Grazie per la risposta, Max. Sono per altro convinto che sia anche e soprattutto questione di sensibilità, e la sensibilità o ce l'hai o non ce l'hai. E questo in tutti i settori che comportano un interazione con un mezzo meccanico, possa essere un'auto, una moto, uno sci o un sempre pattino a rotelle, c'è chi capta immediatamente una differenza, positiva o negativa che sia e chi invece non la avverte, nemmeno se qualcuno gliela fa notare. Per altro non significa essere più o meno bravi, perché anche tra i piloti di auto e moto ci sono veri e propri fuoriclasse che sono in grado di portare al limite qualsiasi cosa gli metti a disposizione, senza che nemmeno si chiedano cosa sia e chi invece prepara in modo maniacale le proprie auto/moto e dà il massimo solo quando sono perfette. Mi ricordo, quando ero un ragazzino, le mitiche sfide Hailwood - Agostini che sono passate alla storia anche per questo: il primo saliva su una moto che non aveva mai visto prima e faceva il tempo, Agostini è stato invece il primo pilota moderno, che dedica la massima importanza alle prove ed alla preparazione della moto. Allo stesso modo, conosco sciatori che possono sciare con una tapparella sotto i piedi che nemmeno se ne accorgono ed altri che se solo lo sci non ha le lamine tirate come dicono loro non si trovano a proprio agio.
Grazie a te. E' assolutamente come dici tu. A riprova: sempre Alex Rochat, che con suo fratello collabora con Atomic, ci spiegava che in realtà quelli che provano gli sci da gara (quelli veri) sono 5 o 6 persone in tutta Europa. Dei collaudatori specializzati, che fanno solo quello. Solo successivamente gli sci vengono passati agli atleti di Coppa che faranno le loro scelte, e lì poi entrano in campo un'enormità di altri fattori (lo sci per la pista ripida, quello per la pista piatta, per la determinata temperatura, blablabla).
Sulle moto ricordo con grande amore la vittoria di Troy Bayliss a Valencia con una moto provata solo quel weekend, ma Troy era Troy...
Grande Maxxx, ottima recensione, col plus del video!!!
Sono d'accordo con tutto quello che scrivi.
Poi certo, tu puoi permetterti cose che la maggior parte di noi non può, ma questo fa parte del gioco (lo sci, appunto, e la logica suddivisione tra chi scia per professione e chi per diletto).
Grazie, gentilissimo, felice ti sia piaciuta.
Mah, sei gentile ma non credo troppo a quello che dici, girano voci sul forum che tu sia un ottimo sciatore a quanto leggo.
Io scio per professione - ahimè mai quanto vorrei - è vero, ma ti garantisco che se un buono sciatore, con un'ottima forma fisica, tanta umiltà e con a disposizione una 30ina di giornate a stagione potrebbe raggiungere livelli inimmaginabili. Io vivo per questo sport, mi alleno tutto l'anno, cerco ossessivamente di sciare solo con gente più forte di me, e durante i corsi di aggiornamento metto giù la testa, spalanco occhi e orecchie quanto più possibile e imparo, rubo, copio, provo, ....
Conosco tanti buoni sciatori che si accontentano. E' una loro scelta e io li capisco benissimo. Io so di essere un buon tennista ma per mille ragioni non miglioro (tempo, rischio infortuni per lo sci) ma ti assicuro che se ci si mettessero, migliorerebbero. Però lo sci è bastardo perchè dopo un pò, l'asintoto dell'apprendimento si appiattisce... noi quest'anno ai corsi abbiamo passato due giorni interi a sistemare la posizione dello sci interno + fare spazzaneve per sistemare la distensione dell'esterno e la posizione del bacino. Il 99% dei buoni sciatori a) non noterebbe differenze da fuori e soprattutto b) si sarebbe stracciato le palle. Invece noi eravamo motivati dall'enorme passione, capivamo perchè lo stavamo facendo, e ci siamo tuffati a farlo. Se io oggi ho quell'esterno così bello "sdraiato" è perchè ho fatto ore di spazzaneve indirizzato a dettagliare il quanto e come vanno distribuiti i carichi sugli sci, come al contempo deve muoversi la caviglia nelle 3 fasi di curva, ....
E' ovvio, lo sciatore "normale" si rompe a fare queste cose, vuole sciare e divertirsi giustamente.... ma sono tutte queste piccole cose che trasformano il buono sciatore nel "top 5%" di ogni comprensorio.