Parlando invece dei vari raffronti tra soft e hard, esiste anche un modo alternativo di andare con l'hard:
- utilizzo di tavole piu' larghe ma dotate di buon flex longitudinale ed alta rigidità torsionale per fare cio' occorre una qualità costruttiva superiore rispetto ad una qualsiasi soft in commercio); indicativamente da 22 a 24 al centro e con raggio non meno di 9-10 metri + buona lamina effettiva
- attacchi hard ma leggeri e flessibili (tipo F2 race titanium o Ibex)
- scarponi hard ma molto flessibili in piegamento frontale; normalmente si utilizzano scarponi hard (DeeLuxe, Head o UPZ opportunamente ammorbiditi e con molla posteriore per rendere fluida ed elastica la flessione del gambetto)
- settaggio con angoli non estremi e le varie soluzioni sono in base al numero di scarpone e larghezza della tavola in modo da non far uscire lo scarpone dalla tavola; qui le scuole di pensiero sono fondamentalmente 2 ed i settaggi piu' utilizzati sono 45°/52 o 39°/55° con caratteristiche però differenti
- la tecnica di surfata riprende molto il surf da onda con utilizzo del movimento rotazionale (NO CONTROROTAZIONE) come ora insegnato per il soft e movimento di piegamento delle gambe con classico piegamento/distensione o con tecnica cross-under (push-pull)
Tale settaggio e tecnica consentono:
- di eliminare le costrizioni tipiche dell' hard
- massima comodità (tipiche del soft) pur mantenendo il sostegno a caviglie e trasmissività e controllo dell'hard
- massima polivalenza di utilizzo (carving/gobbe/terreni diversi/nevi trasformate oltre che maggior tenuta su terreni duri grazie alla maggior lamina effettiva)
- utilizzo di tavole piu' larghe ma dotate di buon flex longitudinale ed alta rigidità torsionale per fare cio' occorre una qualità costruttiva superiore rispetto ad una qualsiasi soft in commercio); indicativamente da 22 a 24 al centro e con raggio non meno di 9-10 metri + buona lamina effettiva
- attacchi hard ma leggeri e flessibili (tipo F2 race titanium o Ibex)
- scarponi hard ma molto flessibili in piegamento frontale; normalmente si utilizzano scarponi hard (DeeLuxe, Head o UPZ opportunamente ammorbiditi e con molla posteriore per rendere fluida ed elastica la flessione del gambetto)
- settaggio con angoli non estremi e le varie soluzioni sono in base al numero di scarpone e larghezza della tavola in modo da non far uscire lo scarpone dalla tavola; qui le scuole di pensiero sono fondamentalmente 2 ed i settaggi piu' utilizzati sono 45°/52 o 39°/55° con caratteristiche però differenti
- la tecnica di surfata riprende molto il surf da onda con utilizzo del movimento rotazionale (NO CONTROROTAZIONE) come ora insegnato per il soft e movimento di piegamento delle gambe con classico piegamento/distensione o con tecnica cross-under (push-pull)
Tale settaggio e tecnica consentono:
- di eliminare le costrizioni tipiche dell' hard
- massima comodità (tipiche del soft) pur mantenendo il sostegno a caviglie e trasmissività e controllo dell'hard
- massima polivalenza di utilizzo (carving/gobbe/terreni diversi/nevi trasformate oltre che maggior tenuta su terreni duri grazie alla maggior lamina effettiva)