Kaliningrad
Kayakçı-ı ekrem
Dopo Cortina
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=76127
e la Marmolada
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=76701
è ora la volta dell'Abetone.
La storia di questa località (alla quale sono affezionato anche perché è lì che ho mosso i primi passi sulla neve, 1963) è stata ormai quasi completamente ricostruita su AbetoneForum, grazie alle oltre 200 pagine del topic "Archeologia sciatoria"
http://www.abetoneforum.it/forum/index.php?topic=4765.0
poi riassunte, più in dettaglio, in "archivi storici" dedicati ciascuno a un impianto particolare (l'elenco completo si trova su queste due pagine
http://www.abetoneforum.it/forum/index.php?board=33.0
http://www.abetoneforum.it/forum/index.php?board=33.20
Questo su Skiforum vuole semplicemente essere un riepilogo dei punti salienti della storia dell'Abetone come stazione sciistica.
1. L'era dei pionieri (1904-1936)
Dopo che gli sci ebbero fatto la loro prima apparizione sulle nevi del Passo (sembra nel 1904) e che locali e villeggianti si furono resi conto delle potenzialità offerte da questo nuovo "mezzo" (anni '20), a partire dagli anni 1930 si cominciarono a fare grandi progetti di sviluppo turistico-sciatorio. Il più importante di essi è senz'altro quello dell'ingegnere Lapo Farinati degli Uberti, che prevedeva la colonizzazione sciistica della Valle delle Pozze (l'attuale Val di Luce) con la costruzione d'impianti di risalita (quattro slittovie), alberghi, piste da sci, piste di pattinaggio, ecc. Le maestranze da lui ingaggiate lavorarono dal 1936 fino a dopo lo scoppio della guerra, arrivando a costruire diversi edifici (alcuni dei quali ancora visibili e parzialmente utilizzati) ma senza riuscire a portare a compimento l'ambizioso progetto. Dopo la guerra, le opere già costruite furono lasciate in stato di completo abbandono e con la morte del Farinati, avvenuta nel 1948, il progetto fu definitivamente lasciato cadere.
Prima scuola di sci alle Motte (anni '30):
Cartina sciistica dell'Abetone (dalla Guida di Fosco Maraini, 1934):
Progetto dell'Ing. Farinati (al 1941):
2. La prima meccanizzazione (1937-1962)
2a. La slittovia Abetone-Selletta:
Il primo impianto di risalita costruito all'Abetone fu la slittovia Villa Imperatori - Selletta. Si trattava di un impianto a slitta singola che fu inaugurato il giorno di Natale del 1937. La stazione a monte si trovava praticamente dentro il rifugio della Selletta. Pesantemente danneggiato durante la guerra o nell'immediato dopoguerra, l'impianto fu in seguito ricostruito a slitta doppia su un tracciato allargato. Nel periodo estivo, lo slittone veniva munito di ruote (rotovia) e funzionava regolarmente per il trasporto di merci e passeggeri. Rimase in funzione fino alla primavera del 1969, dopodiché fu dismesso per far posto a una seggiovia monoposto Leitner.
Caratteristiche tecniche principali:
Quota stazione partenza: m. 1365 slm
Quota stazione arrivo: m. 1690 slm
Dislivello: 325 m.
Lunghezza inclinata: 1265 m.
Portata: 300 p/h
L'inaugurazione dello slittone, vigilia di Natale 1937 (le seguenti tre foto sono tratte dal libro di Renzo Vannacci "Quando volavano i falchi"):
2b. La seggiovia delle Motte:
Nel 1948 fu la volta del secondo impianto, la "sediovia" (sic!) Le Motte-Paradiso:
Costruita dalla ditta Carlevaro e Savio, rimase in funzione fino alla fine degli anni '60, quando fu rimpiazzata, su un tracciato diverso e più direttamente accessibile, dalla più moderna Seggiovia Conca d'Oro.
Questi i dati principali:
Quota stazione partenza: m. 1220 slm
Quota stazione arrivo: m. 1400 slm
Dislivello: 180 m.
Lunghezza inclinata: 676 m.
Portata: 200 (300?) p/h
CONTINUA
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e la Marmolada
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è ora la volta dell'Abetone.
La storia di questa località (alla quale sono affezionato anche perché è lì che ho mosso i primi passi sulla neve, 1963) è stata ormai quasi completamente ricostruita su AbetoneForum, grazie alle oltre 200 pagine del topic "Archeologia sciatoria"
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poi riassunte, più in dettaglio, in "archivi storici" dedicati ciascuno a un impianto particolare (l'elenco completo si trova su queste due pagine
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Questo su Skiforum vuole semplicemente essere un riepilogo dei punti salienti della storia dell'Abetone come stazione sciistica.
1. L'era dei pionieri (1904-1936)
Dopo che gli sci ebbero fatto la loro prima apparizione sulle nevi del Passo (sembra nel 1904) e che locali e villeggianti si furono resi conto delle potenzialità offerte da questo nuovo "mezzo" (anni '20), a partire dagli anni 1930 si cominciarono a fare grandi progetti di sviluppo turistico-sciatorio. Il più importante di essi è senz'altro quello dell'ingegnere Lapo Farinati degli Uberti, che prevedeva la colonizzazione sciistica della Valle delle Pozze (l'attuale Val di Luce) con la costruzione d'impianti di risalita (quattro slittovie), alberghi, piste da sci, piste di pattinaggio, ecc. Le maestranze da lui ingaggiate lavorarono dal 1936 fino a dopo lo scoppio della guerra, arrivando a costruire diversi edifici (alcuni dei quali ancora visibili e parzialmente utilizzati) ma senza riuscire a portare a compimento l'ambizioso progetto. Dopo la guerra, le opere già costruite furono lasciate in stato di completo abbandono e con la morte del Farinati, avvenuta nel 1948, il progetto fu definitivamente lasciato cadere.
Prima scuola di sci alle Motte (anni '30):
Cartina sciistica dell'Abetone (dalla Guida di Fosco Maraini, 1934):
Progetto dell'Ing. Farinati (al 1941):
2. La prima meccanizzazione (1937-1962)
2a. La slittovia Abetone-Selletta:
Il primo impianto di risalita costruito all'Abetone fu la slittovia Villa Imperatori - Selletta. Si trattava di un impianto a slitta singola che fu inaugurato il giorno di Natale del 1937. La stazione a monte si trovava praticamente dentro il rifugio della Selletta. Pesantemente danneggiato durante la guerra o nell'immediato dopoguerra, l'impianto fu in seguito ricostruito a slitta doppia su un tracciato allargato. Nel periodo estivo, lo slittone veniva munito di ruote (rotovia) e funzionava regolarmente per il trasporto di merci e passeggeri. Rimase in funzione fino alla primavera del 1969, dopodiché fu dismesso per far posto a una seggiovia monoposto Leitner.
Caratteristiche tecniche principali:
Quota stazione partenza: m. 1365 slm
Quota stazione arrivo: m. 1690 slm
Dislivello: 325 m.
Lunghezza inclinata: 1265 m.
Portata: 300 p/h
L'inaugurazione dello slittone, vigilia di Natale 1937 (le seguenti tre foto sono tratte dal libro di Renzo Vannacci "Quando volavano i falchi"):
2b. La seggiovia delle Motte:
Nel 1948 fu la volta del secondo impianto, la "sediovia" (sic!) Le Motte-Paradiso:
Costruita dalla ditta Carlevaro e Savio, rimase in funzione fino alla fine degli anni '60, quando fu rimpiazzata, su un tracciato diverso e più direttamente accessibile, dalla più moderna Seggiovia Conca d'Oro.
Questi i dati principali:
Quota stazione partenza: m. 1220 slm
Quota stazione arrivo: m. 1400 slm
Dislivello: 180 m.
Lunghezza inclinata: 676 m.
Portata: 200 (300?) p/h
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