ITINERARIO:
Per chi non conoscesse questa montagna, ci troviamo vicino al Julierpass, in Engadina, sopra Silvaplana. La zona è caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi e numerosi itinerari scialpinistici di varie difficoltà. Ho scelto questo itinerario per la sua favorevole esposizione a Nord, perchè , viste le temperature e il terreno ancora molto caldo a causa della mancanza del freddo, non bisognava rischiare nulla. Questa montagna è alta 3109 metri ed è caratterizzata dalla presenza su versante Nord di un piccolo ghiacciaio che oramai si sta sciogliendo. Proprio questo versante è quello che ci interessa.
L'itinerario è abbastanza facile, a parte un momento verso la fine in cui la pendenza aumenta, si scia su larghi pendii che non richiedono grande esperienza. Tuttavia, la sciata risulta divertente causa anche la ottima polvere trovata!
Il dislivello da fare è di circa 1000 metri, visto che si lascia la macchina a quota 2070.
La salita richiederebbe circa 2 ore e 15. Io ci ho messo 3 ore perchè ero veramente morto dopo aver lavorato la notte e perchè l'attrezzatura pesante in salita non mi aiuta.
Un' ultima cosa: il tracciato purtroppo risulta essere sempre affollato. Nel mio caso saremo saliti in una trentina di persone quella mattina.
TRACCIATO:
Si sale sotto la parete nord ovest del Polaschin passando nel canalone a esso sottostante. Si giungecosì nei pressi di un lago a quota 2700 metri. Da qui inizia la parte più bella dell'itinerario: si sale sul ghiacciaietto passando di fianco al lago e raggiungendo la cresta a quota 3095. La cima è visibile solo dopo aver superato tutto il Piz Polaschin ed essere giunti al lago.
Io sono partito alle 5,55 da Milano e alle 8 in punto ero all'attacco del sentiero.
Purtroppo appena aperto il bagagliaio della macchina e controllato la sacca degli scarponi, mi accorgo di aver caricato la sacca sbagliata e di aver portato gli scarponi da pista. Però ormai ero lì e rinunciare non potevo.
Nessun rimpianto comunque, ho azzeccato una giornata pazzesca con neve clamorosa e tempo perfetto!
UN APPUNTO:
In salita ho notato gente senza Arva, pala e sonda. Alcuni si vantano addirittura dicendo che gli dava fastidio ed era inutile.
Volevo quindi ricordare che ci sono dei piccoli accorgimenti che possono salvare la vita alle persone, ed è meglio sempre averli con se!
Traccia da seguire arrivati al lago.
Cartina itinerario
Sole tra le montagne
Gruppo del Bernina
L'affollamento di cui vi parlavo
In cima al Piz Lagrev
Vi riporto poi un video dell'ultimo tratto della discesa
http://youtu.be/mfHqu0karYM
Un'ultima cosa: era la mia prima uscita con gli sci nuovi: Atomic Automatic. Li ho trovati davvero pazzeschi! Intuitivi al massimo e in più ti invogliano a superare il limite! In fresca sono clamorosi. Io li ho montati Diamir purtroppo ( avevo quello in casa e gratis ). Quando li proverò con crosta o altra neve vi dirò cosa ne penso. Inutile dire che in salita il peso si fa sentire, ma pensavo peggio. In discesa però godi il triplo!
Per chi non conoscesse questa montagna, ci troviamo vicino al Julierpass, in Engadina, sopra Silvaplana. La zona è caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi e numerosi itinerari scialpinistici di varie difficoltà. Ho scelto questo itinerario per la sua favorevole esposizione a Nord, perchè , viste le temperature e il terreno ancora molto caldo a causa della mancanza del freddo, non bisognava rischiare nulla. Questa montagna è alta 3109 metri ed è caratterizzata dalla presenza su versante Nord di un piccolo ghiacciaio che oramai si sta sciogliendo. Proprio questo versante è quello che ci interessa.
L'itinerario è abbastanza facile, a parte un momento verso la fine in cui la pendenza aumenta, si scia su larghi pendii che non richiedono grande esperienza. Tuttavia, la sciata risulta divertente causa anche la ottima polvere trovata!
Il dislivello da fare è di circa 1000 metri, visto che si lascia la macchina a quota 2070.
La salita richiederebbe circa 2 ore e 15. Io ci ho messo 3 ore perchè ero veramente morto dopo aver lavorato la notte e perchè l'attrezzatura pesante in salita non mi aiuta.
Un' ultima cosa: il tracciato purtroppo risulta essere sempre affollato. Nel mio caso saremo saliti in una trentina di persone quella mattina.
TRACCIATO:
Si sale sotto la parete nord ovest del Polaschin passando nel canalone a esso sottostante. Si giungecosì nei pressi di un lago a quota 2700 metri. Da qui inizia la parte più bella dell'itinerario: si sale sul ghiacciaietto passando di fianco al lago e raggiungendo la cresta a quota 3095. La cima è visibile solo dopo aver superato tutto il Piz Polaschin ed essere giunti al lago.
Io sono partito alle 5,55 da Milano e alle 8 in punto ero all'attacco del sentiero.
Purtroppo appena aperto il bagagliaio della macchina e controllato la sacca degli scarponi, mi accorgo di aver caricato la sacca sbagliata e di aver portato gli scarponi da pista. Però ormai ero lì e rinunciare non potevo.
Nessun rimpianto comunque, ho azzeccato una giornata pazzesca con neve clamorosa e tempo perfetto!
UN APPUNTO:
In salita ho notato gente senza Arva, pala e sonda. Alcuni si vantano addirittura dicendo che gli dava fastidio ed era inutile.
Volevo quindi ricordare che ci sono dei piccoli accorgimenti che possono salvare la vita alle persone, ed è meglio sempre averli con se!
Traccia da seguire arrivati al lago.

Cartina itinerario




Sole tra le montagne

Gruppo del Bernina

L'affollamento di cui vi parlavo

In cima al Piz Lagrev
Vi riporto poi un video dell'ultimo tratto della discesa
http://youtu.be/mfHqu0karYM
Un'ultima cosa: era la mia prima uscita con gli sci nuovi: Atomic Automatic. Li ho trovati davvero pazzeschi! Intuitivi al massimo e in più ti invogliano a superare il limite! In fresca sono clamorosi. Io li ho montati Diamir purtroppo ( avevo quello in casa e gratis ). Quando li proverò con crosta o altra neve vi dirò cosa ne penso. Inutile dire che in salita il peso si fa sentire, ma pensavo peggio. In discesa però godi il triplo!