extremecarving anche coi softboots e ripresa con l'hard

Parlando invece dei vari raffronti tra soft e hard, esiste anche un modo alternativo di andare con l'hard:
- utilizzo di tavole piu' larghe ma dotate di buon flex longitudinale ed alta rigidità torsionale per fare cio' occorre una qualità costruttiva superiore rispetto ad una qualsiasi soft in commercio); indicativamente da 22 a 24 al centro e con raggio non meno di 9-10 metri + buona lamina effettiva
- attacchi hard ma leggeri e flessibili (tipo F2 race titanium o Ibex)
- scarponi hard ma molto flessibili in piegamento frontale; normalmente si utilizzano scarponi hard (DeeLuxe, Head o UPZ opportunamente ammorbiditi e con molla posteriore per rendere fluida ed elastica la flessione del gambetto)
- settaggio con angoli non estremi e le varie soluzioni sono in base al numero di scarpone e larghezza della tavola in modo da non far uscire lo scarpone dalla tavola; qui le scuole di pensiero sono fondamentalmente 2 ed i settaggi piu' utilizzati sono 45°/52 o 39°/55° con caratteristiche però differenti
- la tecnica di surfata riprende molto il surf da onda con utilizzo del movimento rotazionale (NO CONTROROTAZIONE) come ora insegnato per il soft e movimento di piegamento delle gambe con classico piegamento/distensione o con tecnica cross-under (push-pull)

Tale settaggio e tecnica consentono:
- di eliminare le costrizioni tipiche dell' hard
- massima comodità (tipiche del soft) pur mantenendo il sostegno a caviglie e trasmissività e controllo dell'hard
- massima polivalenza di utilizzo (carving/gobbe/terreni diversi/nevi trasformate oltre che maggior tenuta su terreni duri grazie alla maggior lamina effettiva)
 
Epperchè un controsenso? Assolutamente no, imho, ciascuno si trova meglio col suo stance e n'è il duck n'è il direzionale sono la verità rivelata.
Poi negli anni ne ho viste di mode, che poi spesso passano o quantomeno si ridimensionano. Per esempio fino a ieri tanti a dire eh il passo ci vuole ampio, eeeh con le nuove tavole rockerate blablabla... Adesso apro il sito della nuova Funky Snowboards e scopro che tutti i loro pro giovani hanno 50-52, cioè anche meno di me... E mi dicono che é per fare le rotazioni oltre 900 mi pare (come ho sempre pensato i passi larghi danno stabilità ma tolgono controllo della capacità rotatoria della tavola).
Quindi non escludo che magari domani non riprongano perlomeno un "boletusiano" 15/0, se non dei direzionali puri.

Prova +6° dietro e +27° avanti
 
Esco appena fuori topic ma guardando il video dei Russi ho la conferma di un dubbio che gli esperti mi potrebbero risolvere.
Io provengo dall'hard ma sono diversi anni che sono passato al soft. Da circa due anni mi sono imposto di usare la posizione " a papera " o duck stance ma non mi sto trovando molto bene.
Dato che non faccio salti ma vado solo in pista e fuoripista credo che per me sia meglio usare la posizione tutto avanti angolando anche molto gli attacchi.
Sinceramente l'inversione di spigoli con la posizione a papera mi risulta essere più lenta e non riesco a piegare come vorrei.
Che faccio?

io iniziai lo snow + di 20 anni fa circa con una tavola hard e attacchi e boots soft. la posizione anche per motivi di larghezza della tavola era tutta avanti (scusate se non uso gergo tecnico), poi passando a tavola soft e anche per fare salti senza avvitarmi passai ad una posizione non proprio duck ma comunque centrale. fu un vero incubo adattarmi. se per i salti ovviamente era tutto piu semplice, per lo stile in curva e il feeling fu difficilissimo. tanto che adesso le poche volte che uso la tavola, avendo dei vecchi attacchi con regolazione delll'angolo, li sposto sempre in posizione hard...per me non c'e' paragone, per piegare e cambiare in velocita, ma penso sia questione di abitudine, non sono proprio tecnico su ste cose.

saluti
 
Eh Pietro, sono contento perchè con le tue parole chiare almeno vedono che non erano mie allucinazioni quando dicevo che l'hard non è necessariamento quelo di quei tipi imballati su quei cosi stretti e duri e messi tutti frontali (qualcuno penserà che ti ho pagato hahaha).
Per il resto come settaggi e idee mi pare proprio il manifesto della scuola extremecarving, io per gli angoli ci sono, per la sciancratura delle tavole inzomma (il Burton Speed Wide da 228 al centro fa 10,5 di raggio, lo so che non è proprio il top, cortino), ma hehehe la tecnica e la conseguente preparazione fisica latitano
 
Eh Pietro, sono contento perchè con le tue parole chiare almeno vedono che non erano mie allucinazioni quando dicevo che l'hard non è necessariamento quelo di quei tipi imballati su quei cosi stretti e duri e messi tutti frontali (qualcuno penserà che ti ho pagato hahaha).
Per il resto come settaggi e idee mi pare proprio il manifesto della scuola extremecarving, io per gli angoli ci sono, per la sciancratura delle tavole inzomma (il Burton Speed Wide da 228 al centro fa 10,5 di raggio, lo so che non è proprio il top, cortino), ma hehehe la tecnica e la conseguente preparazione fisica latitano

Anche se siamo rimasti in pochi (in Italia), l'hard ha comunque avuto un'evoluzione nei materiali e, sembrerà strano, le scuole di pensiero e le tecniche sono piu' di una (tecnica italiana, eurocarving, extremecarving, pureboarding, bomberstyle, skwal.....)
La cosa bella è che, pur essendo in pochi, il livello tecnico è mediamente alto rispetto al soft ed ogni anno ai vari incontri ed eventi italiani ed europei si assiste ad una continua crescita del livello e dei partecipanti.
E' strano ma vero che, seppur tutti vadano in soft e la scuola nazionale stia ormai abbandonando l'hard anche nei corsi di selezione maestri, i nostri atleti dell'hard vadano a podio in coppa del mondo mentre nel soft non siamo nessuno.
Di certo è che, a differenza del soft, per divertirsi è necessario avere un bagaglio tecnico maggiore e soprattutto agli inizi materiali e settaggi obbligano a maggiori sofferenze rispetto a scarponcini ed attacchi a guscio ma se si è orientati alle curve ed alla conduzione il passaggio all'hard è quasi d'obbligo in quanto anche con materiale soft performante ed irrigidito difficilmente si arriva ad andature da hard salvo eccezioni.
Ho provato un po' di tutto (tavole di ogni tipo, attacchi superperformanti come Catek Freeride o Flow o C60 modificati a 3 straps + rialzi + scarponi rigidi, ecc, ecc) ma poi ho preferito ritornare all'hard anche se molto ammorbidito e trasformato a favore della comodità, tanto è che anche in fuoripista vado con l'hard.
La Speed 168 wide è 22.5 al centro (la uso anch'io spesso) ed è veramente polivalente oltre che ottima per carvare.
Oa utilizzo il settaggio di Pureboarding con piede dietro molto aperto (30°-39° in base alle tavole) e avanti a 55° e cant/lift al posteriore .... è il concetto del surf da onda messo sulla tavola hard, abbinata a scarponi hard super ammorbiditi (ma trasmissivi lateralmente) ed alleggeriti mediante sostituzione delle scarpette originali con delle termoformabili .... praticamente delle pantofole.
 

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E' strano ma vero che, seppur tutti vadano in soft e la scuola nazionale stia ormai abbandonando l'hard anche nei corsi di selezione maestri, i nostri atleti dell'hard vadano a podio in coppa del mondo mentre nel soft non siamo nessuno.

Sì ma perchè nel soft non siamo nessuno(a parte che ricordo che non sono lontani gli anni dei grandi risultati in boardercross e che a livello europeo in pipe la nazionale italiana è molto forte anche se altalenante nei risultati) e nell'hard sì?A livello generale nel mondo quelli che usano l'hard sono una minima parte, quindi non è che magari c'è anche meno competizione?Nel freestyle sono arrivati a girare rotazioni incredibili, per fare numeri ad un contest ormai(purtroppo aggiungo io) se non giri almeno un 900 stiloso non fai punti, nell'hard è rimasta una gara a tempo, che sia per quello che ci sono atleti italiani che fanno bene nell'hard?Perchè magari è + facile essere competitivi in questo sport rispetto che nel freestyle?
Occhio che è una domanda oltre che una mia ipotesi, non prendetela (sopratutto te Nico che se ti si tocca l'hard parti subito per la tangente) come una provocazione.
 
Sì ma perchè nel soft non siamo nessuno(a parte che ricordo che non sono lontani gli anni dei grandi risultati in boardercross e che a livello europeo in pipe la nazionale italiana è molto forte anche se altalenante nei risultati) e nell'hard sì?A livello generale nel mondo quelli che usano l'hard sono una minima parte, quindi non è che magari c'è anche meno competizione?Nel freestyle sono arrivati a girare rotazioni incredibili, per fare numeri ad un contest ormai(purtroppo aggiungo io) se non giri almeno un 900 stiloso non fai punti, nell'hard è rimasta una gara a tempo, che sia per quello che ci sono atleti italiani che fanno bene nell'hard?Perchè magari è + facile essere competitivi in questo sport rispetto che nel freestyle?
Occhio che è una domanda oltre che una mia ipotesi, non prendetela (sopratutto te Nico che se ti si tocca l'hard parti subito per la tangente) come una provocazione.

No, no, nessun problema!
Probabilmente è vero cio' che dici; piu' praticanti, piu' competitività, anche se come in ogni sport ormai si sta estremizzando tutto ed anche l'hard è cambiato rispetto al passato. Ormai se sei atleta per arrivare devi dedicarti solo a quello ed anche molto intensamente.
 
No macchè tangente o tangenziale che,ci ho appena fatto un'ora di coda. Probabilmente hai ragione. Visto che non sono negativo come pensavi?
 
Sì ma perchè nel soft non siamo nessuno(a parte che ricordo che non sono lontani gli anni dei grandi risultati in boardercross e che a livello europeo in pipe la nazionale italiana è molto forte anche se altalenante nei risultati) e nell'hard sì?A livello generale nel mondo quelli che usano l'hard sono una minima parte, quindi non è che magari c'è anche meno competizione?Nel freestyle sono arrivati a girare rotazioni incredibili, per fare numeri ad un contest ormai(purtroppo aggiungo io) se non giri almeno un 900 stiloso non fai punti, nell'hard è rimasta una gara a tempo, che sia per quello che ci sono atleti italiani che fanno bene nell'hard?Perchè magari è + facile essere competitivi in questo sport rispetto che nel freestyle?
Occhio che è una domanda oltre che una mia ipotesi, non prendetela (sopratutto te Nico che se ti si tocca l'hard parti subito per la tangente) come una provocazione.

Oramai fare soft vuol dire acquistarsi l'atrezzatura e andare giù "in discesa" in qualche modo.
Il mondo della tavola ha subito un colpo d'arresto proprio per questo.
Chi si approccia all'hard lo fa con la volontà di voler poi progredire con molto spirito di sacrificio.
Nell'alpino, o impari a far girare bene la tavola oppure son dolori.

Volete fare carving con gli scarponi soft?
Preparatevi a cambiare un paio di scarponi a stagione, chiedetelo a Bradipo che conosco molto bene.
E comunque anche lui si sta lentamente convertendo a "tutto hard".
 
Oramai fare soft vuol dire acquistarsi l'atrezzatura e andare giù "in discesa" in qualche modo.
Il mondo della tavola ha subito un colpo d'arresto proprio per questo.

Non sono d'accordo, eventualmente il mondo dell'hard ha subito un arresto, e far soft non vuol dire affatto andare in qualche modo.....
 
Bbbè. Il mondo dell'hard è una super nicchia e dire che ha avuto un arresto imho è difficile, data la velocità infinitesimale. Che lo abbia avuto il soft invece è sotto gli occhi di tutti. E imho per me l'incapacità di uno stile normale di conduzione è quantomeno una concausa, come ben si dice sopra. Comunque qui il tema è unA'altro
 
Incapacità di uno stile normale di conduzione? Ma che vuol dire?
Nico ti ricordo che è lo snowboard hard che negli anni 90 era piuttosto presente sulle piste di tutta Europa( mentre in america non ha mai avuto un gran seguito, infatti ad oggi chiamano anche la carvata con il soft "euro turning" o qualcosa del genere) adesso è diventata una cosa rara, il soft che voi dite abbia subito una battuta d arresto non vedo come fate a dirlo, io sui forum leggo di molta gente che vuole imparare e pure nei comprensori le presenze son quelle....magari il numero di praticanti non sta crescendo esponenzialmente ma non vedo battute d'arresto come le chiamate voi.....
 
Bon sì dai speeriamo sia solo una controspinta del marketing pro-freeski, e torniamo in topic.
Io più riguardo come persino coi soft e con relativa lentezza e facilità si spennellano i pendii distesi in tecnica EC, più resto affascinato, e siccome sembra facile non vedo l'ora di riprovare, magari portandomi sul cell il video tutorial, che fra il dire ed il fare...
Sicuramente in un periodo di neve-solo-in-pista può essere un'alternativa e imho e controimho, hehehe, questa tecnica i cugini sciatori se la sognano, hehehe. Chissà che qualcuno non desideri di provare la tavola per poi piano arrivare alle curve distese col soft.
Buona settimana a tutti gli snowboarders.
 
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