Chi è la pecora nera del DS? [per organizzaz. alloggi, marketing, etc.]

Chi è la perora nera del DS? Per organizzazione della skiarea, alloggi e marketing

  • Cortina d'Ampezzo

    Voti: 22 31.0%
  • Plan de Corones

    Voti: 2 2.8%
  • Alta Badia

    Voti: 1 1.4%
  • Val Gardena-Alpe di Siusi

    Voti: 0 0.0%
  • Val di Fassa

    Voti: 0 0.0%
  • Carezza

    Voti: 0 0.0%
  • Arabba-Marmolada

    Voti: 2 2.8%
  • Alta Pusteria

    Voti: 1 1.4%
  • Alpe Lusia

    Voti: 2 2.8%
  • Falcade-S.Pellegrino

    Voti: 2 2.8%
  • Alpe Cermis

    Voti: 0 0.0%
  • Ski Center Latemar - Obereggen

    Voti: 0 0.0%
  • Civetta

    Voti: 7 9.9%
  • San Martino di Castrozza

    Voti: 28 39.4%
  • Plose

    Voti: 3 4.2%
  • Gitschberg-Jochtal

    Voti: 1 1.4%

  • Votatori totali
    71
da quel che leggo e sento molti tra gli sciatori di cui ho opinione essere "avanzati" concordano che Cortina è località numero 1 d'Italia. Parlo di piste e non di tutto il contorno.

Io non ho il minimo dubbio al riguardo, sono troppo belle le piste di Cortina.

mah... mi sembra un giudizio un TANTINO sproporzionato..... cortina ha bellissime piste ma:

labirinti, vertigine bianca, olimpia....sono bellissime piste ma abbastanza corte e insistono tutte sulla stessa zona.

la pista del col drusciè.....bella

la pista che scende da ra valles in paese, fa-vo-lo-sa


francamente una giornata a plan de corones, arabba o bormio le considero tutte superiori, rispetto ad una giornata a cortina.


poi se consideriamo anche il contorno, allora il discorso potrebbe cambiare, ma se parliamo solo di piste.....
 
tornando in topic, io quest'anno ho ragionato su alleghe, ma mi sono veramente stupito della scarsezza delle informazioni per prenotare un alloggio, non esiste un sito ben fatto dove sia tutto disponibile in pochi click..... considerato che il civetta è un bellissimo comprensorio, molto gettonato e a due passi del sellaronda, beh, potrebbe essere non dico la pecora nera, ma quasi!
 
Quest'anno la Pordoi spa l'ha combinata grossa facendo saltare l'apertura del Sellaronda. Loro si difendono così:


Il Sellaronda “salta” l’Immacolata: «Non c’è acqua per fare la neve»


Sul Pordoi, lato Arabba, la Spa non riesce a sparare quella artificiale e quella vera non c’è. «Sono 5 anni che aspettiamo le autorizzazioni per un bacino». Così ora resta chiuso il collegamento

LIVINALLONGO. Cannoni senza acqua sul Passo Pordoi. Salta l’apertura della Sellaronda. La società “Pordoi S.p.A si lamenta: «Da cinque anni attendiamo le autorizzazioni per realizzare un bacino artificiale che ci metterebbe al riparo da situazioni come queste». Il circuito sciistico più famoso delle Dolomiti che collega le vallate ladine intorno al Gruppo del Sella non aprirà per il ponte di S. Ambrogio.
Sul Passo Pordoi, lato Arabba, le riserve idriche per produrre neve artificiale sono completamente prosciugate e pertanto non si riuscirà ad innevare tutte le piste necessarie ad assicurare i collegamenti da e per la Val di Fassa.
Neve naturale non ce n’è e nelle scorse settimane, approfittando del freddo, tutti gli impianti di innevamento sono entrati in funzione a pieno ritmo. Ora però un po’ ovunque, anche dove ci sono i bacini artificiali di raccolta, comincia a scarseggiare l’acqua. Figuriamoci nelle zone in cui queste riserve non ci sono. Come al Passo Pordoi, Qui la società “Pordoi Spa” che gestisce gli impianti, da ben 5 anni sta aspettando le autorizzazioni per realizzarne uno da 36 mila metri cubi: quello che sarebbe servito in questi giorni per innevare le piste e aprire i tanto attesi e importanti collegamenti che chiudono l’anello della Sellaronda.
«Il progetto del nuovo bacino», spiegano dalla Pordoi, «è stato a lungo discusso in fase preliminare con gli enti competenti per individuare una zona adeguata per la realizzazione, avendo ben presente l'importanza a livello ambientale della località in cui operiamo. Dalle indicazioni fornite, che intendevano garantire la non visibilità dal passo, dalla Strada delle Dolomiti e dalla funivia, ovvero dai principali coni visuali che i frequentatori del Pordoi utilizzano, è stata individuata la zona sopra la linea della seggiovia Fodom, in località Zoel, a 2 mila 200 metri di quota. Una collocazione particolarmente nascosta, non visibile neppure da Arabba ed adeguata per lo scopo, esistendo di fatto già una depressione sul terreno che ben si presta alla realizzazione».
L’invaso, della capienza di 36 metri cubi è del tutto simile a quelli già approvati in altre località, come ad esempio i due due della Sit Boè ad Arabba e quello di Sofma e certamente più piccolo di quello di Cortina (100.000 mc). Il primo progetto è stato depositato nell'ottobre del 2009 presso la Provincia di Belluno, seguendo l'iter previsto dall'articolo 46 della legge regionale 21/2008. A novembre è arrivato il parere favorevole dell'Arpav per la sicurezza valanghiva e a gennaio 2010 quello del Comune di Livinallongo per gli aspetti urbanistici/ambientali. Un mese dopo a seguito delle disposizioni operative introdotte dalla Dgr 1722 del 16 giugno 2009, la Provincia ha chiesto alla società di prendere contatto con il Genio Civile per una preventiva autorizzazione idraulica del progetto.

Dopo innumerevoli integrazioni il progetto definitivo è stato depositato nell'ottobre 2014. «Dal 2010», spiegano ancora dalla Pordoi, «le stagioni invernali sono state tutto sommato ricche di precipitazioni, a parte la stagione precedente, tanto che la necessità del bacino artificiale era passata in secondo piano. Almeno fino a quest'anno in cui ci siamo trovati veramente in difficoltà e siamo stati pesantemente penalizzati dalla mancanza di tale invaso. La situazione attuale è tale che abbiamo fatto fallire la prima parte della stagione invernale di tutto il circuito Sellaronda a causa della mancanza di neve, con grossissime ripercussioni a livello economico sia per le società impianti a fune che per tutto il settore turistico. In questo momento siamo in grado di aprire solo la seggiovia Lezuo e la relativa pista, ma non il collegamento Sellaronda tra Arabba e Canazei e viceversa. Il 28 ottobre, in una riunione informale, il Genio Civile si è impegnato ad esprimere il parere di competenza entro Natale. Parere che noi auspichiamo possa essere favorevole. Non vogliamo aprire polemiche, solo far comprendere l’importanza di questo progetto per evitare, in futuro, il ripetersi di situazioni come questa che creano un enorme danno a tutto il comparto».
http://corrierealpi.gelocal.it/bell...ata-non-c-e-acqua-per-fare-la-neve-1.12553606
 
Se vado nelle Dolomiti a farmi la settimana bianca, una giornata o due a Cortina le faccio volentieri, ma ho comunque votato Cortina, causa impianti vecchi, mancanza di collegamenti e manuntenzione delle piste non sempre all'altezza delle altre località!

Poi quando scendo dalla Forcella Rossa dimentico tutto e mi prometto di tornare!
 
@fabio_80 il sito per trovare alberghi ad Alleghe è Dolomitistars che mette insieme le varie località dell'agordino... E per quanto riguarda le piste, io ritengo che effettivamente Cortina per tipologia di piste dia la paglia a chiunque... Il paragone con Bormio è quasi irrispettoso :))
 

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Quest'anno visto che difficili condizioni meteo è tempo di aggiornare la classifica.
Per come la vedo io al primo posto:

1. Cortina-Tofane

Il motivo è semplicissimo: non hanno aperto NULLA :shock:
Considerando poi che ISTA dovrebbe avere un innevamento decente (con bacino grande) e sul Col Drusciè hanno appena rifatto l'intero innevamento, non si spiega il motivo per cui sono andati lunghi.

2. Plose e Faloria a pari merito
Entrambi hanno fatto un apertura estremamente ridotta, al Faloria di fatto un'unica pista (Tondi che prosegue come Faloria Normale) ma almeno una bella rossa mentre a la Plose solo la blu Schoneben in cima alla cabinovia cosa che la fa andare davanti, seppur di poco, al Faloria.
Il problema è lo stesso: manca l'acqua (o meglio un bacino idrico), pare che almeno a Plose il problema venga risolto il prossimo anno.

3. Ski Civetta
Comprensorio che non si trova in prima posizione solo grazie ad Alleghe che ha aperto qualcosa e al fatto che il maltempo ha creato diversi disagi anche alla skiarea (penso ad esempio a Selva di Cadore che non avendo un bacino e vedendosi danneggiata la condotta di adduzione idrica sul torrente si è trovata in difficoltà), sta di fatto che non è la prima volta e nelle altre zone sono veramente indietro con l'innevamento.

4. Marmolada
Non si trova al primo posto solo per il maltempo (anche se rimane il dubbio che la mancata apertura sia più legata ad una carenza infrastrutturale). Sta di fatto che l'apertura è slittata al 15 dicembre (nemmeno certa) e al solito sono indietrissimo sul Padon (ovvero il rischio che a Natale non si scii o bisogna prendere seggiovie in discesa o skibus verso Malga Ciapela è concreto).



Direi invece che San Martino di Castrozza ha colmato diverse lacune, sicuramente tutte quelle legate all'innevamento artificiale.
 
Al Rolle sono riusciti ad aprire qualcosa? Il danneggiamento delle funi come sarà trattato?
Purtroppo devo concordare grossomodo sulla classifica soprattutto per Cortina che con il blasone che ha e soprattutto con gli appuntamenti che ha deve usare questi periodi "difficili" per fare allenamento.
 
Al Rolle sono riusciti ad aprire qualcosa? Il danneggiamento delle funi come sarà trattato?
Purtroppo devo concordare grossomodo sulla classifica soprattutto per Cortina che con il blasone che ha e soprattutto con gli appuntamenti che ha deve usare questi periodi "difficili" per fare allenamento.

Al Rolle avrebbero dovuto aprire Ferrari e Cimon (hanno sparato), mentre ora aperta solo la Cimon, comunque dovrebbero riaprire la Ferrari questo weekend e la Paradiso quello dopo.
Castellazzo non pervenuto al momento.
 
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