Non so se qualcuno di voi a mai avuto a che fare con i pini marittimi... Il loro apparato radicale (che si sviluppa in superficie) distrugge qualsiasi strada nei dintorni.
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L'apparato radicale fascicolato piuttosto superficiale è una costante di tutto il genere Pinus. Ci sono comunque valide alternative nel genere Cedrus e Cupressus (entrambi difatti molto comuni nell'ornamentale urbano) che annoverano specie molto belle, sempreverdi e molto simili ai pini, dei quali volendo si può anche riprodurre l'habitus con adeguate cure.
Sarà un Cedrus Atlantica che ogni tanto chiamano argentato per l'evidente strato ceroso che ricopre le foglie. È forse il più comune. Se è quello considera che arriva tranquillamente a 30m e puó toccare i 40m (a milano se ne vedono alcuni davvero monumentali). È davvero una bellissima pianta, a me spiacerebbe sacrificarla, ma considera lo spazio di cui necessiterà nei prossimi 30 anni!
Per la "stupida" soluzione, non viene attuata perchè non funziona. Se la pianta si sviluppa a certe profondità è perché ne ha bisogno. Per cui il risultato sarebbe un forte stress iniziale con possibilità di necrosi e marcescenze legate ad una vigoria ridotta che porterebbe le radici a svilupparsi dove "preferiscono", ritrovandosele in superficie giusto qualche anno dopo.
Sugli alberi da frutto sono stati fatti diversi studi sulle varie profondità di messa a dimora (di nuovo la tessitura del terreno fa la parte del leone), e si vede benissimo dalle stratigrafie che le radici evolvono a profondità ottimale a prescindere di dove si posino inizialmente!
Fammi capire, visto che usi termini tecnici a me consueti, sei un agronomo o un dottore forestale?