Resto della mia opinione. Comunque adesso glielo chiedo.
Qui , su questo argomento bisognerebbe soffermarsi perché è fondamentale...come fare per caricare di più e risolvere prima la curva?
Qui , su questo argomento bisognerebbe soffermarsi perché è fondamentale...come fare per caricare di più e risolvere prima la curva?
Ok... per quanto mi riguarda parliamo di roba di un altro pianeta...Ma che domande? Sfruttando le "inerzie della curva precedente" no?!?!?!
Qui Omar Longhi, uno sciatore davvero notevole, ho avuto la fortuna di vederlo diverse volte in GS (mi allenavo sullo stesso tracciato) e quello che impressionava era proprio la fase di float, infinita, sembrava andasse quasi piano, ma purtroppo prendevamo i tempi suoi e nostri...
https://www.youtube.com/watch?v=H4DWpwEEHWk
All'inizio del video, nella curva sportiva, sembra quasi che voglia esaltare esattamente questo, la brevità della fase di vincolo, in modo quasi caricaturale, come se i giudici guardassero soprattutto quello...
Ma la cosa più impressionante sono le "virgole" lasciate da lui e da tutti gli altri (prima foto), sono TUTTE UGUALI, tutte brevissime, quasi simmetriche rispetto a una linea perpendicolare al pendio passante per la massima pendenza, il che significa che questa gente (ovvero la crème de la crème dello sci italiano) deforma lo sci in ingresso e quando i comuni mortali deformano (a 3/4 curva) loro in quel momento rilasciano e se ne vanno, a volte manco ci arrivano a 3/4 di curva...
Andrea
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Venendo alla tua domanda, e facendoci sempre aiutare dall'Omar, diciamo che contro al muro ci devi arrivare veloce, e per farlo non devi frenare prima, e per non frenare non devi sollevare neve, e se vuoi resistere alla forza di compressione e sfruttarla per rimbalzare fuori forte, devi arrivarci già bello inclinato.
E infatti...
primo fotogramma: ZERO spruzzi, l'esterno corre via sulla lamina come un coltello nel burro, l'inclinazione è già notevole
secondo fotogramma: contro al muro
terzo fotogramma: via dal muro
quarto fotogramma, uscito dal muro
il tutto in un tempo misurabile in centesimi di secondo.
E non senza rischiare la spigolata, in quella curva, tra l'altro.
La virgola che raggio ha? 12? Peccato che ai piedi avrà se va bene un 18.
Concludo dicendo che per evolvere verso questo tipo di sciata la prima, e più fondamentale cosa da sapere è che innanzitutto bisogna VOLERLO FARE. Se tu una fase di float lunga non te la vai a cercare non la troverai mai, anche se hai il bagaglio tecnico per farlo. Se vai alla ricerca del carvatone infinito perché ti fa godere stare sullo spigolo, ovviamente non arriverai mai a fare curve con un float lungo, per questo all'inizio ho specificato "ammesso che tu lo voglia fare". Siamo sempre lì: non sciamo con il cronometro in mano e non siamo giudicati dagli istruttori nazionali, ma andiamo alla ricerca di belle sensazioni (ognuno le sue).
Andrea
Ok... per quanto mi riguarda parliamo di roba di un altro pianeta...
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Dipende da cosa si vuole eseguire/dimostrare...
Se ho capito bene, il fotogramma in cui “vola” è una curva sportiva alla riconferma istruttori... in questo caso, il tutto ha perfettamente senso perché il fine della curva sportiva è l’incremento della velocità, il che vuol dire restare sugli spigoli il minor tempo possibile e appiattire gli sci per sfruttare al massimo l’accelerazione ricavata dalla deformazione dell’attrezzo... infatti, non è che vola in senso letterale...
Gli altri due video sono archi condotti, in cui la velocità dev’essere mantenuta costante... ergo, più tempo sugli spigoli e curva spalmata nello spazio per controllare la velocità... inoltre, si tratta della dimostrazione ad una selezione, deve tarare il livello medio richiesto per l’esercizio, non sparare il massimo delle sue abilità...
Ognuno fa il float che riesce a fare. Lo fai per 10 o per meno metri, certo non per 25 ed a certe velocità con delle virgole che si chiudono subito.
HH ha risposto chiarendo il discorso spalle:
http://www.pmts.org/pmtsforum/viewtopic.php?f=1&t=5272&p=53216#p53216
Direi che già essere uno sciatore di livello buono sarebbe una conquista. Quello che noto è che nel punto in cui lui viene via dalla curva io sto ancora venendo avanti nel tentativo di caricare la spatola. Lui usa tanta centrifuga che sembra rimbalzare sulle sponde, mentre a me sembra di resistere ad altre forze... se dovessi provare una cosa del genere rischierei di buttare solo fuori i piedi, quindi, semmai dovessi tentare, lo dovrò fare sotto l'occhio di un maestro per non prendere cattive abitudini poi difficili da togliere. Di sicuro la cosa da acquisire è quella di non addormentarsi sulle lamine, ma di cercare di venire via in un momento in cui lo sci è carico e restituisce qualcosa... qualcosa che poi va domato...Direi un po' per tutti.
Ma fidati che ci sono tanti sciatori di livello discreto/buono che potrebbero aumentare la fase di float e diminuire la fase di vincolo ma non lo fanno solo perché nessuno glielo mostra, cioè puramente per un problema "tattico".
Andrea