Verde pubblico: come va dalle vostre parti?

Ah.
Se è lasciata a se stessa evidentemente non esiste trattamento. É che per noi europei è assurdo sentir parlare di foreste non gestite, figurarsi un parco!
Pensavo gestissero con tagli saltuari (compatibilmente all'ecologia delle essenze).
Grazie per le foto
 
Non so se qualcuno di voi a mai avuto a che fare con i pini marittimi... Il loro apparato radicale (che si sviluppa in superficie) distrugge qualsiasi strada nei dintorni.
 
Il problema dalle mie parti non si pone, vivo con il bosco dietro casa...
Dove lavoro invece, in città, il problema è che il verde c'è, ma nessuno lo cura, e specie in questo periodo, le cicliabili non le puoi fare perchè ti prendi arbusti in faccia, nei luoghi pubblici sembra di essere in una foresta tropicale, roba che se hai un cane piccolo e lo fai correre nel prato rischi di non trovarlo mai più, e nel mentre si decidono di tagliare, è già arrivato l'autunno.
 
Non so se qualcuno di voi a mai avuto a che fare con i pini marittimi... Il loro apparato radicale (che si sviluppa in superficie) distrugge qualsiasi strada nei dintorni.

L'apparato radicale fascicolato piuttosto superficiale è una costante di tutto il genere Pinus. Ci sono comunque valide alternative nel genere Cedrus e Cupressus (entrambi difatti molto comuni nell'ornamentale urbano) che annoverano specie molto belle, sempreverdi e molto simili ai pini, dei quali volendo si può anche riprodurre l'habitus con adeguate cure.
La superficialità dell'apparato radicale dipende altresì dalla genetica, ma è essenziale valutare il terreno di messa a dimora. A parità di temperamento, su substrato argilloso le radici tenderanno ad essere più superficiali per evitare anossie, così come potrebbe accadere in suoli che presentano una suola molto dura poco sotto la superficie (come potrebbe essere in un vecchio arativo senza aver operato uno scasso o una ripuntatura profonda). Altresì su terreno sciolto, areato e drenante le radici si approfondiranno maggiormente. Anche la disponibilità di nutrimento minerale può far la differenza.
 

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L'apparato radicale fascicolato piuttosto superficiale è una costante di tutto il genere Pinus. Ci sono comunque valide alternative nel genere Cedrus e Cupressus (entrambi difatti molto comuni nell'ornamentale urbano) che annoverano specie molto belle, sempreverdi e molto simili ai pini, dei quali volendo si può anche riprodurre l'habitus con adeguate cure.

Corretto. Esattamente dieci anni fa, quando ho cambiato casa, ho fatto piantare (piantumare mi fa cagare, si può dire?) in giardino un Cedrus (non mi ricordo l'esatto nome, mi sembra argentato ma non ci giuro). Con una serie di profezie tipo "ti distruggerà il giardino", "ti solleverà il marciapiede e i vialetti", "ti procurerà problemi alle fondazioni", e altri augurii di sventura :D:D.

Dopo dieci anni esatti niente di tutto questo, al massimo un sollevamento di 7-8 centimetri nella zona del colletto (immagino che Cleon sappia di cosa si parli). Solo che da 2,5 m è diventato alto almeno 9 HIHIHIHIHIHI. E quindi devo decidere cosa farne visto che nel frattempo ho anche piazzato un ulivo che lo potrebbe sostituire ....

Sui pini marittimi:spessissimo hanno radici superficiali che sbranano il piano viabile. Ci sarebbe un rimedio stupido; è talmente stupido che non ci ha pensato nessuno scienziato. Prendere piantine di almeno 4-5 anni e piantarle con le radici a quota -0,80cm/1,00m. Capisco che è troppo semplice .....
 
Sarà un Cedrus Atlantica che ogni tanto chiamano argentato per l'evidente strato ceroso che ricopre le foglie. È forse il più comune. Se è quello considera che arriva tranquillamente a 30m e puó toccare i 40m (a milano se ne vedono alcuni davvero monumentali). È davvero una bellissima pianta, a me spiacerebbe sacrificarla, ma considera lo spazio di cui necessiterà nei prossimi 30 anni!

Per la "stupida" soluzione, non viene attuata perchè non funziona. Se la pianta si sviluppa a certe profondità è perché ne ha bisogno. Per cui il risultato sarebbe un forte stress iniziale con possibilità di necrosi e marcescenze legate ad una vigoria ridotta che porterebbe le radici a svilupparsi dove "preferiscono", ritrovandosele in superficie giusto qualche anno dopo.
Sugli alberi da frutto sono stati fatti diversi studi sulle varie profondità di messa a dimora (di nuovo la tessitura del terreno fa la parte del leone), e si vede benissimo dalle stratigrafie che le radici evolvono a profondità ottimale a prescindere di dove si posino inizialmente!
 
Sarà un Cedrus Atlantica che ogni tanto chiamano argentato per l'evidente strato ceroso che ricopre le foglie. È forse il più comune. Se è quello considera che arriva tranquillamente a 30m e puó toccare i 40m (a milano se ne vedono alcuni davvero monumentali). È davvero una bellissima pianta, a me spiacerebbe sacrificarla, ma considera lo spazio di cui necessiterà nei prossimi 30 anni!

Per la "stupida" soluzione, non viene attuata perchè non funziona. Se la pianta si sviluppa a certe profondità è perché ne ha bisogno. Per cui il risultato sarebbe un forte stress iniziale con possibilità di necrosi e marcescenze legate ad una vigoria ridotta che porterebbe le radici a svilupparsi dove "preferiscono", ritrovandosele in superficie giusto qualche anno dopo.
Sugli alberi da frutto sono stati fatti diversi studi sulle varie profondità di messa a dimora (di nuovo la tessitura del terreno fa la parte del leone), e si vede benissimo dalle stratigrafie che le radici evolvono a profondità ottimale a prescindere di dove si posino inizialmente!

Fammi capire, visto che usi termini tecnici a me consueti, sei un agronomo o un dottore forestale? :HIP

Sulla "stupida" soluzione, personalmente ritengo che spesso non sia adottata solo e soltanto perché ci teniamo e continuiamo a tenerci le alberature di quarant'anni fa.
Fortunatamente quelle (pochissime) nuove vengono realizzate con altri criteri.

P.S.: sul Cedrus (le ramaglie basse mancano per questioni di motosega HIHIHI) dimmi pure:

192038-image11.jpg
 
Fammi capire, visto che usi termini tecnici a me consueti, sei un agronomo o un dottore forestale? :HIP

Diaciamo che ci sto provando :D ci vorrà ancora un po'

Il Cedro è certamente un Cedrus Atlantica. Ho visto che esiste una cultivar che si chiama "argentea", sarà quella, ma lungi da me riconoscerla (tanto più in foto).
Per come è messo, forse è sì il caso di rimpiazzarlo con l'olivo... Ha veramente troppo poco spazio. Fra qualche anno si attenuerebbe la dominanza apicale e la chioma incomincerebbe ad allargarsi parecchio, quindi:
O te lo trovi addosso al muro, o in virtù della moderata eliofilia, ti ritrovi la chioma tutta dalla parte della siepe.
 
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