ste1258
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Sciare inondati dal sole di primavera è sicuramente bello, ma l'oscurità che avvolge progressivamente la montagna in una giornata invernale (tecnicamente siamo ancora in autunno, ma va beh) mentre si fanno le ultime discese sulla neve che da arancione diventa azzurra è qualcosa che a marzo ci si può solo immaginare.
Seggiovia Bontadini e una delle tante (troppe) piste riservate agli sci club:
Due seggiole inquadrano i resti di funivie, rifugi e stazioni meteo sulla Testa Grigia:
Una delle stazioni funiviare più orribili del mondo, e contemporaneamente uno degli impianti più arditi, anche considerando che ha già 32 anni:
Il Theodulgletscher con le sembianze di panna montata:
Ultimo giro sulla seggiovia più alta d'Italia:
Il lago Goillet non ancora gelato con il suo riflesso abbagliante:
Aspettando l'astronave per l'ultima risalita della giornata:
Le vette del Gran Paradiso dalla pedana di sbarco, mentre si annunciano le prime velature:
Bietschhorn, Jungfrau, Monch, Aletschhorn, ovvero alcune tra le massime cime del Vallese e dell'Oberland, compaiono in fondo alla Mattertal già tinte dei colori del tramonto:
Controluce dalle parti del Colle Superiore delle Cime Bianche:
La rumorosa e interminabile seggiovia Goillet è già ferma; la sua pista migliore è rimasta chiusa tutto il giorno per allenamenti:
La diga del Goillet si gode gli ultimi secondi di luce:
La "città d'alta quota" di Plan Maison; incredibile il sovrapporsi di costruzioni di ogni genere ed epoca in un solo grande bastimento che sembra una portaerei:
Ore 16:15, si giunge in paese dopo gli ultimi 7,5 km di pista del giorno; Sua Maestà è l'ultimo ad essere conquistato dall'ombra:
Un saluto agli utenti incontrati lassù, qualcuno per un veloce scambio di battute tra un impianto e l'altro, qualcuno per 2 curve insieme, qualcuno per una veloce pausa pranzo :wink:
Seggiovia Bontadini e una delle tante (troppe) piste riservate agli sci club:
Due seggiole inquadrano i resti di funivie, rifugi e stazioni meteo sulla Testa Grigia:
Una delle stazioni funiviare più orribili del mondo, e contemporaneamente uno degli impianti più arditi, anche considerando che ha già 32 anni:
Il Theodulgletscher con le sembianze di panna montata:
Ultimo giro sulla seggiovia più alta d'Italia:
Il lago Goillet non ancora gelato con il suo riflesso abbagliante:
Aspettando l'astronave per l'ultima risalita della giornata:
Le vette del Gran Paradiso dalla pedana di sbarco, mentre si annunciano le prime velature:
Bietschhorn, Jungfrau, Monch, Aletschhorn, ovvero alcune tra le massime cime del Vallese e dell'Oberland, compaiono in fondo alla Mattertal già tinte dei colori del tramonto:
Controluce dalle parti del Colle Superiore delle Cime Bianche:
La rumorosa e interminabile seggiovia Goillet è già ferma; la sua pista migliore è rimasta chiusa tutto il giorno per allenamenti:
La diga del Goillet si gode gli ultimi secondi di luce:
La "città d'alta quota" di Plan Maison; incredibile il sovrapporsi di costruzioni di ogni genere ed epoca in un solo grande bastimento che sembra una portaerei:
Ore 16:15, si giunge in paese dopo gli ultimi 7,5 km di pista del giorno; Sua Maestà è l'ultimo ad essere conquistato dall'ombra:
Un saluto agli utenti incontrati lassù, qualcuno per un veloce scambio di battute tra un impianto e l'altro, qualcuno per 2 curve insieme, qualcuno per una veloce pausa pranzo :wink: