1) tecnologico. La fissione è una tecnica vecchia che non ha subito evoluzioni sostanziali nel corso dei decenni. È un modo "diabolico" per far bollire acqua dal cui vapore girano le turbine per produrre energia: la scissione dell'atomo produce un sacco di porcherie che bisogna smaltire (nel senso di sotterrare perché per smaltirle veramente ci vogliono migliaia di anni)
E' vecchia nel senso che è vecchia come il mondo!
2) economico. Una volta costruire una centrale nucleare costava meno e quindi la bilancia costi benefici era diversa. Ora fra costruzione, manutenzione, esercizio, smantellamento, smaltimento rifiuti la bilancia è spostata nettamente sui costi. In più l uranio e il plutonio si stanno esaurendo facendo impennare i costi del carburante fossile. L ultima centrale costruita dovrebbe se non mi sbaglio quella di basher in Iran... Costruita più come dimostrazione di forza iraniana che non per reale motivazione energetica. Investire sul nucleare a fissione non conviene più.
Economicamente non conviene più perché adesso si pretendono sistemi di sicurezza diversi e decisamente più costosi.
3) logistico. Una centrale nucleare è pericolosa. Ricoedate fukushima? Succede un problema al reattore sono *****. Tutte le centrali n. sono potenziali bombe ecologiche. In più sono obbiettivi sensibili per la sicirezza
Non è colpa nostra se i dementi dei giapponesi hanno costruito delle centrali proprio sulla costa orientale a rischio maremoto un giorno sì e un giorno no. Non ci voleva un genio, bastava guardare l'immersione delle placche .....
+1) il paradigma energetico del futuro è la produzione diffusione. Ha molto più senso ed è molto più conveniente solido ed efficiente (a regime) avere una serie di tanti generatori distribuiti (solare eolico biomassa ecc) sparsi sul territorio rispetto a poche centrali che producono per il fabisogno di tutti. Chiaramente questa architettura per essere portata a compimento necessita di infrastrutture, livelli di controllo e gestione complessi. Il futuro però va in questa direzione.
Completamente d'accordo sul tema! Quando avrai trovato almeno un 50% di popolazione che è d'accordo e non romperà i cogxioni al Presidente della Repubblica anche per un traliccio in più o in meno, forse saremo diventati un paese normale.
Il trend è orientarsi sulle rinnovabili (grandi centri di produzione non GD) come le piattaforme eoliche sul mare del nord e sul baltico, lo sfruttamento delle maree in Scozia (non sottovalutiamo la potenza delle maree) il solare a convezione e non in Spagna.... In Svizzera e Germania hanno lanciato come obbiettivo quello di spegnere le centrali nel prossimo futuro sostituendo la produzione di queste con energia rinnovabile.
Questa, dato che ti considero una persona con più intelligenza della media, non me la dovevi sparare!
Ma che diavolo c'entriamo noi con le maree della Scozia o i venti del mare del Nord? Noi in Italia con le maree di mezzo metro o con i venti costanti che soffiano solo in mezzo al mare e ad ogni proposta di parco eolico ti trovi denunce anche all'ONU? Ma dove vivi? In Danimarca? Prova ad andare nelle Marche e proporre una centrale eolica in mezzo al mare. Tu dirai, e che c'è di strano? Ti troverai contro di tutto e di più, purtroppo l'Italia è un paese che odia la scienza e la tecnica (non parliamo della tecnologia ...).
L'idea di riciclare o ristrutturare lw centrali nucleari dismesse è semplicemente antistorica. Ciao!
Sarà anche antistorica, ma visti i paletti che tutti i comitati di idioti mettono a qualunque cosa, fatti due conti, forse sarebbe la cosa che costerebbe di meno. Però potrebbero scoppiare