Diego_RND
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Due settimane fa il sole splendeva allegramente e il Cai della mia città aveva in programma una gita alla Grignetta passando per il celebre sentiero attrezzato della Direttissima: viste le ottime previsioni meteo mi fiondo in sede ad iscrivermi, già pregustando la giornata di domenica.
Per chi non la conoscesse :shock: la Grigna Meridionale (meglio nota come Grignetta) è una sorta di tempio lombardo dell'arrampicata su roccia, per via delle innumerevoli strutture rocciose presenti specialmente sul versante meridionale e grazie al comodo accesso dalla pianura, passando per Lecco e i Piani dei Resinelli. Anche i suoi sentieri sono super frequentati benchè in generale non siano proprio esattamente elementari come difficoltà.
La Direttissima in realtà non è un percorso che porta fino in vetta alla Grignetta, ma traversando in diagonale il suo versante sud-ovest porta al Rifugio Rosalba per la via più diretta. Per raggiungere la cima si deve poi seguire altre vie più o meno difficili (comprese alcune belle salite su roccia).
A questo link trovate una cartina che illustra abbastanza chiaramente i vari sentieri della Grignetta: la Direttissima è il n. 8, il Sentiero Cecilia il 10 e la Cresta Cermenati l'11.
Per il giro che abbiamo fatto a mio parere l'attrezzatura da ferrata è inutile (anche se per questioni assicurative l'abbiamo comunque portata e indossata) mentre consiglio di usare il casco.
Arrivati al parcheggio dei Piani dei Resinelli verso le 9, ci mettiamo in marcia sul tratto di strada asfaltata verso il Rifugio Porta.
La Grignetta inizia a farsi vedere, profondamente solcata dal Canalone Caimi (tra l'altro una peculiarità della Grignetta è la massiccia presenza di toponimi che ricordano suoi frequentatori più o meno illustri e spesso le loro mogli, figlie, fidanzate, ... ):
In breve si giunge al secolare Rifugio Carlo Porta, punto di partenza dei molteplici e multiformi itinerari grigneschi:
Il sentiero prosegue dietro il rifugio attraversando il Bosco Giulia, e poco dopo si raggiunge il bivio tra Cresta Cermenati e Direttissima che si diparte sulla sinistra.
Poco più avanti la vista si apre sui monti circostanti: in primo piano nella foto si vede il Moregallo, in secondo piano (da dx a sx) i Corni di Canzo Occidentale e Centrale, la piramide erbosa del Cornizzolo e il Monte Rai con il suo mega ripetitore:
Dall'altra parte il Resegone emerge al margine delle nebbie padane
Si supera lo sbocco del Canalone Caimi
Sotto di noi si distendono i Piani dei Resinelli: a sinistra si nota il Nibbio, celebre palestra di arrampicata lecchese, a destra Cima Calolden e Monte Coltignone, sui cui pendii in passato erano presenti due skilift
Il Monte Rosa si fa notare all'orizzonte ...
così come Strahlhorn, Rimpfischhorn, Allalinhorn, l'Alphubel e i gemelli Täschhorn e Dom ...
ma pure il Gran Paradiso ...
Il sentiero per adesso è molto tranquillo, ma iniziano ad apparire i primi torrioni
Uno sguardo verso lo Zucco Pertusio con la selva di guglie del suo versante sud; a destra appare la Torre Costanza
La Direttissima entra finalmente nel vivo con il passaggio probabilmente più complesso: il Caminetto Pagani e le sue scalette verticali
Dal terrazzino al termine della prima scaletta, il traverso superato poco prima, attrezzato con catene e staffe belle nuove
Oltre il Caminetto si schiude il versante sudoccidentale della Grignetta, fatto di erti pendii e innumerevoli formazioni rocciose, che il sentiero attraversa tenendosi per ora a mezza costa
Laggiù in fondo Abbadia Lariana, sulla sponda di "quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti ..."
Un piccolo tratto di facilissima arrampicata sotto strane lame rocciose; ma il bello deve ancora venire ...
Appare il gruppo del Fungo ma in effetti il Fungo da qui si nasconde dietro alle altre guglie: da sinistra, la Torre, la Lancia, il Campaniletto e la Portineria
Il sentiero prosegue tra le rocce
Finalmente si mostra anche il Fungo ... ma la Lancia si nasconde dietro il Campaniletto (la cui via normale tra l'altro è stata la prima salita su roccia di un certo Walter Bonatti)
Il Canalone dell'Angelina, che se risalito porta direttamente sul Sentiero Cecilia
Ma abbiamo altri programmi e proseguiamo fino a incontrare poco più in là il bivio da cui si diparte a sinistra il Sentiero Giorgio (n. 8A); noi invece restiamo sulla Direttissima
Portineria, Campaniletto, Torre, Lancia e Fungo, con il Coltignone sullo sfondo
La sommità del Fungo
Ricompare la Torre Costanza, sulla sua destra la parete giallastra della Mongolfiera e dietro quest'ultima la Torre Cecilia
Zoom sulla Torre Costanza
A questo punto la Direttissima piega decisamente verso l'alto e superato un colletto si entra nel Canalone Valsecchi
Qui c'è un altro passaggio un po' ostico, attrezzato con catena
Il canalone e i pinnacoli che lo cingono
Arrivati al Colle Valsecchi a 1898 m, vista verso sud
Verso nord il Grignone domina la scena
Grignone e Grignetta, in primo piano la dirupata Val Scarettone
Inizialmente si pensava di proseguire lungo il sentiero 11, ma visto che sul versante nord tira un vento freddo piuttosto antipatico si decide di proseguire lungo l'assolato versante sud, imboccando il tratto di Sentiero Cecilia che porta alla Cermenati
Di nuovo con vista sui Resinelli
Il sentiero è dominato dalla bastionata su cui corre la Cresta Segantini; al centro si staglia il Pilone Centrale
Notevoli grignosità assortite
Ed ecco comparire la Guglia Angelina e l'Ago Teresita :shock: dal vivo sono davvero impressionanti
Guardando giù nel Canalone dell'Angelina ricompare il gruppo del Fungo
Il Pilone Centrale, con cordate impegnate sulla via Zucchi
Un altro tratto attrezzato: il Sentiero Cecilia presenta più tratti con catene rispetto alla Direttissima e complessivamente ha un'esposizione maggiore
Là in fondo c'è la Cresta Cermenati ...
ma prima si deve scendere questo caminetto attrezzato ...
e risalire questo erto prato
Uno sguardo al versante appena attraversato
Giunti alla Cermenati, un attimo di sosta contemplativa aspettando che arrivino tutti; zoom su un rocciatore in sosta sul Pilone
Le nubi della pianura si infrangono sul Resegone
e sul Monte Due Mani
La cima del Sigaro Dones, un altro incredibile torrione che però da questa visuale non rende affatto
Traffico di escursionisti sulla parte finale della Cresta Cermenati
Laggiù i Resinelli sono quasi sommersi dalle nubi, ma qua sopra il sole splende su di noi
Finalmente dopo circa 4 ore e mezza di cammino (ritmi molto rilassati) arriviamo in vetta e ci sistemiamo al riparo dal vento.
Croce di vetta
Sulla roccia in prossimità della croce il gruppo alpinistico dei Ragni di Lecco ha posto un libro metallico a ricordo dei defunti (molti di loro in realtà non sono morti in Grigna e neanche in montagna). In effetti un'altra caratteristica della Grigna è la relativa abbondanza di lapidi commemorative per i motivi che potete immaginare.
Sulla cima si trova anche il bivacco Ferrario, da usare come ricovero di emergenza; in quel momento era comunque possibile entrarci dentro anche se mancava il pavimento (era stato tolto per restauro e i pezzi erano accatastati lì vicino)
La cima della Grignetta è un punto panoramico eccezionale nelle giornate di bel tempo.
Nella foto da dx a sx si vede la Punta di Terrarossa o Wasenhorn, il Monte Leone e il Breithorn (quello del Sempione) con il sottostante Alpjergletscher
Una parte del gruppo del Bernina (vedere qui https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=91352 per maggiori dettagli)
Le Prealpi assediate dalla foschia, all'orizzonte il Monte Rosa
Il Grignone
e un ingrandimento sui suoi contrafforti occidentali: Sasso Cavallo, Sasso di Sengg e Sasso dei Carbonari
In discesa sulla Cermenati si può rimirare per bene i tre Torrioni Magnaghi
e anche il Sigaro Dones
A fine giornata la Cermenati sembra quasi interminabile; in realtà dalla cima ai Resinelli ci vogliono circa 2 ore andando con calma ma il tracciato risulta un tantino monotono
Ancora due Magnaghi e il Sigaro, che da qui sembra appoggiato al Primo Magnaghi
La vetta è sempre più distante, mentre ci rituffiamo nella nebbiosa pianura
Ciao Grignetta, torneremo sicuramente a trovarti !!
:skiciao::skiciao::skiciao:
Per chi non la conoscesse :shock: la Grigna Meridionale (meglio nota come Grignetta) è una sorta di tempio lombardo dell'arrampicata su roccia, per via delle innumerevoli strutture rocciose presenti specialmente sul versante meridionale e grazie al comodo accesso dalla pianura, passando per Lecco e i Piani dei Resinelli. Anche i suoi sentieri sono super frequentati benchè in generale non siano proprio esattamente elementari come difficoltà.
La Direttissima in realtà non è un percorso che porta fino in vetta alla Grignetta, ma traversando in diagonale il suo versante sud-ovest porta al Rifugio Rosalba per la via più diretta. Per raggiungere la cima si deve poi seguire altre vie più o meno difficili (comprese alcune belle salite su roccia).
A questo link trovate una cartina che illustra abbastanza chiaramente i vari sentieri della Grignetta: la Direttissima è il n. 8, il Sentiero Cecilia il 10 e la Cresta Cermenati l'11.
Per il giro che abbiamo fatto a mio parere l'attrezzatura da ferrata è inutile (anche se per questioni assicurative l'abbiamo comunque portata e indossata) mentre consiglio di usare il casco.
Arrivati al parcheggio dei Piani dei Resinelli verso le 9, ci mettiamo in marcia sul tratto di strada asfaltata verso il Rifugio Porta.
La Grignetta inizia a farsi vedere, profondamente solcata dal Canalone Caimi (tra l'altro una peculiarità della Grignetta è la massiccia presenza di toponimi che ricordano suoi frequentatori più o meno illustri e spesso le loro mogli, figlie, fidanzate, ... ):
In breve si giunge al secolare Rifugio Carlo Porta, punto di partenza dei molteplici e multiformi itinerari grigneschi:
Il sentiero prosegue dietro il rifugio attraversando il Bosco Giulia, e poco dopo si raggiunge il bivio tra Cresta Cermenati e Direttissima che si diparte sulla sinistra.
Poco più avanti la vista si apre sui monti circostanti: in primo piano nella foto si vede il Moregallo, in secondo piano (da dx a sx) i Corni di Canzo Occidentale e Centrale, la piramide erbosa del Cornizzolo e il Monte Rai con il suo mega ripetitore:
Dall'altra parte il Resegone emerge al margine delle nebbie padane
Si supera lo sbocco del Canalone Caimi
Sotto di noi si distendono i Piani dei Resinelli: a sinistra si nota il Nibbio, celebre palestra di arrampicata lecchese, a destra Cima Calolden e Monte Coltignone, sui cui pendii in passato erano presenti due skilift
Il Monte Rosa si fa notare all'orizzonte ...
così come Strahlhorn, Rimpfischhorn, Allalinhorn, l'Alphubel e i gemelli Täschhorn e Dom ...
ma pure il Gran Paradiso ...
Il sentiero per adesso è molto tranquillo, ma iniziano ad apparire i primi torrioni
Uno sguardo verso lo Zucco Pertusio con la selva di guglie del suo versante sud; a destra appare la Torre Costanza
La Direttissima entra finalmente nel vivo con il passaggio probabilmente più complesso: il Caminetto Pagani e le sue scalette verticali
Dal terrazzino al termine della prima scaletta, il traverso superato poco prima, attrezzato con catene e staffe belle nuove
Oltre il Caminetto si schiude il versante sudoccidentale della Grignetta, fatto di erti pendii e innumerevoli formazioni rocciose, che il sentiero attraversa tenendosi per ora a mezza costa
Laggiù in fondo Abbadia Lariana, sulla sponda di "quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti ..."
Un piccolo tratto di facilissima arrampicata sotto strane lame rocciose; ma il bello deve ancora venire ...
Appare il gruppo del Fungo ma in effetti il Fungo da qui si nasconde dietro alle altre guglie: da sinistra, la Torre, la Lancia, il Campaniletto e la Portineria
Il sentiero prosegue tra le rocce
Finalmente si mostra anche il Fungo ... ma la Lancia si nasconde dietro il Campaniletto (la cui via normale tra l'altro è stata la prima salita su roccia di un certo Walter Bonatti)
Il Canalone dell'Angelina, che se risalito porta direttamente sul Sentiero Cecilia
Ma abbiamo altri programmi e proseguiamo fino a incontrare poco più in là il bivio da cui si diparte a sinistra il Sentiero Giorgio (n. 8A); noi invece restiamo sulla Direttissima
Portineria, Campaniletto, Torre, Lancia e Fungo, con il Coltignone sullo sfondo
La sommità del Fungo
Ricompare la Torre Costanza, sulla sua destra la parete giallastra della Mongolfiera e dietro quest'ultima la Torre Cecilia
Zoom sulla Torre Costanza
A questo punto la Direttissima piega decisamente verso l'alto e superato un colletto si entra nel Canalone Valsecchi
Qui c'è un altro passaggio un po' ostico, attrezzato con catena
Il canalone e i pinnacoli che lo cingono
Arrivati al Colle Valsecchi a 1898 m, vista verso sud
Verso nord il Grignone domina la scena
Grignone e Grignetta, in primo piano la dirupata Val Scarettone
Inizialmente si pensava di proseguire lungo il sentiero 11, ma visto che sul versante nord tira un vento freddo piuttosto antipatico si decide di proseguire lungo l'assolato versante sud, imboccando il tratto di Sentiero Cecilia che porta alla Cermenati
Di nuovo con vista sui Resinelli
Il sentiero è dominato dalla bastionata su cui corre la Cresta Segantini; al centro si staglia il Pilone Centrale
Notevoli grignosità assortite
Ed ecco comparire la Guglia Angelina e l'Ago Teresita :shock: dal vivo sono davvero impressionanti
Guardando giù nel Canalone dell'Angelina ricompare il gruppo del Fungo
Il Pilone Centrale, con cordate impegnate sulla via Zucchi
Un altro tratto attrezzato: il Sentiero Cecilia presenta più tratti con catene rispetto alla Direttissima e complessivamente ha un'esposizione maggiore
Là in fondo c'è la Cresta Cermenati ...
ma prima si deve scendere questo caminetto attrezzato ...
e risalire questo erto prato
Uno sguardo al versante appena attraversato
Giunti alla Cermenati, un attimo di sosta contemplativa aspettando che arrivino tutti; zoom su un rocciatore in sosta sul Pilone
Le nubi della pianura si infrangono sul Resegone
e sul Monte Due Mani
La cima del Sigaro Dones, un altro incredibile torrione che però da questa visuale non rende affatto
Traffico di escursionisti sulla parte finale della Cresta Cermenati
Laggiù i Resinelli sono quasi sommersi dalle nubi, ma qua sopra il sole splende su di noi
Finalmente dopo circa 4 ore e mezza di cammino (ritmi molto rilassati) arriviamo in vetta e ci sistemiamo al riparo dal vento.
Croce di vetta
Sulla roccia in prossimità della croce il gruppo alpinistico dei Ragni di Lecco ha posto un libro metallico a ricordo dei defunti (molti di loro in realtà non sono morti in Grigna e neanche in montagna). In effetti un'altra caratteristica della Grigna è la relativa abbondanza di lapidi commemorative per i motivi che potete immaginare.
Sulla cima si trova anche il bivacco Ferrario, da usare come ricovero di emergenza; in quel momento era comunque possibile entrarci dentro anche se mancava il pavimento (era stato tolto per restauro e i pezzi erano accatastati lì vicino)
La cima della Grignetta è un punto panoramico eccezionale nelle giornate di bel tempo.
Nella foto da dx a sx si vede la Punta di Terrarossa o Wasenhorn, il Monte Leone e il Breithorn (quello del Sempione) con il sottostante Alpjergletscher
Una parte del gruppo del Bernina (vedere qui https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=91352 per maggiori dettagli)
Le Prealpi assediate dalla foschia, all'orizzonte il Monte Rosa
Il Grignone
e un ingrandimento sui suoi contrafforti occidentali: Sasso Cavallo, Sasso di Sengg e Sasso dei Carbonari
In discesa sulla Cermenati si può rimirare per bene i tre Torrioni Magnaghi
e anche il Sigaro Dones
A fine giornata la Cermenati sembra quasi interminabile; in realtà dalla cima ai Resinelli ci vogliono circa 2 ore andando con calma ma il tracciato risulta un tantino monotono
Ancora due Magnaghi e il Sigaro, che da qui sembra appoggiato al Primo Magnaghi
La vetta è sempre più distante, mentre ci rituffiamo nella nebbiosa pianura
Ciao Grignetta, torneremo sicuramente a trovarti !!
:skiciao::skiciao::skiciao: