Finalmente, Tofane.... dico finalmente perché da tempo volevo fare qualche sentiero in questa zona che per me è tanto bella quanto purtroppo scomoda; domenica sera io e la mia compagna decidiamo di comune accordo di fare l'indomani una mezza giornata (per non rischiare che si affatichi troppo), così apro la cartina e gli appunti che mi ero fatto e le chiedo: "hai voglia di fare una ferratella non troppo impegnativa e molto panoramica?" Risposta: "ovvio!" IGO
E allora via verso il rifugio Dibona (raggiungibile in macchina) e da qui seguiamo il sentiero che ci porterà verso l'attacco della ferrata: noi lo abbiamo fatto in senso antiorario, ma è tranquillamente percorribile in entrambi i sensi
Approfittando del fatto che dietro di noi non c'era nessuno, ce la siamo presa comoda per ammirare il panorama e fare centomila foto perché l'ambiente è strepitoso :sbonk: Alla fine siamo rientrati al rifugio casualmente per pranzo, e posso solo dirvi di essere l'ennesima persona che vi consiglia di mangiare in questo rifugio perché merita di brutto!! :semagna:
Il rifugio Dibona
Il sentiero parte subito accanto al parcheggio del rifugio
Si comincia subito alla grande ravanando sui resti di una frana :sbavsbav:
Che sbudellamento (cit. Blitz) ERF
Ravana di qua, ravana di là, una volta tornato su normale sentiero ci si accorge di aver preso velocemente quota
Qui si intravede una parte della cengia in cui si sviluppa il Sentiero Astaldi
La Tofana di Rozes è davvero imponente anche vista da qui, in basso il rifugio Dibona
Marmotte
Il sentiero sale per tornanti ed ogni volta che mi riporta lo sguardo qui mi fermo imbambolato da tanta bellezza.... :skiamo:
Eccoci al bivio che conduce all'Astaldi o al rifugio Duca D'Aosta: ormai ci siamo IGO
Iniziamo subito alla grande: ancor prima di attaccarsi alla ferraglia c'è da superare un passaggino esposto e non protetto su ghiaione che, se ci si sbaglia un attimo, si rotola direttamente al punto di partenza fermandosi di faccia sulla porta d'ingresso del rifugio :rotlf:
Fatto questo passaggio, il sentiero torna tranquillo
Si comincia su cengia
Con questo panorama e questi colori tutt'intorno, io sono già fuori di testa! :skiamo:
Eccomi immortalato su un passaggio non attrezzato in cengia
Passaggio piuttosto aereo
Girato l'angolo, termina la corda fissa e si deve superare questo simpatico passaggio su ghiaione.... anche qui scivolare, avendo il rifugio praticamente sotto vorrebbe dire piombare direttamente in cucina passando per il tetto :KKO:
Superato il passaggio con "piede fermo e culo stretto", si torna in cengia protetta
Felicità
L'ambiente è davvero grandioso...!
Ormai in uscita dal sentiero attrezzato
Il percorso fatto
La Tofana di Rozes in tutta la sua imponente bellezza :skiamo:
Ok messa via la ferramenta nello zaino è tempo di scendere al Dibona, ma per agganciarci al sentiero si scende per ghiaie
Il ravanamento dura poco :sbonk: , eccoci all'intersezione col sentiero
Stavolta Arpav ci ha preso, nuvoloni in rapido assalto ma rischio precipitazioni a partire da metà pomeriggio
L'ultima parte del sentiero si infila tra i mughi
Intanto, dietro di noi....
Ma stavolta, che ci frega?? Ormai siamo arrivati!, come da tabella di marcia!!
Fantastica escursione, i principali siti la danno facile (e così è effettivamente) ma bisogna avere piede fermo nei due passaggi esposti e non protetti su ghiaione
E allora via verso il rifugio Dibona (raggiungibile in macchina) e da qui seguiamo il sentiero che ci porterà verso l'attacco della ferrata: noi lo abbiamo fatto in senso antiorario, ma è tranquillamente percorribile in entrambi i sensi
Approfittando del fatto che dietro di noi non c'era nessuno, ce la siamo presa comoda per ammirare il panorama e fare centomila foto perché l'ambiente è strepitoso :sbonk: Alla fine siamo rientrati al rifugio casualmente per pranzo, e posso solo dirvi di essere l'ennesima persona che vi consiglia di mangiare in questo rifugio perché merita di brutto!! :semagna:
Il rifugio Dibona
Il sentiero parte subito accanto al parcheggio del rifugio
Si comincia subito alla grande ravanando sui resti di una frana :sbavsbav:
Che sbudellamento (cit. Blitz) ERF
Ravana di qua, ravana di là, una volta tornato su normale sentiero ci si accorge di aver preso velocemente quota
Qui si intravede una parte della cengia in cui si sviluppa il Sentiero Astaldi
La Tofana di Rozes è davvero imponente anche vista da qui, in basso il rifugio Dibona
Marmotte
Il sentiero sale per tornanti ed ogni volta che mi riporta lo sguardo qui mi fermo imbambolato da tanta bellezza.... :skiamo:
Eccoci al bivio che conduce all'Astaldi o al rifugio Duca D'Aosta: ormai ci siamo IGO
Iniziamo subito alla grande: ancor prima di attaccarsi alla ferraglia c'è da superare un passaggino esposto e non protetto su ghiaione che, se ci si sbaglia un attimo, si rotola direttamente al punto di partenza fermandosi di faccia sulla porta d'ingresso del rifugio :rotlf:
Fatto questo passaggio, il sentiero torna tranquillo
Si comincia su cengia
Con questo panorama e questi colori tutt'intorno, io sono già fuori di testa! :skiamo:
Eccomi immortalato su un passaggio non attrezzato in cengia
Passaggio piuttosto aereo
Girato l'angolo, termina la corda fissa e si deve superare questo simpatico passaggio su ghiaione.... anche qui scivolare, avendo il rifugio praticamente sotto vorrebbe dire piombare direttamente in cucina passando per il tetto :KKO:
Superato il passaggio con "piede fermo e culo stretto", si torna in cengia protetta
Felicità
L'ambiente è davvero grandioso...!
Ormai in uscita dal sentiero attrezzato
Il percorso fatto
La Tofana di Rozes in tutta la sua imponente bellezza :skiamo:
Ok messa via la ferramenta nello zaino è tempo di scendere al Dibona, ma per agganciarci al sentiero si scende per ghiaie
Il ravanamento dura poco :sbonk: , eccoci all'intersezione col sentiero
Stavolta Arpav ci ha preso, nuvoloni in rapido assalto ma rischio precipitazioni a partire da metà pomeriggio
L'ultima parte del sentiero si infila tra i mughi
Intanto, dietro di noi....
Ma stavolta, che ci frega?? Ormai siamo arrivati!, come da tabella di marcia!!
Fantastica escursione, i principali siti la danno facile (e così è effettivamente) ma bisogna avere piede fermo nei due passaggi esposti e non protetti su ghiaione