[Poli Friulani e dintorni] Stagione 2017-2018
- Autore discussione Cocojambo
- Data d'inizio
io son contento di una cosa, gli altri anni era saltato fuori quell'articolo del codice penale che puniva la valanga colposa a cui qualche giudice si appellava, qua ho sentito che il colpevole del distacco è lo stesso coinvolto e quindi non si procederà penalmente... staremo a vedere
macs
Well-known member
Che sappia io, se non sbaglio c'è responsabilità penale se coinvolgi altre persone o cose e c'è differenza tra il causare una valanga in zone così dette antropizzate o meno(cioè se scii in aree con impianti o sei in mezzo alla montagna per conto tuo..). In questo caso evidentemente considerano il fatto che non fosse sopra una pista come zona non antropizzata...in questo caso!
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Prova cerca valanga colposa art 426Che sappia io, se non sbaglio c'è responsabilità penale se coinvolgi altre persone o cose e c'è differenza tra il causare una valanga in zone così dette antropizzate o meno(cioè se scii in aree con impianti o sei in mezzo alla montagna per conto tuo..). In questo caso evidentemente considerano il fatto che non fosse sopra una pista come zona non antropizzata...in questo caso!
Su scialp
macs
Well-known member
Se ne era già parlato sul forum qualche anno fa, con anche il contributo degli avvocati qui iscritti
Praticamente perchè ci sia dolo bisogna che tu abbia in qualche modo messo in pericolo la pubblica incolumità. Per questo c'è la differenza tra sciare in culo al mondo e sciare in prossimità degli impianti. In quest'ultimo caso, anche se non coinvolgi cose o persone, teoricamente le hai messe comunque in pericolo per cui saresti penalmente perseguibile. Se sei per i fatti tuoi dovresti creare una valanga che in qualche modo rischi di interessare aree pubbliche(strade o paesi..).
Almeno questo è quello che ho inteso io.
Cocojambo
Ski & Beer
Eheh sarebbe bello fossero sempre scritti così gli articoli... Ma non sarebbero notiziaDiciamo giusto che se capitava a una persona normale probabilmente sarebbe stato crocifisso, ma visto il mestiere che fa questo, imboschiamo tutto e chiudiamo il caso(per inciso, a mio vodo di vedere come sarebbe giusto aver fatto con chiunque a cui fosse capitato)
Nel caso della valanga a Tarvisio quella discesa si sviluppa sotto l'impianto ma non incombe su nessuna pista e data la morfologia della zona nn avrebbe neanche coinvolto la stazione a valle dell'impianto
Che poi un giudice voglia procedere per valanga colposa nn è al momento dato sapere
Che poi un giudice voglia procedere per valanga colposa nn è al momento dato sapere
mister k
Active member
La parte triste e sconvolgente è che anche in questo caso il protagonista è uno che, almeno sulla carta, è un espertone... Pure al giornale radio hanno dato grado 4 e state a casa e questo ci va ugualmente! Vaccate simili te le aspetti dal ragazzino che si compra le pelli al Decathlon e si lancia allo sbaraglio in cerca di avventura, ma non certo da uno che per mestiere dovrebbe rappresentare agli occhi dei cittadini la sicurezza in montagna....
Quoto al 100%. Il giorno prima comunque in Zoncolan c'erano cartelli ovunque col divieto di fuoripista per pericolo valanghe eppure di gente che sciava fuoripista ce n'era non poca. Sul tamai ho visto anch'io salire gente dal versante sud-est su neve caduta da poche ore. Infatti poi anche lì c'è stato un incidente fortunatamente senza gravi conseguenze
i cartelli in zonco ci sono tutto l'anno, quei divieti non hanno alcun valore, dev'esserci un'ordinanza del sindaco.
http://www.bormioforumneve.eu/img_archivio2006/download/Marco_del_Zotto.pdf anche se del 2008 nn mi risulta ci siano state modifiche importanti in merito
e nello specifico
L’omogeneità della cartellonistica in tutti i comprensori sciistici renderà sicuramente dipiù facile percezione il significato del segnale e la possibilità di conoscereimmediatamente, da parte dello sciatore, quale condotta debba essere tenuta per nongenerare e per non incorrere in situazioni di pericolo.La segnaletica, destinata ad avere essenzialmente funzione informativa, dovrà avereforme, dimensioni e caratteri uniformi sia in quanto espressamente previsto dallanormativa vigente sia al fine di facilitare l’apprendimento e la memorizzazione delprecetto ivi contenuto.E’ possibile operare una classificazione secondo diverse categorie di segnali especificamente :- Segnali di pericolo (triangolari con fondo giallo) ad esempio: strettoia, incrocio,crepaccio, cannone sparaneve, dosso, cunetta, mezzo battipista ecc.- Segnali di divieto (rotondi) ad esempio: vietato camminare sulla pista da sci, vietatousare la slitta, ecc.- Segnali di obbligo (rotondi) ad esempio: utilizzo del casco per i ragazzi al di sotto di14 anni, ecc.- Segnali di informazione (rettangolari/quadrati) ad esempio: pronto soccorso, pista dasnowboard, sentiero invernale, ecc.Interessante appare in questo contesto citare una recente sentenza del Tribunalepenale di Bolzano – Sezione distaccata di Silandro – del 23 marzo 21 maggio 2002che ha prosciolto uno snowboardista il quale aveva provocato il distacco di unavalanga essendo uscito volontariamente dall’area sciabile per percorrere un itinerariofuori pista nonostante la presenza di svariati cartelli raffiguranti una mano stilizzata conla scritta “ALT Pericolo Valanghe”.Il Giudice, nel caso di specie, ha ritenuto che tale cartello con la scritta plurilingue “Altpericolo valanghe” non deve essere inteso come un segnale di “divieto” bensì come unsegnale di “pericolo” o “informativo”, in quanto si limita ad avvertire lo sciatore chelasciare l’area sciabile messa in sicurezza dal gestore, significa esporsi ai pericolicomuni della montagna e, in particolare, al pericolo di valanghe. Un segnale, pertanto,non di divieto ma di avvertimento
Il poliziotto che ti vieta di uscire dalle piste forte del cartello di cui sopra sta facendo un abuso e la cosa gli va contestata con cortesia e cognizione di causa
Cmq a Tarvisio mi è capitato, u paio di volte, che i poliziotti all'uscita della cabinovia o alla fine del villaggio verificassero se quelli con aspetto da FR avessero APS.
Questo sistema lo ritengo corretto per fare prevenzione ed "intimorire" chi nn è attrezzato, ma il problema che viene attuato a spot e solitamente ad inizio giornata
Infatti un giorno io e due amici siamo stati controllati proprio a fine villaggio , ma al giro dopo i due agenti nn c'erano più e dietro di noi sono scesi un gruppo di SB e skiers senza nessuna dotazione di sicurezza, quindi tutto sommato sono controlli di facciata e non di reale prevenzione. La maggior parte di chi fa FR oggi ha APS e spesso Airbag e controllarli mi pare anche inutile, se volessero fare prevenzione dovrebbero mettersi a a fermare tutti quelli che girano senza le dotazioni peraltro previste per legge
e nello specifico
L’omogeneità della cartellonistica in tutti i comprensori sciistici renderà sicuramente dipiù facile percezione il significato del segnale e la possibilità di conoscereimmediatamente, da parte dello sciatore, quale condotta debba essere tenuta per nongenerare e per non incorrere in situazioni di pericolo.La segnaletica, destinata ad avere essenzialmente funzione informativa, dovrà avereforme, dimensioni e caratteri uniformi sia in quanto espressamente previsto dallanormativa vigente sia al fine di facilitare l’apprendimento e la memorizzazione delprecetto ivi contenuto.E’ possibile operare una classificazione secondo diverse categorie di segnali especificamente :- Segnali di pericolo (triangolari con fondo giallo) ad esempio: strettoia, incrocio,crepaccio, cannone sparaneve, dosso, cunetta, mezzo battipista ecc.- Segnali di divieto (rotondi) ad esempio: vietato camminare sulla pista da sci, vietatousare la slitta, ecc.- Segnali di obbligo (rotondi) ad esempio: utilizzo del casco per i ragazzi al di sotto di14 anni, ecc.- Segnali di informazione (rettangolari/quadrati) ad esempio: pronto soccorso, pista dasnowboard, sentiero invernale, ecc.Interessante appare in questo contesto citare una recente sentenza del Tribunalepenale di Bolzano – Sezione distaccata di Silandro – del 23 marzo 21 maggio 2002che ha prosciolto uno snowboardista il quale aveva provocato il distacco di unavalanga essendo uscito volontariamente dall’area sciabile per percorrere un itinerariofuori pista nonostante la presenza di svariati cartelli raffiguranti una mano stilizzata conla scritta “ALT Pericolo Valanghe”.Il Giudice, nel caso di specie, ha ritenuto che tale cartello con la scritta plurilingue “Altpericolo valanghe” non deve essere inteso come un segnale di “divieto” bensì come unsegnale di “pericolo” o “informativo”, in quanto si limita ad avvertire lo sciatore chelasciare l’area sciabile messa in sicurezza dal gestore, significa esporsi ai pericolicomuni della montagna e, in particolare, al pericolo di valanghe. Un segnale, pertanto,non di divieto ma di avvertimento
Il poliziotto che ti vieta di uscire dalle piste forte del cartello di cui sopra sta facendo un abuso e la cosa gli va contestata con cortesia e cognizione di causa
Cmq a Tarvisio mi è capitato, u paio di volte, che i poliziotti all'uscita della cabinovia o alla fine del villaggio verificassero se quelli con aspetto da FR avessero APS.
Questo sistema lo ritengo corretto per fare prevenzione ed "intimorire" chi nn è attrezzato, ma il problema che viene attuato a spot e solitamente ad inizio giornata
Infatti un giorno io e due amici siamo stati controllati proprio a fine villaggio , ma al giro dopo i due agenti nn c'erano più e dietro di noi sono scesi un gruppo di SB e skiers senza nessuna dotazione di sicurezza, quindi tutto sommato sono controlli di facciata e non di reale prevenzione. La maggior parte di chi fa FR oggi ha APS e spesso Airbag e controllarli mi pare anche inutile, se volessero fare prevenzione dovrebbero mettersi a a fermare tutti quelli che girano senza le dotazioni peraltro previste per legge