Da anni mi gira per la testa l'idea di sciare il Mont Alt, le notizie dell'ultima sciata risalgono a 5-6 anni fa più un altra parecchi anni prima che è finita su una guida di scialpinismo, quello che è certo è che non molte persone lo hanno sciato, una salita quindi col gusto da esploratori!
Trovare persone che si sarebbero sparati 1800m di dislivello di cui solo 800 sciabili non è stato facile ma finalemte trovo in Andrea il compagno giusto, i gusti nel ravanare sono praticamente gli stessi!
Cominciamo ad attendere le condizioni ideali, ovvero, cengia libera dalla neve e la parte dopo innevata! Pasquetta sembra la giornata ideale così dopo una riunione al bar il giorno di pasqua è deciso! Che abbia inizio il triathlon dei Monti del Sole!
Ci troviamo alle 5 di mattina e via fino a San Gottardo, partenza ore 5:20 in bicicletta per qualche km sci e scarponi in spalla, alla fine della strada sterrata abbandoniamo le biciclette e cominciamo a seguire a piedi la "Via degli Ospizi" alla luce delle frontali, con qualche difficoltà individuiamo la traccia corretta, cominciamo a salite carichi come degli sherpa e raggiungiamo il Col de la Cazeta 822m, da qui proseguiamo superando un paio di facili salitni di roccia fino al Col dei Porz 1115m, ancora nessuna traccia della neve, sembra promettere bene!
Dal Col dei Porz seguiamo tagli sui mughi e in breve arriviamo all'attacco della Zengia Longa Alta (punto critico della salita se fosse innevata/ghiacciata), la guardiamo e presenta chiazze di neve ma non sembra molta, ci incamminiamo e le superiamo con un po di attenzione fino ad arrivare al restringimento finale della cengia che vediamo essere ghiacciato, ci avviciniamo per valutare e grazie ai mughi riusciamo a passare senza grossi problemi!
Dalla fine della cengia si entra in versante nord, la neve comincia ad essere abbondante e con attenzione traversiamo per ripide pale immugate esposte sulla valle fino a portarci sulla Val dei Pez 1150m.
Qui abbandoniamo le scarpe da avvicinamento e indossiamo scarponi e ramponi (neve cementata) e sci in spalla saliamo per la fitta vegetazione fino a 1450m circa dove finalmente mettiamo gli sci, risaliamo il vallone, superiamo l'ultimo tratto più ripido tormentato dalle valanghe e sbuchiamo sull' altipiano sommitale a circa 1800m, da qui con un lungo traverso tendente a destra ci portiamo sotto la pala finale del Mont Alt che risaliamo evitando accumuli fino alla vetta 2069m! Sono le 10:20 e la vetta è conquistata, stanchi ma veramente soddisfatti!
La vicina cima delle Coraie
Vicinissima la Torre del Mont Alt e dietro il Fornel e la Peralora.
Ci intratteniamo in vetta un'oretta abbondante, senza voglia di scendere ma il sole scalda, meglio abbassarsi!<br>E via con delle fantastiche curve sulla neve trasformata e successivamente su fantastico firn fino al bosco fitto dove con un po di acrobazie riusciamo a sciare fino a 1250m. Nuovamente sci in spalla fino alle scarpe, cambio assetto e nuovamente per la cengia e per tracce fino alle biciclette, ultimo sforzo e raggiungiamo la macchina, non senza essere guardati male dai numerosi signori in passeggiata verso Case Salet.
Questa mistica avventura di scialpinismo si conclude con una meritatissima birra gigante e fresca!
La maggior parte delle foto sono di Andrea.
Trovare persone che si sarebbero sparati 1800m di dislivello di cui solo 800 sciabili non è stato facile ma finalemte trovo in Andrea il compagno giusto, i gusti nel ravanare sono praticamente gli stessi!
Cominciamo ad attendere le condizioni ideali, ovvero, cengia libera dalla neve e la parte dopo innevata! Pasquetta sembra la giornata ideale così dopo una riunione al bar il giorno di pasqua è deciso! Che abbia inizio il triathlon dei Monti del Sole!
Ci troviamo alle 5 di mattina e via fino a San Gottardo, partenza ore 5:20 in bicicletta per qualche km sci e scarponi in spalla, alla fine della strada sterrata abbandoniamo le biciclette e cominciamo a seguire a piedi la "Via degli Ospizi" alla luce delle frontali, con qualche difficoltà individuiamo la traccia corretta, cominciamo a salite carichi come degli sherpa e raggiungiamo il Col de la Cazeta 822m, da qui proseguiamo superando un paio di facili salitni di roccia fino al Col dei Porz 1115m, ancora nessuna traccia della neve, sembra promettere bene!
Dal Col dei Porz seguiamo tagli sui mughi e in breve arriviamo all'attacco della Zengia Longa Alta (punto critico della salita se fosse innevata/ghiacciata), la guardiamo e presenta chiazze di neve ma non sembra molta, ci incamminiamo e le superiamo con un po di attenzione fino ad arrivare al restringimento finale della cengia che vediamo essere ghiacciato, ci avviciniamo per valutare e grazie ai mughi riusciamo a passare senza grossi problemi!
Dalla fine della cengia si entra in versante nord, la neve comincia ad essere abbondante e con attenzione traversiamo per ripide pale immugate esposte sulla valle fino a portarci sulla Val dei Pez 1150m.
Qui abbandoniamo le scarpe da avvicinamento e indossiamo scarponi e ramponi (neve cementata) e sci in spalla saliamo per la fitta vegetazione fino a 1450m circa dove finalmente mettiamo gli sci, risaliamo il vallone, superiamo l'ultimo tratto più ripido tormentato dalle valanghe e sbuchiamo sull' altipiano sommitale a circa 1800m, da qui con un lungo traverso tendente a destra ci portiamo sotto la pala finale del Mont Alt che risaliamo evitando accumuli fino alla vetta 2069m! Sono le 10:20 e la vetta è conquistata, stanchi ma veramente soddisfatti!
La vicina cima delle Coraie
Vicinissima la Torre del Mont Alt e dietro il Fornel e la Peralora.
Ci intratteniamo in vetta un'oretta abbondante, senza voglia di scendere ma il sole scalda, meglio abbassarsi!<br>E via con delle fantastiche curve sulla neve trasformata e successivamente su fantastico firn fino al bosco fitto dove con un po di acrobazie riusciamo a sciare fino a 1250m. Nuovamente sci in spalla fino alle scarpe, cambio assetto e nuovamente per la cengia e per tracce fino alle biciclette, ultimo sforzo e raggiungiamo la macchina, non senza essere guardati male dai numerosi signori in passeggiata verso Case Salet.
Questa mistica avventura di scialpinismo si conclude con una meritatissima birra gigante e fresca!
La maggior parte delle foto sono di Andrea.