Da poco splitboarder, cerco consigli

befana_snow

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Buogiorno riders , intanto due righe di presentazione ...
donna, over 40, snowboarder dal lontano 93 , affamata da sempre di powder mi avvicino al backcounry con ciaspole nella prima decade degli anni 2000 ...
poi una serie di sconvolgimenti nella vita mi allontanano dalla montagna, per ragioni di lavoro devo trasferirmi a Roma (sono originaria di torino) .
Mi dedico per un po' fondamentalmente ad altro (surf da onda, mountain bike) relegando lo snow a qualche uscita con impianti durante le ferie.
Quest'anno, complice la fortuna di aver trovato ad una split d'occasione di misura a me idonea (rome double agent 154) , ho deciso di riavvicinarmi alla montagna invernale, sperando di trovare itinerari x la split anche in centro italia.
La split dopo anni di "croce" a spalle è stata una gran rivelazione, anche se devo capire ancora bene alcune cose.
Per il momento ho optato per il vetusto ma economico kit voilè, non avendo assolutamente la capacita' di prevedere quanto riusciro' ad usarla una volta rientrata a Roma (ora sono a torino x le feste).
Veniamo alle domande, ovvero ai primi problemi riscontrati

- Le viti che bloccano gli attacchi sulle piastre scorrevoli, sopratutto in salita, cedono molto spesso ... dopo circa 40 minuti di camminata dovevo stringere. Provero' come trovato altrove con il frena filetti ei magari aggiungendo un ulteriore rondella (ho attacchi con disco in alluminio abbastanza sottili ) Se avete qualche altro accorgimento ben venga ;)

- in caso di gita che prevede una tratta di avvicinamento pianeggiante su stradotto di circa 2 km battuto su cui si potrebbe camminare anche senza attrezzi come vi regolate ? Con le ciasplole ovviamente camminavo , ma con la split ? Cosa conviene ? Rimettere la croce a spalle , usare la tavola divisa senza pelli o con pelli ?

- Ultimo ma non meno importante : c è qualcuno (anche skialper) da roma e dintorni che puo' darmi qualche indicazione per giri da max 1000 d+ ?

Per ora grazie e buone splittate ;)
 
Buogiorno riders , intanto due righe di presentazione ...
donna, over 40, snowboarder dal lontano 93 , affamata da sempre di powder mi avvicino al backcounry con ciaspole nella prima decade degli anni 2000 ...
poi una serie di sconvolgimenti nella vita mi allontanano dalla montagna, per ragioni di lavoro devo trasferirmi a Roma (sono originaria di torino) .
Mi dedico per un po' fondamentalmente ad altro (surf da onda, mountain bike) relegando lo snow a qualche uscita con impianti durante le ferie.
Quest'anno, complice la fortuna di aver trovato ad una split d'occasione di misura a me idonea (rome double agent 154) , ho deciso di riavvicinarmi alla montagna invernale, sperando di trovare itinerari x la split anche in centro italia.
La split dopo anni di "croce" a spalle è stata una gran rivelazione, anche se devo capire ancora bene alcune cose.
Per il momento ho optato per il vetusto ma economico kit voilè, non avendo assolutamente la capacita' di prevedere quanto riusciro' ad usarla una volta rientrata a Roma (ora sono a torino x le feste).
Veniamo alle domande, ovvero ai primi problemi riscontrati

- Le viti che bloccano gli attacchi sulle piastre scorrevoli, sopratutto in salita, cedono molto spesso ... dopo circa 40 minuti di camminata dovevo stringere. Provero' come trovato altrove con il frena filetti ei magari aggiungendo un ulteriore rondella (ho attacchi con disco in alluminio abbastanza sottili ) Se avete qualche altro accorgimento ben venga ;)

- in caso di gita che prevede una tratta di avvicinamento pianeggiante su stradotto di circa 2 km battuto su cui si potrebbe camminare anche senza attrezzi come vi regolate ? Con le ciasplole ovviamente camminavo , ma con la split ? Cosa conviene ? Rimettere la croce a spalle , usare la tavola divisa senza pelli o con pelli ?

- Ultimo ma non meno importante : c è qualcuno (anche skialper) da roma e dintorni che puo' darmi qualche indicazione per giri da max 1000 d+ ?

Per ora grazie e buone splittate ;)

Se sei a Torino ancora qualche giorno magari fa un salto da Promosport in piazza Borromini. Sono specializzati in tavole e scialpinismo “freetouring”: sapranno consigliarti tecnicamente sul problema del serraggio.
Altrimenti Grassi Sport in corso Cosenza (ma non so quanto siano “tecnici”)
In Montagna a Sestriere trovi Surfshoppe: sicuramente tra i più attrezzati tecnicamente proprio in materia split.

Per le gite al centro sud proverei alla sede CAI locale: sicuramente sapranno indicarti qualcosa di valido.

Per il problema avvicinamento lascio la parola agli splittari ma come sciatore non ci penserei proprio a camminare o usare gli sci senza pelli (però io sono uno scialpinista scarsissimo: attendi pareri più qualificati)
 
Se sei a Torino ancora qualche giorno magari fa un salto da Promosport in piazza Borromini. Sono specializzati in tavole e scialpinismo “freetouring”: sapranno consigliarti tecnicamente sul problema del serraggio.
Altrimenti Grassi Sport in corso Cosenza (ma non so quanto siano “tecnici”)
In Montagna a Sestriere trovi Surfshoppe: sicuramente tra i più attrezzati tecnicamente proprio in materia split.

Per le gite al centro sud proverei alla sede CAI locale: sicuramente sapranno indicarti qualcosa di valido.

Per il problema avvicinamento lascio la parola agli splittari ma come sciatore non ci penserei proprio a camminare o usare gli sci senza pelli (però io sono uno scialpinista scarsissimo: attendi pareri più qualificati)

Ciao, ;)

Kit voìlè ei pelli le ho proprio prese da surfshoppe, anche se han cercato in tutti i modi di dirmi che è una soluzione pesante ed obsoleta. Hanno montato loro il tutto, quindi credo che quanto fattibile con la versione base del kit sia stata fatta. Ora mi sono dotata di rondelle in teflon e frenafiletti, vediamo se migliora la cosa.

A Roma tramite conoscenze incrociate ero gia' venuta a conoscenza del fatto che c'è un cai che organizza un corso sa1 aperto agli snowboarders, ma purtoppo per ora è fuori budget oltre che avere orari incompatibili con il mio lavoro, peccato perchè sarebbe stato un punto di partenza.

Cmq si vedra' ... per il momento la liberazione dalla croce è gia' una gran motivazione per andare in montagna ;)
 
Ho usato poco la split e son passati svariati anni ma negli avvicinamenti lunghi in piano che fossi con la split o con le ciaspe se potevo camminare senza niente attaccato ai piedi lo facevo , alla fine crei comunque una frizione e se non c è bisogno di gallegiare sulla neve o sulla crosta chi te lo fa fare? Magari sbagliavo io , ma mi dava la sensazione di fare più fatica , con le ciaspe poi , specialmente sul duro , è anche più difficile , con le pelli è già più gestibile.
La cosa migliore è provare e vedere come ti trovi.
 
Ho usato poco la split e son passati svariati anni ma negli avvicinamenti lunghi in piano che fossi con la split o con le ciaspe se potevo camminare senza niente attaccato ai piedi lo facevo , alla fine crei comunque una frizione e se non c è bisogno di gallegiare sulla neve o sulla crosta chi te lo fa fare? Magari sbagliavo io , ma mi dava la sensazione di fare più fatica , con le ciaspe poi , specialmente sul duro , è anche più difficile , con le pelli è già più gestibile.
La cosa migliore è provare e vedere come ti trovi.

Lo stradino in questione è un tipico stradotto da passeggiata tranquilla da ciaspolatori battuto dalle motoslitte. Una delle altre ragioni x cui avevo rinunciato ad usare le
ciaaspole erano un po' di problemini di schiena ... quindi diciamo che l'idea di rimetterie a spalle la "croce" non mi attira per nulla.

Mancando la neve a quote basse tocca trovare i compromessi, e domani pensavo di provare una gita che dovrebbe essere ancora buona nella parte alta accedendovi dal suddetto stradotto raggiungibile via impianti.... Che dire faro' qualche prova e vi dico ... l'altra idea che mi veniva era di atttaccarla con una cima allo zaino e tirarla ;)
 

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