La zona di Cortina grazie alle montagne che la circondano ha molte bellissime vie ferrate. Purtroppo in alta stagione alcune sono letteralmente non fattibili a causadella tantissima gente che le percorre, più o meno agevolmente. Le possibili soluzioni per gustarsele sono, partire stra-presto il mattino o andare a fine stagione, poco prima che neve e fredo le renda impraticabili. Il 26 settembre non è ancora bassa stagione ma in caso di nevicate precoci e soprattutto di chiusura impianti è un buon periodo per non trovare tanta gente.
Si può arrivare tranquillamente in auto al Rifugio Dibona. Si prende il sentiero 421 (mi sembra) e si arriva in 1 oretta circa al Rifugio Pomedes e all'attacco della Via Ferrata.
Già dal parcheggio del Dibona si vede la cresta che si risale con la via ferrata di Punta Anna.
E' anche possibile arrivare al Rifugio Pomedes per il sentiero Astaldi che corre tra le pareti rocciose e le "terre-rosse" delle Tofane.
Panorama su Cortina d'Ampezzo
L'attacco della via ferrata è piuttosto verticale ma facile. Gira poi per una bella cengia esposta e poi inizia la parte centrale molto bella con alcuni passaggi in spigolo verticali con pochi appigli per i piedi.
Prima parte della ferrata Olivieri
La ferrata prosegue con bei passaggi, mai troppo difficili ma sempre molto belli ed a tratti esposti.
Il passaggio più difficile si trova a tre quarti del percorso: si deve risalire un esposto spigolo verticale nel quale gli appigli per i piedi sono molto lucidati e sporchi.
Superato il primo salto verticale "tosto" si fa un bel traverso per roccia e poi si incontra un nuovo pezzo difficile e verticale.
Arrivati in vetta il tempo si è ingrigito. Abbiamo deciso di rientrare per la "prima via di fuga": poco dopo Punta Anna si incontra un bivio con dei segni rossi, uno dice "Cima" ed uno poco visibile dice "Giussani". Si tratta di un sentiero attrezzato che porta nel canalone di ghiaia che scende dal Bus de Tofana. Sul percorso c'è qualche cm di neve.
Giunti al canalone, dopo aver fatto attenzione ai primi metri con neve, si può scendere di corsa per il ghiaione fino a incrociare il sentiero.
Abbiamo avuto la fortuna di incrociare una grande famiglia di camosci che non avevano affatto paura degli umani.
La ferrata Olivieri alla punta Anna è veramente bellissima, è molto "logica" e con il giusto mix tra difficoltà ed esposizione. Può essere percorsa "stand-alone" usando il rientro al Giussani come abbiamo fatto noi oppure proseguire fino a incrociare il sentiero Olivieri.
Altre opzioni sono arrivare fino al celeberrimo Bus de Tofana e scendere per il canalone o compiere la salita fino alla Tofana di Mezzo.
Peccato per il meteo non eccezionale.
Si può arrivare tranquillamente in auto al Rifugio Dibona. Si prende il sentiero 421 (mi sembra) e si arriva in 1 oretta circa al Rifugio Pomedes e all'attacco della Via Ferrata.
Già dal parcheggio del Dibona si vede la cresta che si risale con la via ferrata di Punta Anna.
E' anche possibile arrivare al Rifugio Pomedes per il sentiero Astaldi che corre tra le pareti rocciose e le "terre-rosse" delle Tofane.
Panorama su Cortina d'Ampezzo
L'attacco della via ferrata è piuttosto verticale ma facile. Gira poi per una bella cengia esposta e poi inizia la parte centrale molto bella con alcuni passaggi in spigolo verticali con pochi appigli per i piedi.
Prima parte della ferrata Olivieri
La ferrata prosegue con bei passaggi, mai troppo difficili ma sempre molto belli ed a tratti esposti.
Il passaggio più difficile si trova a tre quarti del percorso: si deve risalire un esposto spigolo verticale nel quale gli appigli per i piedi sono molto lucidati e sporchi.
Superato il primo salto verticale "tosto" si fa un bel traverso per roccia e poi si incontra un nuovo pezzo difficile e verticale.
Arrivati in vetta il tempo si è ingrigito. Abbiamo deciso di rientrare per la "prima via di fuga": poco dopo Punta Anna si incontra un bivio con dei segni rossi, uno dice "Cima" ed uno poco visibile dice "Giussani". Si tratta di un sentiero attrezzato che porta nel canalone di ghiaia che scende dal Bus de Tofana. Sul percorso c'è qualche cm di neve.
Giunti al canalone, dopo aver fatto attenzione ai primi metri con neve, si può scendere di corsa per il ghiaione fino a incrociare il sentiero.
Abbiamo avuto la fortuna di incrociare una grande famiglia di camosci che non avevano affatto paura degli umani.
La ferrata Olivieri alla punta Anna è veramente bellissima, è molto "logica" e con il giusto mix tra difficoltà ed esposizione. Può essere percorsa "stand-alone" usando il rientro al Giussani come abbiamo fatto noi oppure proseguire fino a incrociare il sentiero Olivieri.
Altre opzioni sono arrivare fino al celeberrimo Bus de Tofana e scendere per il canalone o compiere la salita fino alla Tofana di Mezzo.
Peccato per il meteo non eccezionale.