Genitori vs Maestri

io dico di si, ritengo lo sport propedeutico alla vita.
competere, vincere, perdere, rispettare le regole, imparare che l'impegno paga, se ti impegni otterrai qualcosa, agratis non arriva niente, non demordere, rialzarsi dopo la sconfitta sono cose che ti possono cambiare la vita in meglio e con lo sport ti puoi allenare a questa forma mentis.
però sono conscio che le persone che possono vivere di sport sono pochissime, percentuali da zero virgola. quindi da genitore non accetto che mio figlio punti (a causa mia o sua) tutto su una cosa sola, men che meno sullo sport dove le probabilità di successo sono infinitamente piccole e con una buona dose di fortuna (pensate quanti ragazzi estremamente promettenti persi per un infortunio nel momento sbagliato).

io ho fatto la scelta di fargli fare sci agonistico, non nella FISI ma nel CSI (lo so che è una cosa praticamente quasi solo Bergamasca, gli altri comitati non hanno campionati come il ns e quindi capisco che per altri non ci sia questa scelta), ritengo lo sci agonistico fondamentale per imparare a sciare bene e lo sport agonistico per imparare a vivere meglio.
poi sta ad ognuno vivere la sua vita, anche ai ns figli :D
È lo sport in se una palestra di vita ma non la vittoria ... altrimenti lo sport creerebbe una valanga di perdenti e pochissimi vincenti, per fortuna non è così.
 
È lo sport in se una palestra di vita ma non la vittoria ... altrimenti lo sport creerebbe una valanga di perdenti e pochissimi vincenti, per fortuna non è così.
vittoria e sconfitta sono parte integrante dello sport. Senza non é sport.
Bisogna imparare anche a vincere [emoji16]

p.s.: chiarisco che "imparare a vincere" non intendo vincere la competizione ma ad essere un vincitore (non un vincente) nel senso ampio del termine: rispetto degli sconfitti, competere nelle gare appropriate (altrimenti diventa Storti che batte il bambino a braccio di ferro in Tre uomini e una gamba :D), ecc.
 
Ultima modifica:
Bella domanda: ed è proprio la giustificazione di tanti genitori. Io faccio così perchè insegno a lottare a mio figlio e gli sarà utile nella vita. Io sinceramente non la vedo proprio così ma sentiamo ...
neanche io la vedo cosi....preferisco pensare al genitore come un modello che accompagna il figlio nelle proprie scelte , con la propria esperienza , insegnandoli ad imparare più che a vincere.....
le cose nella vita si fanno bene quando si ha passione , dedizione .....non è una gara..... volevate un bella società competitiva?? guardiamo in che m...a di società viviamo.....
 
Non mi ricordo chi ma disse una sacrosanta verità : si può costruire un campione se si inizia a costruire un grande uomo ( donna) . La famiglia deve costruire il grande uomo ( donna) dandogli i giusti valori, dei sani principi ,la giusta educazione, il giusto spirito di sacrificio e la sana conoscenza di se ; il maestro e l’allenatore su questa base potranno costruire ( se ci sono i presupposti) un grande atleta ed un campione.
Ciao
 

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Facciamo che si fa una fatica bestia già solo a crescere figli normali con qualche valore un pelo profondo (non dico la forza morale di un Mandela o Gandhi, ma almeno un'idea del rispetto del prossimo), al solo pensiero di voler creare un campione, o un "vincente", mi viene un esaurimento nervoso preventivo. Poi magari ti esce comunque mediocre ma in compenso stronzo.
 
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