Il terribile N.119! Sentiero G. Ruffo e un nevaio al Corno alle Scale 4 agosto 2018

madflyhalf

Skifoso assolato che fa l'aperitivo
I frequentatori estivi dell'Appennino Bolognese sanno benissimo che sul Corno alle Scale c'è un mostro.

Non un mostro in carne ed ossa, ma un sentiero che ti violenta HIHIHI

E' il mitico n. 119, sentiero Giulio Ruffo, che porta in cima al Corno alle Scale per il cosiddetto Poggio di Mezzo, uno sperone erboso lungo... beh 1000m! Sale dritto per dritto quasi a goccia d'acqua partendo dal rifugio Segavecchia, quota 920m, e arriva a brucare l'erba sotto gli scarponi degli escursionisti sulla cima del Corno, quota 1945m.
E' anche famoso per via di un tratto attrezzato negli ultimi 50m, dove i corsi di Ferrate del CAI Bologna inaugurano la stagione montana (quella collinare è sulla ben più tosta ferrata di Badolo).

Questo sentiero a mio parere non è paragonabile a quello ben più di soddisfazione dei Balzi dell'Ora, sulla cresta Nord: di fatto è una scammellata prima in un bosco molto umido della valle del Silla, poi per 400m di dislivello sulla prateria della parete Est del Corno. Ma fino ad oggi non l'avevo mai fatto, quindi... che scammellata sia!

Ecco il piano di itinerario, giallo la salita, blu la discesa, il resto è sudore!
218898-sentiero-g-ruffo-unnamed.jpg


Uno dei motivi per cui mi sono lanciato oggi è che ho scoperto che fino al 18 luglio era presente un nevaio valanghivo a quota... 1200m!!
Quest'inverno, in prossimità delle ingenti nevicate di febbraio e marzo, una enorme valanga si staccò dal (quasi sempre deserto) versante est, e ancora a metà luglio la situazione era questa!
Fonte: CAI PORRETTA
IMG_5765.jpeg


Quindi sarà il caso di andare a ficcare il naso!!

Si parte, lo splendidamente gestito rifugio Segavecchia!
218888-sentiero-g-ruffo-p1030279.jpg


All'inizio il sentiero passa monotono nel bosco
218889-sentiero-g-ruffo-p1030281.jpg


Fino al primo bivio, che indica l'inizio del mostro
218890-sentiero-g-ruffo-p1030282.jpg


218891-sentiero-g-ruffo-p1030284.jpg


Le attrezzature partono subito! :D
HIHIHI
218892-sentiero-g-ruffo-p1030285.jpg


Molto anonimamente sale sale, in mezzo alla faggeta ancora fresca, il sentiero non prende quota con convinzione... si alternano pochi tornanti a tratti in costa
218893-sentiero-g-ruffo-p1030286.jpg


218894-sentiero-g-ruffo-p1030295.jpg


Si arriva poi al momento in cui si dovrebbe guadare il Fosso di Mezzo, ma...
Qualcosa ha fatto un po' di danni! E i residui sono ancora lì!:D
218895-sentiero-g-ruffo-p1030298.jpg


Fa paura, è ancora enorme e posso solo immaginare che cosa sia stata quella valanga quest'inverno, questo fosso che si attraversava dicono con 2-3 passi, ora è largo 30mt!

C'è anche della ferraglia, mi chiedo da dove venga... sopra di me, lungo l'ipotetico tracciato della valanga, dovrebbe esserci solo boschi e, più in alto, prati!
218896-sentiero-g-ruffo-p1030299.jpg


Sgocciola ma è ancora lì, a 1200m di quota, neve in Appennino!
218897-sentiero-g-ruffo-p1030300.jpg


Da qui in poi il sentiero sale sensibilmente in mezzo al bosco, ripido, quasi sempre per la massima pendenza e ci si trova spesso a usare gli alberi con le mani per aiutarsi su un terreno abbastanza ostico (radici e fogliame, e sassi scivolosi e umidi sommersi).
Questa parte centrale del 119 è secondo me la più faticosa, inoltre occhio ai segni CAI sugli alberi, perché la traccia a volte non è proprio limpidissima.

Fa un caldo bestia e in mezzo al bosco mi godo un passo lento, sapendo che ben presto gli alberi mi abbandoneranno per la ventosa, soleggiata brughiera Appenninica d'alta quota
218901-sentiero-g-ruffo-p1030302.jpg


Intanto però gli alberi si diradano e si intravede il Corno alle Scale, la Punta Sofia con la croce
218902-sentiero-g-ruffo-p1030305.jpg


Un altro pezzo di neve, aggrappato a mezza costa sopra il torrente
218903-sentiero-g-ruffo-p1030306.jpg


218899-sentiero-g-ruffo-005.jpg


Eccoci, è ora, si esce al caldo e... il vento soffia già forte!
218900-sentiero-g-ruffo-006.jpg


Sono in mezzo ad una parete d'erba!
218904-sentiero-g-ruffo-p1030310.jpg



Ecco questo pilastro di erba da fare tutto d'un fiato. In effetti si sale veramente veloci, sono sorpreso!
:shock:HIHIHI
218905-sentiero-g-ruffo-p1030312.jpg


Pendenze niente male! Qualcuno in discesa la fa anche con gli sci, ma credo sia praticabile pochissime volte l'anno
218906-sentiero-g-ruffo-p1030314.jpg


Mi guardo indietro, malinconico verso quell'ultimo faggio che regalava ombra
218907-sentiero-g-ruffo-p1030315.jpg


Ci trovo anche uno spit, forse per eventuali calate o sicure invernali? bo, d'estate è piuttosto inutile!
218908-sentiero-g-ruffo-p1030318.jpg


Davanti, il sentiero prosegue! Ogni 2 passi mi alzo di 1m di quota, praticamente è un II su erba e non dà tregua!
218909-sentiero-g-ruffo-p1030322.jpg


Ecco sull'unico sperone roccioso che inizia il cavo
218910-sentiero-g-ruffo-p1030323.jpg


L'esposizione è inesistente, anche se perdere l'equilibrio significherebbe rotolare per... un bel po', ma il cavo è una manna per dare sollievo alle gambe!
Fermo restando che rimane parecchio verticale, almeno 10-12m di I continuo con qualcosa di più!
218911-sentiero-g-ruffo-p1030324.jpg



Il primo spezzone di cavo lo sento ballerino e un motivo c'è
218912-sentiero-g-ruffo-p1030326.jpg


Verso giù, il baratro verde :D
218913-sentiero-g-ruffo-p1030327.jpg


Ultime sbuffate
218914-sentiero-g-ruffo-p1030328.jpg


La croce, oggi non ci vado! sarò morto in vetta
218915-sentiero-g-ruffo-p1030330.jpg



Con il muso che bruca direttamente sul sentiero trovo il solito quarzo
218916-sentiero-g-ruffo-p1030331.jpg


218917-sentiero-g-ruffo-p1030332.jpg


Gli ultimi metri inizia la mirtillaia e inizio a ribeccarmi a suon di naturalissima vitamina C!
218918-sentiero-g-ruffo-p1030333.jpg


Colpevole!
218921-sentiero-g-ruffo-007.jpg


In vetta i soliti panorami con cui non voglio tediarvi più di tanto!
218919-sentiero-g-ruffo-p1030334.jpg


Mi accascio sotto il punto trigonometrico che mi fa un po' di ombra e mi mangio un'albicocca, tempo di salita: 2h30 tonde, non male, la tabella dava 3h!
218920-sentiero-g-ruffo-p1030335.jpg


Poi giù verso lo Strofinatoio
218922-sentiero-g-ruffo-p1030336.jpg


Dallo Strofinatoio si gira a sinistra verso il passo del Cancellino (20'), confine tra Toscana ed Emilia
218923-sentiero-g-ruffo-p1030338.jpg


Il Poggio di Mezzo, e indicativamente la p
arte alta del sentiero fatto oggi
218943-218923-sentiero-g-ruffo-p1030338-3.jpg




La Est
218924-sentiero-g-ruffo-p1030342.jpg


I verdissimo morbido versante Toscano, rilassa allo sguardo
218925-sentiero-g-ruffo-p1030343.jpg


Mi volto indietro, la mole del Cornaccio a sx e di Punta Giorgina (1927), la terza cima del Corno a dx
218926-sentiero-g-ruffo-p1030346.jpg


Al Passo del Cancellino tira un vento della madonna, in molte occasioni mi sposta durante il cammino, meglio incamminarsi e proseguire la discesa
218927-sentiero-g-ruffo-p1030349.jpg


La splendida severa parete Est, più lontano la cresta nord dei Balzi dell'Ora, le scale del Corno!
218928-sentiero-g-ruffo-p1030353.jpg



218929-sentiero-g-ruffo-p1030361.jpg

218930-sentiero-g-ruffo-p1030364.jpg


Sorgente gelida! Galattica
218931-sentiero-g-ruffo-p1030366.jpg


Le gambe sono fritte veramente, proseguo con una pausa ogni 10'

La faggeta qua è stupenda... siamo ormai nella parte più bassa del sentiero, si incontrano alberi con tronchi di diametro di 1m abbondante! Questa foto giusto per far capire chi comanderà sempre
218932-sentiero-g-ruffo-p1030367.jpg


218933-sentiero-g-ruffo-p1030368.jpg




Sto letteralmente agonizzando
HIHIHI, poi...
Un miraggio!! La stradina che mi porta in 20m al rifugio Segavecchia!
218934-sentiero-g-ruffo-p1030369.jpg


218935-sentiero-g-ruffo-p1030370.jpg


Birra di Castel di Casio (BO), fetta di torta che era praticamente un panetto di burro con sopra 4 mirtilli, poi giù verso la bella Pianaccio
218936-sentiero-g-ruffo-p1030371.jpg


Casa del grande Enzo Biagi
218937-sentiero-g-ruffo-p1030372.jpg


Ora posso dire: ho fatto il 119! Senza chiamare il 118! Ho visto la neve ad agosto in Appennino.

E' di gran lunga il sentiero più faticoso che abbia mai fatto, più del Pradidali da Cant del Gal, più del Tissi fatto dal Vazzoler, più del Vioz da Doss dei Gembri.

MAI PIU'!HIHIHI
 
Ultima modifica:
Sempre mitico il Poggio di Mezzo, ci torno sempre volentieri quando ho già un po' di gamba! :D

I pezzi di ferraglia che hai trovato sono quasi sicuramente i resti della vecchia croce del Corno, abbattuta negli anni '80: nel fosso delle Naspe (fra il Poggio di Mezzo e i Balzi) se ne vedono ancora delle parti piuttosto grosse.

Sempre dallo stesso sentiero 119, abbandonando il Poggio e arrampicandosi come capre su per il Fosso della Radicchiaia, si può raggiungere (faticando non poco) la leggendaria Tana Malia, uno degli incanti più segreti del Corno alle Scale: una serie di cascate (invero con pochissima acqua, ma notevoli) con salti fino a 35 metri. I più temerari le hanno risalite in cordata e deve essere una esperienza indimenticabile.
 
Anch'io ho pensato alla vecchia croce, ma non avendola mai vista non sapevo, tra l'altro pensavo avesse fatto una fine più dignitosa :evil:
Gli anni 80 sono stati IL DISASTRO sotto tutti i punti di vista HIHIHI

Ecco Tana Malia, non ho mai capito come raggiungerlo, mi impegnerò! Sono in molti che fanno le cascate invernali, ma il mese scorso un mio amico del CNSAS del Corno mi ha mandato il video di una discesa in doppia di addestramento loro, in cui il poveretto di turno si è visto mettere in tensione la corda da quelli sotto, proprio mentre era sotto la cascata HIHIHI
Ne ha tirate parecchie... di bestemmie!

Almeno c'erano 30 gradi
 

.

Top