Partiti venerdi pomeriggio dalla pianuraccia, in ritardo tanto per cambiare, ma per gli sfigati lavoratori fantozziani è così….
Veloce pasta a Tirano, poi Stazione Morterasch, zaino in spalla, frontale pronta, app gps che per fortuna funziona e su verso il Rif. Boval…lo troveremo al buio? Col gps si, senza avremmo sicuramente perso molto più tempo…in ogni caso è un bel giro dell’oca…ci si avvicina alla montagna ma non si guadagna molto dislivello…è a 2.500 m e la cima fa 4.050….
Ottimo bivacco ma troppe poche ore di sonno, facciamo un po’i “Veri” e sciogliamo la neve per fare acqua e tè….
partenza con nuvole…ma visibilità buona, ghiacciaio da tracciare, ci sembra buono anche nella parte centrale quindi andiamo su più diretti rispetto alla traccia gps che ho trovato su camptocamp
saliamo in ambiente glaciale maestoso lasciando a destra e sinistra zone seraccate e crepacciate, con lo sguardo ammaliato dalle masse tormentate dei grandi ghiacciai, prima fra tutte quella del Labirinth…
Ci raggiungono altri scialpinisti che conoscono il posto e ci alterniamo alla traccia
Prima del Buuch incrociamo la traccia di Paola & C che arrivano dalla Diavolezza, diretti al Piz Zupo’ (vedi report su thetop), pellano legati mentre noi e tutti gli altri non ne vediamo la necessità
In questa zona è obbligatorio perdere quota in direzione ovest per aggirare una zona seraccata e raggiungere la Fuorcla Crast’Aguzza
Purtroppo anche questa volta non sono al top della forma e inzio a fare molta fatica…dai 3.700 in su ho pochissimo fiato….Marco invece va su come un treno e anche Joseph va bene…e mi convincono a fare anche la cima, possiamo andare su scarichi, anche se è un po’ tardi e la parte sciabile sarebbe qua che ci aspetta…vergine e con polvere…
Faccio quindi la cresta e guardo interessato la est, due ragazzi svizzeri si stanno preparando per scenderla….ma sono troppo stanco, si vede poco e non so bene dove si esca, prima l’ho guardata da sotto e ho visto zone ghiacciate e seraccose….lasciamo perdere…fatto anche troppo come prima volta su questa montagna, molto più grande delle “nostre”….
In cima sono contento ma anche questa volta non riesco a gioire al massimo come fanno altri, piuttosto penso alla bella linea che non faremo, poi intorno è tutto nuvole e non c’è panorama …vabbè toccherà tornare…ma più allenato!
Tornando, dopo aver ripercorso quasi tutta la cresta, butto un occhio giù per la ovest, là forse c’è un canale sciabile? Me par stracazzuta comunque….probabilmente troppo….poi per fare cose difficili dopo queste salite bisognerebbe essere mille volte più allenati…
Scendiamo il primo pendio su neve non bella e con pochissima visibilità, dopo la Fuorcla sotto la Crast’Aguzza migliora ma si è un po’ appesantita, le nuvole calducce e umidiccie ci hanno fatto un bel dispetto...
La ripellata da stanchi, anche se di soli 100 m, ve la raccomando…
Poi bella lunghissima discesa sul ghiacciaio fino alla parte pianeggiante, lunga anche questa, per non parlare dell’interminabile rientro…
Nel complesso bellissima gitona, bellissima sciata e cima sopra i 4000 m, il più orientale delle alpi….ma una fatica enorme, probabilmente conviene partire dal Rif. Diavolezza e fare la traversata…
Qui le cime e il nostro percorso
Veloce pasta a Tirano, poi Stazione Morterasch, zaino in spalla, frontale pronta, app gps che per fortuna funziona e su verso il Rif. Boval…lo troveremo al buio? Col gps si, senza avremmo sicuramente perso molto più tempo…in ogni caso è un bel giro dell’oca…ci si avvicina alla montagna ma non si guadagna molto dislivello…è a 2.500 m e la cima fa 4.050….
Ottimo bivacco ma troppe poche ore di sonno, facciamo un po’i “Veri” e sciogliamo la neve per fare acqua e tè….
partenza con nuvole…ma visibilità buona, ghiacciaio da tracciare, ci sembra buono anche nella parte centrale quindi andiamo su più diretti rispetto alla traccia gps che ho trovato su camptocamp
saliamo in ambiente glaciale maestoso lasciando a destra e sinistra zone seraccate e crepacciate, con lo sguardo ammaliato dalle masse tormentate dei grandi ghiacciai, prima fra tutte quella del Labirinth…
Ci raggiungono altri scialpinisti che conoscono il posto e ci alterniamo alla traccia
Prima del Buuch incrociamo la traccia di Paola & C che arrivano dalla Diavolezza, diretti al Piz Zupo’ (vedi report su thetop), pellano legati mentre noi e tutti gli altri non ne vediamo la necessità
In questa zona è obbligatorio perdere quota in direzione ovest per aggirare una zona seraccata e raggiungere la Fuorcla Crast’Aguzza
Purtroppo anche questa volta non sono al top della forma e inzio a fare molta fatica…dai 3.700 in su ho pochissimo fiato….Marco invece va su come un treno e anche Joseph va bene…e mi convincono a fare anche la cima, possiamo andare su scarichi, anche se è un po’ tardi e la parte sciabile sarebbe qua che ci aspetta…vergine e con polvere…
Faccio quindi la cresta e guardo interessato la est, due ragazzi svizzeri si stanno preparando per scenderla….ma sono troppo stanco, si vede poco e non so bene dove si esca, prima l’ho guardata da sotto e ho visto zone ghiacciate e seraccose….lasciamo perdere…fatto anche troppo come prima volta su questa montagna, molto più grande delle “nostre”….
In cima sono contento ma anche questa volta non riesco a gioire al massimo come fanno altri, piuttosto penso alla bella linea che non faremo, poi intorno è tutto nuvole e non c’è panorama …vabbè toccherà tornare…ma più allenato!
Tornando, dopo aver ripercorso quasi tutta la cresta, butto un occhio giù per la ovest, là forse c’è un canale sciabile? Me par stracazzuta comunque….probabilmente troppo….poi per fare cose difficili dopo queste salite bisognerebbe essere mille volte più allenati…
Scendiamo il primo pendio su neve non bella e con pochissima visibilità, dopo la Fuorcla sotto la Crast’Aguzza migliora ma si è un po’ appesantita, le nuvole calducce e umidiccie ci hanno fatto un bel dispetto...
La ripellata da stanchi, anche se di soli 100 m, ve la raccomando…
Poi bella lunghissima discesa sul ghiacciaio fino alla parte pianeggiante, lunga anche questa, per non parlare dell’interminabile rientro…
Nel complesso bellissima gitona, bellissima sciata e cima sopra i 4000 m, il più orientale delle alpi….ma una fatica enorme, probabilmente conviene partire dal Rif. Diavolezza e fare la traversata…
Qui le cime e il nostro percorso