San Domenico - Alpe Ciamporino - Situazione neve, impianti e piste

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Mi dispiace ma ormai possiamo considerare la stagione sciistica 2020/2021 nulla, mai iniziata e a quanto pare già finita. Da quanto riferiscono testate giornalistiche attendibili e da quanto si sente in televisione il prossimo dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio bloccherà ancora gli impianti sciistici ... e a questo punto .... abbiamo capito che quest'anno va così. I provvedimenti così restrittivi vengono motivati (oltre che dalla necessità di contenere il contagio e quindi la pressione sulle strutture sanitarie) con il fatto che un'eventuale altra forte ondata di contagi ostacolerebbe la campagna vaccinazione finalmente iniziata e che deve assolutamente procedere speditamente altrimenti non ne usciamo più da quest'incubo. Consoliamoci con il fatto che se tutto andrà bene e la campagna di vaccinazione procederà sempre più rapidamente potremo goderci un'estate finalmente più libera rispetto alla triste estate dell'anno scorso quando il turismo era di fatto paralizzato e si andava in spiaggia con la mascherina ... speriamo che almeno da luglio in poi potremo godere di maggiori libertà, poter tornare a viaggiare all'estero per turismo, andare al mare liberamente ecc. forti di una immunità che a quel punto dovrebbe aver raggiunto circa il 60% della popolazione. Speriamo in bene e avanti a gran velocità con le vaccinazioni! Nuovo Dpcm, sì a coprifuoco e stretta su movida e bar, stop impianti da sci: arriva la zona bianca - La Stampa



ho smesso di leggere la stampa con frequenza.

articoli solo pro via lattea.
il resto è nullita
 
In questi giorni pullula di articoli su San Domenico, ma mettono tutto in top news, quindi a pagamento (non gli bastano gli introiti delle pubblicità e del click baiting?). Pare che gli investitori siano ancora disponibili, ma per molto poco e chiedono certezze, altrimenti addio. Qualcuno è in grado di fare una sintesi? Non quelli del k0m1t4t0 grazie.
 
In questi giorni pullula di articoli su San Domenico, ma mettono tutto in top news, quindi a pagamento (non gli bastano gli introiti delle pubblicità e del click baiting?). Pare che gli investitori siano ancora disponibili, ma per molto poco e chiedono certezze, altrimenti addio. Qualcuno è in grado di fare una sintesi? Non quelli del k0m1t4t0 grazie.

metti i link x favore
 
In questi giorni pullula di articoli su San Domenico, ma mettono tutto in top news, quindi a pagamento (non gli bastano gli introiti delle pubblicità e del click baiting?). Pare che gli investitori siano ancora disponibili, ma per molto poco e chiedono certezze, altrimenti addio. Qualcuno è in grado di fare una sintesi? Non quelli del k0m1t4t0 grazie.

Sì purtroppo almeno dalla scorsa estate La Stampa online mette quasi tutto in top news a pagamento. E' un giornale che detesto per gusti miei personali, che un tempo compravo regolarmente solo perché riporta un po' di cronaca locale della zona in cui vivo (Vco) ma a livello nazionale adesso non lo sopporto più, in modo particolare da quando la direzione è passata a Massimo Giannini che non posso vedere (ha completato la trasformazione de La Stampa in una brutta copia di Repubblica - l'editore in fin dei conti è lo stesso, gruppo Gedi - ma possibilmente ancora più acida) .... ma per carità, qui entrano in gioco le preferenze personali ....
In ogni caso se avessi saputo che di recente hanno pubblicato degli articoli su Sando mi sarei turato il naso e avrei comprato i giornali dove sono comparsi gli articoli.
Sanda, tu che hai letto qualcosa in sostanza dalla società degli impianti hanno dichiarato solo che sono disponibili ad andare ancora avanti o si sono sbilanciati a dire grosso modo per quanti anni? Hanno specificato in particolare le condizioni? (ok, possiamo immaginarle, ma mi interessava sapere cosa hanno dichiarato loro direttamente).
Altrimenti mi associo all'appello di Sanda: se qualcuno avesse l'abitudine di acquistare La Stampa e avesse voglia di cercare gli articoli relativi a San Domenico apparsi negli ultimi giorni (o settimane) e farne una sintesi gliene saremmo davvero grati. Grazie.
 

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Ho letto solo i titoli! Dicevano qualcosa del tipo "la Regione crede nel progetto ma i tempi saranno molto lunghi" e "A San Domenico disponibili a investire ancora ma chiedono certezze". Tutto il resto era a pagamento, non so come recuperare articoli che vanno in archivio sinceramente.
 
Vedo dalla webcam in questo momento che stanno pulendo meglio strade e piazzali, caricano la neve presente in piazzetta su camion e la portano via ... che sia un segno che siano fiduciosi di poter aprire lunedì 18 e quindi puliscano meglio per agevolare i parcheggi?? Dalle altre webcam però le piste non mi sembrano ben battute, in particolare non mi sembrano battute quelle del Dosso

https://i.postimg.cc/CLkZXyyg/San-Domenico.jpg
 
Ho letto solo i titoli! Dicevano qualcosa del tipo "la Regione crede nel progetto ma i tempi saranno molto lunghi" e "A San Domenico disponibili a investire ancora ma chiedono certezze". Tutto il resto era a pagamento, non so come recuperare articoli che vanno in archivio sinceramente.
A San Domenico la notizia che la Regione sta organizzando una serie di tavoli tecnici per discutere del progetto «Avvicinare le montagne» è stata accolta bene. La società privata San Domenico Ski che propone lo sviluppo del comprensorio sciistico Ciamporino-Devero da tempo sollecita una risposta circa il futuro del progetto. Nei mesi passati si era parlato anche di un ultimatum per dicembre 2020.
«Nessuna scadenza. Noi chiediamo solo di avere certezze per programmare il futuro e dare risposte a chi le attende» afferma Franco Malagoni, amministratore unico della società San Domenico Ski. Nessuno nasconde che l’epidemia in corso ha avuto effetti anche sul progetto: «Prima di tutto la salute - aggiunge l’imprenditore -. La Regione in questi mesi si è trovata ad affrontare una situazione senza precedenti. Capiamo che qualche progetto possa essere stato sacrificato per meglio rispondere all’emergenza sanitaria».
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La Regione crede nel progetto San Domenico-Devero. Intanto il Comitato del no festeggia le 100 mila firme sul web

MARIA GRAZIA VARANO

Intanto ha superato le seimila firme la petizione partita da un ragazzo verbanese in appoggio al progetto di sviluppo San Domenico-Devero. Compie due anni in questi giorni la raccolta avviata su change.org. Filippo Tudisco, lombardo di nascita e verbanese d’adozione, rilancia all’indomani della notizia delle centomila firme per il «no» ottenute sempre online dal comitato tutela Devero.
«La mia petizione ha ricevuto il sostegno di persone che risiedono tra Piemonte e Lombardia, non è certo la catena a cui aderiscono ambientalisti da ogni parte d’Italia. Trovo inconcepibile che si voglia stoppare un progetto che non prevede colate di cemento ma uno sviluppo sostenibile» dice Tudisco.
Per il momento la stazione sciistica situata nella frazione montana di Varzo, a 1420 metri di altitudine, come tutte le località alpine soffre il fermo imposto dal Covid. E succede in un’annata ricca di neve.
I fiocchi caduti in maniera abbondante anche da queste parti hanno regalato centoventi centimetri di manto bianco in paese. In quota le neve sfiora i due metri e mezzo. «Da noi la neve non è mai stato un problema. Grazie alla nostra posizione gli impianti sono in funzione anche quando altre stazioni soffrono» ricorda Franco Malagoni. Anche San Domenico attende di capire se il 18 gennaio sarà confermato come data della vera ripartenza del circo bianco. Ma al momento non c’è nessun tipo di certezza.

E’ questo l’articolo che cercavi?


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Ho letto solo i titoli! Dicevano qualcosa del tipo "la Regione crede nel progetto ma i tempi saranno molto lunghi" e "A San Domenico disponibili a investire ancora ma chiedono certezze". Tutto il resto era a pagamento, non so come recuperare articoli che vanno in archivio sinceramente.
Centomila firme sul web a sostegno di «Salviamo l’Alpe Devero». La raccolta era partita nel giugno 2018 dal «Comitato tutela Devero». «Una petizione online - spiega Filippo Pirazzi, uno dei sostenitori - tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica contraria a nuove infrastrutture permanenti in alcune aree protette della zona del Devero con il progetto “Avvicinare le Montagne”».
Chi si batte contro questo progetto parla di «minaccia per un’area alpina di inestimabile valore». «Il nostro pensiero - scrivono i promotori del Comitato tutela Devero - ha avuto ampia risonanza grazie a un travolgente passaparola tra gli amanti di questo posto». Alla raccolta delle firme hanno contribuito anche diverse sezioni del Cai. Il sostegno non è giunto solo dal Vco: «Numerose firme sono arrivate anche dall’estero, a dimostrazione del rilievo europeo, che travalica il contesto locale, di un’area così rara e preziosa che si rischia di danneggiare. Peraltro la petizione è ancora attiva» aggiunge Pirazzi.
L’annuncio del comitato ambientalista è l’occasione per fare il punto sul progetto che prevede uno sviluppo del comprensorio sciistico di San Domenico verso l’Alpe Devero. Chi è a favore parla di un progetto volto a impedire lo spopolamento della montagna generando nuove economie.





In Regione l’iter va avanti
Esattamente un anno fa, era il 10 gennaio 2020, ambientalisti, Provincia del Vco e i Comuni di Trasquera, Varzo, Crodo e Baceno erano stati ascoltati dalla commissione Ambiente della Regione.
Davanti al presidente Angelo Dago le parti avevano spiegato la loro posizione. Poi l’emergenza sanitaria ha influenzato l’iter del progetto. A novembre si è svolta l’ultima riunione in videoconferenza.



Gli uffici regionali in questi giorni stanno organizzando una serie di incontri tecnici. «La volontà politica di portare avanti questo piano c’è ed è confermata. Sto lavorando perché la Regione possa far parte dell’iniziativa come partner. Questo potrebbe essere molto importante per il cammino futuro» spiega Alberto Preioni.
Il capogruppo della Lega, partito che è azionista di maggioranza della giunta Cirio, non nasconde le difficoltà burocratiche. «Ci sono dei vincoli, situazioni che devono essere sbloccate. Nel giro di qualche mese speriamo di riuscirci» aggiunge il leghista. Un esempio per tutti: in Piemonte, a differenza di quanto succede nella vicina Valle d'Aosta o in Veneto e in Trentino Alto Adige, il piano paesaggistico non permette il collegamento via fune tra due valli. «E’ una stortura. Stiamo lavorando su questioni di questo genere. Questioni che, però, richiedono tempo» conclude Preioni.

oppure questo?
 
In riferimento alle ultime righe del precedente post:
Che e sia una "stortura" lo ha capito anche un bambino delle elementari, e proprio per tale motivo mi chiedo chi se la sia "inventata" tale stortura e soprattutto perché, dato che in altre regioni non è così, ma nonostante l'avessi già scritto nessuno ha mai risposto, tanto meno i sedicenti "ambientalisti di città" i quali comunque se ne fregano se il "perché" sia giusto o sbagliato, tanto va a favore della loro schifosa campagna del no a tutto.
 
A San Domenico la notizia che la Regione sta organizzando una serie di tavoli tecnici per discutere del progetto «Avvicinare le montagne» è stata accolta bene. La società privata San Domenico Ski che propone lo sviluppo del comprensorio sciistico Ciamporino-Devero da tempo sollecita una risposta circa il futuro del progetto. Nei mesi passati si era parlato anche di un ultimatum per dicembre 2020.
«Nessuna scadenza. Noi chiediamo solo di avere certezze per programmare il futuro e dare risposte a chi le attende» afferma Franco Malagoni, amministratore unico della società San Domenico Ski. Nessuno nasconde che l’epidemia in corso ha avuto effetti anche sul progetto: «Prima di tutto la salute - aggiunge l’imprenditore -. La Regione in questi mesi si è trovata ad affrontare una situazione senza precedenti. Capiamo che qualche progetto possa essere stato sacrificato per meglio rispondere all’emergenza sanitaria».
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La Regione crede nel progetto San Domenico-Devero. Intanto il Comitato del no festeggia le 100 mila firme sul web

MARIA GRAZIA VARANO

Intanto ha superato le seimila firme la petizione partita da un ragazzo verbanese in appoggio al progetto di sviluppo San Domenico-Devero. Compie due anni in questi giorni la raccolta avviata su change.org. Filippo Tudisco, lombardo di nascita e verbanese d’adozione, rilancia all’indomani della notizia delle centomila firme per il «no» ottenute sempre online dal comitato tutela Devero.
«La mia petizione ha ricevuto il sostegno di persone che risiedono tra Piemonte e Lombardia, non è certo la catena a cui aderiscono ambientalisti da ogni parte d’Italia. Trovo inconcepibile che si voglia stoppare un progetto che non prevede colate di cemento ma uno sviluppo sostenibile» dice Tudisco.
Per il momento la stazione sciistica situata nella frazione montana di Varzo, a 1420 metri di altitudine, come tutte le località alpine soffre il fermo imposto dal Covid. E succede in un’annata ricca di neve.
I fiocchi caduti in maniera abbondante anche da queste parti hanno regalato centoventi centimetri di manto bianco in paese. In quota le neve sfiora i due metri e mezzo. «Da noi la neve non è mai stato un problema. Grazie alla nostra posizione gli impianti sono in funzione anche quando altre stazioni soffrono» ricorda Franco Malagoni. Anche San Domenico attende di capire se il 18 gennaio sarà confermato come data della vera ripartenza del circo bianco. Ma al momento non c’è nessun tipo di certezza.

E’ questo l’articolo che cercavi?


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Centomila firme sul web a sostegno di «Salviamo l’Alpe Devero». La raccolta era partita nel giugno 2018 dal «Comitato tutela Devero». «Una petizione online - spiega Filippo Pirazzi, uno dei sostenitori - tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica contraria a nuove infrastrutture permanenti in alcune aree protette della zona del Devero con il progetto “Avvicinare le Montagne”».
Chi si batte contro questo progetto parla di «minaccia per un’area alpina di inestimabile valore». «Il nostro pensiero - scrivono i promotori del Comitato tutela Devero - ha avuto ampia risonanza grazie a un travolgente passaparola tra gli amanti di questo posto». Alla raccolta delle firme hanno contribuito anche diverse sezioni del Cai. Il sostegno non è giunto solo dal Vco: «Numerose firme sono arrivate anche dall’estero, a dimostrazione del rilievo europeo, che travalica il contesto locale, di un’area così rara e preziosa che si rischia di danneggiare. Peraltro la petizione è ancora attiva» aggiunge Pirazzi.
L’annuncio del comitato ambientalista è l’occasione per fare il punto sul progetto che prevede uno sviluppo del comprensorio sciistico di San Domenico verso l’Alpe Devero. Chi è a favore parla di un progetto volto a impedire lo spopolamento della montagna generando nuove economie.





In Regione l’iter va avanti
Esattamente un anno fa, era il 10 gennaio 2020, ambientalisti, Provincia del Vco e i Comuni di Trasquera, Varzo, Crodo e Baceno erano stati ascoltati dalla commissione Ambiente della Regione.
Davanti al presidente Angelo Dago le parti avevano spiegato la loro posizione. Poi l’emergenza sanitaria ha influenzato l’iter del progetto. A novembre si è svolta l’ultima riunione in videoconferenza.



Gli uffici regionali in questi giorni stanno organizzando una serie di incontri tecnici. «La volontà politica di portare avanti questo piano c’è ed è confermata. Sto lavorando perché la Regione possa far parte dell’iniziativa come partner. Questo potrebbe essere molto importante per il cammino futuro» spiega Alberto Preioni.
Il capogruppo della Lega, partito che è azionista di maggioranza della giunta Cirio, non nasconde le difficoltà burocratiche. «Ci sono dei vincoli, situazioni che devono essere sbloccate. Nel giro di qualche mese speriamo di riuscirci» aggiunge il leghista. Un esempio per tutti: in Piemonte, a differenza di quanto succede nella vicina Valle d'Aosta o in Veneto e in Trentino Alto Adige, il piano paesaggistico non permette il collegamento via fune tra due valli. «E’ una stortura. Stiamo lavorando su questioni di questo genere. Questioni che, però, richiedono tempo» conclude Preioni.

oppure questo?

Ti ringrazio tantissimo per averci aggiornato in merito a quanto è stato pubblicato di recente sui vari organi di informazione, grazie davvero per l'impegno e la cortesia.
 
Ci sono alcuni problemi con gli ultimi messaggi. Metto un po' in pausa la discussione per capirne di più. Ciao Grazie.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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