supporto...adesivo con fil di ferro
Garessio 2000 in lontananza
Dalla cima con il Monviso sullo sfondo
"Pistone" non battuto ma vista l'ora ormai è piuttosto tracciato e pure un bel pò pesante visto che non fa per niente freddo,
anche battuta deve essere una bella pista.
La frazione Cardini, palazzine come tutto il resto del paese
Finale in prossimità del parcheggio
Dalla cima si può scendere sull'altro lato costeggiando lo skilift Pianea
Oltrepassato si continua a scendere, la piste non sono battute tutte e non lo sono in tutta la larghezza in alcuni tratti,
inoltre in alcuni punti la neve non basta e i gatti han tirato qualche "raspata", d'altronde senza alcun fondo i 30-40 cm scarsi caduti non possono fare miracoli.
Qui si arriva allo "snodo" del comprensorio, con giustamente una baita e il relativo parcheggio sci in mezzo, a sinistra si prosegue per la zona Colmé da cui si torna dalla strada al centro,
mentre a destra si rimane da questa parte andando allo skilift Alpet.
Sciovia Alpet dai caratteristici pali a traliccio e risalita battuta...dagli sci
All'arrivo si attraversa la pista per prendere lo skilift Pianea che porta quasi in cima
Non si arriva sulla cima, si può raggiungere solo con lo skilift Cronista, che serve una pista larga e facile
Da questa zona si passa all'altra con questa strada, molto pianeggiante e battuta anch'essa con gli sci,
che gira intorno al Bric Colmè
Si arriva quindi nella zona servita dai due skilift Sapel, più recente e Pineta, con qualche anno in più sulle spalle,
dove ci sono alcune piste corte e poco pendenti
Due dei vari gatti non proprio giovanissimi , in tutto ne ho visti sei o sette
Questa zona dall'alto con il paese in secondo piano, unico punto in cui sono presenti alcuni cannoni,
ma comunque non mancano delle belle strisciate marroni, per fortuna tranquillamente aggirabili
Ultimo impianto una seggiovia biposto di recente costruzione che serve le piste del Bric Colmè,
corte e con solo solo 220 metri di dislivello ma belle pendenti
Pista Liset,sull'altro lato della seggiovia
Si ritorna nell'altro settore dalla cima del Bric Colmè con una stradina da cui si vedono le piste dello skilift Pianea
La seconda pista lungo il Pianea
Poco oltre muretto non battuto
E la variante "Zig-Zag" che permette di tagliare la parte alta delle piste lungo la seggiovia Monte Alpet
Ultimi sguardi dalla cima prima di concludere con l'ultima discesa verso il parcheggio
Due foto del paese al rientro
:skiciao: