Gli scarponi bootfittati pesantemente durano meno?

Fabio

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Staff Forum
Immagino che lo scafo esterno degli scarponi sia prodotto per "fusione" della plastica in uno stampo. Raffreddandosi, la plastica initteta nello stampo, dà luogo allo scafo esterno.

Leggevo di scarponi che per le operazioni di bootfitting si interviene con la fresa (quindi una asportazione di "truciolo" plastico e non una rimodellazione ottenuta riscaldando un po' la plastica.
Domanda: questo lavoro non va a creare punti di concentrazione di tensione che, soprattutto a bassissime temperature potrebbero generare la rottura dello scafo? Non ho mai letto nulla di ciò quindi presumo che:
  1. - la lavorazione con la fresa preveda poi una specie di ricottura della zona lavorata o
  2. - che non rovini la resistenza della scafo
  3. - gli sforzi in gioco sono bassi rispetto a quanto riesce a tenere uno scarpone

La plastica è ben diversa ad esempio dei getti di ghisa/acciaio nei quali una lavorazione per asportazione di truciolo "rovina" il campo delle tensioni.
Sabato spero di sciare altrimenti con ste pippe mentali non si va da nessuna parte :D

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No Fabio non viene rovinato lo scarpone, perchè in vista di queste lavorazioni le plastiche degli scarponi Race hanno plastiche molto più spesse e resistenti, così da non creare problematiche dopo aver asportato materiale.
 
In realtà (per quanto ho visto io, ossia alcuni interventi su scarponi miei e di amici e una conferenza monografica di 2h da parte di un professionista durante un corso di sci dei Malfatto a L2A) la pratica più comune per l'adattamento dello scafo è la deformazione plastica a caldo (specie se si prendono scarponi più piccoli della propria misura, per riuscire ad ottenere la massima precisione): tolta la scarpetta si inseriscono all'interno dello scafo dei mini-martinetti a vite con prolunghe e punzoni sagomati secondo necessità e, messi in pressione nella direzione in cui si vuole l'allungamento o l'allagamento, si scalda dall'esterno localmente lo scafo con una pistola ad aria calda.

Il restringimento dei volumi, al contrario, si ottiene esclusivamente con l'inserimento di spessori, cunei et similia fra scarpetta e scafo.

La fresatura interna dello scafo è praticata per adattamenti veramente minimi (e immagino che in questo caso indebolisca lo scarpone), anche perché l'accessibilità è difficoltosa, oppure (più spesso) per modificare la suola esterna alzandola, abbassandola, inclinandola, secondo necessità.

Ho visto ad esempio uno scarpone da gara alzato di parecchi millimetri tramite applicazione di uno grosso spessore plastico al di sotto della suola e corrispettiva fresatura di tutto il bordo superiore, per ripristinare la compatibilità con gli attacchi standard alpino.
 
Ultima modifica:
Domanda da bestia analfabeta: ma non è che fresano soltanto i malleoli e per la parte meccanicamente più sollecitata (i piedi) si limitano alla bombatura a caldo?
 
Secondo me lo scafo di uno scarpone è la parte più resistente. La vita di una scarpetta, di un gancio o della suola sono molto più corte di quella di uno scafo.
Anche se il bootfitting indebolisse lo scafo, rimangono altre parti destinate a cedere prima.
 

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fresando troppo si indebolisce eccome... (perde parte delle caratteristiche meccaniche... difficilmente ti si spezzerà lo scarpone in 2...)

gli scarponi race hanno tanto materiale... anche 7/8 millimetri di plastica su cui intervenire con la fresa... (per lavori più importanti si scalda con phon e si allarga lo scafo in maniera maggiore...)
sugli scarponi turistici: lo spessore è minore... quindi si deve scaldare e con apposite "forme" tenere in tensione la plastica per diverse ore...

Sono tutti stress meccanici... oltre i 5 anni (ottimisticamente parlando) hai in ogni caso scarponi vecchi; l'imbottitura delle scarpette è calata e si è compressa e pure le plastiche cominciano a diventare dure e perdere elasticità, il fitting incide poco in questo periodo...
 
Andiamo sui singoli punti:

Immagino che lo scafo esterno degli scarponi sia prodotto per "fusione" della plastica in uno stampo. Raffreddandosi, la plastica initteta nello stampo, dà luogo allo scafo esterno.
Corretto, per quanto ne so.

Leggevo di scarponi che per le operazioni di bootfitting si interviene con la fresa (quindi una asportazione di "truciolo" plastico e non una rimodellazione ottenuta riscaldando un po' la plastica.
Sì, è una delle possibilità. Si effettua non solo ma soprattutto su scarponi Race: infatti, c'é bisogno di plastiche con una certa resistenza (dunque flex elevato) e spessore.

Domanda: questo lavoro non va a creare punti di concentrazione di tensione che, soprattutto a bassissime temperature potrebbero generare la rottura dello scafo?
In linea di massima no, guardando alle caratteristiche intrinseche del polimero ma anche allo spessore delle plastiche rispetto al poco materiale asportato (1 mm circa). Logico che a farlo deve essere persona assai esperta e capace, che sa quello che fa e quanto affondare l'attrezzo.
Per modifiche che richiedano maggiori correzioni (> 1 mm) si fanno bombature a caldo o altre operazioni analoghe.

Non ho mai letto nulla di ciò quindi presumo che:
- la lavorazione con la fresa preveda poi una specie di ricottura della zona lavorata o
No, non prevede assolutamente nulla. Con attrezzo apposito, rotante, si fresa la plastica asportandone poco alla volta il quantitativo ritenuto giusto. Fine.

- che non rovini la resistenza della scafo
Come detto sopra, se fatto a regola d'arte, no.

- gli sforzi in gioco sono bassi rispetto a quanto riesce a tenere uno scarpone
Si, lo scafo è assai più resistente.

Una ulteriore piccola precisazione: una fresatura è per sempre, cioé non regredisce né si modifica nel tempo.
Una bombatura a caldo, invece, tende un po' a regredire (lo scarpone, cioé, tende a voler riprendere la sua forma originaria).
L'effetto dipende da tante variabili (plastica, punto in cui è effettuata, etc.), quindi alcune dureranno quanto lo scarpone mentre altre invece regrediranno un pochino negli anni...
 
ho un dubbio amletico, ma lavorando gli scarponi con la fresa, in caso poi di una eventuale rottura dello scarpone, le case riconoscono la garanzia oppure decade?
 
Non credo la casa riconosca nulla.
Ma non ho neanche mai saputo di scarponi rotti perché fresati da PROFESSIONISTA SERIO ED AFFERMATO...
 
Non credo la casa riconosca nulla.
Ma non ho neanche mai saputo di scarponi rotti perché fresati da PROFESSIONISTA SERIO ED AFFERMATO...

quindi nel caso siamo fottuti, mi è venuto il dubbio in quanto ho preso un paio di nordica Dobermann e la casa specifica il fatto che hanno lasciato nello scafo sia interno che esterno una griglia (custom gridworks) in modo da poter agevolare i bootfitter nell'individuare i punti da lavorare, quindi in questo caso sembrerebbe che la casa costruttrice avalli il lavoro sugli scarponi e di conseguenza si potrebbe intuire che i 2 anni di garanzia siano validi. in altri casi non saprei, ma se in effetti decadesse la garanzia sarebbe un problema.
 
Perdonami, ma io in 35 anni abbondanti di sci non ho mai visto uno scarpone rotto per bootfitting errato/eccessivo.
Ne ho visti svariati, invece, rotti per vecchiaia (il polimero cristallizza e cede di schianto, quasi esplodendo).
Penso quindi la tua paura sia eccessiva...
 
Anche io mai visto nessuno scarpone che si apre perchè qualcuno, che sa quello che sta facendo, ci ha messo le mani!
Ho visto invece scarponi rotti da gente che non sa lavorarci sullo scarpone... Ho visto gente che gira con canting talmente storti che non si rompono gli scarponi...ma le ginocchia.
E comunque le case se lo scarpone è lavorato da personale addetto alla vendita di un marchio rispondono in garanzia, e se non lo fanno le aziende lo fa il venditore stesso (se è un venditore serio)
 
Anche io mai visto nessuno scarpone che si apre perchè qualcuno, che sa quello che sta facendo, ci ha messo le mani!
Ho visto invece scarponi rotti da gente che non sa lavorarci sullo scarpone... Ho visto gente che gira con canting talmente storti che non si rompono gli scarponi...ma le ginocchia.
E comunque le case se lo scarpone è lavorato da personale addetto alla vendita di un marchio rispondono in garanzia, e se non lo fanno le aziende lo fa il venditore stesso (se è un venditore serio)

lasciamo stare il fatto che secondo voi non si sono mai rotti, ho detto nel caso in cui, nell'eventualità + remota, sono garantiti o no?
 
lasciamo stare il fatto che secondo voi non si sono mai rotti, ho detto nel caso in cui, nell'eventualità + remota, sono garantiti o no?

Certo che sono garantiti.
Gli scarponi Race DEVONO essere modellati sul piede di chi li compra. Non sono lavorazioni non previste, sono lavorazioni necessarie.
E ripeto, se si va in un negozio serio, nel caso in cui l'azienda non risponda, risponde direttamente il negoziante.
 
Certo che sono garantiti.
Gli scarponi Race DEVONO essere modellati sul piede di chi li compra. Non sono lavorazioni non previste, sono lavorazioni necessarie.
E ripeto, se si va in un negozio serio, nel caso in cui l'azienda non risponda, risponde direttamente il negoziante.

buono a sapersi, grazie
 
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