Wlf 56 - extra multiwlf lungo un altro percorso
- Autore discussione Edo
- Data d'inizio
subsahara
Coldest Ice
Appena fuori dall'Oblast' di Kaliningrad...
Apperò! E quindi ti sei fatto un bel giretto di diecimila km… ‘tacci tua! (detto con viva ammirazione, ça va sans dire).
Peccato che non ti sia spinto fino all'odierna Klaipėda, estremo limite nordorientale della Prussia (fino al 1918) e del deutschsprachigen Raum (fino all’espulsione di massa post WWII).
Come recita infatti la famosa canzonetta:
Von der Maas bis an die Memel,
Von der Etsch bis an den Belt
etc etc
A dire il vero nel Lied si fa ovviamente riferimento al fiume, e non alla città (che si trova in destra orografica, ed è per questo motivo che fu l’unico pezzo di Prussia Orientale che venne perduto nel ’18, quando venne deciso che il confine avrebbe seguito il corso del Memel/Nemunas fino alla foce); sul Memel, all’altezza di Tilsit, c’è il famoso Luisen-Brücke, poderoso monumento che segnava il confine tra Prussia e Russia, e ora tra Russia e Lituania: mannaggia, un paio di foto dalla sponda destra ci potevano stare…
Ma bando alle ciance, e tanti complimenti per il viaggio fantastico!
Apperò! E quindi ti sei fatto un bel giretto di diecimila km… ‘tacci tua! (detto con viva ammirazione, ça va sans dire).
Peccato che non ti sia spinto fino all'odierna Klaipėda, estremo limite nordorientale della Prussia (fino al 1918) e del deutschsprachigen Raum (fino all’espulsione di massa post WWII).
Come recita infatti la famosa canzonetta:
Von der Maas bis an die Memel,
Von der Etsch bis an den Belt
etc etc
A dire il vero nel Lied si fa ovviamente riferimento al fiume, e non alla città (che si trova in destra orografica, ed è per questo motivo che fu l’unico pezzo di Prussia Orientale che venne perduto nel ’18, quando venne deciso che il confine avrebbe seguito il corso del Memel/Nemunas fino alla foce); sul Memel, all’altezza di Tilsit, c’è il famoso Luisen-Brücke, poderoso monumento che segnava il confine tra Prussia e Russia, e ora tra Russia e Lituania: mannaggia, un paio di foto dalla sponda destra ci potevano stare…
Ma bando alle ciance, e tanti complimenti per il viaggio fantastico!
Edo
???
Dunque, in realtà a Klaipėda ero stato durante una precedente visita più approfondita delle tre repubbliche sul Mar Baltico. Ma senza le vostre nozioni storiografiche mi sono sicuramente perso gran parte della comprensione dei luoghi visitati.
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Ho capito e sono già stato cazziato a dovere qualche pagina fa: è d'obbligo che io ritorni in quella zona in futuro. Ma certamente non potrò accontentarmi di visitare i confini dell'exclave senza addentrarmici. Tuttavia, come ho scritto ed il mio pensiero è stato avallato; è necessario che prima mi metta a studiare, altrimenti l'escursione potrebbe rivelarsi del tutto inutile e meno gratificante. Ma da dove iniziare ad approfondire la questione, senza ricevere il giusto instradamento?
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PS: quella "Rzym" cosa sta a significare? Origini d'oltralpe per caso?
subsahara
Coldest Ice
Se me lo chiedesse un livignasco la risposta sarebbe affermativa. E Rzym è… Rzym.
Riguardo a una tappa del tuo viaggio, Big Wood (la chiamo così ma preferisco il nome russo), ci si potrebbe porre (be’, almeno io me le pongo) una serie di domande interessanti circa il suo funzionamento/gestione.
1. Ma chi ci va? Qual è il bacino di utenza? San Pietroburgo è a oltre mille km di distanza, e la Carelia è scarsamente popolata. Ne deduco che sia frequentata quasi esclusivamente dai murmanschesi, che comunque devono sobbarcarsi un viaggio di 200 km abbondanti sola andata. Insomma, anche per loro non è esattamente un posto comodo per farsi una sciata in giornata.
2. Leggo che la stazione è aperta da novembre a maggio, e non faccio fatica a crederci. Però… Big Wood è oltre il circolo polare artico: a dicembre c’è il buio completo, e anche a novembre e gennaio le ore di luce sono pochissime. Eppure, spulciando in rete, leggo di orari di servizio 10-18 o anche 10-20. In pieno inverno scieranno con illuminazione artificiale, suppongo. Ad ogni modo immagino che il periodo migliore sia marzo-aprile.
3. Capitolo condizioni climatiche. Non credo che sia un posto intollerabilmente freddo, però penso che nebbia, vento e bufere si verifichino con frequenza. La stazione è spesso chiusa?
Molto affascinante, ad ogni modo.
E bravo tu che le hai dato un’occhiata!
Edo
???
Non hai affatto chiarito la questione, sicché anche Lwów tecnicamente non si può dire che non si trovi oltralpe per egli.
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Beh, anche Turīna è Turīna ma ciò non annulla la legittimità e nemmeno in questo caso soddisfa la curiosità ad essa legata della mia domanda...
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La questione è interessante ma va approfondita; anche io me lo sono già chiesto.
Per il momento posso solo rispondere che i russi hanno una concezione delle distanze diversa dalla nostra e sono sicuro di aver visto su YouTube una testimonianza di viaggio a Big Wood per sciare il cui vacanziere ha percorso la strada da San Pietroburgo (o forse andavano su da Mosca non passando da lì, ma comunque il secondo tratto della strada l'hanno percorsa).
.
subsahara
Coldest Ice
L’obiezione è acuta e merita una replica non telegrafica. :NDD
Sicuramente hai ben presente che la cresta principale alpina, a est della valle Aurina, non segue il profilo delle Carniche e poi delle Giulie bensì prosegue dritto per dritto in direzione NE con i Tauri, fino a spegnersi alle porte di Vienna.
La “biforcazione” avviene in corrispondenza del nodo del Dreiherrnspitze, maestosa vetta di ben 3500 m appartenente al gruppo del Venediger che chiude la testata della valle Aurina.
Se fossi stato in Tolomei non avrei certo assegnato il nome di Vetta d’Italia all’insulso Glockenkarkopf (nell’errata convinzione che fosse il punto più settentrionale del Belpaese), bensì proprio al vicino Picco dei Tre Signori (sulle cui pendici tra l’altro si trovano le vere sorgenti del fiume Adige, visto che a Brunico l’Aurino è più ricco della Rienza, a Bressanone la Rienza è molto più ricca dell’Isarco, e a valle di Bolzano l’Isarco è molto più ricco dell’Adige stesso).
Dal punto di vista di un livignasco, sia Verona che Graz sono città transalpine, poiché per raggiungerle (senza imbarcarsi in lunghe circumnavigazioni) occorre giocoforza attraversare l’Hauptkamm.
Per andare a Lwów invece non serve valicare, chessò, il Resia, il Brennero o i Tauri: basta lasciarsi trasportare dalla corrente, e senza fare un metro di salita ti ritrovi in Pannonia. Poi però bisogna varcare i Carpazi (per esempio, come hai fatto tu stesso, dal Dukla, il quale credo sia il passo più basso in assoluto).
Quindi, per il nostro amico livignasco, il leopolitano non è transalpino: è transcarpatico
Beh, anche Turīna è Turīna ma ciò non annulla la legittimità e nemmeno in questo caso soddisfa la curiosità ad essa legata della mia domanda...
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1. Potrei avere una particolare predilezione per la berniniana chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, luogo di culto della nazione polacca.
2. Potrebbe essere un modo per omaggiare Zbigniew Boniek, grande campione con un passato romanista, e romano d’adozione.
3. Potrei abitare vicino al trafficato viale che dal quartiere Flaminio sale ai Parioli, intitolato al mitico Maresciallo Piłsudski
4. Potrei avere lontane ascendenze nel bacino della Vistola
5. Varie ed eventuali
Puoi combinare una o più delle spiegazioni sopra riportate
Edo
???
Con questa risposta ti sei meritato un bonus di benemerito: cosa ti piacerebbe ricevere come presente pasquale? Devo forse anticipare la messa in onda dell'ultima puntata della fotocronaca, sulla quale temporeggio perché sarà quella che mi riporterà, ahimè, giù nella trista Turin e che segna la fine di questa simpatica gitarella?
subsahara
Coldest Ice
Con questa risposta ti sei meritato un bonus di benemerito: cosa ti piacerebbe ricevere come presente pasquale? Devo forse anticipare la messa in onda dell'ultima puntata della fotocronaca, sulla quale temporeggio perché sarà quella che mi riporterà, ahimè, giù nella trista Turin e che segna la fine di questa simpatica gitarella?
Le tue parole… il senso lor m’è duro.
O meglio: il tono del senso lor m’è duro; non vorrei che in esse si celino note di fastidio e disapprovazione per le mie logorroiche ovvietà.
Se così è porgo le mie scuse.
Sarò in ogni modo ben lieto di gustarmi l’ultimo capitolo del tuo viaggio.
Dunque, dopo aver visitato Breslau (la potremmo anche chiamare Nowy Lwów viste le origini di buona parte dei suoi attuali abitanti) non ti sei fatto mancare un accosto (suppongo fugace) a Schreiberhau per testarne “a secco” la consistenza sciistica.
Ciò ti ha condotto a varcare il confine tra Slesia e Boemia inerpicandoti sulle vertiginose rampe dell’elevato Neuweltpass, spartiacque tra Elba e Oder, scollinando a quasi 900 m slm.
E poi ti sei fermato per dormire il sonno del giusto, a 1000 km dai tuoi possedimenti sabaudi.
Spero che il giorno dopo, per combattere la stanchezza, ti sia almeno concesso un buon caffè svizzero on your way back home. A soli 4 CHF.
Resto in attesa
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Due righe ancora sul Neuweltpass (continuo a usare il nome tedesco data la storia dei luoghi): esso, al confine tra Prussia e Impero Asburgico, era ed è attraversato da una linea ferroviaria internazionale, di secondaria importanza.
Il tracciato della linea, per seguire la conformazione del territorio, “bucava” l’impalpabile Staatsgrenze più volte, meandreggiando al di qua e al di là del confine.
Nel 1958 Polonia e Cecoslovacchia, ereditato lo scomodo stato di fatto, procedettero a una rettifica del confine: il pezzo di Polonia che “rompeva le palle” venne ceduto alla Cecoslovacchia, la quale in cambio offrì una porzione di territorio poco distante di uguale area, non attraversato dalla ferrovia.
Casi analoghi di scambio di territorio hanno riguardato anche l’Italia: mi viene in mente la Val di Lei, con il piccolo fazzoletto occupato dalla diga ceduto alla Svizzera in cambio di pezzettino più a valle di uguale metratura.
Ultima modifica:
Edo
???
Obiezione! Ho parlato di benemerito ed ho gentilmente avanzato la proposta di un cadeau per ringraziare dell'ineffabile risposta ricevuta; come potrei non averla apprezzata appieno?
Se è invece al rovescio che si trova l'intesa verbale scritta tra di noi, non preoccuparti ché sono aperto alle sperimentazioni: la prossima volta ti proporro un calcio sulle b.alle e saprò che ci saremo chiariti...
subsahara
Coldest Ice
Obiezione! Ho parlato di benemerito ed ho gentilmente avanzato la proposta di un cadeau per ringraziare dell'ineffabile risposta ricevuta; come potrei non averla apprezzata appieno?
Se è invece al rovescio che si trova l'intesa verbale scritta tra di noi, non preoccuparti ché sono aperto alle sperimentazioni: la prossima volta ti proporro un calcio sulle b.alle e saprò che ci saremo chiariti...
Meglio di no: aborro questo tipo di sperimentazioni
Edo
???
Purtroppo questa volta, complice tra l'altro la mia impreparazione in materia e la fretta, per non dimenticare la nostalgia di ritornare nella mia beneamata ed adoratissima città, ehm dicevo comunque la frettolosità di portarmi verso la penultima destinazione; ha fatto sì che, del tutto contrariamente alla mia filosofia di vita e alla quasi totalità delle passate esperienze, la località sciistica in questione non sia stata esplorata a dovere e con la viva curiosità che dovrebbe essere domandata al viandante giudizioso che vuole portare a casa l'esperienza formativa e farne tesoro per il futuro, nonché formarsi un bagaglio culturale di sufficiente spessore, ma sia solamente stata fotografata di striscio, senza nemmeno capire sul momento, il pellegrino, ciò che stava immortalando con la fotocamera.
Mi permetto di informarti tuttavia che siffatta località è già stata oggetto d'indagine approfondita qualche tempo fa qua sul forum:
https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90786
E devo tra l'altro ammettere che è proprio per colmare queste mie lacune che è stato un piacere ricevere risposte così complete ed interessanti!
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Bene; dal momento che mi piace tenere fede alla parola data, mi vedo costretto mio malgrado a mandare in onda in anticipo l'ultima puntata della fotocronaca. Se in futuro riprenderà la serie con una nuova stagione, questo dipende da voi Eccellenze, dalla vostra bravura nel risolvere gli indovinelli. Prima però, ça va sans dire, è necessaria innanzitutto la raccolta di nuovo materiale, al momento non ancora programmata in forma pratica, motivo per il quale non posso confermarne ancora il prosieguo entro un periodo di tempo all'interno del quale è coscienzioso programmare la quotidianità:
