cappello di paglia
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Domenica 17 luglio 2016 con la SUSAT (Sezione Universitaria SAT che di universitario non ha niente visto che l'età media era di 45 anni) si decide di fare un giro nel Primiero, in particolare sul Monte Pavione, punto sommitale delle Vette Feltrine da cui si gode un panorama mozzafiato su un vastissimo ventaglio di cime che va dal Carè Alto, alle Pale di San Martino, alle Dolomiti Cadorine fino a....alla laguna di Venezia!
Il giro prevede di arrivare in macchina fino a malga Vederne e da lì salire al passo Pavione (segnavia 736) per terminare in vetta (segnavia 817). Il ritorno ripercorrerà la via dell'andata.
La cosa bella di quando si va in gruppo è che si può andare in posti sperduti o lontani...tanto c'è sempre qualcuno a cui puoi scroccare il passaggio
Malga Vederne da Trento non è particolarmente facile da raggiungere....non tanto per la distanza (si fa la Valsugana e poi la val Cismon) quanto per l'avvicinamento....a salire abbiamo preso la strada da Pontet (frecce blu nella mappa), una sterrata di 12 km che sembra una strada delle Ande o dell'Himalaya, stretta, attraversa dirupi scoscesi, guada un torrente....Si fa per quello però bisogna avere un po' di pelo sullo stomaco! Molto meglio la strada che abbiamo preso al ritorno (frecce verdi nella mappa) che i gestori del rifugio ci hanno detto essere aperta luglio e agosto: trattasi di una strada più lunga della precedente ma più sicura e larga con spiazzi per consentire il passaggio in doppio senso. Dal rifugio Vederne arriva fino sotto alla diga della val Noana da dove finalmente diventa asfaltata e scende lungo il torrente Neva fino a Imer. La mappa sotto è sbagliata perchè all'altezza della terza freccia verde mostra sentiero mentre in realtà è presente la forestale.
Non so se la strada sopra la freccia rossa sia una scorciatoia carrabile per Imer o una semplice "strada-sentiero".
Mappa
La piana di Vederne si apre come un respiro dopo il bosco fitto e i dirupi della strada del Pontet....la bellissima chiesetta di Madonna della Neve, l'omonimo rifugio, le baite, il profumo del fieno tagliato (mortale per chi è allergico come me!) rendono questa piana un luogo bucolico.
Madonna della Neve col Pavione sullo sfondo
Madonna della Neve
Piana di Vederne
Lasciamo il rifugio Vederne dopo aver fatto due chiacchiere con i simpatici gestori veneti e saliamo verso malga Agnerola. Il sentiero sale nel bosco tagliando una strada forestale....non si vede niente è tutto chiuso ma quando si arriva alla radura spuntano le Pale e inizia la magia!
Malga Agnerola e il Pavione
Laghetto presso malga Agnerola
Agnerola e Lagorai
Sbucano le Pale
Lasciata malga Agnerola il sentiero sale per le ripide pendici settentrionali del Pavione....il percorso è si in salita ma mai eccessiva e il selciato è sempre ben tenuto e segnalato. Si tratta di un tracciato nel bosco ma quando dagli alberi si aprono degli scorci sulle Pale e sul Lagorai l'umore si ristabilisce prontamente!
Malga Agnerola dall'alto
I torrioni del Pavione
I torrioni del Pavione 2
Monte Agaro e Broccon
Il sentiero sale
Monte Totoga e Lagorai
Nei pressi del passo spunta la piramidona del Pavione
Arrivati al passo del Pavione si apre un paradiso verde dove gli alberi lasciano il posto a soffici radure. Già da qui il panorama è grandioso e abbraccia tutta la catena del Lagorai da una prospettiva insolita e loro maestà le Pale! Il sentiero poi proseguirà sulla cresta erbosa fino alla cima del Pavione lungo tracce che piacevolmente si perdono nel verde
Passo del Pavione
Primiero
Cima Vallazza
Broccon e il Lagorai della val Vanoi
Busa di Monsampian
Verso sud il Monte Avena
Fra la val di Lozen e la val Cismon
Lagorai in fiore
La salita alla cima è molto piacevole sulla cresta erbosa del Pavione e regala uno scorcio incredibile quando il gruppo del Cimonega compare da una cresta fatta ad S! E poi si aprono le lunari vette Feltine....Come salire sul tetto del mondo...
Si sale in cresta
Busa Cavaren
Col di Luna
L'ultima cresta per la vetta
Valsugana, Broccon e Cima d'Asta
Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi
Sguardo indietro sull'antecima del Pavione e monte Vallazza
L'incredibile S con dietro il Cimonega
Finalmente in cima! Il panorama è spettacolare! si apre un ventaglio di cime che vanno dal Carè Alto, al Lagorai, all'Altipiano di Asiago, al Grappa, al Pasubio, alle Pale, alle Dolomiti Bellunesi, al Cadore alla val Piave fino a intravvedere la Laguna di Venezia!
Cima del Pavione
Vette Feltrine
Cimonega, Vette Feltrine, Dolomiti Bellunesi e Cadorine
Le Pale di San Martino, Il Cimonega e i dirupi settentrionali delle Vette Feltrine
Il più bel punto panoramico dove crescere
Siamo partiti da laggiù (il secondo prato in centro foto)
Dopo aver pranzato sull'affollato pianoro della cima ritorniamo per la via dell'andata...pensavo che non ci sarebbe stato nulla di nuovo ed invece trovo un papà con la bimba che gioca con un'aquilone....un quadretto davvero di altri tempi!
Per giocare un'acquilone....bastava un niente per sorridere...
Panoramiche
RIASSUMENDO
Il giro non particolarmente interessante nel suo sviluppo in sè, quanto più per la panoramicità che si gode dalla cime. Una visione aerea notevole con un bellissimo ventaglio di cime che si aprono fino alla Laguna di Venezia. Il giro non presenta problemi tecnici di sorta, un cordino di 10 metri aiuta nel punto un po' più scosceso, prevede una salita di 1000 metri di dislivello una salita di 3 ore e una discesa di 2 a passo mooooolto tranquillo. L'unica fonte d'acqua si trova a malga Vederne per il resto non troverete altre provvigioni quindi fate bene il pieno! Sulla cima del Pavione il cellulare prende, potrete quindi approfittarne per mandare qualche foto a parenti e amici e farli rosicare un po'
Ho trovato il sentiero ben tenuto, chiaro, solido e ben segnalato, non ci sono problematiche di sorta. Il dislivello non proibitivo ma importante fa si che il sentiero sia in costante salita ma non ho trovato l'ascesa particolarmente marcata o difficoltosa al netto del dislivello da compiere....ve lo dico con cognizione di causa perchè se sono ruscito io a completare il giro con un male alla schiena non da poco, penso proprio ce la possa fare chiunque.
Vi consiglio tre cose:
Alla prossima!
Il giro prevede di arrivare in macchina fino a malga Vederne e da lì salire al passo Pavione (segnavia 736) per terminare in vetta (segnavia 817). Il ritorno ripercorrerà la via dell'andata.
La cosa bella di quando si va in gruppo è che si può andare in posti sperduti o lontani...tanto c'è sempre qualcuno a cui puoi scroccare il passaggio
Malga Vederne da Trento non è particolarmente facile da raggiungere....non tanto per la distanza (si fa la Valsugana e poi la val Cismon) quanto per l'avvicinamento....a salire abbiamo preso la strada da Pontet (frecce blu nella mappa), una sterrata di 12 km che sembra una strada delle Ande o dell'Himalaya, stretta, attraversa dirupi scoscesi, guada un torrente....Si fa per quello però bisogna avere un po' di pelo sullo stomaco! Molto meglio la strada che abbiamo preso al ritorno (frecce verdi nella mappa) che i gestori del rifugio ci hanno detto essere aperta luglio e agosto: trattasi di una strada più lunga della precedente ma più sicura e larga con spiazzi per consentire il passaggio in doppio senso. Dal rifugio Vederne arriva fino sotto alla diga della val Noana da dove finalmente diventa asfaltata e scende lungo il torrente Neva fino a Imer. La mappa sotto è sbagliata perchè all'altezza della terza freccia verde mostra sentiero mentre in realtà è presente la forestale.
Non so se la strada sopra la freccia rossa sia una scorciatoia carrabile per Imer o una semplice "strada-sentiero".
Mappa
- freccia gialla: sentiero
- freccia rossa: partenza e arrivo
- freccia blu: strada di andata
- freccia verde: strada di ritorno
La piana di Vederne si apre come un respiro dopo il bosco fitto e i dirupi della strada del Pontet....la bellissima chiesetta di Madonna della Neve, l'omonimo rifugio, le baite, il profumo del fieno tagliato (mortale per chi è allergico come me!) rendono questa piana un luogo bucolico.
Madonna della Neve col Pavione sullo sfondo
Madonna della Neve
Piana di Vederne
Lasciamo il rifugio Vederne dopo aver fatto due chiacchiere con i simpatici gestori veneti e saliamo verso malga Agnerola. Il sentiero sale nel bosco tagliando una strada forestale....non si vede niente è tutto chiuso ma quando si arriva alla radura spuntano le Pale e inizia la magia!
Malga Agnerola e il Pavione
Laghetto presso malga Agnerola
Agnerola e Lagorai
Sbucano le Pale
Lasciata malga Agnerola il sentiero sale per le ripide pendici settentrionali del Pavione....il percorso è si in salita ma mai eccessiva e il selciato è sempre ben tenuto e segnalato. Si tratta di un tracciato nel bosco ma quando dagli alberi si aprono degli scorci sulle Pale e sul Lagorai l'umore si ristabilisce prontamente!
Malga Agnerola dall'alto
I torrioni del Pavione
I torrioni del Pavione 2
Monte Agaro e Broccon
Il sentiero sale
Monte Totoga e Lagorai
Nei pressi del passo spunta la piramidona del Pavione
Arrivati al passo del Pavione si apre un paradiso verde dove gli alberi lasciano il posto a soffici radure. Già da qui il panorama è grandioso e abbraccia tutta la catena del Lagorai da una prospettiva insolita e loro maestà le Pale! Il sentiero poi proseguirà sulla cresta erbosa fino alla cima del Pavione lungo tracce che piacevolmente si perdono nel verde
Passo del Pavione
Primiero
Cima Vallazza
Broccon e il Lagorai della val Vanoi
Busa di Monsampian
Verso sud il Monte Avena
Fra la val di Lozen e la val Cismon
Lagorai in fiore
La salita alla cima è molto piacevole sulla cresta erbosa del Pavione e regala uno scorcio incredibile quando il gruppo del Cimonega compare da una cresta fatta ad S! E poi si aprono le lunari vette Feltine....Come salire sul tetto del mondo...
Si sale in cresta
Busa Cavaren
Col di Luna
L'ultima cresta per la vetta
Valsugana, Broccon e Cima d'Asta
Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi
Sguardo indietro sull'antecima del Pavione e monte Vallazza
L'incredibile S con dietro il Cimonega
Finalmente in cima! Il panorama è spettacolare! si apre un ventaglio di cime che vanno dal Carè Alto, al Lagorai, all'Altipiano di Asiago, al Grappa, al Pasubio, alle Pale, alle Dolomiti Bellunesi, al Cadore alla val Piave fino a intravvedere la Laguna di Venezia!
Cima del Pavione
Vette Feltrine
Cimonega, Vette Feltrine, Dolomiti Bellunesi e Cadorine
Le Pale di San Martino, Il Cimonega e i dirupi settentrionali delle Vette Feltrine
Il più bel punto panoramico dove crescere
Siamo partiti da laggiù (il secondo prato in centro foto)
Dopo aver pranzato sull'affollato pianoro della cima ritorniamo per la via dell'andata...pensavo che non ci sarebbe stato nulla di nuovo ed invece trovo un papà con la bimba che gioca con un'aquilone....un quadretto davvero di altri tempi!
Per giocare un'acquilone....bastava un niente per sorridere...
Panoramiche
RIASSUMENDO
Il giro non particolarmente interessante nel suo sviluppo in sè, quanto più per la panoramicità che si gode dalla cime. Una visione aerea notevole con un bellissimo ventaglio di cime che si aprono fino alla Laguna di Venezia. Il giro non presenta problemi tecnici di sorta, un cordino di 10 metri aiuta nel punto un po' più scosceso, prevede una salita di 1000 metri di dislivello una salita di 3 ore e una discesa di 2 a passo mooooolto tranquillo. L'unica fonte d'acqua si trova a malga Vederne per il resto non troverete altre provvigioni quindi fate bene il pieno! Sulla cima del Pavione il cellulare prende, potrete quindi approfittarne per mandare qualche foto a parenti e amici e farli rosicare un po'
Ho trovato il sentiero ben tenuto, chiaro, solido e ben segnalato, non ci sono problematiche di sorta. Il dislivello non proibitivo ma importante fa si che il sentiero sia in costante salita ma non ho trovato l'ascesa particolarmente marcata o difficoltosa al netto del dislivello da compiere....ve lo dico con cognizione di causa perchè se sono ruscito io a completare il giro con un male alla schiena non da poco, penso proprio ce la possa fare chiunque.
Vi consiglio tre cose:
- scegliere una giornata tersa e limpida per godere appieno del panorama
- arrivati alla cima proseguire per il sentiero 817 che compie un cerchio riportandovi al passo del Pavione via busa di Monpassan: così facendo apprezzereste le Vette Feltrine da un'altra angolazione (avessi organizzato io il giro avrei previsto questa deviazione, essendo andato in gruppo mi sono adeguato)
- se possibile evitate l'accesso al rifugio Vederne dalla diga del Pontet perchè la strada è un po' wild....meglio allungare ma fare la val Noana (asfaltata) ed infine prendere la forestale per il rifugio
Alla prossima!
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