Monte Summano da Val Grande: a salutare il Gesù "più enigmatico" delle montagne 06-18
E' una zona in cui piove. Piove tanto. Piove sempre. Piove spesso tra Thiene - Schio - Santorso. Il sole fa evaporare acqua dal Lago di Garda e queste nuvole calde e cariche spinte verso le fredde montagne del Pasubio si trasformano in pioggia a Schio e dintorni. Oltre ad essere zona di acqua minerali, si tratta una piccola zona della Pianura Padana fucina di piccole-medie attività industriali legate alla meccanica (siderurgia e di precisione), al packaging, al tessile, etc. Ma tutto questo lavorare incessantemente probabilmente ha fatto venir spesso sete ai tanti operai e contadini tant'è che è anche una zona di vini, talvolta eccellenti e di cucina, talvolta eccellente. Dovrebbe essere indicata come la Val Leogra - Timonchio.
Secondo me molto poco valorizzata turisticamente. Il motivo? C'è troppa "bellezza sparsa" a portata di auto e soprattutto i cugini veronesi di Soave, Valpollicella e fino al Garda sono partiti prima e hanno fatto man bassa. A mio parere però, la pedemontana Schio - Bassano del Grappa ha poco da invidiare alla cugina trevigiana e Veronese.
Questa bellissima zona è dominata dal Monte Summano. Non arriva a 1300 m, sembra sia 1296 m slm ma emerge dalla pianura, non ha alcun ostacolo davanti e questo lo rende uno dei monti più belli della Provincia di Vicenza.
In vetta al Summano c'è il famigerato "Gesù di lamiera", quello che ci ha fatto tanto discutere: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=42946
Se l'intento dello sculture era di far riflettere, di trasmettere la sofferenza che il nostro amico deve aver subito, se l'obiettivo era quello di provocare emozioni e far riflettere c'è riuscito in pieno. La scultura non lascia indifferenti: appena arrivi, vabbè, è la solita croce di vetta. Ma poi torni a guardarla più e più volte. Ha un qualcosa di molto più intimo rispetto ad ogni altra scultura vista.
La salita che ho fatto io è per Lesina, Bocca di Lorenza e Val Grande. E' la via più diretta. L'ho presa senza saper di fare il sentiero 458 ma con il senno di poi, vedendo come è la strada "normale" (sentiero 457, fatto parzialmente in discesa) meglio così, preferisco un sentiero che sale dritto ma più breve che una lunghissima strada forestale.
Tutta la zona è piena di chiese, croci, capitelli per Madonne, Gesù e Santi. Forse è una sorta di "pareggio di coscienza" con il fatto che dalla pianura ogni giorno probabilmente partono a mo' di punteggiatura, imprecazioni.
Ecco alcune foto dell'escursione. Si parte da molto basso, circa 220 m slm e si arrica a quasi 1300 m. Sono circa 1000 m di dislivello, un bel tiro!
La Chiesadi Santorso. La Grande Guerra in queste zone è stata particolarmente vissuta e numerose sono le testimonianze ed i monumenti dedicati agli eroi che hanno vissuto per i monti quando ancora nevicava un casino e faceva freddo.
Dopo aver girovagato attorno alla "Villa Rossi" (visitate il bellissimo parco) incontro il primo cartello. Prendo la strada che parte a pochi metri sperando sia quela giusta.
Mi aspettavo un sentiero "grande, largo e facile" ed invece mi becco 1000 m di sentiero da sputare sangue. Scopro dopo che ho fatto la variante 458 e non il 457.
Bocca di Lorenza: i toponimi dicono abbiano sempre un certo significato, chissà qui cosa accadeva.
Il 458 termina sullo stradone che porta al Santuario.
Ecco il magnifico Santuario. Una zona magnifica. Penso ci sia una intera Via Crucis che ci sale. Luogo magico.
Il famoso Gesù di Lamiera. Il fatto che una delle braccia sia schiodata e che non si capisca se sta salutando o altro è penetrante.
Panorama sul Novegno.
Quella è la Strada del Costo. Per chi è appassionato di moto da strada è conosciuta come la "Pista del Costo". Zona franca in cui per alcuni giorni all'anno il codice stradale non esiste.
Panorama sulla Pianura
Panoramiche dalla vetta
Le zona forse fin troppo costruite di questa zona del Vicentino.
Ed una immagine dei bellissimi campi in piena "produzione".
Per chi è più o meno della zona consiglio di farci una salita ma deve esserci buona visibilità per godere della vista sulla pianura.
E' una zona in cui piove. Piove tanto. Piove sempre. Piove spesso tra Thiene - Schio - Santorso. Il sole fa evaporare acqua dal Lago di Garda e queste nuvole calde e cariche spinte verso le fredde montagne del Pasubio si trasformano in pioggia a Schio e dintorni. Oltre ad essere zona di acqua minerali, si tratta una piccola zona della Pianura Padana fucina di piccole-medie attività industriali legate alla meccanica (siderurgia e di precisione), al packaging, al tessile, etc. Ma tutto questo lavorare incessantemente probabilmente ha fatto venir spesso sete ai tanti operai e contadini tant'è che è anche una zona di vini, talvolta eccellenti e di cucina, talvolta eccellente. Dovrebbe essere indicata come la Val Leogra - Timonchio.
Secondo me molto poco valorizzata turisticamente. Il motivo? C'è troppa "bellezza sparsa" a portata di auto e soprattutto i cugini veronesi di Soave, Valpollicella e fino al Garda sono partiti prima e hanno fatto man bassa. A mio parere però, la pedemontana Schio - Bassano del Grappa ha poco da invidiare alla cugina trevigiana e Veronese.
Questa bellissima zona è dominata dal Monte Summano. Non arriva a 1300 m, sembra sia 1296 m slm ma emerge dalla pianura, non ha alcun ostacolo davanti e questo lo rende uno dei monti più belli della Provincia di Vicenza.
In vetta al Summano c'è il famigerato "Gesù di lamiera", quello che ci ha fatto tanto discutere: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=42946
Se l'intento dello sculture era di far riflettere, di trasmettere la sofferenza che il nostro amico deve aver subito, se l'obiettivo era quello di provocare emozioni e far riflettere c'è riuscito in pieno. La scultura non lascia indifferenti: appena arrivi, vabbè, è la solita croce di vetta. Ma poi torni a guardarla più e più volte. Ha un qualcosa di molto più intimo rispetto ad ogni altra scultura vista.
La salita che ho fatto io è per Lesina, Bocca di Lorenza e Val Grande. E' la via più diretta. L'ho presa senza saper di fare il sentiero 458 ma con il senno di poi, vedendo come è la strada "normale" (sentiero 457, fatto parzialmente in discesa) meglio così, preferisco un sentiero che sale dritto ma più breve che una lunghissima strada forestale.
Tutta la zona è piena di chiese, croci, capitelli per Madonne, Gesù e Santi. Forse è una sorta di "pareggio di coscienza" con il fatto che dalla pianura ogni giorno probabilmente partono a mo' di punteggiatura, imprecazioni.
Ecco alcune foto dell'escursione. Si parte da molto basso, circa 220 m slm e si arrica a quasi 1300 m. Sono circa 1000 m di dislivello, un bel tiro!
La Chiesadi Santorso. La Grande Guerra in queste zone è stata particolarmente vissuta e numerose sono le testimonianze ed i monumenti dedicati agli eroi che hanno vissuto per i monti quando ancora nevicava un casino e faceva freddo.
Dopo aver girovagato attorno alla "Villa Rossi" (visitate il bellissimo parco) incontro il primo cartello. Prendo la strada che parte a pochi metri sperando sia quela giusta.
Mi aspettavo un sentiero "grande, largo e facile" ed invece mi becco 1000 m di sentiero da sputare sangue. Scopro dopo che ho fatto la variante 458 e non il 457.
Bocca di Lorenza: i toponimi dicono abbiano sempre un certo significato, chissà qui cosa accadeva.
Il 458 termina sullo stradone che porta al Santuario.
Ecco il magnifico Santuario. Una zona magnifica. Penso ci sia una intera Via Crucis che ci sale. Luogo magico.
Il famoso Gesù di Lamiera. Il fatto che una delle braccia sia schiodata e che non si capisca se sta salutando o altro è penetrante.
Panorama sul Novegno.
Quella è la Strada del Costo. Per chi è appassionato di moto da strada è conosciuta come la "Pista del Costo". Zona franca in cui per alcuni giorni all'anno il codice stradale non esiste.
Panorama sulla Pianura
Panoramiche dalla vetta
Le zona forse fin troppo costruite di questa zona del Vicentino.
Ed una immagine dei bellissimi campi in piena "produzione".
Per chi è più o meno della zona consiglio di farci una salita ma deve esserci buona visibilità per godere della vista sulla pianura.
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