il Fatto quotidiano: disinformazione sul mondo della neve

E vabbè, sono rimasto indietro col programma al 2015, chiedo venia. Cmq non cambia molto: Torino è unica meta italiana nel 2016, ma solo un anno prima il NYT indicava altre due mete italiane e penso che negli anni precedenti un po' d'Italia l'abbia sempre prevista, Che so, sparo: vuoi che agli americani non si suggerisca un viaggio a Venezia o uno a Napoli? Sarà per questo che poi chiedono al gondoliere cantare O' sole mio! E dunque, una citazione del NYT vale quel che vale, non è per questo che Torino è una città magnifica che vale sicuramente la pena di essere visitata.
 
Al solito vi fermate alla prima stazione.
Insomma, questi canali comunicativi richiedono velocità di scrittura e un minimo di volontà di comprensione da parte di chi legge.
Incomincio a seccarmi di dovermi atteggiare a maestrino rompico@lioni, però vedo che non se ne può fare a meno.
Allora, il senso della mia citazione del NYT sta nella considerazione che prima delle olimpiadi Torino non se la inc.ulava nessuno. A torto o a ragione Torino era JUVE FIAT EGIZIO (nell'ordine e con il terzo distaccato anni luce dai primi due)
Ora viene elencata tra le mete più interessanti.
Lascia perdere la classifica, se sia rispondente ad una reale scala dei valori o meno. Ciò che sta ad indicare è che la città ha saputo trasformarsi e cogliere l'opportunità che le olimpiadi hanno offerto.
La montagna Valsusina no. È stata dimenticata? Si, forse. Sono però sicuro che se al posto degli imprenditori Valsusini ci fossero stati quelli trentini le cose sarebbero andate bene anche per le vallate alpine.
Ora è più chiaro?
 
La differenza e' che noi non abbiamo mai avuto la Fiat e l'industria automobilistica che hanno agito come un aspirapovere verso l'imprenditorialita delle vallate. Da noi la fiat era ed e' lo sci.
 
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Francamente, se mi devo fare una gita non sciistica, a parità di km, perché dovrei andare a Sestriere invece che in Val di Non (per dirne una a caso)? Il giorno che a questa domanda non ci sarà una risposta secca in due decimi di secondo potremo dire di aver risolto qualcosa.

La cosa tragicomica è che qualche ragione per starci a pensare qualche frazione di secondo in più e poi scegliere magari Sestriere ci sarebbe pure.
Se bene o male già si conoscesse il nord est e si volesse per una volta provare il nord ovest della provincia torinese e se, soprattutto, in Regione Piemonte ci fosse un assessore al turismo capace nel suo lavoro e non solo a banchettare con i pretesti della promozione del territorio (evidentemente senza grandi risultati)
 

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La differenza e' che noi non abbiamo mai avuto la Fiat e l'industria automobilistica che hanno agito come un aspirapovere verso l'imprenditorialita delle vallate. Da noi la fiat era ed e' lo sci.

In parte è vero.
Ma è anche vero che finché FIAT ha creduto nello sci e nella zona la Valsusa era ai vertici.
Quando anche Agnelli alla fine si è stancato del giocattolino perché ha visto che dietro a lui non c'era nessuno (anche perché colpevolmente aveva messo i parenti scemi alla guida della Vialattea) è iniziato il declino.
Ma qui andiamo OT
 
La cosa tragicomica è che qualche ragione per starci a pensare qualche frazione di secondo in più e poi scegliere magari Sestriere ci sarebbe pure.
Se bene o male già si conoscesse il nord est e si volesse per una volta provare il nord ovest della provincia torinese e se, soprattutto, in Regione Piemonte ci fosse un assessore al turismo capace nel suo lavoro e non solo a banchettare con i pretesti della promozione del territorio (evidentemente senza grandi risultati)

Che poi, conoscendo in parte la montagna cuneese, il pensiero di farsi una vacanza lì per panorami, gastronomia, ecc. non mi dispiacerebbe per forza. Ma ad essere sinceri ho trovato sempre situazioni dove se c'è una cosa manca l'altra e via così.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto :shock: .... va beh, te la dico in MP.
 
Vedi, il primo ad essersi dimostrato un pochino sopra le righe forse è colui che ha sentenziato di superficialità l'autore senza motivarne il giudizio.
Per carità, potrebbe anche essere, ma per prima cosa si motiva.
Nella mia vita ho sempre e solo usato una cautela (e spesso mia ha evitato figuracce): mai sminuire le idee altrui e mai dare giudizi affrettati e trancianti.
mah, io non vedo molta contiguità di pensiero tra quello che sostieni tu e l'articolo.
sarà che tu argomenti e lui no, che tu porti dati e lui no, che distingui i casi e lui no, che tu hai conoscenza dell'argomento e lui, a mio parere, no... sarò io che non sono in grado di capirlo, ma se tu dici che la pensate allo stesso modo ci credo.
 
Posso confermare quanto detto sull'Alto Adige da Terios.
Molti sanno dell'amore che porto a quelle terre, in particolare alle aree poco note e non dolomitiche.
30-35 anni fa era roba quasi da 3° mondo oggi sono un fiore all'occhiello.
Purtroppo non ho metri di paragone verso il Piemonte.

Ciao
 
Guarda Marco, Bizzarro è un giornalista Trentino trasferitosi in Piemonte (non so per quali ragioni) è un ottimo conoscitore della montagna e dei suoi problemi.
Quello che vi ho postato non è un articolo di approfondimento ma fa parte di una rubrica della rivista Skialper (ormai conosciuta anche fuori dal nostro paese per la sua serietà e la competenza delle sue firme).
Come sai le rubriche hanno un taglio piuttosto veloce e spesso si rivolgono ad una ristretta categoria di lettori. Sicuramente un poco tira l'acqua al mulino di uno sport che con gli impianti ha poco da spartire, ma il suo obiettivo era proprio la Valsusa e la Vialattea in particolare. Almeno così la penso io avendo letto il riferimento allo stato di calamità naturale perché il presidentissimo di VL già era sul piede di guerra....
 
ecco l' articolo di cui parlavo, ho preferito aspettare la fine del mese :TTTT

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